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Visualizza Versione Completa : 10 febbraio: giorno della memoria per l'esodo dall'Istria



DrugoLebowsky
10-02-03, 11:40
oggi, 10 febbraio, si celebra il giorno della memoria per l'esodo dall'Istria, di 350.000 italiani dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Oggi si celebra anche il ricordo delle vittime delle foibe.

Ambrogio
11-02-03, 19:23
Originally posted by DrugoLebowsky
oggi, 10 febbraio, si celebra il giorno della memoria per l'esodo dall'Istria, di 350.000 italiani dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Oggi si celebra anche il ricordo delle vittime delle foibe.

Una curiosita': a Monrupino vicino a Trieste lungo la ferrovia c'e' la foiba nr 149 dove nel Maggio del 45 furono gettati circa 2.000 italiani in quanto tali.

Bene:a circa un kilometro e mezzo nel centro di Monrupino Vi e' una targa in italiano e sloveno dove si inneggia ai partigiani di
Monrupino che il 27 Aprile del 45 " libererano " Trieste.,

Pertanto di sotto vi e' il monumento che ricorda le vittime italiane
e sopra la targa inneggiante a quelli che una volta " liberata " Trieste ne gettarono i cittadini nella foiba sotto casa.

Giorno delle memoria !

Questo non ve dicce nessun testo.Visto con i miei occhi !

Un saluto

Felix (POL)
12-02-03, 00:27
toh, finalmente uno di sx che ammette con franchezza i crimini orrendi delle foibe e la tragedia della pulizia etnica antiitaliana del '45.
Magari fossero tutti così onesti.... :rolleyes:

DrugoLebowsky
12-02-03, 11:04
Originally posted by Felix
toh, finalmente uno di sx che ammette con franchezza i crimini orrendi delle foibe e la tragedia della pulizia etnica antiitaliana del '45.
Magari fossero tutti così onesti.... :rolleyes:

... e magari fossero così onesti quelli di dx ad ammettere le fucilazioni di sloveni e la pulizia etnica FILOitaliana durante l'occupazione di Lubiana :rolleyes:

Felix (POL)
14-02-03, 05:50
Originally posted by DrugoLebowsky

... e magari fossero così onesti quelli di dx ad ammettere le fucilazioni di sloveni e la pulizia etnica FILOitaliana durante l'occupazione di Lubiana :rolleyes:

allora facciamo tutti gli onesti, smettiamo con lo sciacallaggio e la conta reciproca dei morti, e ricordiamo quindi TUTTE le vittime, anche quelle di parte avversaria o non politicamente spendibili.

Nessun problema ad ammettere le violenze antislave commesse dai nostri durante la guerra. Non mi risulta però che siano arrivate ai livelli di efferatezza delle foibe e della pulizia etnica giuliano-dalmata. Chi ammazzava di più e con maggior ferocia erano gli slavi, sia gli ustascia, sia i titini.
Resta però l'argomento che ogni popolo dovrebbe PRIMA piangere i PROPRI morti, e POI quelli degli ALTRI. Non viceversa, come spesso è successo e succede oggi.

]Axl[
28-02-03, 01:03
Concordo pienamente...e con rabbia sottolineo come nelle scuole, in radio in televisione e nei giornali del 27 gennaio si sia parlato della giornata della memoria shoah e di come quasi tutti si siano scordati dei nostri connazionali morti nelle foibe (a proposito tra gli under 18 veramente in pochi sanno cosa sono).
Allora mi domando:
Perchè un morto ebreo conta come 100 morti italiani???


Chi dimentica la storia è condannato a riviverla!
Verissimo!Ma perchè non si ricordano tutte le persone che sono state vittime di pulizie etniche ma solo di quelle naziste?????????


Scusate lo sfogo, ma pensare a queste cose fa gelare il sangue.

VELENO
28-02-03, 01:08
Date un'occhiata qui, queste sono le cose che fanno gelare veramente il sangue!:mad:

http://groups.msn.com/brigatenere/ilcriminepaga.msnw

Ambrogio
28-02-03, 17:03
Originally posted by ]Axl[
Concordo pienamente...e con rabbia sottolineo come nelle scuole, in radio in televisione e nei giornali del 27 gennaio si sia parlato della giornata della memoria shoah e di come quasi tutti si siano scordati dei nostri connazionali morti nelle foibe (a proposito tra gli under 18 veramente in pochi sanno cosa sono).
Allora mi domando:
Perchè un morto ebreo conta come 100 morti italiani???


Chi dimentica la storia è condannato a riviverla!
Verissimo!Ma perchè non si ricordano tutte le persone che sono state vittime di pulizie etniche ma solo di quelle naziste?????????


Scusate lo sfogo, ma pensare a queste cose fa gelare il sangue.

Una.....perla.

Se andate a vedere la foiba di Monripino vicino a Trieste dovreste poi andare nel paese stesso mdi Monrupino.


Bene.In centro sulla sinistra in alto troverete una targa in nitalaino e sloveno.Detta targa celebra la memoria di una formazione titina locale che,mcome dice la targa stessa. il 28
Aprile del 1945 LIBERO' TRIESTE.

Pretanto in Italia veiene celebrata e onorata gente che quando entro' a Trieste quel giorno nel corso del messe successivo
prese circa 2.000 italiani e in quanto tali li assassino buttandoliu
proprio in una foiba che stava sotto casa loro ( km 1,5 circa la distanza tra la foiba ed il centro di Monrupino ).

Succede cosi che in Monrupino msi cekebrano contemporaneamente gli assassini e gli assassinati.

Se non ci credete andate a vedere !

Tengo a sottolineare che io presi conoscenza di quanto accaduto
a Trieste ancora nel lontano 1963 ed a quel tempo tanto per
essere chiari della Risiera di San Saba non ne parlava nessuno.San Saba venne " pompata " solo per creare un contrappeso alle foibe triestine che tra Monriupino e Basovizza
furono la tomba di ben 5.000 italiani quasi quanto gli ebrei scomparsi nei lager nazisti.Giusto ricordare i connazionali israeliti
scomparsi in Germania ma altrettanto giusto ricordare quanto accaduto agli italiani dell'Istria ed in totale si parla di circa 20.000
italiani scomparsi.

Ricordo anche che im profughi istriani furono accolti malissimo in Italia.Due mila profughi sbarcati ad Ancona dovevan ricevere una assistenza alla stazione di Bologna.I comunisti di Bologna impedirono alla Pontificisa Opera di Assistenza financo mdi bdar loro da bere c'erano in mezzo donne e bambini.

I profughi non poterono ne' mangiare ne' lavarsi ne' ricevere
alcunche' di confort.Cacciati via come cani rognosi !

L'episodio e' ricordato anche nel bel libro di Galli della Loggia:
MORTE DI UNA NAZIONE.

Unidci anni dopo m,gli nstessi comunisti scxesero in piazza a solidarizzare con l'Armata Rossa che aveva schiacciato la rivoluzione ungherese a Budapest.Novembre 1956.Non dimentichiamo !

VIVA L'UNIONE SOVIETICA ! VIVA LA GLORIOSA ARMATA ROSSA !

Un saluto

DrugoLebowsky
02-03-03, 20:59
mi sembra molto strano che nel 1956 gli iugoslavi siano scesi in piazza per solidarizzare con l'Armata Rossa, giacché la Jugoslavia fu sempre una nazione totalitaria socialista sì ma ANTIsovietica e non volle mai aderire al Patto di Varsavia.
Anzi. l'Istria la perdemmo, se si può dire, proprio per il carattere antisovietico del socialcomunismo jugoslavo, che fece "buona impressione" nella co0munità internazionale di allora (1947). Paradossalmente, se Tito si fosse impuntato a favore di Stalin, Rijeka si chiamerebbe ancora Fiume ed avremmo ancora i traghetti Trieste-Cherso.

