Ulrich Realist
01-02-03, 13:45
LETTERA DALLA EUROPA
DIVENIRE UN PAESE AVANZATO ?
E POSSIBILE, CON DETERMINAZIONE, IMPEGNO E UN NUOVO PATTO SOCIALE
Gli imprenditori italiani vorrebbero un’economia più competitiva per poter sfruttare a pieno le nostre grandi capacità creative.
Competitività significa aumentare la qualità del prodotto o servizio e abbassare il costo unitario dello stesso. Se gli sprechi sono diffusi, le inefficence accettate, la competitività rischia di abbassarsi al livello di quella sudamericana. Ma, ……………
Se volessimo portarci al livello dei Paesi avanzati della U.E.;
Se volessimo, efficacemente, creare sviluppo, lavoro, competitività;
Se volessimo un giorno essere considerati affidabili in Europa, sia a livello commerciale che in ambito diplomatico;
Se volessimo, cioé, uscire dalla attuale situazione;
Se volessimo recuperare la stima internazionale che l’economia italiana aveva negli anni ’60-’70 (non son sicuro delle date),
La strada credo ci sarebbe, ma é lunga. LE TAPPE CHE MI SEMBRANO NECESSARIE:
- una riflessione per individuare le fondamenta di un patto sociale che permetta lo sviluppo (esso già esiste nei Paesi avanzati della U.E.) (1)
- paragone fra le società dei Paesi della U.E.(1) e la attuale società italiana;
- individuazione di enti e categorie interessate a migliorare seriamente la società, le quali potrebbero prendere l’iniziativa di promuovere una società avanzata e competitiva ;
- il programma, sarebbe preparato dagli enti interessati e dovrebbe essere pubblicizzato solo dopo la definizione organica delle sue fasi di sviluppo, risorse e collaborazioni necessarie;
- la collaborazione del ministero del lavoro e di quello dell’istruzione dovrebbe essere garantita ;
- alcune voci sembrano vitali per un programma efficace: meritocrazia e innalzamento, ovunque, del livello di guardia dei comportamenti accettabili;
- uno strumento per la promozione dei comportamenti europei dovrebbe essere creato e strutturato. Dopo la guerra, l’organizzazione dei comitati civici, gestita da una persona determinata, fu in grado di sventare il rischio che la cortina di ferro includesse l’Italia. Una struttura simile, molta determinazione e impegno, saranno necessarii per spiegare al Paese le due alternative possibili:
a) restiamo come siamo, la competitività continua a diminuire; non creiamo lavoro; l’emigrazione si rafforzerà, il rischio di sottosviluppo aumenterà;
b) o assumiamo comportamenti europei (vedi allegato) in tutti i settori della vita civile, riformiamo il sistema di selezione della classe dirigente, premiando solo la responsabilità e la capacità; i cittadini impareranno a collaborare con continuità e senso del sociale.
Una possibile decisione di rinnovare il Paese comporterebbe una seria scelta dei modi e delle persone che gestirebbero la campagna di promozione dei nuovi comportamenti.
DUE PAROLE: BACK TO BASIC (RITORNO AI VALORI)
-----------------------------------
(1) Mi riferisco ai Paesi della U.E., eccetto la Spagna e la Grecia che non conosco.
---------------------------------
Ricordiamo che i nostri progenitori affrontarono per anni i plotoni di esecuzione, le carceri, l’esercito austriaco. L’impegno che sarebbe richiesto a noi sarebbe più semplice: determinazione e capacità di combattere lo scettiscismo con la speranza.
CAMBIARE LA POLITICA. La politica esprime la società. Alla fine del centrosinistra, TIME pubblico questa valutazione : « Gli Italiani credono di essere stati governati da una truppa di imbroglioni e corrotti. Si sbagliano. La classe politica che ha governato l’Italia é la migliore espressione della loro attuale società. »
Non sarà facile rinnnovare la classe politica, per renderla simile a quella di Paesi ove non é tentato né accettato di andare al potere per proteggere i proprii interessi o quelli del proprio clan. Ma c’é una possibilità. Fare come in Francia, creare un’associazione ben organizzata e impegnata, la quale pretenderebbe cambiamenti, trasformazioni, serietà (distruggendo anche i poteri di clans e parrocchie), battaglie contro gli interessi privati in atti d’ufficio.
