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Visualizza Versione Completa : Arezzo: si dimette il sindaco!!



Aug83
04-02-03, 16:19
Dimissioni. «Me ne vado», ha tuonato il sindaco Luigi Lucherini in consiglio comunale. E ha depositato l'atto formale di abbandono che gli concede però venti giorni di tempo per ripensarci. Dimissioni con il paracadute, dunque. E in effetti in tre settimane potrebbe pure succedere quello che non è accaduto in tre anni: ricompattare intorno alla figura del sindaco una maggioranza spesso recalcitrante e a volte divisa anche su questioni di primario interesse cittadino. Lucherini fa nome e cognome dei nemici. Li individua in Alleanza Nazionale e personalizza pure. Non è una novità, ma una storia che parte da lontano e che ha caratterizzato la legislatura.
Sì, doveva essere il quinquennio della svolta, di Arezzo liberata dalla «prigionìa» delle sinistre, della prima esperienza di un governo di centrodestra nella storia della città. Partita a sei petali, la giunta tecnica di Lucherini è diventata politica con l'ingresso di due membri indicati dai partiti.

da www.lanazione.it

Aug83
04-02-03, 16:21
Sindaco Lucherini, perché si è dimesso?
«Un sindaco messo in condizioni di non governare la città, non è più sindaco».
Chi non la fa governare?
«An blocca ogni pratica urbanistica e questo mi dica lei cosa significa. Significa non governare la città perché l'economia passa dall'urbanistica e dall'edilizia. Abbiamo perso tante occasioni, troppe. Potevamo creare attività per trecento miliardi, avete idea di cosa avrebbe significato per Arezzo una cifra del genere»?
Cosa è successo?
«Ho dovuto combattere, da subito, contro coloro che pur condividendo a parole il programma elettorale non hanno onorato l'impegno».
Chi?
«Credo che il mio pensiero sia già stato abbastanza chiaro».
Il conflitto di interessi...
«Panzane. Dicono che io sono qua per garantire affari al mio studio. Ebbene, sfido chiunque a trovare una persona, da me contattata o dai miei familiari, che abbia avuto pressioni per affidare un lavoro allo studio Lucherini. Lo studio è ad Arezzo da 46 anni, negli ultimi tre ha mantenuto lo stesso personale, il sottoscritto ha anche abbandonato l'attività perché è in Comune dalla mattina a notte fonda. Insomma, è una montatura, una criminalizzazione».
Voto anticipato?
«Se non succede qualcosa in questi venti giorni».
Che cosa?
«La maggioranza potrebbe ricompattarsi sul programma di fine legislatura. Oppure potrebbe venir fuori in consiglio comunale una maggioranza diversa per sostenere un governo tecnico che abbia il compito di raggiungere cinque o sei obiettivi prefissati».
Altrimenti?
«Altrimenti si vota».
Lei si ricandiderebbe?
«Forza Italia, il mio partito, mi ha già ricandidato ufficialmente».
E An?
«Non so. Per ora An elegge il vicepresidente del consiglio insieme al centrosinistra e a Rifondazione».

da www.lanazione.it

Aug83
04-02-03, 16:22
«Una scelta inopinata». An non ci sta e il presidente provinciale Oreste Civitelli va giù duro: «Così — scrive — si minano le possibilità di riconferma di un governo cittadino di centrodestra». An rifiuta ogni accusa: «Non stiamo al gioco di chi riduce la questione a uno scontro personalistico», non risponderemo «alle accuse infamanti, ingiuriose e false lanciate nei confronti del partito e di singoli esponenti» perché «il linciaggio come metodo di lotta non ci appartiene». Quanto all'urbanistica, «non sono pensabili varianti in contraddizione col futuro piano strutturale».

da www.lanazione.it

Aug83
04-02-03, 16:24
Ma il primo serio intoppo arriva a primavera del 2001 quando il sindaco dà uno schiaffo ad An, impedendo l'allargamento dell'esecutivo e l'ingresso di Paolo Ammirati, esponente di punta del partito, l'uomo che garantiva il centro. E il partito se lo lega al dito anche perché, qualche mese dopo, Maurizio Bianconi, il capogruppo regionale, perde il duello alla Camera, con Giuseppe Fanfani. E lo perde proprio al centro.
E' ancora An al centro della scena. Cambiano gli equilibri interni, in un congresso celebrato due volte Oreste Civitelli, appoggiato da Bianconi, diventa presidente provinciale a larga maggioranza e batte, al secondo appuntamento, l'assessore Francesco Macrì. La nuova dirigenza chiede un riequilibrio in giunta dove sono presenti due assessori di An legati alla parte sconfitta: lo stesso Macrì e il vicesindaco Merelli. Il sindaco si oppone, ingaggia con An una sfida senza esclusione di colpi, arrivando perfino a scrivere ai vertici del partito. Forza Italia fa mediazione e dopo mesi di guerra il sindaco cede. Giubila Macrì, retrocede Merelli che resta solo assessore, entrano Ammirati e Gamurrini.
Ma il cammino resta pieno di ostacoli. In discussione ci sono scelte importanti per la città: l'area Lebole, il piano strutturale, l'urbanistica che secondo l'opposizione grava sul sindaco per un pesante conflitto di interessi, essendo Lucherini affermatissimo ingegnere. E il sindaco strappa ancora. Liquida l'assessore all'urbanistica Paolo Berti, nomina a interim il vicesindaco Ammirati per poi sostituirlo, a inizio gennaio, con un uomo di sua fiducia, Francesco Chianini.
Tutto risolto? Nemmeno per sogno. La maggioranza si divide sulla Lebole e Forza Italia esce dall'aula disertando il voto che di fatto blinda il destino urbanistico dell'area. Ieri l'ultimo capitolo. Lucherini denuncia la «paralisi amministrativa» della città, si dice «tradito e offeso», giudica inaccettabili dichiarazioni tipo «non passerà più un mattone». Crea anche un giallo perché quella frase non è mai stata pronunciata in un consiglio comunale bensì in un direttivo di partito. Si dimette. Forza Italia è con lui e lo ricandida anche al secondo mandato. An parla di «atto inopinato». E le bocce non sono ancora ferme.