Ambrogio
03-03-03, 10:12
Originally posted by DrugoLebowsky
mi sembra molto strano che nel 1956 gli iugoslavi siano scesi in piazza per solidarizzare con l'Armata Rossa, giacché la Jugoslavia fu sempre una nazione totalitaria socialista sì ma ANTIsovietica e non volle mai aderire al Patto di Varsavia.
Anzi. l'Istria la perdemmo, se si può dire, proprio per il carattere antisovietico del socialcomunismo jugoslavo, che fece "buona impressione" nella co0munità internazionale di allora (1947). Paradossalmente, se Tito si fosse impuntato a favore di Stalin, Rijeka si chiamerebbe ancora Fiume ed avremmo ancora i traghetti Trieste-Cherso.

INTENDEVO DIRE I COMUNISTI ITALIANI ED IN PARTICOLARE QUELLI DELL' EMILIA CHE ORGANIZZARONO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' ALL'UNIONE SOVIETICA IN
QUELLA CONTINGENZA IN PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA.

SCUSA LA MANCATA PRECISAZIONE.

UNSALUTO

Fante d'Italia
09-05-06, 20:37
Il Coordinamento Monarchico Italiano, il Movimento Monarchico Italiano, l'Associazione Internazionale Regina Elena, il Centro Studi Sociali Alberto Cavalletto, l'Associazione Culturale Tricolore, l'Associazione Xa Mas, l'Opera Nazionale Caduti Senza Croce, l'Associazione Piero Foscari, il Centro Studi Pantheon

annunciano

che il prossimo 18 giugno 2006 si svolgerà il

"I° Viaggio della Memoria"

per onorare le Vittime italiane Civili e Militari in Terra d'Istria.
Saranno deposte Corone di Alloro a:
Foiba di Basovizza, Laurana e Pisino.

Il viaggio in pullman gran turismo, comprensivo di pranzo ad Abazia,
avrà un costo massimo di 50,00 euro a persona.
Partenze da Rovigo, Padova, Venezia Mestre, Palmanova, Trieste.
Per consentire l'organizzazione adeguata al numero dei partecipanti invitiamo gli interessati a richiedere da subito, comunque entro il 28 maggio, il programma. La prenotazione dovrà tassativamente essere poi confermata entro il 4 giugno 2006.
I PARTECIPANTI DOVRANNO ESSERE MUNITI DI CARTA D'IDENTITA' O PASSAPORTO

e.mail: info@monarchici.org - segreteriammi@libero.it

Zmajcek
19-05-06, 22:11
mi sembra molto strano che nel 1956 gli iugoslavi siano scesi in piazza per solidarizzare con l'Armata Rossa, giacché la Jugoslavia fu sempre una nazione totalitaria socialista sì ma ANTIsovietica e non volle mai aderire al Patto di Varsavia.
Anzi. l'Istria la perdemmo, se si può dire, proprio per il carattere antisovietico del socialcomunismo jugoslavo, che fece "buona impressione" nella co0munità internazionale di allora (1947). Paradossalmente, se Tito si fosse impuntato a favore di Stalin, Rijeka si chiamerebbe ancora Fiume ed avremmo ancora i traghetti Trieste-Cherso.

Se Tito fosse stato fino all'ultimo amicone di Stalin come lo era fino alla fine della guerra ora anche Monfalcone e Grado sarebbero oltreconfine, perchè il peso dell'URSS a quel tempo non era certo trascurabile. Senza un vero appoggio internazionale ( la Jugoslavia socialista faceva comodo ma non era certo filooccidentale....) si è deciso di far contenti un po' tutti, tenendo conto che l'Italia era stata sconfitta e la Jugoslavia risultava vincitrice.

Zmajcek
19-05-06, 22:18
Una.....perla.

Se andate a vedere la foiba di Monripino vicino a Trieste dovreste poi andare nel paese stesso mdi Monrupino.


Bene.In centro sulla sinistra in alto troverete una targa in nitalaino e sloveno.Detta targa celebra la memoria di una formazione titina locale che,mcome dice la targa stessa. il 28
Aprile del 1945 LIBERO' TRIESTE.

Pretanto in Italia veiene celebrata e onorata gente che quando entro' a Trieste quel giorno nel corso del messe successivo
prese circa 2.000 italiani e in quanto tali li assassino buttandoliu
proprio in una foiba che stava sotto casa loro ( km 1,5 circa la distanza tra la foiba ed il centro di Monrupino ).

Succede cosi che in Monrupino msi cekebrano contemporaneamente gli assassini e gli assassinati.

Se non ci credete andate a vedere !

Tengo a sottolineare che io presi conoscenza di quanto accaduto
a Trieste ancora nel lontano 1963 ed a quel tempo tanto per
essere chiari della Risiera di San Saba non ne parlava nessuno.San Saba venne " pompata " solo per creare un contrappeso alle foibe triestine che tra Monriupino e Basovizza
furono la tomba di ben 5.000 italiani quasi quanto gli ebrei scomparsi nei lager nazisti.Giusto ricordare i connazionali israeliti
scomparsi in Germania ma altrettanto giusto ricordare quanto accaduto agli italiani dell'Istria ed in totale si parla di circa 20.000
italiani scomparsi.

Ricordo anche che im profughi istriani furono accolti malissimo in Italia.Due mila profughi sbarcati ad Ancona dovevan ricevere una assistenza alla stazione di Bologna.I comunisti di Bologna impedirono alla Pontificisa Opera di Assistenza financo mdi bdar loro da bere c'erano in mezzo donne e bambini.

I profughi non poterono ne' mangiare ne' lavarsi ne' ricevere
alcunche' di confort.Cacciati via come cani rognosi !

L'episodio e' ricordato anche nel bel libro di Galli della Loggia:
MORTE DI UNA NAZIONE.

Unidci anni dopo m,gli nstessi comunisti scxesero in piazza a solidarizzare con l'Armata Rossa che aveva schiacciato la rivoluzione ungherese a Budapest.Novembre 1956.Non dimentichiamo !

VIVA L'UNIONE SOVIETICA ! VIVA LA GLORIOSA ARMATA ROSSA !

Un saluto


Allora Dachau è stata inventata per bilanciare i morti nei campi russi.......
Non sono comunista, anzi sono di destra, ma se c'è una cosa della quale va dato merito alla Armata Popolare Jugoslava è di aver chiuso il campo di concentramento di San Sabba. Ci vollero loro, contadini che venivano dalla Serbia, dal Montenegro, dalla Macedonia per fare una cosa che gli italiani di Trieste, i fascisti "buoni", i cattolici, gli intellettuali, diciamo gli "occidentali" non riuscirono a fare negli anni del Adriatisches Kustenland, cioè liberarsi di un peso morale e storico atroce, soprattutto per una città piccola come Trieste. Questi ultimi , gli acculturati, i civilizzati, riuscirono a convivere invece con le loro coscienze per qualche anno pur sapendo cosa succedeva lì. Potere della cultura e della conoscenza !!

Ambrogio
20-05-06, 01:33
Allora Dachau è stata inventata per bilanciare i morti nei campi russi.......
Non sono comunista, anzi sono di destra, ma se c'è una cosa della quale va dato merito alla Armata Popolare Jugoslava è di aver chiuso il campo di concentramento di San Sabba. Ci vollero loro, contadini che venivano dalla Serbia, dal Montenegro, dalla Macedonia per fare una cosa che gli italiani di Trieste, i fascisti "buoni", i cattolici, gli intellettuali, diciamo gli "occidentali" non riuscirono a fare negli anni del Adriatisches Kustenland, cioè liberarsi di un peso morale e storico atroce, soprattutto per una città piccola come Trieste. Questi ultimi , gli acculturati, i civilizzati, riuscirono a convivere invece con le loro coscienze per qualche anno pur sapendo cosa succedeva lì. Potere della cultura e della conoscenza !!

Guarda che la risiera di San Saba fu chiusa dai tedeschi prima di lasciare Trieste.L'Armata Popolare Jugoslava non c'entra nulla.

Ad entrare in Trieste furono in sostanza sloveni del cicondario slavo e dalle stesse localita' carsiche e croati dell'Istria interna.