Creare un’associazione, con i mezzi di comunicazione che tutti usiamo, é oggi un gioco da ragazzi. Le carte da gioco sarebbero: capacità organizzativa, speranza (volontà di concorrere a condizionare il proprio futuro), determinazione, sensibilità. Per battere lo scettiscismo, figlio della furbizia, in cui l’Italia rischia di annegare. Vedo altri piccoli tentativi associativi, ma non mi sembrano ancora strutturati per funzionare.
LE SOCIETA NEI PAESI DELLA U.E.
Le società della U.E. (ma non conosco Spagna e Grecia) hanno fondato il loro patto sociale sui seguenti valori: responsabilità, correttezza, onestà, trasparenza, organizzazione razionale delle attività, collaborazione del cittadino al miglioramento della società, del Paese tutto. In pratica : se un cittadino fa qualcosa contro l’interesse della società, egli sarà ubriaco oppure sarà indicato a dito (talvolta denunciato) come colpevole. Il termine organizzazione in genere sottintende: preferire la riflessione alle reazioni istintive (cioé organizzazione del pensiero), organizzazione dettagliata delle fasi di un’attività, prima di iniziarla.
Peyrefitte chiama queste società “Sociétés de confiance”. Non credo che, oggi, la nostra società si possa classificare tale. Domani, .......... chissà.
In una società simile :
- le reazione degli enti (anche statali) e delle persone sono: prevedibili, tempiste, affidabili, corrette, non comportano grandi delusioni;
- le strutture statali danno al cittadino : la sicurezza di vedere applicati i suoi diritti, il supporto alle sue necessità (servizi sociali);
- la responsabilità, l’organizzazione, la programmazione razionale sono valori primarii;
- un esempio di serietà : si risponde sempre alle lettere, salvo rare eccezioni ;
- le emergenze o i malfunzionamenti sono fatti eccezionali. La regola é : programmare in anticipo le trasformazioni, ben riflettute, razionalmente organizzate ed affidate a gestori affidabili e impegnati;
- lo sviluppo dell’economia é possibile, mancano le strozzature, cui allude Ciampi (vedi la lettera “I Colli di Bottiglia”);
- i rappresentanti governativi sono qualificati, affidabili, preparano gli atteggiamenti con anticipo, analisi razionali, riflessioni, consultazioni;
- si rispettano le orecchie altrui: in un’assemblea (e.g.condominio, parlamento) non si apre bocca se non si conosce bene l’argomento.
In una società bloccata (la nostra é bloccata in più settori, informarsi alla Confindustria):
- le reazioni di enti e persone possono essere improbabili o evanescenti, talvolta scorrette o sprezzanti;
- il cittadino troppo spesso non riesce a veder realizzati i suoi diritti, proposti dalle leggi ma non garantiti;
- le scadenze e l’affidabilità degli imprenditori possono essere casuali (un commercainte parigino mi dice « non compro più italiano, i prodotti sono inaffidabili »;
- i rappresentanti governativi italiani sono squalificati all’estero perché adattano le loro rezioni alla giornata e alle situazioni (non hanno programmi seriamente riflettuti);
- nella vita sociale le sopraffazioni rischiano di essere frequenti e impunite.
La mia opinione: le società bloccate sono sempre perdenti nel villaggio globale.
Allegato
COMPORTAMENTI DIFFUSI NEGLI ALTRI PAESI DELL’U.E
( LE SOCIETA DELLA FIDUCIA )
Nell’Unione Europea sono diffusissimi, e giudicati normali, i seguenti comportamenti, che sono la base del Patto Sociale de Paese (1):
- estrema chiarezza, anche nell’espressione scritta;
- estrema chiarezza dei proprii diritti in ambito sociale, i quali sono normalmente
realizzati, in pratica, dall’apparato statale, nei riguardi di tutti;
- forte determinazione, individuale e collettiva, nel portare a termine le azioni di cui si é
responsabile;
- onestà estrema, nei principi e nell’applicazione pratica, nei rapporti con la società;
- imperativo di non profittare della propria carica/ruolo sociale nel proprio interesse
personale;
- esigenza, da parte di ogni cittadino, che i servizi resi dallo stato siano di ottimo livello, o
almeno soddisfacenti;
- la responsabilità legata alle proprie funzioni comporta:
- l’obbligo di esercitarle con impegno ed onestà
- la necessità di rendere conto sia di errori che di omissioni e la consapevolezza che gli
errori possono essere puniti o determinare una marginalizzazione dell’interessato;
- onestà e correttezza nel rapportare in pubblico o in privato fatti in cui si é coinvolti;
- rispetto dei diritti altrui e consapevolezza dei limiti dei proprii diritti (generalmente ben
conosciuti, senza l’aiuto di « esperti »).
