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demian
06-01-03, 15:14
Cane Corso: il molosso italiano
Testo Cristiano Milasi - Foto Hermeline/Aniwa e DR

Se la sua prima attestazione è presente in un documento che risale al 1137, il riconoscimento internazionale della razza è avvenuto pochi anni fa, nel novembre del 1996. Dalle glorie dell’Impero Romano all’estinzione sfiorata, il Cane Corso è tornato alla ribalta.

Una razza antica
È il discendente diretto del canis pugnax, l’antico molosso utilizzato dai romani nelle operazioni militari. Sulle origini del suo nome ci sono molte incertezze, ma l’ipotesi più probabile le fa risalire al greco kortos (“recinto”) e al latino cohors (“guardia del cortile”, in seguito semplicemente “guardia”); quello che ormai deve essere chiaro a tutti è il fatto che il suo nome nulla ha a che vedere né con la Corsica né con i corsari, come troppo spesso viene sospettato, tanto da far preferire ad alcuni la denominazione di Cane di Corte Italiano, per non lasciar più spazio ai dubbi.
Studi recenti hanno permesso di confermare definitivamente la discendenza dal molosso romano e l’impiego in atti bellici del Corso, come è emerso da un documento storico di Montopoli di Sabina (1137), un paese che ha visto conferire ai suoi abitanti il soprannome di corsari, proprio per il loro costume di allevare questa razza.
Via via il Corso è stato utilizzato nelle regioni italiche per la guardia della proprietà o del bestiame, anche per la caccia (soprattutto agli animali di grossa taglia)e la difesa personale.
Con i cambiamenti volti a modernizzare i sistemi agricoli, di allevamento e di caccia, il Cane Corso ha visto mutare le sue condizioni di impiego, fino al brutale giro di volta dell’ultimo dopoguerra, a partire dal quale la razza ha rischiato l’estinzione, se non avesse trovato una sorta di riserva naturale negli ambienti più arcaici e meno elaborati dell’agricoltura meridionale.
È grazie al lavoro di alcuni appassionati, fondatori della S.A.C.C. (Società Amatori Cane Corso, creata nel 1983) che ha potuto aver luogo il recupero della razza; ma come spesso accade, la curiosità e il successo riscontrato da questo bellissimo cane, hanno determinato un vertiginoso incremento delle nascite, con conseguente scadimento della qualità e mancanza di un rigoroso controllo dei soggetti.
Dal 1998 un’altra associazione è stata creata con l’intento di seguire da vicino le vicende della razza, l’A.I.C.C. (Associazione Italiana Cane Corso)

Muscoli ed eleganza
L’aspetto è quello di un molosso, ossia solido e robusto. È un cane compatto, ma niente in lui evoca una sensazione di pesantezza, neanche l’andatura, dal passo lungo o dal trotto allungato.
Per i maschi l’altezza al garrese è compresa tra i 64 e i 68 cm, mentre il peso varia dai 45 ai 50 kg.
Le femmine misurano 60-64 cm e pesano 40-45 kg.
L’insieme della testa e della faccia è molto significativo nella caratterizzazione della razza, con gli assi del cranio e del muso leggermente convergenti, ciò che gli conferisce un leggero prognatismo inferiore (ma sulla questione del prognatismo gli allevatori sono divisi e c’è chi non chi non è d’accordo sul fatto che il Corso debba essere prognato); cranio e muso che appaiono quadrati, se visti dall’alto e di fronte. Lo stop è molto pronunciato, le mascelle sono larghe, robuste e spesse, la pelle è abbondante, ma ben aderente e quindi non presenta un eccesso di rughe.
È un cane molto muscoloso con il collo forte, il dorso ampio, il petto largo e aperto con muscoli pettorali molto sviluppati. Anche gli arti sono forti e robusti, ben proporzionati al formato del cane.
Il mantello, con pelo corto ma non raso, ha ben otto possibilità di colori, che vanno dal nero al tigrato, passando per il grigio piombo, ardesia, grigio chiaro, fulvo chiaro, fulvo cervo e fulvo scuro.
In generale quello che colpisce maggiormente nell’aspetto del cane è l’armonia delle linee, l’eleganza naturale.

Estremamente equilibrato
Il carattere è forse il lato più affascinante di questo cane. Lo standard recita: «intelligente, energico ed equilibrato», ed in effetti tutto il passato della razza è presente negli esemplari di oggi, che hanno conservato l’equilibrio che era richiesto ai cani che dovevano svolgere mansioni giornaliere e che dovevano rivelarsi attenti interpreti della volontà dei loro padroni.
Il Cane Corso ha una forza impressionante, di cui è cosciente e che lo porta a non temere nulla; se a ciò si aggiunge uno spiccato senso del territorio e un incredibile istinto per la difesa di cose e persone, si capisce che venga considerato un cane da guardia ideale. L’alta capacità di discernimento delle situazioni di estraneità da quelle di confidenza all’interno della famiglia, ne fa un cane sicuro che non riserva sgradite sorprese; la voglia di gioco e di affetto lo porta inoltre ad essere un ottimo compagno per i bambini.
Ma attenzione, per nessun motivo può diventare un cane da salotto: deve essere educato con affetto ma anche con fermezza, ricordando sempre che si tratta di un molosso di notevoli dimensioni.
Se è vero che si adatta facilmente alla vita dei propri padroni, sarebbe comunque un’ingiustizia costringerlo ad una vita sedentaria.

L’acquisto di un cucciolo
È vero che non esistono certezze assolute al momento dell’acquisto, ma è altrettanto vero che non si può prescindere da alcune garanzie di base riguardanti la selezione e le indagini mediche.
Sono garanzie che hanno un costo, e che fanno sì che un cucciolo abbia un prezzo tra uno e due milioni di lire.
Bisogna almeno esser certi che i genitori non abbiano avuto patologie dell’anca, in special modo la displasia, che è uno dei pochi problemi possibili per un cane che presenta globalmente un’ottima salute.
Non c’è da temere un particolare impegno nella cura del suo pelo, corto e di facile matenimento.
Si dovrà, invece, prestare molta attenzione all’alimentazione, in particolar modo nella fase della crescita, che è molto rapida e durante la quale si definisce la struttura e la salute del cane. (un cucciolo di due mesi pesa intorno ai 6-8 chili per arrivare, appena dieci mesi dopo, a pesarne circa 45).

demian
06-01-03, 15:15
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