Ambrogio
22-05-06, 17:45
ma scusa, se non sai una banana, perchè scrivi sul sito di "Historia"; gli jugoslavi i campi di concentramento ed eliminazione ne hanno aperti a bizzeffe, e la risiera, siccome era già aperta da altri, ha continuato ad essere usata anche nei 490 gg. di occupazione titina.
1) la Risiera non è stata chiusa dsgli jugoslavi, anzi, essi hanno continuato a farne lo stesso uso che ne facevano i tedeschi, cioè una caserma ed un carcere con tutto quello che comportava il fatto che ci fosse una guerra in corso quindi anche eliminazione di prigionieri e torture; gli jugoslavi, quindi, come i tedeschi, riguardo l'uso della risiera e 100 volte peggio riguardo tutto il resto.
2) no so a cosa ti riferisci riguardo la convivenza della popolazione con l'occupatore tedesco, certo, dopo che tra settembre e ottobre 43, durante il vuoto di potere si sono assaggiate le metodologie partigiane e sono stati torturati e infoibati le prime centinaia di italiani, l'arrivo delle truppe tedesche è stato salutato, se non proprio come l'arrivo dei liberatori, almeno come l'arrivo dell'ordine e della fine di un genocidio appena iniziato si.
3) la risiera non era un campo di sterminio (non lo dicono Faurousson o Irving, ma il Simon Wisenthal center) e nessun ebreo è morto in risiera ( lo dicono gli stessi ebrei) ma era una caserma con annesso carcere dove le morti violente sono da contare con le dita delle mani (vedi processo a Lubiana nel 1947 contro gli ufficiali ss della risiera) e dove i prigionieri transitavano per essere spediti nei campi in germania o polonia (gli unici, questi ultimi ad essere catalogati come campi di sterminio dal centro stesso).
4) nessuno, fino agli anni 70, poteva scandalizzarsi per quello che successo lì, perchè non è successo nulla di quanto si blatera oggi (4/5 mila morti, campo di sterminio ecc. ecc.); da notare che la risiera, dopo l'occupazione tedesca e immediatamente dopo quella jugoslava e l'uso che ne hanno fatto gli eserciti di queste nazioni, è stata utilizzata per anni come campo profughi per gli istriani, quindi nel 45 sia le autorità (ricordiamo che Trieste era occupata dagli alleati allora) sia i profughi stessi vivevano, ignorandolo completamente, in quello che poi, dagli anni settanta in poi, sarebbe diventato, per la storiografia ufficiale (quindi di sinistra) un campo di sterminio da opporre, guarda caso, alle foibe, queste sì vere.

La Risiera di San Saba e' una bufala ! Crata per cercare di controbillanciare
le foibe dopo che nel 64 si era cominciato a parlarne ! Vennero inventate le 5.000 vittime della Risiera per fare da contrappeso a Basovizza ( 3.000 infoibati ) e Monrupino ( 2.000 infoibati ).

Prima del 64 mai nessuno aveva parlato di San Saba e sì che gli alleati erano stati a Trieste fino a pochi anni prima !

Altro che San Saba " monumento nazionale " !

Ve lo dice uno che nel 64 ebbe l'onore di vedere pubblicato un suo scritto su IL BORGHESE di allora dove parlava di quelle foibe cadute nel colpevole dimenticatoio per interessi di parte ( PCI e DC ) ! Neppure un anno dopo............. SAN SABA ! LE CAMERE A GAS ! etc.etc.etc.

Red Shadow
23-05-06, 12:05
San Sabba è una bufala. E Basovizza dove non è stata trovata l'ombra di un italiano, solo qualche cadavere di tedeschi caduti nei bombardamenti, che cosa è?

Red Shadow
23-05-06, 12:16
Chi getta merda sulle foibe?
La sinistra che ci ha fatto un monumento (Scalfaro) oppure la destra che ci ha fatto una discarica?


Dopo lo svuotamento del Šoht (Basovizza) nel ‘54 (in cui non fu trovata traccia di esseri umani), tornata l’Italia, il sindaco Bartoli (chiamato Gianni Lagrima, perchè piangeva sempre sulle vittime delle foibe) autorizzò l’uso del pozzo come discarica di rifiuti e tale fu l’uso che se ne fece fino alla fine degli anni Cinquanta. Come Gianni Bartoli, che aveva costruito la propria immagine pubblica sulla base della nostalgia per le terre perdute dell’Istria e del ricordo dei martiri delle foibe (comprese le “centinaia di infoibati di Basovizza”!), potesse autorizzare a scaricare immondizia sopra dei resti di corpi umani è difficile da credere: potrebbe sorgere il sospetto che lui, che oltretutto aveva nominato Griselli a sovrintendere all’operazione di svuotamento del Basovizza, sapesse benissimo che lì dentro non c’erano i corpi di quelli che lui, nei suoi libri, lasciava credere che ci fossero.

Bisogna dire che gli infoibati a Basovizza, avrebbero duvuto essere sopra lo strato in cui sono stati trovati soldati tedeschi vittime dei bombardamenti. Ma è stata trovata solo una giacca, un po' poco per parlare di 3.000 infoibati!!!!

Red Shadow
23-05-06, 12:23
Per tagliar corto vediamo cosa c'entrano i fascisti con la difesa dell'Italia!

Io vorrei precisare alcune cose
1- Patria: Il patriottismo in senso moderno nasce con la Rivoluzione Francese in particolare con la sua ala più radicale i Giacobini che furono l'ossatura dell'Esercito degli "Straccioni" che sconfisse gli eserciti imperiali a Valmy al Grido di "Vive la Patrie, Vive la Repubblique". I reazionari erano contro la patria ma per la Difesa del "Trono e dell'altare". Cosa c'entra la Destra con la Patria? Nulla. Si cercherebbe inutilmente la parola patria nell'Encicolopedia Italiana edita durante il Fascismo. La spiegazione la si trova al lemma "Nazione" definita in base "al Sangue, alla Stirpe, alla Razza". Siamo all'anticamera di Auschwitz. Il vero patriottismo è stato portato dagli antifascisti. Gli antifascisti, sottolineava Rosselli, devono porre il patriottismo al centro del loro programma politico. La rivoluzione antifascista, scriveva, è "un dovere patriottico".
Per avere un proprio patriottismo, gli antifascisti hanno bisogno di un'idea di patria totalmente diversa da quella usata dai demagoghi del fascismo. La nostra patria, scrive, "non si misura a frontiere e cannoni, ma coincide col nostro mondo morale e con la patria di tutti gli uomini liberi". E' un valore che si sposa perfettamente con gli altri valori dell'antifascismo: la dignità dell'uomo, la libertà, la giustizia, la cultura, il lavoro. I fascisti esaltano la nazione e l'Italia; anche gli antifascisti devono presentarsi come i difensori della nazione e dell'italianità, ma la loro nazione deve essere la libera nazione che aperta all'Europa e al mondo, e la loro Italia deve comprendere l'Italia migliore, l'Italia di Mazzini, di Garibaldi, di Pisacane; l'Italia degli italiani civili, dei contadini e degli operai e degli intellettuali che hanno saputo conservare la propria dignità. La lealtà degli antifascisti deve andare solo a questa Italia e non deve spaventarli l'accusa di essere dei traditori: "noi possiamo vantarci di essere traditori coscienti della patria fascista; perché ci sentiamo fedeli ad un'altra patria".

2. Tricolore. Istituito a Reggio Emilia, prima città italiana ad insorgere contro l'Ancien Regime, simbolo dei giacobini (cioè l'estrema sinistra) italiani. Che c'entra la destra con il tricolore: un cazzo!

3. Inno di Mameli. Mameli come tutti i mazziniani dell'Ottocento era considerato un terrorista. Cadde in difesa della Repubblica Romano che aveva cacciato il Papa. Da segnalare che lo stesso Mazzini fu condannato a morte dal governo Regio e morì sotto falso nome. Mazzini viene considerato dagli storici come colui che introdusse il terrorismo nella lotta politica. Che c'entra Mameli con la destra? Una sega.