Un tratto molto comune nel tessuto sociale dei Paesi dell’U.E. é la selezione per merito, e non per allacci personali, in tutti gli ambiti sociali, incluso il pubblico. La qual cosa determina l’interesse ad essere corretti ed efficienti, per migliorare il proprio ruolo/introiti da lavoro.
A. Greco
______________________________________________
(1) Queste osservazioni riguardano tutti i Paesi dell’U.E., eccetto la Grecia e la Spagna, che
non conosco abbastanza
-----------------
Cosa disse Goete, alla fine del 18/mo secolo, nel « Viaggio in Italia ». Consiglio’ di visitarla, per vedere opere d’arte meravigliose. Ma raccomando’ ......... di tenere la mano sulla tasca, « perché nel Paese ci sono troppi furbi ». Forse, se tornasse, ne troverebbe oggi anche di più, vista le recente degradazione.
Potremmo dire, io penso, che LA FURBIZIA DIFFUSA FRENA LO SVILUPPO.
A questo punto citerei Peyrefitte, storico delle economie: “non c’é sviluppo e sottosviluppo, ci sono invece comportamenti che frenano e altri che promuovono lo sviluppo. Essi sono diversamente distribuiti in ogni popolo e cultura.”
Vorrei citare una frase di Bossuet. Essa mi sembra applicabile a quei VIPs che si lamentano di qualcosa che non va, ma si fermano li. “Dio ride degli uomini che si lamentano di eventi, le cui cause essi stessi promuovono con perseveranza.”
-^-^-^-^-^-^-
NOTE.
Attendo reazioni, sul mio e-mail, alla proposta su abbozzata.
Le prossime lettere dall’Europa toccheranno gli argomenti:
- le mie scuse e una mia testimonianza personale;
- un progetto di manifesto su cui i lettori e amici saranno consultati;
- se invitato, noterei qualche impressione sul reclutamento nel mercato del lavoro in U.E.
Chi é interessato a leggere un saggio pubblicato su un sito, un po’ sullo stesso argomento, me ne chieda le coordinate.
Antonio Greco Mansi
ANGREMA@wanadoo.fr
DIVENIRE UN PAESE AVANZATO ?
E POSSIBILE, CON DETERMINAZIONE, IMPEGNO E UN NUOVO PATTO SOCIALE
Gli imprenditori italiani vorrebbero un’economia più competitiva per poter sfruttare a pieno le nostre grandi capacità creative.
Competitività significa aumentare la qualità del prodotto o servizio e abbassare il costo unitario dello stesso. Se gli sprechi sono diffusi, le inefficence accettate, la competitività rischia di abbassarsi al livello di quella sudamericana. Ma, ……………
Se volessimo portarci al livello dei Paesi avanzati della U.E.;
Se volessimo, efficacemente, creare sviluppo, lavoro, competitività;
Se volessimo un giorno essere considerati affidabili in Europa, sia a livello commerciale che in ambito diplomatico;
Se volessimo, cioé, uscire dalla attuale situazione;
Se volessimo recuperare la stima internazionale che l’economia italiana aveva negli anni ’60-’70 (non son sicuro delle date),
La strada credo ci sarebbe, ma é lunga. LE TAPPE CHE MI SEMBRANO NECESSARIE:
- una riflessione per individuare le fondamenta di un patto sociale che permetta lo sviluppo (esso già esiste nei Paesi avanzati della U.E.) (1)
- paragone fra le società dei Paesi della U.E.(1) e la attuale società italiana;
- individuazione di enti e categorie interessate a migliorare seriamente la società, le quali potrebbero prendere l’iniziativa di promuovere una società avanzata e competitiva ;
- il programma, sarebbe preparato dagli enti interessati e dovrebbe essere pubblicizzato solo dopo la definizione organica delle sue fasi di sviluppo, risorse e collaborazioni necessarie;
- la collaborazione del ministero del lavoro e di quello dell’istruzione dovrebbe essere garantita ;
- alcune voci sembrano vitali per un programma efficace: meritocrazia e innalzamento, ovunque, del livello di guardia dei comportamenti accettabili;
- uno strumento per la promozione dei comportamenti europei dovrebbe essere creato e strutturato. Dopo la guerra, l’organizzazione dei comitati civici, gestita da una persona determinata, fu in grado di sventare il rischio che la cortina di ferro includesse l’Italia. Una struttura simile, molta determinazione e impegno, saranno necessarii per spiegare al Paese le due alternative possibili:
a) restiamo come siamo, la competitività continua a diminuire; non creiamo lavoro; l’emigrazione si rafforzerà, il rischio di sottosviluppo aumenterà;
b) o assumiamo comportamenti europei (vedi allegato) in tutti i settori della vita civile, riformiamo il sistema di selezione della classe dirigente, premiando solo la responsabilità e la capacità; i cittadini impareranno a collaborare con continuità e senso del sociale.
