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Goyassel La Zucca
02-03-03, 12:43
Goyassel La Zucca visto dagli altri forumisti.
(Piccola antologia - dall'agosto del 2000 ai giorni nostri)

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Goyassel La Zucca
02-03-03, 12:49
I. Goyassel La Zucca visto da Mastro Titta

1) Intervista (falsa e, come sempre, inutile a Goyassel La Zucca)
di Mastro Titta

Goyassel La Zucca mi attende all'ingresso della sua villa di campagna. E' un uomo anziano, canuto, con due grandi occhi chiari sul volto abbronzato. Quando mi vede mi afferra la mano con entrambe le sue e mi avvicina a se baciandomi come ormai fanno solo i ministri russi e i gentiluomini siciliani. Mi presenta a suo figlio A. "Questo è Mastro Titta " gli dice orgoglioso "anche lui odia Berlusconi".
"Veramente, io…" cerco di ribattere, ma Goyassel è già partito col suo motivo preferito "Lo fermeremo. Insieme lo fermeremo. Non è vero?"
Bella campagna! Dico, cercando di cambiare discorso. "Bella? Meravigliosa. Oggi è meravigliosa, ma avreste dovuto vederla come si era ridotta, caro Mastro Titta. Io e mio figlio A. abbiamo dovuto dar fondo a tutte le nostre energie e ai nostri risparmi per farla ritornare così, come era un tempo. Vede la villa. Un tempo era ancora più bella, col suo splendido blasone sull'uscio. Ma adesso, con gli uomini di Berlusconi…
"Cosa c'entra Berlusconi?
Tutti gli amministratori locali erano un tempo contadini. Alcuni erano miei contadini o, al massimo, in mezzadria. Questa terra ha dato loro da mangiare. Dovrebbero amarla quanto l'amo io, anzi di più. Invece la detestano. Dicono che è d'ostacolo al piano regolatore, alle loro assurde opere pubbliche. Vogliono espropriare le piante che hanno piantato i loro nonni, vogliono cementare gli uliveti e le vigne che sono state il pane e il companatico dei loro padri. Odiano me. Odiano la mia terra, perché odiano le loro radici. Questi sono, in questa provincia, gli uomini di quel palazzinaro di Berlusconi…
Io taccio. Lui mi dice "..sono stanco. Vuole venire con me a vedere "Grande Fratello"?
Il figliolo lo prende sottobraccio per accompagnarlo di fronte al televisore. Poi ritorna da me. "Vi vuole bene a tutti voi di POL" mi dice "come se foste anche voi di famiglia…".
So cosa intende dirmi. Non faccia il Boia, Mastro Titta, lo so che potreste prenderlo in giro…Io faccio un cenno d'intesa.
Anche questa volta l'ascia del boia resterà a riposare sul ceppo. Come sempre, peraltro. Accetto la frutta che A. mi porge. La frutta della terra di Goyassel La Zucca. E comincio a sbucciala e a mangiarla. Velocemente. Avidamente. Prima che arrivi Berlusconi a portarsi via tutto.
MT

(20.11.2000)

Goyassel La Zucca
02-03-03, 12:52
II. Goyassel La Zucca visto da Cirno di Polipao

1) Dal Salotto dello Zio Cirno - Prima lettera (apocrifa) di Goyassel: la morte della cucurbita moscata
di Cirno di Polipao

L'Avvocato Goyassel La Zucca mi ha inviato uno straziante messaggio privato, che non posso fare a meno di divulgare.
Spero che non me ne vorrà.

