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Visualizza Versione Completa : Per il carbone a Torre Nord è il giorno decisivo



Nirvana
30-01-03, 22:48
Il no sembra avere un’ampia maggioranza.

Oggi sit in davanti al Pincio degli operai di Enel e ditte

Probabilmente è il consiglio più importante della storia di Civitavecchia. Sicuramente lo è dell’ultimo decennio. L’assemblea, convocata per oggi alle 15,30 all’aula Pucci, si deve infatti pronunciare sulla riconversione a carbone di Torre Nord proposta dall’Enel. Una vicenda lunga due anni, con frequenti colpi di scena, culminata con il dibattito pubblico al Traiano di tre settimane fa che ha capovolto il probabile sì al progetto, in una bocciatura ormai quasi certa. Le posizioni dei trenta consiglieri sono riportate qui a fianco e, salvo ripensamenti che a questo punto avrebbero del clamoroso, sembra esserci una maggioranza abbastanza larga per il no. A questo proposito il sindaco Alessio De Sio ieri ha diffuso una breve nota, auspicando «un’ampia convergenza tra i consiglieri, affinché si possa arrivare ad un’espressione il più possibile unitaria».
Il primo cittadino ha anche stigmatizzato i veleni degli ultimi giorni e si augurato un dibattito sereno. Alla riunione odierna, in effetti, si arriva in un clima tesissimo e con una città divisa. Dei volantini contenenti calunnie su molti politici e minacce di morte al sindaco si è detto nei giorni scorsi. Ieri mattina si è appreso di lettere anonime recapitate a tre consiglieri. Due, favorevoli al progetto dell’Enel, sono stati invitati ad uscire dalla maggioranza, un altro, che ha cambiato idea ed ora è schierato per il no, è stato invece consigliato di dimettersi.
Ma ci sono anche le manifestazioni e le preoccupazioni legittime dei sostenitori della riconversione, perlopiù dipendenti Enel e lavoratori delle ditte con gli stessi imprenditori. Per tutta la giornata di oggi, il comitato del sì manifesterà a favore della trasformazione a carbone di Torre Nord. Lo farà attraverso un volantinaggio al mercato e nelle principali vie della città e con un sit in di pressione più che di protesta, davanti all’aula Pucci finché questa non verrà aperta. Quindi i fautori del sì parteciperanno in massa al consiglio. Ma c’è da credere che anche quelli del no saranno numerosi.
Ieri sera c’è stata un’altra manifestazione, promossa da Federlazio, Cna e Lega delle cooperative, che hanno portato sotto il Pincio una sessantina tra imprenditori e lavoratori delle ditte e che poi hanno incontrato il sindaco e i consiglieri di maggioranza all’aula Pucci. I dimostranti hanno chiesto il rinvio della decisione sul progetto almeno a dopo la riunione fissata per il 4 febbraio al Ministero, e hanno rappresentato i timori per il loro futuro occupazionale. Ferma la replica di De Sio, il quale ha ribadito che quella del 4 è una riunione politica che non potrà portare novità tali da rimettere in discussione il giudizio su un progetto che non offre le massime garanzie su salute e ambiente. «Confermo quindi il mio no alla proposta dell’Enel», ha aggiunto. Il sindaco ha però garantito che si batterà per la tutela dell’occupazione, che il futuro sulla presenza energetica a Civitavecchia è comunque da discutere e che ci sono progetti alternativi che daranno lavaro alle ditte e agli operai locali

Nirvana
30-01-03, 22:50
LA POSIZIONE DEI 30 CONSIGLIERI

E' questa la posizione dei 30 consiglieri comunali in vista della seduta di oggi.

Marco Piendibene (Ds): «Dirò no al progetto. Alla riunione del 4 febbraio al Ministero si deve andare con una posizione definita».

Tiziano Cerasa: (Ds): «No senza riserve, sulla salute non si scherza. Questo è un territorio che va bonificato».

Pino Cascianelli (Sinistra per l’Ulivo): «No fermo al progetto carbone. Spero in un ordine del giorno unitario».

Carlo Falzetti (Margherita): «No secco al progetto in discussione. Poi si parlerà di piani alternativi».

Enrico Zappacosta (An): «Sono coerente, confermo il mio no al progetto Enel»».

Anita Cecchi (An): «Il mio è un no nel rispetto di tutti: di chi ha votato al referendum e dei lavoratori delle centrali. L’Enel non ha dato informazioni né garanzia. L’ultimo spot sulle tv locali è ridicolo».

Roberto Passerini (An): «Ero per un sì condizionato, ma visto che l’Enel non ha dato garanzie su nulla, dirò no al progetto, anche se sarà un no sofferto».

Dimitri Vitali (An): «Il partito è unito per dire no al progetto».

Claudio La Camera (An): «No al progetto. Non ci sono le garanzie per poter discutere».

Simona Ricotti (Prc): «Dirò un no secco al progetto e al carbone».
Sandro De Paolis (Gruppo misto): «Mi proncunerò per un sì condizionato al carbone, chiedendo la riapertura della trattativa, con l’inserimento del futuro di Torre Sud».

Franco Grassi (Gruppo misto): «Sì molto condizionato al piano dell’Enel che va rivisto.

Flavio Magliani (Gruppo misto): «Spero che il confronto sia sereno. Dirò un sì condizionato».

Simone Giganti (Gruppo misto): «No comment, parlerò in consiglio».

Manrico Coleine (Gruppo misto): «Sono per il sì condizionato. Il progetto attuale però va rivisto. Sono anche per il rinvio del pronunciamento definitivo».

Leonardo Roscioni (FI): «No secco al progetto».

Giuseppe Berardozzi (FI): «Non sono ancora orientato».

Franco Albè (FI): «Devo ancora riflettere».

Mario Fiorentini (FI): «Sono stato sempre critico verso la riconversione, ma prima di pronunciarmi voglio aspettare la riunione di maggioranza di stasera (ieri, ndr)».

Patrizio Podda (FI): «Sono per il no al progetto e al carbone. Se per concordare un documento più forte ci fosse bisogno di più tempo, sarei disponibile ad un rinvio».

Elso De Fazi (FI): «Ho le idee chiare, ma mi pronuncerò in consiglio».

Renato Solinas (FI): «No deciso a questo progetto che non dà garanzie sulla salute».

Luigi Di Marco (FI): «Sono da sempre per il sì a questo progetto. Non si può sputare su un minore inquinamento e su tremila miliardi».

Mauro Ranieri (FI): «All’inizio ero per un sì condizionato, ma le preoccupazioni sollevate dai medici, rimaste senza risposta, mi hanno convinto a dire no al piano».

Gino Vinaccia (Ccd): «La mia posizione è nota: no fermo al progetto in discussione».

Marco Di Gennaro (Cdu): «Sono per il no al progetto e per invitare l’Enel a presentarne uno qualitativamente e quantitativamente migliore».

Vittorio Petrelli (Ambiente e Lavoro): «Dirò un sì condizionato che preveda il depotenziamento della centrale e la riduzione delle emissioni inquinanti».

Mauro Cosimi (Gruppo indipendente): «Sì condizionato, con riduzione della taglia e delle emissioni».

Graziano Marsili (Nuovo Psi): «Sono a favore di questo progetto che diminuisce l’inquinamento e garantisce occupazione a fronte di qualcosa di alternativo che non c’è».

Giuseppe Dimito (Civitas): «No al progetto perché le garanzie ambientali e sanitarie non ci sono».