Una possibile decisione di rinnovare il Paese comporterebbe una seria scelta dei modi e delle persone che gestirebbero la campagna di promozione dei nuovi comportamenti.
DUE PAROLE: BACK TO BASIC (RITORNO AI VALORI)
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(1) Mi riferisco ai Paesi della U.E., eccetto la Spagna e la Grecia che non conosco.
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Ricordiamo che i nostri progenitori affrontarono per anni i plotoni di esecuzione, le carceri, l’esercito austriaco. L’impegno che sarebbe richiesto a noi sarebbe più semplice: determinazione e capacità di combattere lo scettiscismo con la speranza.
CAMBIARE LA POLITICA. La politica esprime la società. Alla fine del centrosinistra, TIME pubblico questa valutazione : « Gli Italiani credono di essere stati governati da una truppa di imbroglioni e corrotti. Si sbagliano. La classe politica che ha governato l’Italia é la migliore espressione della loro attuale società. »
Non sarà facile rinnnovare la classe politica, per renderla simile a quella di Paesi ove non é tentato né accettato di andare al potere per proteggere i proprii interessi o quelli del proprio clan. Ma c’é una possibilità. Fare come in Francia, creare un’associazione ben organizzata e impegnata, la quale pretenderebbe cambiamenti, trasformazioni, serietà (distruggendo anche i poteri di clans e parrocchie), battaglie contro gli interessi privati in atti d’ufficio.
Creare un’associazione, con i mezzi di comunicazione che tutti usiamo, é oggi un gioco da ragazzi. Le carte da gioco sarebbero: capacità organizzativa, speranza (volontà di concorrere a condizionare il proprio futuro), determinazione, sensibilità. Per battere lo scettiscismo, figlio della furbizia, in cui l’Italia rischia di annegare. Vedo altri piccoli tentativi associativi, ma non mi sembrano ancora strutturati per funzionare.
LE SOCIETA NEI PAESI DELLA U.E.
Le società della U.E. (ma non conosco Spagna e Grecia) hanno fondato il loro patto sociale sui seguenti valori: responsabilità, correttezza, onestà, trasparenza, organizzazione razionale delle attività, collaborazione del cittadino al miglioramento della società, del Paese tutto. In pratica : se un cittadino fa qualcosa contro l’interesse della società, egli sarà ubriaco oppure sarà indicato a dito (talvolta denunciato) come colpevole. Il termine organizzazione in genere sottintende: preferire la riflessione alle reazioni istintive (cioé organizzazione del pensiero), organizzazione dettagliata delle fasi di un’attività, prima di iniziarla.
Peyrefitte chiama queste società “Sociétés de confiance”. Non credo che, oggi, la nostra società si possa classificare tale. Domani, .......... chissà.
In una società simile :
- le reazione degli enti (anche statali) e delle persone sono: prevedibili, tempiste, affidabili, corrette, non comportano grandi delusioni;
- le strutture statali danno al cittadino : la sicurezza di vedere applicati i suoi diritti, il supporto alle sue necessità (servizi sociali);
- la responsabilità, l’organizzazione, la programmazione razionale sono valori primarii;
- un esempio di serietà : si risponde sempre alle lettere, salvo rare eccezioni ;
- le emergenze o i malfunzionamenti sono fatti eccezionali. La regola é : programmare in anticipo le trasformazioni, ben riflettute, razionalmente organizzate ed affidate a gestori affidabili e impegnati;
- lo sviluppo dell’economia é possibile, mancano le strozzature, cui allude Ciampi (vedi la lettera “I Colli di Bottiglia”);
- i rappresentanti governativi sono qualificati, affidabili, preparano gli atteggiamenti con anticipo, analisi razionali, riflessioni, consultazioni;
- si rispettano le orecchie altrui: in un’assemblea (e.g.condominio, parlamento) non si apre bocca se non si conosce bene l’argomento.
