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Visualizza Versione Completa : Erich Fromm



Mjollnir
01-02-03, 00:52
“Stando ai libri di storia e all’opinione della maggioranza, la conversione dell’europa al cristianesimo ebbe luogo, entro i confini dell’Impero romano, sotto Costantino […] Ma l’Europa fu davvero cristianizzata ?. Nonostante la risposta affermativa che di solito viene data, un’analisi + attenta comprova che la conversione dell’Europa al cristianesimo e’ stata in larga misura fittizia […]
Il martire e’ l’esatto opposto dell’eroe pagano quale e’ rappresentato, ad es, nella tradizione greca e germanica; ai suoi occhi la piena realizzazione della vita consiste nell’orgoglio, nel potere, nella gloria […] Per l’eroe pagano, il valore di un uomo andava ricercato nella capacita’ di cui dava prova di conquistare e detenere il potere, e l’eroe pagano era ben lieto di morire in battaglia nell’ora della vittoria. […] Quale dei 2 modelli del nostro sviluppo, tra loro inconciliabilmente opposti, continua ad avere la prevalenza in Europa ? Se guardiamo in noi stessi, se consideriamo il comportamento di quasi tutti noi […] non possiamo negare che il nostro modello di cio’ che e’ buono e valido sia l’eroe pagano…”

Naturalmente per l'autore tutto cio' e' assolutamente negativo...ma sulla diagnosi si puo' concordare...

Vahagn
01-02-03, 02:30
Beh, direi che è una constatazione, che il martire e l'eroe pagano sono due figure diverse.
Ma, anche considerando la diversità tra le figure dell'eroe, del santo e del mistico, si può considerare la strada del santo una roba per vigliacchi?
Inoltre avrei una domanda. Puoi darmi una tua definizione dell'eroe pagano? Per capire se intendiamo la stessa cosa.

Senatore
01-02-03, 05:01
Non so se questa sia una felice diagnosi, di certo è incredibilmente riduttiva: voglio dire da entrambi i punti di vista.

Da una parte il cristianesimo, qualunque opinione se ne abbia, non si può ridurre ad una processione di martiri. Inoltre il martire non è una tipologia umana predefinita come l'eroe o l'asceta, il martirio denotando un'occorrenza storica, biografica. Ci sarebbero altre osservazioni al riguardo, come il possibile legame tra il termine martire e Marte, oppure la non oppososizione tra il martirio e la vittoria gloriosa.

Anche dall'altra parte, dal lato pagano, non c'è da essere lusingati dalle conformistiche parole di Fromm. Perchè se davvero (ma non lo credo) il modello del potere e della gloria che ha finito per imporsi in Europa è forgiato sull'esempio dell'eroe pagano, allora sorge qualche dubbio sul valore di questa figura.
Hai ragione, Vahagn, a voler chiarire in quale accezione si fa uso dell'espressione "eroe pagano".
Se Fromm avesse ragione l'eroe pagano sarebbe l'antesignano del moderno campione di calcio, del capitano d'industria, del politicante arraffone!

Mjollnir
01-02-03, 15:57
Sicuramente la visione di Fromm è molto riduttiva, tanto + che, nell'opera da cui è tratta la citazione (Avere o Essere) fa coincidere la mentalità pagana con la modalità dell'avere, e il cristianesimo (manco a dirlo !!!) con quella dell'essere. Ma la citazione serviva solo a mettere in luce come, anche da punti di vista abissalmente diversi, la storia e la realtà della conversione siano molto + controverse di quanto non si creda.