da www.lanazione.it

il buttero
05-02-03, 09:01
Originally posted by Aug83
Dimissioni. «Me ne vado», ha tuonato il sindaco Luigi Lucherini in consiglio comunale. E ha depositato l'atto formale di abbandono che gli concede però venti giorni di tempo per ripensarci. Dimissioni con il paracadute, dunque. E in effetti in tre settimane potrebbe pure succedere quello che non è accaduto in tre anni: ricompattare intorno alla figura del sindaco una maggioranza spesso recalcitrante e a volte divisa anche su questioni di primario interesse cittadino. Lucherini fa nome e cognome dei nemici. Li individua in Alleanza Nazionale e personalizza pure. Non è una novità, ma una storia che parte da lontano e che ha caratterizzato la legislatura.
Sì, doveva essere il quinquennio della svolta, di Arezzo liberata dalla «prigionìa» delle sinistre, della prima esperienza di un governo di centrodestra nella storia della città. Partita a sei petali, la giunta tecnica di Lucherini è diventata politica con l'ingresso di due membri indicati dai partiti.

da www.lanazione.it

Anche a Grosseto la Giunta è in ostaggio di AN, ma al sindaco non gliene frega niente. Basta che i grandi elettori siano soddisfatti.

Alessandra
07-02-03, 21:35
Trattasi della buona dimostrazione di come ai politici professionisti nulla freghi della propria città o paese e via dicendo e quindi ancor più della gente che ci abita. L'unico obiettivo è distruggere chi comanda al momento, senza tenere conto delle conseguenze che questa distruzione possa comportare. In campagna elettorale non c'era storia tra Lucherini e Nepi, il secondo ha perso principalmente perchè assolutamente perdente di suo, al di là degli apporti fisiologici della corrente politica di appartenenza. Tra An e Rifondazione aretina non c'è alcuna differenza se non la voglia di fare casino comune ed identica per entrambe. Quando si dice che se non unisce l'idea unisce lo scopo (!)

Aug83
07-02-03, 23:07
Originally posted by Alessandra
Trattasi della buona dimostrazione di come ai politici professionisti nulla freghi della propria città o paese e via dicendo e quindi ancor più della gente che ci abita. L'unico obiettivo è distruggere chi comanda al momento, senza tenere conto delle conseguenze che questa distruzione possa comportare. In campagna elettorale non c'era storia tra Lucherini e Nepi, il secondo ha perso principalmente perchè assolutamente perdente di suo, al di là degli apporti fisiologici della corrente politica di appartenenza. Tra An e Rifondazione aretina non c'è alcuna differenza se non la voglia di fare casino comune ed identica per entrambe. Quando si dice che se non unisce l'idea unisce lo scopo (!)

beh, ma allora perchè si sono presentati alle elezioni con AN??? Non lo sapevano anche prima, il rischio che correvano???:confused:

ARI6
09-02-03, 16:40
Originally posted by il buttero


Anche a Grosseto la Giunta è in ostaggio di AN, ma al sindaco non gliene frega niente. Basta che i grandi elettori siano soddisfatti.

A quanto ne so son soddisfatti anche i piccoli.

ARI6
09-02-03, 16:46
Originally posted by Aug83


beh, ma allora perchè si sono presentati alle elezioni con AN??? Non lo sapevano anche prima, il rischio che correvano???:confused:

Con chi dovevano presentarsi, con i DS?
Comunque c'è da notare ancora una volta il distacco tra chi fa politica per passione, intendendola come l'occasione principale per migliorare il proprio territorio, e chi invece si aggrappa a ideali astratti per giustificare le proprie ambizioni terra terra.
Insomma, dall'idea che mi son fatto direi che sto col sindaco dimissionario, anche se la dichiarazione d'amore nei suoi confronti espressa da quel bastardo di Tortoli mi crea più di un dubbio.