4.Istria. Terra abitata da tempi immemorabili da abitanti di lingua preavalentemente slava. I nazionalisti prima della guerra non ne volevano l'annessione in toto all'Italia, ma solo l'annessione delle zone litoranee a maggioranza italianofone. Con il grande macello della prima guerra mondiale i nazionalisti chiesero tutta l'Istria, la Dalmazia e Fiume, come del resto anche il Sudtirol in cui gli abitanti di lingua italiana erano il 2%. In compenso in queste zone una volta conquistate il fascismo fece una spietata pulizia etnica.

5. Traditori della patria. I fascisti che cedettero non solo il Sudtirol al Reich hitleriano ma anche tutta l'Istria e il Friuli che formarono il cosidetto Adriatisches Kustenland.

6. Basovizza. Foiba, monumento nazionale. Intanto non è una foiba, ma una miniera. Al suo interno, dopo svariati scavi, è stata trovata una giacca. Dopodiché fu adibita a fogna dal sindaco triestino di allora sempre pronto a piangere sugli italiani colà infoibati. La destra ha gettato merda sugli infoibati...o sedicenti tali!!!!

Ambrogio
23-05-06, 13:51
San Sabba è una bufala. E Basovizza dove non è stata trovata l'ombra di un italiano, solo qualche cadavere di tedeschi caduti nei bombardamenti, che cosa è?

La stele commemorativa parla di 500 metri cubi di infoibati.Non penso che Basovizza sia una invenzione di qualcuno e comunque se ne parlava ben prima
della Risiera di San Saba.

Red Shadow
24-05-06, 01:22
Bel discorso davero,se non fosse per un piccolo particolare....
Gli italiani di sinistra hanno da tempo abbandonato quetsi ideali..
Dimmi chi ancora difende il tricolore'
Chi ancora difende la Patria e il suo onre?
Chi ancora crede nel valore del sacrificio per la Patria?
Aspetta...Forse Bertinotti,che di patria non gliene può fregar di meno?Il nostro amato presidente Napolitano,amico dei titini?Pecoraro Scanio che ride al momento del rientro dele salme dei nostri aduti in Iraq?
Cossiga o gente simile?
Dimmi chi dei cosiddetti antifascisti abbia pronunciato,non dico di recente,facciamo negli ultimi anni,la stessa parola Patria?
Eccoti un breve excursus su ciò che sembra tu non definisca come reale e immane tragedia del popolo italiano,o semplicemente non titino...

http://www.reazione.org/articoli/cultura_destra.htm

Solo per finire....Dimmi chi era che voleva abbandonare trieste ai titini?
I fascisti traditori?Chi rimase a difendere la popolazione italiana dalle rappresaglie titine?
I partigiani comunisti?
Chi volle onorare la memoria di un criminale come Tito'
Chi per anni ha instilalto la cultura dell'antiitalianità nel nostro paese?

Per favore,prima di lanciarti in loquaci filippiche antidestroidi,sei pregato di aprire qualche libricino di storia senza falce e martello in copertina....
Saluti e viva la Patria,quella italiana,e quella che di certo a voi non interessa tutelare....




Mi interessa una sola cosa. Perchè hai il nick di un partito patriottico di estrema sinistra? Nel cui programma c'è addirittura il socialismo?

Da Wikipedia.
Il Sinn Féin odierno è invece un partito indipendentista molto attivo soprattutto nell'Irlanda del Nord, dove proclama la necessità dell'unità irlandese. Nel suo programma politico sono presenti spunti e argomentazioni di stampo socialista.
Il Sinn Féin è presente al Parlamento Europeo con 2 europarlamentari (uno eletto nella Repubblica d'Irlanda e uno nel Regno Unito) iscritti al gruppo della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica (GUE/NGL). Gruppo di cui fanno parte i partiti della sinistra radicale europea tra cui gli italiani Rifondazione Comunista e il Partito dei Comunisti Italiani

Red Shadow
24-05-06, 02:27
Gli italiani di sinistra hanno da tempo abbandonato quetsi ideali.
Il braccio armato del PCi durante la resistenza si chiamava Gruppi di Azione Patriottica (GAP)


Dimmi chi ancora difende il tricolore'
Non certo i vostri alleati della Lega che ci si vogliono spazzare il culo.
http://www.cnj.it/PARTIGIANI/lunione2.jpg
Senzaltro di più questi oppre quest'altri
http://www.comune.firenze.it/isrt/images/bandiera.jpg
Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.
Tieni presente che i comunisti formarono le Brigate Garibaldi il Patriota e rivouzionario che aderì all'Internazionale di Marx (come del resto Mazini) nessuno dei due era un volgare nazionalista.


Chi ancora difende la Patria e il suo onre?
Chi ancora crede nel valore del sacrificio per la Patria?
Aspetta...Forse Bertinotti,che di patria non gliene può fregar di meno?Il nostro amato presidente Napolitano,amico dei titini?Pecoraro Scanio che ride al momento del rientro dele salme dei nostri aduti in Iraq?

Qui dimostri quello che sei. Un volgare nazionalista nemico della Patria. In Irak la Patria è stata scrificata, altro che sacrifico per la Patria!!! Oppure pensi che gli irakeni non possano anche loro tenere all'onore della propria Patria. Persino Bush ha distinto tra combattenti patrioti che non vogliono truppe straniere e terroristi.
Chi critica Pecoraro Scanio si conferma per quello che è un volgare guardone di giornali scandalistici. Se Pecoraro vuole il ritiro dall'Irak è centomila volte più patriota di te!!!

Red Shadow
24-05-06, 11:16
Dimmi chi dei cosiddetti antifascisti abbia pronunciato,non dico di recente,facciamo negli ultimi anni,la stessa parola Patria?
http://www.anpi.it/patria_2006/004.htm
Patria Indipendente si chiama l'organo dell'ANPI ad esempio. Che come sai raccoglie gli ex-partigiani ed in particolare quelli comunisti.

Solo per finire....Dimmi chi era che voleva abbandonare trieste ai titini?
Non certo Togliatti che intervenne su Stalin accusando Tito di volersi annettere Trieste. Fu l'unico che fece pressioni internazionali contro Tito. Leggiti il "diario di Dimitrov" edito nel 1997.
Qui citato da Cossutta:
http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=112&mode=thread&order=0&thold=0


“Il movimento per la liberazione della Jugoslavia, guidato dal partito comunista dichiarò l’annessione del cosiddetto “litorale sloveno”, dell’Istria e del “litorale croato” alla “nuova Jugoslavia” comunista. Questa decisione provocò l’immediata reazione di Togliatti, in quel periodo ancora a Mosca, che in una lettera a Dimitrov, senza entrare nel merito del contenzioso territoriale, la caratterizzò “prematura” e tale da seminare divisioine tra i due popoli e tra i rispettivi partiti comunisti.”[1]
tratto da un libro ferocemente anticomunista di quello spacciatore di documenti falsi che è ZASLAVSKY che però almeno su questo punto non può che dire la verità.
E. AGA ROSSI, V. ZASLAVSKY “Togliatti e Stalin. Il PCI e la politica estera staliniana negli archivi di Mosca” pag. 134-135.