In una società bloccata (la nostra é bloccata in più settori, informarsi alla Confindustria):
- le reazioni di enti e persone possono essere improbabili o evanescenti, talvolta scorrette o sprezzanti;
- il cittadino troppo spesso non riesce a veder realizzati i suoi diritti, proposti dalle leggi ma non garantiti;
- le scadenze e l’affidabilità degli imprenditori possono essere casuali (un commercainte parigino mi dice « non compro più italiano, i prodotti sono inaffidabili »;
- i rappresentanti governativi italiani sono squalificati all’estero perché adattano le loro rezioni alla giornata e alle situazioni (non hanno programmi seriamente riflettuti);
- nella vita sociale le sopraffazioni rischiano di essere frequenti e impunite.
La mia opinione: le società bloccate sono sempre perdenti nel villaggio globale.
Allegato
COMPORTAMENTI DIFFUSI NEGLI ALTRI PAESI DELL’U.E
( LE SOCIETA DELLA FIDUCIA )
Nell’Unione Europea sono diffusissimi, e giudicati normali, i seguenti comportamenti, che sono la base del Patto Sociale de Paese (1):
- estrema chiarezza, anche nell’espressione scritta;
- estrema chiarezza dei proprii diritti in ambito sociale, i quali sono normalmente
realizzati, in pratica, dall’apparato statale, nei riguardi di tutti;
- forte determinazione, individuale e collettiva, nel portare a termine le azioni di cui si é
responsabile;
- onestà estrema, nei principi e nell’applicazione pratica, nei rapporti con la società;
- imperativo di non profittare della propria carica/ruolo sociale nel proprio interesse
personale;
- esigenza, da parte di ogni cittadino, che i servizi resi dallo stato siano di ottimo livello, o
almeno soddisfacenti;
- la responsabilità legata alle proprie funzioni comporta:
- l’obbligo di esercitarle con impegno ed onestà
- la necessità di rendere conto sia di errori che di omissioni e la consapevolezza che gli
errori possono essere puniti o determinare una marginalizzazione dell’interessato;
- onestà e correttezza nel rapportare in pubblico o in privato fatti in cui si é coinvolti;
- rispetto dei diritti altrui e consapevolezza dei limiti dei proprii diritti (generalmente ben
conosciuti, senza l’aiuto di « esperti »).
Un tratto molto comune nel tessuto sociale dei Paesi dell’U.E. é la selezione per merito, e non per allacci personali, in tutti gli ambiti sociali, incluso il pubblico. La qual cosa determina l’interesse ad essere corretti ed efficienti, per migliorare il proprio ruolo/introiti da lavoro.
A. Greco
______________________________________________
(1) Queste osservazioni riguardano tutti i Paesi dell’U.E., eccetto la Grecia e la Spagna, che
non conosco abbastanza
-----------------
Cosa disse Goete, alla fine del 18/mo secolo, nel « Viaggio in Italia ». Consiglio’ di visitarla, per vedere opere d’arte meravigliose. Ma raccomando’ ......... di tenere la mano sulla tasca, « perché nel Paese ci sono troppi furbi ». Forse, se tornasse, ne troverebbe oggi anche di più, vista le recente degradazione.
Potremmo dire, io penso, che LA FURBIZIA DIFFUSA FRENA LO SVILUPPO.
A questo punto citerei Peyrefitte, storico delle economie: “non c’é sviluppo e sottosviluppo, ci sono invece comportamenti che frenano e altri che promuovono lo sviluppo. Essi sono diversamente distribuiti in ogni popolo e cultura.”
Vorrei citare una frase di Bossuet. Essa mi sembra applicabile a quei VIPs che si lamentano di qualcosa che non va, ma si fermano li. “Dio ride degli uomini che si lamentano di eventi, le cui cause essi stessi promuovono con perseveranza.”
-^-^-^-^-^-^-
NOTE.
Attendo reazioni, sul mio e-mail, alla proposta su abbozzata.
Le prossime lettere dall’Europa toccheranno gli argomenti:
- le mie scuse e una mia testimonianza personale;
- un progetto di manifesto su cui i lettori e amici saranno consultati;
- se invitato, noterei qualche impressione sul reclutamento nel mercato del lavoro in U.E.
Chi é interessato a leggere un saggio pubblicato su un sito, un po’ sullo stesso argomento, me ne chieda le coordinate.
Antonio Greco Mansi
ANGREMA@wanadoo.fr