Ulrich Realist
20-02-03, 17:58
Parigi, febbraio 2003
OBIETTIVO: riportare il Paese a livello europeo !
Nella attuale situazione difficile per l’economia del sistema Italia, é necessario, urgente, porsi le seguenti domande. Esse mi sembrano vitali sia per noi che per i figli e nipoti a venire.
1. Accetteranno gli Italiani ancora per molto tempo, senza punto reagire, le attuali condizioni di vita civile, sociale, che fanno dell’Italia il fanalino di coda dell’Europa?
2. Sono gli Italiani coscienti di avere una vita civile arretrata rispetto alla media europea ?
3. Se una seria analisi concludesse che, per arrestare il degrado nazionale e rimontare la china (ci vorrà tempo e impegno) é necessario prendere iniziative lungimiranti nuove e di largo respiro, sarà lo stato italiano, vestito di panni un po’sdruciti e abituato ormai a vivere alla giornata, in grado di farlo ?
4. O sarà piuttosto necessario che un gruppo di cittadini, o di associazioni o di categorie, non legati né ad interssi politici né di parte, prenda l’iniziativa ?
5. E se tale opzione é l’unica percorribile, quale potrebbe essere il punto focale di iniziativa, di proposte e di coordinamento per preparare programmi serii, che siano in grado di far uscire il Paese dall’impasse e dargli la stessa qualità di vita e le stesse efficienze di funzionamento degli altri Paesi europei ? In modo che l’economia possa ripartire ?
Un’analisi seria e completa dello stato sociale e civile della nazione richiede un inquadramento veritiero della situazione sociale italiana ed una serie di confronti che mettano a fronte il nostro Paese con altri i Paesi della U.E., ove la ruota dello stato gira senza grippare. Non una dotta concione di professori, zeppa di modelli teorici...
Senza tale analisi e confronto, non sarà possibile capire come iniziare in maniera efficace il riscatto del Paese e nessuna riforma istituzionale sarebbe sufficiente ! Come nel ’92, fine delle prima repubblica, non si riusci ad aggiustare niente, cosi continuerà.....nella confusione, se non si trova una via risolutiva, che ci porti al livello dell’Europa.
Ogni risposta a tale questionario dovrebbe essere inviata direttamente al sottoscritto, con riferimento alla numerazione delle domande. Invito anche le persone di esperienza qualificata, serie e di buona volontà, pronte ad impegnarsi per il riscatto della società italiana, a contattarmi, dichiarando la loro possibile disponibilità a collaborare. Per chiarire i termini e preparare una fase avanzata, la quale sarebbe l’organizzazione di un incontro serio e preparato, con agenda chiara, basata anche su testimonianze dall’Europa, relazione, discussione, conclusione.
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
N.B. Gli intenti di questo invito, che mi sembra necessario, sono completamente slegati da ogni logica di partito.
OBIETTIVO: riportare il Paese a livello europeo !
Nella attuale situazione difficile per l’economia del sistema Italia, é necessario, urgente, porsi le seguenti domande. Esse mi sembrano vitali sia per noi che per i figli e nipoti a venire.
1. Accetteranno gli Italiani ancora per molto tempo, senza punto reagire, le attuali condizioni di vita civile, sociale, che fanno dell’Italia il fanalino di coda dell’Europa?
2. Sono gli Italiani coscienti di avere una vita civile arretrata rispetto alla media europea ?
3. Se una seria analisi concludesse che, per arrestare il degrado nazionale e rimontare la china (ci vorrà tempo e impegno) é necessario prendere iniziative lungimiranti nuove e di largo respiro, sarà lo stato italiano, vestito di panni un po’sdruciti e abituato ormai a vivere alla giornata, in grado di farlo ?
4. O sarà piuttosto necessario che un gruppo di cittadini, o di associazioni o di categorie, non legati né ad interssi politici né di parte, prenda l’iniziativa ?
5. E se tale opzione é l’unica percorribile, quale potrebbe essere il punto focale di iniziativa, di proposte e di coordinamento per preparare programmi serii, che siano in grado di far uscire il Paese dall’impasse e dargli la stessa qualità di vita e le stesse efficienze di funzionamento degli altri Paesi europei ? In modo che l’economia possa ripartire ?
Un’analisi seria e completa dello stato sociale e civile della nazione richiede un inquadramento veritiero della situazione sociale italiana ed una serie di confronti che mettano a fronte il nostro Paese con altri i Paesi della U.E., ove la ruota dello stato gira senza grippare. Non una dotta concione di professori, zeppa di modelli teorici...
Senza tale analisi e confronto, non sarà possibile capire come iniziare in maniera efficace il riscatto del Paese e nessuna riforma istituzionale sarebbe sufficiente ! Come nel ’92, fine delle prima repubblica, non si riusci ad aggiustare niente, cosi continuerà.....nella confusione, se non si trova una via risolutiva, che ci porti al livello dell’Europa.
Ogni risposta a tale questionario dovrebbe essere inviata direttamente al sottoscritto, con riferimento alla numerazione delle domande. Invito anche le persone di esperienza qualificata, serie e di buona volontà, pronte ad impegnarsi per il riscatto della società italiana, a contattarmi, dichiarando la loro possibile disponibilità a collaborare. Per chiarire i termini e preparare una fase avanzata, la quale sarebbe l’organizzazione di un incontro serio e preparato, con agenda chiara, basata anche su testimonianze dall’Europa, relazione, discussione, conclusione.
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
N.B. Gli intenti di questo invito, che mi sembra necessario, sono completamente slegati da ogni logica di partito.