COSSUTTA: TRIESTE ITALIANA GRAZIE AI PARTIGIANI.
Il Piccolo 26/02/05 Cossutta: "Trieste italiana grazie ai partigiani"

Il presidente del Partito dei comunisti ha presentato un libro che attacca «chi ha abiurato i propri principi» «I Ds non sono più un partito di sinistra e Bertinotti tenta di ingraziarsi gli elettori moderati»
Cossutta: «Trieste italiana grazie ai partigiani»
E svela aneddoti sul papà giuliano che seguì D’Annunzio e sull’Unione
«E’ grazie ai partigiani comunisti se Trieste è rimasta italiana. Se non ci fosse stata la Resistenza, Trieste sarebbe stata ceduta alla Jugoslavia perché l’Italia non avrebbe avuto alcun argomento al tavolo delle trattative di pace.» Armando Cossutta, presidente del Partito dei comunisti italiani, è in vena di dichiarazioni forti. Ieri pomeriggio alla libreria Minerva ha presentato il suo libro, pressoché autobiografico, «Una storia comunista» in un dibattito con Giorgio Cesare, Claudio Tonel e Antonino Cuffaro, dopo il saluto di Giuliana Zagabria, segretaria provinciale del partito. E forse perché nessuna città italiana come Trieste è stata coinvolta negli ultimi sessant’anni di comunismo, al mattino si è lasciato andare spiegando di aver voluto scrivere il libro proprio per rispondere «a quanti, magari ex dirigenti del partito, ora criticano il vecchio Pci, a tutti coloro che hanno abiurato il loro essere comunisti.» Gli strali colpiscono i Democratici di sinistra che «accingendosi a dare vita a un partito assieme alla Margherita cessano di essere una forza della sinistra». Ma, significando un chiaro sorpasso all’estrema sinistra, soprattutto Fausto Bertinotti «che negli ultimi tempi va sempre più cercando giustificazione e comprensione nel mondo moderato e che ha mi ha colpito per un atteggiamento morbido nei confronti di Bush e di Sharon». Da ultimo, a far sobbalzare Cossutta, proprio ieri la rivelazione fatta da Bertinotti di aver ripudiato l’ateismo e di essersi avvicinato alla religione. «Gli dico: Caro Fausto, non si esibiscono questi sentimenti. Se lo fai è perché hai bisogno di accreditarti nei confronti dei ceti più moderati.» Data la situazione, difficile arrivare a un partito unico dell’eredità comunista. «Però - dice Cossutta - bisogna arrivare dentro il centrosinistra a una confederazione tra noi, Bertinotti, i Verdi e quei Ds che lo vorranno per far pesare di più la sinistra.» I temi storici però sono quelli che ancora incidono più pesantemente: «Mi vengono i brividi quando vedo che Mirko Tremaglia viene a Trieste a dare lezioni di italianità. I fascisti avevano ceduto proprio queste terre alla Germania nazista, lui era al servizio dello straniero e sparava sui partigiani italiani. De Gasperi, Togliatti, Nenni, Saragat: questi furono gli uomini che salvarono Trieste. Gli unici che non possono parlare dell’italianità di Trieste sono gli eredi del fascismo. Dimitrov, segretario dell’Internazionale comunista, nel 1944 scriveva nel proprio diario: ’Trieste deve essere jugoslava, è di Tito’. Ma quando Togliatti rientrò in Italia, nel 1945 scrisse a Stalin: ’Guardate che Trieste non può appartenere alla Jugoslavia’. Certo qui vi fu una grande lotta all’interno del movimento comunista, tra il Pci e i filotitini, ma Vittorio Vidali venne per portare avanti la battaglia di Trieste italiana. Vidali inneggiò a Trieste italiana al teatro lirico di Milano gremito e osannante.» «Ho visto la fiction sulle foibe e ho letto quasi tutti i libri sull’argomento - dice Cossutta che non tenta di svicolare dal tema - le foibe non sono giustificabili e furono esecrande. Punto. Detto questo devono essere collocate nella storia e va sottolineato che l’Italia fascista aveva distrutto villaggi, ucciso persone, compiuto centinaia di delitti.» La storia a volte ritorna. Cossutta racconta un aneddoto inedito. «Il giorno della Liberazione, all’ordine convenuto, dovevamo entrare in una grande fabbrica. Io non avevo ancora diciannove anni, abitavo a Sesto San Giovanni e entrai alla Breda, 15 mila operai. C’era uno stanzone pieno di fumo e con qualche bicchierino di grappa si festeggiava la cacciata dei fascisti. Gli operai dissero: dobbiamo fare un giornale. E siccome passavo per intellettuale mi fecero subito condirettore. Quel giornale lo chiamammo: L’Unione. Era il primo giornale operaio dell’Italia liberata. Ecco perché mi piace il nome scelto per la nostra coalizione. L’Unione dice ciò che siamo e ciò che vogliamo: una grande unità di forze diverse.» Ma Cossutta, e dal nome lo si comprende, ha un rapporto speciale con Trieste. «Mio papà è nato nel 1901 a Santa Croce e ha fatto l’operaio al silurificio di Fiume. Era un dannunziano fervente e con D’Annunzio partecipò alla presa di Fiume. Ben presto però entrò nel Partito comunista e all’inizio degli anni Venti assieme al fratello si trasferì a Milano per lavorare alla Marelli. Nel 1925 fondarono un’officina meccanica che giunse ad avere quaranta dipendenti, l’anno dopo nacqui io perché nel frattempo si era sposato con mia mamma che era di Cerignola. Cossutta non fa mistero dei soldi ricevuti per il partito da Mosca. «Quando un solerte funzionario lo scoprì ed andò ad avvisare l’allora ministero dell’Interno Francesco Cossiga, quest’ultimo commentò: ’Ben vengano perché l’Italia ne ha bisogno’. I dollari venivano cambiati in lire da un cambiavalute in Vaticano, era lo stesso che cambiava i dollari che la Dc riceveva da Wasington: questa era l’Italia di allora.» E Cossutta è stato accusato anche di essere una spia di Mosca: «Ho querelato il Giornale e Libero, chiedendo ciascuno un milione di euro per danni. L’udienza è ad aprile.»
Silvio Maranzana

Guarda pure qua:


A Parigi, Eugenio Reale (comunista), come componente della delegazione italiana alla Conferenza di pace, chiede al ministro degli Esteri sovietico Molotov, su incarico di Palmiro Togliatti, di mantenere un "atteggiamento a noi più favorevole sulla questione di Trieste e di concentrare la loro attenzione e l’attenzione di tutto il popolo italiano sulla questione dell’indipendenza nazionale".
http://www.fondazionecipriani.it/Kronologia/prova.php?DAANNO=1946&


9 novembre 1946


Il quotidiano "La voce repubblicana", pur respingendo la proposta di Tito di avere Gorizia in cambio di Trieste, giudica positivamente l’azione di Palmiro Togliatti che ha avuto il merito, scrive, di affermare, instaurando con la Jugoslavia trattative dirette, il "principio di dignità nazionale"

Red Shadow
24-05-06, 12:14
Chi volle onorare la memoria di un criminale come Tito'
Voi naturalmente.
Voi fascisti eravate questi qua.


Ufficio: SEGRETERIA PARTICOLARE

MINISTERO DELL'INTERNO R 0 M A
Gabinetto

A seguito del foglio n. 1362/2/Ris. del 16 corrente, mi permetto prospettare nelle sue linee generali il programma di attività che mio intendimento svolgere in questa provincia:

ATTIVITA' POLITICA
1) POPOLAZIONE SLOVENA: Linea di condotta "durissima" nel riguardi degli sloveni, sino a quando non saranno tangibili e provate le manifestazioni di ravvedimento, e molto dura anche in seguito.
Indirizzo però unitario nella linea di condotta da seguire, e specialmente nell'applicazione dei provvedimenti che debbono essere emanati dall'autorità competente, e non lasciati all'arbitrio dei singoli.
In quest'ultimo caso si dà manifestazione di confusione e di debolezza anzichè di ordine e di forza.
a) Il problema della popolazione slovena può essere risolto nei seguenti modi:
1) distruggendola;
2) trasferendola;
3) eliminando gli elementi contrari, attuando una politica dura, però di giustizia e di avvicinamento, onde creare le basi per una proficua e leale collaborazione prima e possibilità di assimilazione poi, che però solo col tempo si potrà realizzare.
Occorre quindi stabilire quale linea di condotta si intende seguire.-
b) Per l'internamento in massa della popolazione procedere secondo un piano prestabilito, che possa avere uniforme applicazione in tutti i territori della provincia. Meglio costituire "campi di lavoro" anzichè campi di internamento, dove si ozia.
c) Per la sostituzione con popolazione italiana di quella slovena occorre stabilire:
1) dove deve esser trasferita la popolazione slovena;
2) dove deve esser presa la corrispondente popolazione italiana, facendo presente che è più adatta, quella settentrionale e centrale;
3) se si intende "italianizzare" innanzi tutto una fascia di frontiera, stabilendone la profondità (20/30 chilometri);
4) se si intende invece trasferire tutta la popolazione slovena. In tal caso sarebbe opportuno iniziare dalla zona slovena a cavallo del vecchio confine.

