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Visualizza Versione Completa : Elenco dettagliato di alcuni crimini americani (11 settembre compreso)



quichotte
26-01-03, 00:12
Da Comedonchisciotte (http://utenti.lycos.it/comedonchisciotte/modules.php?name=News&file=article&sid=131&mode=&order=0&thold=0) ripreso da informationguerrilla.

Sì, l’ipotesi più probabile è che l’attentato alle Twin Towers dell’11 settembre 2001 sia stato in realtà un autoattentato, cioè una azione voluta e pianificata dallo stesso governo americano. A portare verso questa conclusione sono molti indizi, sia di genere “ poliziesco “ che di genere politico. Non è però lo scopo del presente scritto di illustrarli. Lo scopo del presente scritto è solo di mostrare come la soluzione dell’autoattentato sia possibile, come essa sia verosimile. La gente trova difficile credere all’autoattentato a proposito dell’11 settembre 2001 perché sembra un’enormità : un governo che organizza un atto di terrorismo contro la propria popolazione, e un atto così autolesionista e sanguinoso anche, e in più sotto gli occhi di tutto il mondo ! Non pare proprio possibile. E invece la Storia dimostra come un atto del genere sia perfettamente in linea con la prassi di sempre della politica estera americana.



Con un autoattentato siamo nel campo delle undercover operations, cioè delle azioni ostili o comunque illegali da compiere sotto anonime o mentite spoglie in tempo di pace, o contro qualcuno col quale formalmente non si è in guerra, azioni che spesso ricadono nel campo del terrorismo più tipico. Bene, gli Stati Uniti indiscutibilmente sono il Paese che più di tutti è ricorso alle undercover operations. Ne hanno compiute miriadi e di tutti i tipi.

Undercover operations quotidiane

Per esempio gli Stati Uniti :

- Hanno organizzato centinaia di colpi di Stato nel mondo ( in effetti più di 500 solo dal 1945 ad oggi ) facendoli sempre passare per iniziative dei locali.

- Hanno compiuto o fatto compiere nell’ombra decine e decine di omicidi di leader politici o di altre personalità di rilievo. Ricordiamo per rinfrescare la memoria Madero, Gaitan, Truxillo Molina, Lumumba, Letelier, Prats, Schneider, Mattei, Moro, Hammarskjold, Luther King, Malcom X, Remeliik, Palme, gli economisti tedeschi Herrauser e Rohwedder eliminati nel 1989 e nel 1991. Contro Castro organizzarono venti tentativi di omicidio, tutti falliti.

- Hanno sabotato nascostamente per decenni l’economia cubana : hanno rovinato i motori degli autobus ; contaminato i sacchi di zucchero ; diffuso epidemie negli allevamenti prima dei tacchini ( nel 1962 ) e poi dei maiali ( nel 1971 ) ; fatto saltare nel 1960 nel porto dell’Avana il mercantile francese Le Coubre ; fatto speronare nel 1964 nel Tamigi un mercantile che trasportava 42 autobus per Cuba ; indotto con minacce un fabbricante a fornire cuscinetti difettosi ai cubani ; disseminato nell’aria cristalli che provocavano da una parte dell’isola siccità e dall’altra diluvi ( nel 1969 e nel 1970 ).

- Hanno diffuso, nascondendo subito la mano, epidemie letali per le popolazioni umane : a partire dal Seicento hanno cominciato a diffondere coperte infette col vaiolo alle tribù indiane, ed hanno continuato sino alla metà dell’Ottocento eseguendo un genocidio ; nel 1954 con aerei privi di insegne hanno gettato cartoni pieni di insetti portatori di peste e colera in Corea del Nord e in Cina ; nel 1981 hanno introdotto a Cuba sciami di zanzare portatrici di un virus che infettò 300.000 persone con 158 che morirono.

- Hanno cercato anonimamente di provocare carestie nei raccolti tramite insetti : nel 1999 hanno incaricato un ispettore dell’ONU di innescare una invasione di cavallette in Iraq ( l’ispettore, un canadese, è stato scoperto ed espulso ).

