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Visualizza Versione Completa : Rigaudeau saluta con una vittoria



Nirvana
11-01-03, 18:22
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La Virtus batte 81-64 gli jugoslavi del Partizan nell'ultima partita in bianconero del francese. Per Antoine una commovente standing ovation.
BOLOGNA, 8 gennaio 2003 - L'adieu di Rigaudeau, ultima bandiera della Virtus messiniana coincide col ritorno in Europa di Valerio Bianchini dopo quasi tre anni di esilio e con una vittoria larga sul modesto Partizan (81-64). Il Roi saluta, il Vate rientra ma il debutto del coach decano nella nuova Eurolega Uleb passa in second'ordine davanti al saggio finale del francese che il destino vuole si consumi al cospetto di Sasha Danilovic, compagno di tante vittorie e per l'ultima notte avversario come dirigente della squadra belgradese.Ma nel successo della Virtus che mette praticamente al sicuro il passaggio alla Top 16 di Eurolega c'è il sigillo dei più giovani e più discussi Avleev e Sekularac, scommesse estive di coach Tanjevic, pagate con l'esonero, oggi sotto esame nel nuovo corso Bianchini. Ci sono i punti del serbo e del russo nel break che Bologna scava a cavallo dei primi due quarti passando da un +2 al +13 della pausa orientando la partita da vincere a tutti i costi (anche per non alimentare i cori di contestazione contro il presidente Madrigali, rimasto a casa come la settimana scorsa a seguire la V nera in televisione). Rigaudeau può rifiatare in panchina guardando il suo erede designato Belinelli, classe '86, chiamato da Bianchini a mostrare il suo talento acerbo nel terzo periodo, fare canestri da tre e mirabilie negli assist. Il Partizan, che ha goduto di tre vantaggi effimeri all'inizio prima di affogare sotto l'ondata virtussina, delude in pieno, anche il suo genietto Vujanic, seconda scelta Nba, capocanniere dell'Eurolega alla media di 24 punti, affonda con tutti i compagni. Bologna dilaga sul 66-38 alla terza sirena sparando un parziale di 24-9. Nell'ultimo periodo il Partizan si contenta di non perdere di brutto accorciando le distanze sul 66-53 al 35', complice un digiuno offensivo di 5', ma prima del commiato torna in cattedra il solito Rigaudeau che segna 9 punti di fila con tanto di triplona del fuoriclasse che conclude in gloria, chiamato in panca a -56" per l'ovazione in piedi, l'ultima della sua carriera di grande virtussino tra i cori e uno striscione da brividi "di qua o di là sarai
sempre Le Roi". Au revoir, capitano. Virtus-Partizan 81-64 (20-14, 42-29; 66-38)
VIRTUS BOLOGNA: Rigaudeau 18 (3/6, 2/3), Dial 16 (5/7, 2/5), Sekularac 10 (1/3, 2/2), Andersen 4 (1/5), Smodis 8 (1/3, 1/2); Scarone 4 (2/2, 0/2), Frosini 3 (1/4), Belinelli 7 (1/2, 1/1), Koturovic 5 (2/5), Avleev 6 (2/3). N.e: Brkic, Gagneur. All: Bianchini
PARTIZAN BELGRADO: House 2 (1/6, 0/2), Vujanic 19 (5/13, 1/6), Kecman (0/1), Sekulic 9 (3/6, 0/3), Krstic 14 (7/15); Ostojic 5 (2/2), Perovic, Canak (0/2), O'Connor 9 (3/8, 0/2), Avdalovic 6 (0/2, 2/4), Tripkovic (0/1). N.e: Lekic. All: Vujosevic
ARBITRI: Jungebrand (Fin), Martin (Spa), Pukl (Slo)
NOTE - Tiri liberi: Virtus 19/27, Partizan 13/17. Rimbalzi: Virtus 44 (Andersen 10), Partizan 34 (Krstic 12). Assist: Virtus 12 (due con 3), Partizan 8 (Vujanic 4). Progressione: 5' 8-6, 15' 27-22, 25' 51-31, 35' 66-51. Usciti 5 falli: Canak 37'51" (73-59). Fallo antisportivo: Andersen 37'51