-----------------------

A mio avviso il trasferimento totale o parziale della popolazione sarà difficilmente possibile durante la durata della guerra.-
/.../

L'ALTO COMMISSARIO
(Emilio Grazioli)
G.

E' comprensibile che gli Jugoslavi abbiano considerato Tito un liberatore ed un eroe nazionale. O tu sei contro il Patriottismo degli altri. In tutta la ex-jugoslavia esitono vie e piazze intitolate a Tito. E la ragione c'è. Le vostre persecuzioni contro i patrioti jugoslavi!!!!

Red Shadow
24-05-06, 12:31
Chi per anni ha instilalto la cultura dell'antiitalianità nel nostro paese?
Voi fascisti naturalmente. Ti faccio un esempio. Gli Jugoslavi nel rivendicare Trieste si richiamavno all'ultimo censimento austriaco del 1910.
Secondo questo censimento a TS i "Veneti" erano il 60%, gli Sloveni il 30% ed i Tedeschi + Austriaci il 10%. Ma siccome una parte cnsistente di coloro che risultavano veneti in realtà erano ebrei (1/4 dei veneti) e il fascismo con le leggi sulla discriminazione razziale non considerava gli ebrei italiani dunque se ne deduceva che Trieste non era a maggioranza italiana, prima dell'Italianizzazione forzata fatta dai fascisti. Dunque trieste era Jugoslava.
Siete voi fascisti che avete dato tutti gli argomenti a Tito per rivendicare Trieste. Se non ci fosse stato Togliatti staremmo freschi!!!!

E leggete qualche libri ogni tanto!!! Porca vacca!!!

Comunque Trieste era una splendida città multiculturale in cui vivevano assieme, senza discriminazioni, italiani triestini, italiani del Regno, austriaci, tedeschi, boemi, ungheresi, croati, fiorenti comunità serbe e greche, sloveni, ebrei ecc.
Questo prima che i fascisti rovinassero tutto e portassero l'odio e la discriminazione.

Ambrogio
24-05-06, 13:53
Fu a mio modesto avviso tutto un errore cominciando dall'inglobamento di oltre 500.000 slavi nel 1919 a seguito del Trattato di Pace con l'Austria
Ungheria.

Quasi 700.000 morti. 400.000 mutilati 1.000.000 di feriti e ci guadagnammo dei grandi contenziosi con tutto il mondo di linguia tedesca dalla stretta di
Salorno al mare dei Nord , con tutto il mondo slavo dall'Isonzo fino a Vladivostok , con Grecia e Turchia contemporaneamente ( Dodecanneso ).tre fattori destabilizzanti al servizio della politica angloamericana ( divide et impera ) !

Che affare !

Red Shadow
24-05-06, 14:12
Infoibati? Non senza colpa!!!

"Anche nella città di Trieste furono compiuti diversi eccidi di rappresaglia, di cui i più noti sono i seguenti: 3 aprile 1944: 71 fucilati al poligono di Opčine Opicina; 23 aprile 1944: 51 impiccati nell’edificio del Conservatorio di musica di via Ghega; 29 maggio 1944: 11 impiccati a Prosek-Prosecco; 18 settembre 1944: 18 ostaggi fucilati od impiccati; 21 settembre 1944: 5 fucilati della “missione Molina” ; 28 marzo 1945: 5 impiccati in via D’Azeglio; 28 aprile 1945: 20 fucilati al poligono di Opčine-Opicina. Ed abbiamo qui citato solo gli eccidi di maggior rilievo, senza contare i morti (dai 3 ai 5.000) della Risiera di S. Sabba, le migliaia di deportati nei lager tedeschi, sia Israeiti (tra cui gli 80 Ebrei prelevati dall’ospizio della Pia Casa Gentiluomo ed i 25 prelevati dall’Ospedale Psichiatrico di Trieste), sia militari che non avevano voluto collaborare con la Repubblica di Salò ne con il Reich tedesco, sia partigiani e resistenti che semplici civili."

"Nel febbraio del 1944 il prefetto di Trieste Tamburini nominò maresciallo lo squadrista Sigfrido Mazzuccato, incaricandolo di costituire un reparto di polizia ausiliaria (la squadra politica che avrà sede nella via San Michele, nota anche come “squadra Olivares” ) all'interno dell'Ispettorato stesso. Di questo corpo fecero parte circa 200 ausiliari, per lo più squadristi locali; di essi 170 erano pregiudicati per reati comuni. Il reparto fu sciolto nel settembre del ‘44 per ordine delle auto-rità germaniche e lo stesso Mazzuccato fu spedito in Germania: aveva commesso tali e tante nefandezze da far inorridire persino le S.S. "

"Testimonianza del dottor Paul Messiner, austriaco, che nel 1944 ricopriva la carica di capo-sezione Giustizia del Supremo Commissariato della Zona di Operazioni del Litorale Adriatico«Mi è stato riferito che nell’anno 1944 l’Ispettorato di P.S. di via Bellosguardo, trasferitosi dopo in via Cologna, procedette all’arresto dei fratelli Antonio e Augusto Cosulich (armatori che avevano finanziato il C.L.N., n.d.a.). Il barone Economo si rivolse al Supremo Commissario dott. Rainer per ottenere l’immediato trasferimento dei detenuti dall’Ispettorato alla sede delle S.S. di piazza Oberdan, a causa dei noti sistemi di tortura dei detti agenti italiani, usati contro patrioti. Il Supremo Commissario accolse subito la richiesta e disse che la polizia tedesca non usava i metodi crudeli e le sevizie escogitati dall’Ispettorato … Ho saputo da diverse persone e tra queste dall’avv. Tončič, che la polizia italiana usava metodi barbari e sadici contro i detenuti. Ho parlato e fatto rapporto scritto al dott. Rainer... Mi sono state date assicurazioni in merito. (...) Il giudice Ana-sipoli sa che ho fatto arrestare due agenti dell’Ispettorato pur non rientrando nelle mie attribuzioni. (...) Ho dato ordine che i tribunali provinciali italiani non potessero giudicare antifascisti e che se avessero violato tale ordine sarebbero stati arrestati. (...)».
Quest'ultima frase è rivelatrice di chi comandava a Trieste!!!!

"Sui crimini e misfatti commessi dall’Ispettorato fin dall’inizio della sua “attività” (violenze e torture, ma anche rastrellamenti ed esecuzioni di partigiani, come pure rapine e furti ai danni degli arrestati), esistono moltissime testimonianze, trascritte in più libri e facenti parte, come quelle da noi riportate nelle righe precedenti, degli atti dei processi Gueli e Ribaudo ed anche di quello della Risiera di S. Sabba. Le violenze e le torture erano pratica comune e notoria, al punto che lo stesso vescovo Santin, già nel 1942, aveva cercato di intervenire per far cessare le vessazioni, pur soste-nendo che all’inizio non aveva preso sul serio le testimonianze che parlavano delle sevizie inflitte agli arrestati."