- Hanno compiuto, sempre anonimamente, atti di terrorismo classico : nel 1973 hanno fatto esplodere una bomba su un DC8 della Cubana Airlines in volo da Barbados a Cuba con 73 a bordo, tutti morti ; nel 1996 e 1997 hanno organizzato una serie di attentati dinamitardi contro alberghi di Cuba, dove in un caso rimase morto un turista italiano ; in Angola e altri luoghi hanno contaminato riserve acquifere potabili col Photoxin.

Undercover operations per fare guerre

Ciò per quanto riguarda le undercover operations di tipo spicciolo, quelle di tutti i giorni e che gli USA eseguono - oltre che naturalmente con la CIA - con reparti istituiti solo per questo e che solo questo fanno di routine, come gli Air Commandos creati da John Kennedy per le operazioni aeree anonime, i Navy Seals creati per i sabotaggi marini, costieri e portuali, i Rangers riconvertiti per i sabotaggi terrestri dietro le linee “ nemiche “. Ci sono poi le undercover operations in grande stile. Fra queste c’è la creazione e la gestione segreta di grandi eserciti mercenari, che sotto questa o quella bandiera, sotto questa o quella sigla, sotto questa o quella parola d’ordine conducono delle guerre contro dei Paesi stabiliti dagli USA, guerre che senza eccezione sono di tipo terroristico. Per creazione e gestione di tali eserciti intendiamo il reclutamento, l’addestramento, la fornitura delle armi, lo stipendio, e la loro guida day by day con passaggio di informazioni e indicazione degli obiettivi. Ricordiamo fra tali eserciti :

- Il gruppo di guerriglia dell’UNITA, attivo in Angola sin dal 1966, quando gli USA crearono una scissione nel fronte di liberazione dell’MPLA ( fondato nel 1956 da Agostinho Neto ) che si batteva contro il Portogallo colonialista. Con la concessione della libertà da parte del Portogallo nel 1975 l’MPLA andò logicamente al governo e l’UNITA iniziò una guerriglia di tipo marcatamente terroristico, rivolta contro i civili, che continua tuttora e che dovrebbe aver fatto un numero di morti superiore al milione. L’UNITA, diretta sul campo dal nativo Jonas Savimbi morto quest’anno, diceva e dice di battersi per la “ vera democrazia “ ma lo scopo dei suoi creatori americani era ed è di assicurarsi dei governi proni agli interessi delle proprie Multinazionali.

- Il gruppo del RENAMO nell’altra colonia gemella del Portogallo in Africa, il Mozambico dichiarato anch’esso libero nel 1975. Il gruppo fu sostenuto inizialmente anche dalla Rhodesia e poi dal Sud Africa ma poi rimasero solo gli USA, che sono i suoi gestori anche adesso. La lotta è contro il governo per lo stesso scopo dell’Angola e anche la tattica è la stessa, consistendo in attacchi terroristici indiscriminati contro i civili. Delle gravi siccità hanno peggiorato la situazione della popolazione e per quanto riguarda i morti sino ad ora si parla di “ milioni “, forse otto milioni.

- Il gruppo dei cosiddetti CONTRAS, circa 15.000 uomini reclutati tra la feccia dell’America Latina e pagati anche facendoli compartecipare al traffico di cocaina verso gli USA e l’Europa, che gli USA misero in piedi nel 1980 per abbattere in Nicaragua il governo dei Sandinisti, che nel 1979 avevano finalmente cacciato il dittatore pro USA Somoza. Anche i CONTRAS conducevano una guerra essenzialmente di terrorismo contro i civili e dal 1980 al 1988 le loro vittime, documentate dal governo di Managua, furono 50.000. Il film scozzese La canzone di Carla di Ken Loach espone chiaramente la filiazione USA dei CONTRAS e l’origine sempre USA del loro terrorismo.

- I mujaheddin dell’Afganistan, delle tribù di trafficanti di eroina pagate e armate dagli USA nel 1978 per rovesciare il presidente Karmal alleato dell’URSS. Dopo l’ingresso dell’Armata Rossa nel 1979 per sostenere Karmal i dollari e le armi degli americani aumentarono di molto. Gli USA inviarono anche mercenari raccolti in tutta l’area mediorientale e Osama Bin Laden era appunto uno dei capi di questa legione straniera, a stretto contatto con CIA e Pentagono.

