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carbonass
28-01-03, 20:27
La Giubiana arrosto
da Triuggio a Briosco

TRIUGGIO — E' una festa popolare di origine pagana entrata ormai a fare parte del folclore e delle tradizoni della Brianza. Giovedì sera in molti paesi si rinnoverà il rogo della Giubiana, il fantoccio di paglia e di stracci raffigurante una vecchia megera. Le lingue di fuoco che l'avvolgeranno saranno di buon auspicio per l'anno appena iniziato. Il nome Giubiana deriva da Sacra Ioviana, cerimonia sacra a Giove che veniva festeggiata durante il paganesimo l'ultimo giovedì di gennaio. Numerosi i proverbi e i detti, tra i quali «pasa el dì de la Giubiana, e l'invernu el se luntana». La tradizione vuole che durante la serata venga degustato anche l'immancabile risotto giallo con la luganega, un piatto che serviva a tenere lontano per il resto dell'anno la carestia. A Triuggio e frazioni (Tregasio, Canonica e Rancate) sono previsti numerosi falò nelle varie cascine. A Veduggio la Giubiana sarà bruciata alle 10 al centro sportivo alla presenza dei bambini delle scuole e dei nonni del centro diurno che offriranno un rinfresco ai più piccini. In molte scuole materne di Seregno, la Giubiana brucerà nelle ultime ore della mattinata e ai bambini sarà servito risotto giallo e salsiccia. Anche a Carate gli abitanti di via Verona daranno alle fiamme la Giubiana e il consorte Genè rallegrando la serata con musica e frittelle. A Briosco l'amministrazione comunale e l'assessorato alla Cultura hanno preparato una rassegna dedicata alla tradizioni contadine che ha coinvolto i bambini delle elementari che si ritroveranno nell'antica curt del Selè per assistere al grande falò. Rinviata a domenica prossima alle 17,45 la suggestiva cerimonia che ogni anno si tiene a Verano sul campo della US Folgore di via San Giuseppe, e alla quale prendono parte i ragazzi dell'oratorio.
G.B.

carbonass
08-02-03, 18:35
Le origini della festa
degli innamorati sono ...


Le origini della festa
degli innamorati sono lontanissime.Tutto nasce dal tentativo della Chiesa cattolica

di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità. Fin dal quarto secolo avanti Cristo, infatti, i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per

un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinchè il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.I padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo "degli innamorati" per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.

La leggenda afferma che a Roma, nel 270 d. C. il vescovo Valentino di Interamna, amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II e questi tentò

di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente

al paganesimo. San Valentino, con dignità, non solo rifiutò di rinunciare alla sua fede ma anzi tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 14 febbraio del 273, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.

La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione, sia "caduto" nell'amore

con la figlia cieca del guardiano, Asterius,

e che con la sua fede abbia ridato miracolosamente

la vista alla fanciulla.

carbonass
09-02-03, 21:41
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