Nirvana
30-01-03, 22:54
Allarme criminalità, il sindaco chiede l’intervento del Prefetto
Il sindaco di Tuscania, Antonio Peruzzi, è preoccupato. Parla di «incremento di attività delittuose che stanno allarmando la popolazione», di «fenomeno della criminalità organizzata» e chiede «un tavolo di lavoro permanente» che abbia il compito di «coinvolgere organi istituzionali e politici di più alto livello». Ma non basta. Lo stesso Peruzzi, in qualità di sindaco, ha riunito intorno allo stesso tavolo tutte le forze politiche, sociali e sindacali di Tuscania «per dare un segnale di forte risposta a questi fatti». E adesso chiede anche l’intervento del Prefetto.
Ma di quali fatti si parla? Nel comunicato emesso dal Comune non si dice espressamente ma di certo si vuol sottintendere a quei capannoni agricoli, tre nel giro di una settimana ed altri nel recentissimo passato, distrutti dalle fiamme e non sempre per cause accidentali. Anzi in qualche caso si è trattato proprio di un atto intimidatorio sul quale adesso indagano i carabinieri. E non soltanto gli incendi disturbano i sonni della gente di Tuscania bensì anche una serie di furti di bestiame che tanto sanno, anche questi, di minacce se non di un vero e proprio racket. Ma le forze dell’ordine gettano acqua sul fuoco e fanno sapere che non ci si trova affatto di fronte ad una improvvisa esplosione di criminalità. Tuscania resta una zona tranquilla e non può essere qualche fatto isolato a farla assomigliare al Far West. Ma le indagini ci sono e vanno avanti. Per lo meno su un fatto specifico, anche questo accaduto di recente, si ipotizza il dolo. Il sindaco Peruzzi non è tranquillo e dopo aver chiamato a raccolta le forze sociali e politiche del paese, intende coinvolgere anche i sindaci di Tarquinia, Montalto, Canino, Ischia, Farnese. Bussa al Prefetto e chiede di portare la questione in discussione al tavolo del comitato provinciale per la sicurezza pubblica.
Il sindaco di Tuscania, Antonio Peruzzi, è preoccupato. Parla di «incremento di attività delittuose che stanno allarmando la popolazione», di «fenomeno della criminalità organizzata» e chiede «un tavolo di lavoro permanente» che abbia il compito di «coinvolgere organi istituzionali e politici di più alto livello». Ma non basta. Lo stesso Peruzzi, in qualità di sindaco, ha riunito intorno allo stesso tavolo tutte le forze politiche, sociali e sindacali di Tuscania «per dare un segnale di forte risposta a questi fatti». E adesso chiede anche l’intervento del Prefetto.
Ma di quali fatti si parla? Nel comunicato emesso dal Comune non si dice espressamente ma di certo si vuol sottintendere a quei capannoni agricoli, tre nel giro di una settimana ed altri nel recentissimo passato, distrutti dalle fiamme e non sempre per cause accidentali. Anzi in qualche caso si è trattato proprio di un atto intimidatorio sul quale adesso indagano i carabinieri. E non soltanto gli incendi disturbano i sonni della gente di Tuscania bensì anche una serie di furti di bestiame che tanto sanno, anche questi, di minacce se non di un vero e proprio racket. Ma le forze dell’ordine gettano acqua sul fuoco e fanno sapere che non ci si trova affatto di fronte ad una improvvisa esplosione di criminalità. Tuscania resta una zona tranquilla e non può essere qualche fatto isolato a farla assomigliare al Far West. Ma le indagini ci sono e vanno avanti. Per lo meno su un fatto specifico, anche questo accaduto di recente, si ipotizza il dolo. Il sindaco Peruzzi non è tranquillo e dopo aver chiamato a raccolta le forze sociali e politiche del paese, intende coinvolgere anche i sindaci di Tarquinia, Montalto, Canino, Ischia, Farnese. Bussa al Prefetto e chiede di portare la questione in discussione al tavolo del comitato provinciale per la sicurezza pubblica.