"Oltre alla “lotta antipartigiana” i membri dell’Ispettorato si occupavano anche di andare a prelevare gli Ebrei da deportare in Germania: gli agenti si presentavano in casa delle persone da prelevare, in genere in seguito a denunce di solerti vicini di casa o bottegai della zona (va ricordato che i nazisti ricompensavano con 10.000 lire – dell’epoca! – i delatori per ogni denuncia che portava ad un arresto) , i prigionieri venivano poi portati in via Bellosguardo e di lì “smistati” in Risiera .
Nei ranghi dell’Ispettorato entrarono molti volontari, persone che lasciarono il proprio la-voro per potersi permettere impunemente violenze e saccheggi, come nel caso di Mario Fabian, che lasciò il suo posto di tramviere, perche come membro dell’Ispettorato aveva maggiori possibilità di guadagno. Fabian fu ucciso e gettato nel pozzo della miniera di Basovizza (Šoht) . È questo l’unico caso sicuro di “infoibamento” nello Šoht. Molti furono poi anche i “collaboratori esterni” dell’Ispettorato, delatori e collaborazionisti che conservavano il proprio posto di lavoro e poi riferivano alla “banda Collotti” o direttamente alle S.S. Dei delatori triestini uno dei più noti è un certo Giorgio Bacolis, impiegato al Lloyd Triestino di navigazione. Bacolis si spacciava anche per pastore evangelico o valdese per poter raccogliere più facilmente le informazioni da vendere poi ai nazifascisti. Fu pagato 100.000 lire - dell'epoca! -per aver denunciato il capitano Podestà, del C.L.N.Nel dopoguerra furono celebrati dei processi contro membri dell’Ispettorato. Quello più importante vide come imputali Giuseppe Gueli, Umberto Perrone, Nicola Cotecchia, Domenico Miano, Antonio Signorelli, Gherardo Brugnerato e Udino Pavan. Gueli fu condannato in seconda i-stanza ad otto anni ed undici mesi, gli altri a pene minori, salvo Cotecchia e Perrone assolti.
Il processo contro Lucio Ribaudo, imputato di sevizie particolarmente feroci, lo vide con-dannare a ventiquattro anni."
Ho tratto queste note dal libro della Cernigoj disponibile in rete

Solo per finire....Dimmi chi era che voleva abbandonare trieste ai titini?
I fascisti traditori?Chi rimase a difendere la popolazione italiana dalle rappresaglie titine?

Si i fascisti torturatori e traditori della Patria. La banda Collotti, il gruppo peggiore, non appena sentirono l'odore dei titini se la svignarono. Furono fucilati ingloriosamente vicino a Treviso, mentre, da veri eroi, scappavano!!! I componenti del gruppo che erano, oltre ad un S.S. non identificato: Gaetano Collotti, Rado Seliskar, Mauro Padovan, Bruno Pacossi, Mirko Simonic, Salvatore Giuftrida e Nicola Alessandro, tutti fucilati dai partigiani a Carbonera.

Ambrogio
24-05-06, 14:27
[QUOTE=Red Shadow]Il braccio armato del PCi durante la resistenza si chiamava Gruppi di Azione Patriottica (GAP)

I GAP erano formazioni del PCI il cui comoito eraq quello di provocare sanguinose ritorsioni fasciste e tedesche per fomentare la guerra civile e
portare il PCI a dominare il CLN in vista d una rendita di posizione politica nel
dopoguerra. non avendo il PCi contato gran che prima dell' 8 Settembre.

"5 Luglio, 8 Settembre , primne consistenbti manifestazioni della Reistenza furono opera in sostanza della Monarchai e dell'ESERCITO ed il PCI si vide tagliaqto fuori ancor una volta............

Furono " lavoretti " gappisti l'assasinio i Aldo Resega a Milano che fu il vero segnale per la guerra civile , l'assassinoi di Guagnellini tra Ferrara e Bologna,
subito dopo , l'attentato di Via Rasella, l'assassinio di Giovanni Gentile............etc.etc.

Per trovare gente disposta ad assassinare a sangue freddo il PCI fu costretto a far venire gente dalla Spagna e dalla Francia dove era stata a scuola di " guerra civile ".

I partiti democratico mai trovarono al forza di ostacolare le mire del PCI: troppo rischioso per la propria pelle e cosi' i vari Cadorna, Parri etc,.etc di fatto avvallarono la guerar civile.

Ambrogio
24-05-06, 14:33
Infoibati? Non senza colpa!!!

"Anche nella città di Trieste furono compiuti diversi eccidi di rappresaglia, di cui i più noti sono i seguenti: 3 aprile 1944: 71 fucilati al poligono di Opčine Opicina; 23 aprile 1944: 51 impiccati nell’edificio del Conservatorio di musica di via Ghega; 29 maggio 1944: 11 impiccati a Prosek-Prosecco; 18 settembre 1944: 18 ostaggi fucilati od impiccati; 21 settembre 1944: 5 fucilati della “missione Molina” ; 28 marzo 1945: 5 impiccati in via D’Azeglio; 28 aprile 1945: 20 fucilati al poligono di Opčine-Opicina. Ed abbiamo qui citato solo gli eccidi di maggior rilievo, senza contare i morti (dai 3 ai 5.000) della Risiera di S. Sabba, le migliaia di deportati nei lager tedeschi, sia Israeiti (tra cui gli 80 Ebrei prelevati dall’ospizio della Pia Casa Gentiluomo ed i 25 prelevati dall’Ospedale Psichiatrico di Trieste), sia militari che non avevano voluto collaborare con la Repubblica di Salò ne con il Reich tedesco, sia partigiani e resistenti che semplici civili."

"Nel febbraio del 1944 il prefetto di Trieste Tamburini nominò maresciallo lo squadrista Sigfrido Mazzuccato, incaricandolo di costituire un reparto di polizia ausiliaria (la squadra politica che avrà sede nella via San Michele, nota anche come “squadra Olivares” ) all'interno dell'Ispettorato stesso. Di questo corpo fecero parte circa 200 ausiliari, per lo più squadristi locali; di essi 170 erano pregiudicati per reati comuni. Il reparto fu sciolto nel settembre del ‘44 per ordine delle auto-rità germaniche e lo stesso Mazzuccato fu spedito in Germania: aveva commesso tali e tante nefandezze da far inorridire persino le S.S. "

"Testimonianza del dottor Paul Messiner, austriaco, che nel 1944 ricopriva la carica di capo-sezione Giustizia del Supremo Commissariato della Zona di Operazioni del Litorale Adriatico«Mi è stato riferito che nell’anno 1944 l’Ispettorato di P.S. di via Bellosguardo, trasferitosi dopo in via Cologna, procedette all’arresto dei fratelli Antonio e Augusto Cosulich (armatori che avevano finanziato il C.L.N., n.d.a.). Il barone Economo si rivolse al Supremo Commissario dott. Rainer per ottenere l’immediato trasferimento dei detenuti dall’Ispettorato alla sede delle S.S. di piazza Oberdan, a causa dei noti sistemi di tortura dei detti agenti italiani, usati contro patrioti. Il Supremo Commissario accolse subito la richiesta e disse che la polizia tedesca non usava i metodi crudeli e le sevizie escogitati dall’Ispettorato … Ho saputo da diverse persone e tra queste dall’avv. Tončič, che la polizia italiana usava metodi barbari e sadici contro i detenuti. Ho parlato e fatto rapporto scritto al dott. Rainer... Mi sono state date assicurazioni in merito. (...) Il giudice Ana-sipoli sa che ho fatto arrestare due agenti dell’Ispettorato pur non rientrando nelle mie attribuzioni. (...) Ho dato ordine che i tribunali provinciali italiani non potessero giudicare antifascisti e che se avessero violato tale ordine sarebbero stati arrestati. (...)».
Quest'ultima frase è rivelatrice di chi comandava a Trieste!!!!

"Sui crimini e misfatti commessi dall’Ispettorato fin dall’inizio della sua “attività” (violenze e torture, ma anche rastrellamenti ed esecuzioni di partigiani, come pure rapine e furti ai danni degli arrestati), esistono moltissime testimonianze, trascritte in più libri e facenti parte, come quelle da noi riportate nelle righe precedenti, degli atti dei processi Gueli e Ribaudo ed anche di quello della Risiera di S. Sabba. Le violenze e le torture erano pratica comune e notoria, al punto che lo stesso vescovo Santin, già nel 1942, aveva cercato di intervenire per far cessare le vessazioni, pur soste-nendo che all’inizio non aveva preso sul serio le testimonianze che parlavano delle sevizie inflitte agli arrestati."

