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Visualizza Versione Completa : Rugby e la nazionale italiana dopo la vittaria con il Galles



yurj
21-02-03, 16:50
Dopo l'imponente prestazione contro il Galles, gli azzurri del rugby già da domani saranno chiamati ad un impegno "malagevole" come può essere incontrare l'Irlanda.

Ancora a Roma, per la seconda partita interna sulle tre in programma, calcio d'inizio alle 15,30 (diretta Rai3 15,25), sperando che la vittoria della nostra Nazionale possa richiamare interesse e pubblico. Mentre le polemiche sulla mortificante partecipazione allo stadio Flaminio non abbassano il tono del Sei Nazioni, la Rai ha diffuso gli ottimi risultati auditel relativi ad Italia-Galles, trasmessa in differita di un'ora sabato 15 febbraio. Il dato medio è stato del 7%, con una presenza media di circa 900.000 telespettatori. John Kirwan, ct dell'Italia, è stato telegrafico a proposito della formazione di domani: «E' la stessa di sabato scorso contro il Galles». Fuori Mirko Bergamasco, Vaccari estremo e la vivacità di Nanni Raineri ad infastidire le linee avversarie. Sicuramente un test non facile contro una compagine testata e forte, sia tecnicamente, sia fisicamente.

Ecco le formazioni. Italia: 15 Paolo Vaccari, 14 Mauro Bergamasco, 13 Cristian Stoica, 12 Giovanni Raineri, 11 Denis Dallan, 10 Diego Dominguez, 9 Alessandro Troncon (capitano), 8 Matthew Phillips, 7 Aaron Persico, 6 Andrea De Rossi, 5 Marco Bortolami, 4 Cristian Bezzi, 3 Ramiro Martinez, 2 Carlo Festuccia, 1 Giampiero De Carli.

Irlanda: 15 Girvan Dempsey, 14 Geordan Murphy, 13 Brian O' Driscoll Captain, 12 Kevin Maggs, 11 Denis Hickie, 10 David Humphreys, 9 Peter Stringer, 8 Anthony Foley, 7 Keith Gleeson, 6Victor Costello, 5 Malcolm O'Kelly, 4 Gary Longwell (Ulster/Ballymena), 3 John Hayes, 2 Shane Byrne,1 Reggie Corrigan.

U. P.

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Sei Nazioni, domani al Flaminio Italia-Irlanda. Parla Checchinato

L'ovale azzurro ci crede «Ma serve più pubblico»

Umberto Piccinini

Carlo Checchinato sabato non c'era, e non ci sarà neanche domani. Il forte giocatore del Treviso, affiancato da Diego Dominguez, è quello che con 73 presenze in Nazionale più di tutti ha vestito la maglia azzurra. Mentre medita il ritorno, analizza da "esterno" questa squadra.


Carlo, come stai dopo l'infortunio che ti ha tenuto per lungo tempo lontano dai campi?

Bene grazie, sto recuperando completamente.


Questo vuol dire che presto ti rivedremo con il numero 8 azzurro sulle spalle?

8, 4, 5, flanker, non importa, il ruolo era un problema solo quando avevo 20 anni. Sono pronto a dare il mio contributo alla squadra a prescindere dalla posizione che dovrei coprire in campo.


A proposito della squadra, quanto merito dell'Italia o pochezza del Galles c'è nella storica vittoria di sabato scorso?

Il merito dell'Italia è stato nell'approccio alla gara e così si è imposta sul Galles. Se l'avversario l'aggredisci, subisce, questo ha fatto la differenza. Dobbiamo attribuire il successo alla volontà individuale che si è tradotta in quella collettiva. Sono convinto che questa formazione abbia trovato il giusto asse portante in tutta la sua pienezza dal numero 1 al 15. Questa è un'ottima formazione, è dotata di un'ossatura ben fatta. Ha dimostrato sul campo di essere composta di "uomini", questo non in senso anagrafico poiché puoi essere uomo a 18 anni come non esserlo mai, ma da come affronta le avversità.


Ma solo sette giorni prima, contro gli All Star, siamo stati testimoni di una formazione azzurra quasi svogliata.

Sai, i motivi possono essere diversi. Giocatori non al 100%, la mancanza dello stimolo e la tensione giusta possono essere le cause. L'importante è che si siano ritrovati nel momento che contava.


Bisogna però che non si perdano domani contro un avversario di ben altra levatura come l'Irlanda.

Di sicuro l'Irlanda è più quotata rispetto al Galles. E' in ottima forma, in questo torneo potrà fare da terzo incomodo fra Inghilterra e Francia. A questo punto, se vincessimo contro gli irlandesi, magari l'Inghilterra potrebbe renderci il favore quando andremo a Twickenham. Tornando alle cose serie, ritengo che la nostra Nazionale debba smaltire la sbornia e recuperare la concentrazione e se domani giocheremo davanti con la stessa determinazione e grinta utilizzata contro i gallesi, potremmo toglierci ancora qualche soddisfazione.


La soddisfazione che non riusciamo a levarci a Roma con il problema cronico del Flaminio semi vuoto.

Non so come lavori l'organizzazione romana per il Sei Nazioni. Quello di cui sono convinto è che ogni evento vada sostenuto. Bisogna parlarne e tanto, cominciando almeno un mese prima, così crei l'evento. In Italia, invece, del Sei Nazioni nessuno ne parla. Sabato non ho potuto seguire la Nazionale dallo stadio poiché impegnato in Coppa Italia, ma ho visto la partita alla televisione. Su televideo era programmata su Rai2, invece era sul 3, inoltre è stata trasmessa in differita e con grossi problemi tecnici sulla telecronaca. Questo torneo ha bisogno di promozione, con ampi spazi televisivi, anche spiegando i retroscena, negli allenamenti, dagli spogliatoi. Poi bisogna anche dire che quando per anni non vinci, non richiami spettatori. Speriamo che la vittoria contro il Galles porti più pubblico allo stadio.


A fine partita il giro d'onore degli azzurri con la bandiera della pace.

Personalmente non posso che condividere e plaudire a quest'iniziativa, anche perché ho sempre dichiarato il mio ripudio della guerra fermo e categorico. Mi rifiuto di pensare che la morte d'innocenti possa essere giustificata con la teoria dei fini e dei mezzi. La guerra non paga, non porta a nulla tranne ad una cosa: la violenza crea altra violenza. Non fa sicuramente parte della mia sensibilità la filosofia secondo la quale per colpire una persona se ne uccidono 100. Non è una questione di essere un estremista, ma solo di buon senso.

Aug83
21-02-03, 21:30
Domani mi gusterò questa sfida, consapevole comunque della difficoltà del match contro uno squadrone come l'Irlanda.

Del problema del Flaminio ne abbiamo parlato un po' anche nell'altro thread...
se fosse in zona non esiterei ad andare, magari i romani si sono già stufati...chissà.

yurj
21-02-03, 21:35
Penso sia un problema di pubblicita'... si parla troppo di calcio e poco degli altri sport.

Prendi le regate, e' bastato poco per farci appassionare del Moro di Venezia e di Luna Rossa, ora se ne parla sempre ed e' uno sporta seguitissimo.

Poi, se vince come sembra Alinghi, probabilmente si fa in iItalia... spero in Adriatico, cosi' vado a vedere :D