- Il gruppo dell’UCK albanese, circa 30.000 uomini reclutati fra malviventi e avventurieri vari albanesi, pagati anche facendoli compartecipare al traffico di eroina e hashish verso l’Italia, che per conto degli USA ha condotto attacchi terroristici contro civili serbi in Kosovo fornendo la scusa per l’attacco della NATO alla Yugoslavia del 1999. Questo gruppo ha poi ripetuto gli attacchi contro la Macedonia. Nelle file dell’UCK militavano anche molti mercenari di provenienza mediorientale, anche loro pagati dagli USA.

- Il gruppo degli “ indipendentisti “ ceceni arruolato nei primi anni ’90 attorno a Dudaev e poi morto lui attorno a Mashkadov, con lo scopo di espellere i russi prima dalla Cecenia e poi dall’intero Caucaso petrolifero, mossa strategica che metterebbe completamente a terra la Russia la cui economia si basa al 70% sulle esportazioni di petrolio. Questi “ ribelli “ sono membri di tribù tradizionalmente dedite al brigantaggio e al traffico di droga e sono convinti a combattere contro i russi dai dollari, dalle armi e dall’addestramento USA, e dal fatto che gli USA li favoriscono nel traffico di eroina. Gli USA li rinforzano con mercenari che arruolano in tutto il Medioriente e difatti anche Osama Bin Laden, che è un saudita, ha combattuto in Cecenia.

Undercover operations per provocare guerre Gli USA hanno poi compiuto undercover operations più sofisticate, consistenti nell’organizzare provocazioni per indurre una controparte a una reazione violenta da sfruttare come casus belli. Gli esempi sono anche qui abbondanti e ricordiamo :

- L’episodio di Fort Sumter del 1861, quando i Confederati furono indotti a sparare alcune cannonate che furono - quasi letteralmente verrebbe da dire - colte al balzo dal presidente Lincoln per iniziare la Guerra Civile.

- L’episodio del Lusitania del 1915, il piroscafo fatto partire da New York con le stive platealmente piene di armi per la Gran Bretagna sperando che fosse affondato dai sottomarini tedeschi, come accadde raggiungendo lo scopo di aumentare l’interventismo antitedesco.

- L’episodio di Pearl Harbor del 1943, quando i giapponesi furono indotti all’attacco preventivo da una serie di provocazioni congegnate da Roosevelt.

- L’episodio del Golfo del Tonchino del 1964, quando grandi navi americane minacciarono apposta ( ordini del gen. Westmoreland ) delle piccole navi vietnamite, i cui colpi di rimando furono la scusa per iniziare i grandi bombardamenti aerei.

- L’episodio del Kuwait del 1990, quando gli americani - nascosti dietro i kuwaitiani - cominciarono a spillare petrolio iracheno attraverso il confine per indurre quella reazione che ci fu e che permise l’intervento della coalizione occidentale del 1991. Non solo, ma sembra che alla trappola abbia contribuito anche l’Ambasciatrice americana in Kuwait, che abilmente, meglio di una attrice di Hollywood, fece “ capire “ a Saddam che gli USA non avrebbero reagito ad una invasione del Kuwait.

L’inquietante precedente del 1898

Non mancò il caso in cui, non riuscendo a indurre la controparte all’atto violento, gli USA si decisero a compierlo loro stessi, si decisero all’autoattentato : il casus belli per la guerra contro la Spagna del 1898, che fruttò agli USA Cuba e le Filippine, fu l’attentato che nel 1898 nel porto dell’Avana fece saltare in aria l’incrociatore americano in visita Maine, e benché si parli anche di un gruppo di imprenditori e finanzieri interessati allo zucchero cubano - sempre americani comunque - sembra assodato che ad ordinare l’atto sia stato proprio il governo USA del presidente McKinley ( un uomo che morì assassinato in effetti, nel 1901 dall’anarchico Czolgosz ).