"Oltre alla “lotta antipartigiana” i membri dell’Ispettorato si occupavano anche di andare a prelevare gli Ebrei da deportare in Germania: gli agenti si presentavano in casa delle persone da prelevare, in genere in seguito a denunce di solerti vicini di casa o bottegai della zona (va ricordato che i nazisti ricompensavano con 10.000 lire – dell’epoca! – i delatori per ogni denuncia che portava ad un arresto) , i prigionieri venivano poi portati in via Bellosguardo e di lì “smistati” in Risiera .
Nei ranghi dell’Ispettorato entrarono molti volontari, persone che lasciarono il proprio la-voro per potersi permettere impunemente violenze e saccheggi, come nel caso di Mario Fabian, che lasciò il suo posto di tramviere, perche come membro dell’Ispettorato aveva maggiori possibilità di guadagno. Fabian fu ucciso e gettato nel pozzo della miniera di Basovizza (Šoht) . È questo l’unico caso sicuro di “infoibamento” nello Šoht. Molti furono poi anche i “collaboratori esterni” dell’Ispettorato, delatori e collaborazionisti che conservavano il proprio posto di lavoro e poi riferivano alla “banda Collotti” o direttamente alle S.S. Dei delatori triestini uno dei più noti è un certo Giorgio Bacolis, impiegato al Lloyd Triestino di navigazione. Bacolis si spacciava anche per pastore evangelico o valdese per poter raccogliere più facilmente le informazioni da vendere poi ai nazifascisti. Fu pagato 100.000 lire - dell'epoca! -per aver denunciato il capitano Podestà, del C.L.N.Nel dopoguerra furono celebrati dei processi contro membri dell’Ispettorato. Quello più importante vide come imputali Giuseppe Gueli, Umberto Perrone, Nicola Cotecchia, Domenico Miano, Antonio Signorelli, Gherardo Brugnerato e Udino Pavan. Gueli fu condannato in seconda i-stanza ad otto anni ed undici mesi, gli altri a pene minori, salvo Cotecchia e Perrone assolti.
Il processo contro Lucio Ribaudo, imputato di sevizie particolarmente feroci, lo vide con-dannare a ventiquattro anni."
Ho tratto queste note dal libro della Cernigoj disponibile in rete


Si i fascisti torturatori e traditori della Patria. La banda Collotti, il gruppo peggiore, non appena sentirono l'odore dei titini se la svignarono. Furono fucilati ingloriosamente vicino a Treviso, mentre, da veri eroi, scappavano!!! I componenti del gruppo che erano, oltre ad un S.S. non identificato: Gaetano Collotti, Rado Seliskar, Mauro Padovan, Bruno Pacossi, Mirko Simonic, Salvatore Giuftrida e Nicola Alessandro, tutti fucilati dai partigiani a Carbonera.

Della Risiera di San Saba si prese a parlare solo dal 1964 dopo che ritorno' a galla al questione Basovizza e Monrupino.E sì che gli alleati erano rimasti a Trieste fino non molti anni prima..........................contraltare alle due foibe ? Così si dice, da molte parti !

Zmajcek
24-05-06, 14:34
Ha ben poco a che fare sta roba con quanto detto sopra da Red Shadow.

Ambrogio
24-05-06, 14:50
Ha ben poco a che fare sta roba con quanto detto sopra da Red Shadow.

Redshadow ha scritto:

a Risiera di San Saba con vittime tre le 3.500 e 5.000.

b GAP braccio armato del PCI.


Anch'io !i

Red Shadow
24-05-06, 19:56
Della Risiera di San Saba si prese a parlare solo dal 1964 dopo che ritorno' a galla al questione Basovizza e Monrupino.E sì che gli alleati erano rimasti a Trieste fino non molti anni prima..........................contraltare alle due foibe ? Così si dice, da molte parti !
La Risiera di San Sabba fu istituita come monumento nazionale in occasione del Ventesimo anniversario della Liberazione nel 1965. In tutti i martirologi anche quelli di destra si è sempre parlato di San Sabba. Insomma non è che si siano svegliati da un giorno all'altro e ne hanno fatto un monumento nazionale. Ovviamente della Risiera la gente di Trieste ha sempre saputo. Tantevero che la magistratura si mosse quasi subito per appurare i crimini commessi dai tedeschi. Ma non riusci fino al ricnoscimento a livello internazionale del concetto di crimine contro l'umanità ad estradare i responsabile. Perchè i patti bilaterali tra Germania e Italia prevedevano l'estradizione solo per crimini commessi dopo il '48.
Di San Sabba ne parla anche Gianni lacrima nei suoi libri degli anni '50 sulle foibe.

Red Shadow
24-05-06, 20:35
Sinn Fein, a parte, che non mi hai mai risposto sul perchè usi abusivamente il nome di un Partito di Estrema Sinistra, ma perchè attribuisci ai patrioti Jugoslavi dell'Esercito Popolare di Liberazione i crimini dei tuoi amichetti Ustascia, delle SS bosniache e via dicendo???
Interessante il discorso sui GAP. Le azioni militari contro gli occupanti e i collaborazionisti sarebbero provocazioni vero, perchè i fascisti facessero ritorsioni contro la popolazione? Allora mi sai definire le azioni dell'IRA (di cui indegmanete porti il nome) nell'Ulster? Dei Fratelli Bandiera e di Pisacane nel Sud d'italia? Provocazioni ovviamente!!!
Da quanti governi era riconosciuta la repubblichetta di Salò? Lo sai che per gli accordi tra CLN e Governo Italiano (quello riconosciuto in tutto il mondo) i partigiani erano a pieno titolo soldati dell'Esercito Italiano e che come tali il loro periodo di partigianato viene riconosciuto come servizio militare?
Ti avviso che l'ultima azione dell'Ira risale a pochi giorni fa. L'eliminazione di un traditore ai vertici del Sinn Fein. Che ovviamente il Sinn Fein ha condannato (ci mancherebbe)

Ambrogio
25-05-06, 00:05
La Risiera di San Sabba fu istituita come monumento nazionale in occasione del Ventesimo anniversario della Liberazione nel 1965. In tutti i martirologi anche quelli di destra si è sempre parlato di San Sabba. Insomma non è che si siano svegliati da un giorno all'altro e ne hanno fatto un monumento nazionale. Ovviamente della Risiera la gente di Trieste ha sempre saputo. Tantevero che la magistratura si mosse quasi subito per appurare i crimini commessi dai tedeschi. Ma non riusci fino al ricnoscimento a livello internazionale del concetto di crimine contro l'umanità ad estradare i responsabile. Perchè i patti bilaterali tra Germania e Italia prevedevano l'estradizione solo per crimini commessi dopo il '48.
Di San Sabba ne parla anche Gianni lacrima nei suoi libri degli anni '50 sulle foibe.

Strano ! Monumento nazionale vent'anni dopo ! Un po' tardi !

Non e' che San Sabba non sia esistito , e' che e' stata " gonfiata " quando e' stato comodo farlo ! Fare San Sabba monumento nazonale con sopra le teste Basovizza e Monrupino ...............meglio stare " schisci " poi nel 64 si
comincia a parlare di foibe ed allora si cambia .............questa la verita' !

La risiera di San Sabba e' una pura azione di marketing politico !

Red Shadow
25-05-06, 22:14
Il Sinn Fein è il braccio politico dell'IRA. Lo sanno anche i sassi. Se il Sinn Fein è fascista perchè si trova nel parlamento Europeo assieme agli eredi di Tito e non a quelli di Hitler e Mussolini?
Sono stato l'anno scorso a Belfast e ho parlato con compagni del Sinn Fein, che è tra l'altro il più importante partito dell'Iralanda del Nord. Se gli fai un discorso del genere ti prendono a calci nel culo!!!

Red Shadow
26-05-06, 21:07
Guarda non insisto perchè vedo che ti mancano le informazioni essenziali.
Comunque:
1- Ulster è il nome che gli unionisti danno alla Iralnda del Nord. Ad esempio il Sinn Fein non chiamerebbe mai Derry con il nome di Londonderry.
2- Il Sinn Fein con il 22% dei voti è stato fino al 2005 il principale partito dell'Iralnda del Nord, ora sono i protestanti del DUP non tanto per la percentuale di voti quanto perchè favoriti dal sistema uninominale e dal crollo degli unionisti moderati di Trimble. I socialdemocratici un tempo leaders incontrastati della comunità cattolica, da qualche anno hanno lasciato la leadership al Sinn Fein. Gery Adams ha vinto il seggio di West Belfast con oltre il 70% dei voti.