Il cinismo non è mai mancato

Cosa fondamentale da notare è che il governo americano in questo genere di evenienze ha dato consistentemente prova di non tenere in alcun conto la vita di propri soldati o cittadini, più precisamente di essere disposto a sacrificarli - ad ucciderli lui stesso, in verità - pur di ottenere i suoi scopi. La maggioranza delle undercover operations di provocazione che abbiamo visto hanno comportato la morte programmata di cittadini americani, civili o militari. Si può infatti puntualizzare in merito :

- A Fort Sumter non ci furono morti, ma la successiva guerra civile fece tra militari e civili 1.000.000 di morti, un milione di americani sacrificati - benché indirettamente, fatti ammazzare fra di loro in effetti - perché il gruppo dirigente del Nord, di cui Lincoln era il portavoce, ottenesse i suoi scopi, che erano quelli di espandere anche al Sud il sistema mercantile capitalista.

- A bordo del Maine al momento dello scoppio c’erano 262 marinai, tutti americani e tutti morti.

- A bordo del Lusitania fra gli oltre duemila passeggeri c’erano anche cittadini americani, dei quali 140 morirono assieme a circa 1.000 degli altri.

- Nell’attacco giapponese a Pearl Harbor morirono 2.300 ( o 2.600 secondo altre fonti ) militari americani. Questi soldati non furono una, ma più volte vittime del loro governo : prima per le provocazioni intenzionali di Roosevelt al Giappone, poi perché sempre Roosevelt rifiutò di evacuare la base avanzata e quindi esposta di Pearl Harbor proprio perché la medesima gli serviva come esca, infine perché i vertici militari e civili di Washington - il gen. Marshall in testa - impedirono di avvertire per tempo la base dell’attacco, di cui il controspionaggio dell’OP20G era venuto a sapere con certezza 5 ore prima, perché volevano che lo stesso riuscisse, che fossero affondate molte navi ( ma non le portaerei, fatte uscire dal porto qualche giorno prima ) e che ci fossero alte perdite umane, per impressionare di più la propria opinione pubblica.

L’ovvia conclusione

Questa è la storia circa le undercover operations degli USA. Fa ancora meraviglia, a questo punto, che l’attentato alle Twin Towers dell’11 settembre 2001 possa essere stato un autoattentato ? A mio parere non dovrebbe di certo. Nel caso, non ci sarebbe niente che fosse davvero una novità, una sorpresa, un qualcosa che il governo USA non ci avesse già fatto vedere prima. Impressiona il numero dei morti : 2.700/2.800. Molti sì, ma guarda caso è circa lo stesso numero dei morti di Pearl Harbor. Non solo : a Pearl Harbor si trattava di soldati, elementi giovani e sicuramente con cittadinanza americana ; le vittime delle Twin Towers invece, vista l’ora dell’attentato, erano assai meno “ pregiate “ : i dirigenti e funzionari non erano ancora arrivati negli uffici e i presenti erano più che altro personale di basso livello, fattorini, uscieri, donne delle pulizie, guardie private, in maggioranza non dei WASP e con molti che non avevano neanche la cittadinanza americana, erano degli immigrati clandestini. Gli ebrei che lavoravano alle Twin Towers poi sembra addirittura che siano stati avvertiti il giorno prima di non recarsi al lavoro l’indomani. Impressiona anche la scala dell’attentato, il danno portato all’America. Anche qui, non di più del danno portato a Pearl Harbor, dove furono affondate sette grandi navi da battaglia più naviglio vario e furono distrutti al suolo più di 200 aerei della vicina base di Ohau.

In conclusione, in linea di principio l’attentato alle Torri Gemelle può benissimo essere stato un autoattentato del governo USA, dato che ciò sarebbe in linea con la sua prassi abituale e con la sua caratura morale. Per compiere l’ultimo passo, e stabilire che questa è addirittura l’ipotesi più probabile, è necessario trovare il movente adatto, un obiettivo che il governo USA potesse ragionevolmente pensare di raggiungere tramite l’autoattentato, e un obiettivo proporzionato, così grande come grandi erano i rischi e anche le perdite connessi con una undercover operation del genere. Esiste un movente del genere ? Esiste e lo vedremo in un prossimo articolo.

John Kleeves