Caro Cirno Polipaide,
Soffro di sofferenza tale da non sofferire di non parteciparla a un sodale, cosicché soffrendo, per simpatia intendo, condivida, alleviandola, la mia sofferta pena.
Il punto è che mi è morta una amatissima Cucurbita Moscata, Simbolo e Cimiero del mio Casato, che io amorosamente coltivavo nel letamaio che sta accanto all'orticello, superstite pertinenza della mia ormai cadente magione.
Era bella la pianta, e prometteva fiori e frutti copiosi, a maggior onore del Casato dei La Zucca. Accanto, già spuntavano piantine di Cucurbita Maxima e Cucurbita Pepo: esse, al contrario della Moscata, non erano soccombute.
Eppure non mancava il nutrimento. Pensate che la mia fantesca a ore (non posso permettermene una fissa e così devo tollerare questa, che viene quando vuole ed è orribile, aspra e guercia) quasi ogni mattina svuota nel già grasso letamaio il bugliolo, reso necessario dal fatto che da tre mesi la latrina domestica è inutilizzabile per avaria. E voi sapete quanto le zucche amino i nutrimenti naturali...
Mi sono chiesto il perché di questa disgrazia così ...selettiva. Non è infatti pensabile che una piantina muoia e le altre, contigue e simili, godano di ottima salute.
Qui gatta ci cova, mi sono detto.
Ho allora ripiantato nel letamaio, esattamente allo stesso posto, un'altra pianticella di Cucurbita Moscata, che avevo fatta germogliare in un vaso collocato vicino alla stufetta a legna che riscalda il mio spartano giaciglio.
Sull'imbrunire, mascheratomi da spaventapasseri (cappello a pandizucchero, vecchia giacca rattoppata e copiosa paglia legata a coprirmi volto ed estremità) mi sono collocato nell'orto in posizione acconcia.
L'attesa è stata lunga, e l'umidità della notte è penetrata nelle mie vecchie e scricchiolanti ossa (soffro da allora di una fastidiosa sciatica). Ma ne è valsa la pena.
Verso le ore tre un'ombra furtiva è scivolata nell'orto, è penetrata nel letamaio (sacrando perché aveva pestato una odorosa sostanza fecale) e si è avvicinata alle pianticine. Accesa una torcia elettrica, ha individuato la Cucurbita Moscata e, ferocemente, sadicamente, l'ha irrorata con il contenuto di una fiaschetta.
"Altolà, Accorruomo" ho gridato attraverso la maschera di paglia, tentando di afferrarlo per un braccio. L'effetto è stato sorprendente. L'ombra, terrorizzata, ha tentato di fuggire ma dopo pochi passi ha calcato il rastrello che avevo abbandonato per terra, azzeccandosi in grifo l'inevitabile bastonata.
Mi sono avvicinato, quasi anchilosato, al sicario gemente e, al lume della sua torcia elettrica, mi sono avveduto trattarsi di L. B., Segretario della Locale Sezione DS.
Non mi dilungo. Lo sciagurato ha confessato di aver compiuto il misfatto in odio alle mie "velleità nobiliari", così le ha chiamate, che egli riteneva indegne della mia conclamata militanza ulivista e dannose alla causa proletaria.
L'ho lasciato andare (che altro dovevo fare, peraltro si era rotto il naso e due denti) e mi sono ricoverato nella mia stanza fredda e buia, preda di una duplice crisi: personale e politica.
Che devo fare? sostituire la piantina con un'altra? perseverare nella mia militanza, tradendo a questo punto il retaggio dei miei Maggiori?
Aiuto Cirno, sto perdendo la mia identità, sono disperato.

Anch'io, amici miei Postatori, sono imbarazzato. Che fare? Cosa consigliare al povero Goyassel?
Ho pensato che potrebbe essere il momento buono per convincerlo a cambiare militanza, aderendo alla CDL. Mi sembrerebbe però poco cavalleresco l'approfittare della sua presente debolezza.
Ecco perché ho deciso di pubblicare la missiva. Goyassel, prossimo Senatore, non può essere lasciato solo. Confortiamolo, consigliamolo tutti assieme. Potrà così, lenito il dolore, scegliere la sua nuova via.
Porgo nel contempo al caro, infelice Goyassel le mie più sentite condoglianze.
Sen. Cirno, figlio di Polipao patrizio di Megara.

(9.3.2001)

Goyassel La Zucca
02-03-03, 12:57
II. Goyassel La Zucca visto da Cirno di Polipao

2) Dal Salotto dello Zio Cirno - Seconda lettera (apocrifa) di Goyassel: la ferita è ancora aperta
di Cirno di Polipao

Signor Cirno, scrivo a Lei ma soprattutto ai viandanti dei Forum di POL che frequento (pochi), quelli che mi stimano e mi vogliono bene. Non La annovero tra questi.
L’ignobile lettera apocrifa che Lei ha scorrettamente divulgato mi ferisce ancora. Avevo deciso di abbandonare i Forum, sentendomi divenuto uno squallido zimbello.
Lei mi aveva, infatti, dipinto quale vecchio tardo, miserabile, vegetante in indecorosa miseria tra un letamaio ed un covile privo persino dei più elementari servizi igienici.
La mia governante, signora Viola, era stata da Lei ritratta quale vecchia e feroce megera.
La storia poi, anche se non priva di un certo afflato umoristico, aggiungeva alla pietà il ridicolo.
Si, signor Cirno, Lei ferì in tal modo la legittima suscettibilità e l’onore di un anziano Possidente, di modesta agiatezza ma di vita specchiata, la cui famiglia conobbe, certo, tempi migliori ma il cui presente è decoroso e rispettabile.
Niente letamai, niente covili da pecore, niente alterchi da avvinazzati.
Sono un anziano Professionista che non esercita più ma è stato, Le assicuro, un buon Avvocato, dalle cause non sempre perdute.
La saggezza dell’età ebbe infine il sopravvento sul legittimo sdegno, ed ho ricominciato a frequentare i Forum, anche se non con la precedente assiduità.
Non per questo La considero diversamente da quello che ha dimostrato di essere: un sadico sicario, che sotto l’usbergo dell’umorismo cela la sua vera entità.
Detto questo, e sentendomi più sollevato, renderò giustizia a me stesso, descrivendo quale sono e dove abito. Inoltre, per restituire dignità al mio vulnerato simulacro, racconterò un episodio accadutomi domenica scorsa, ben diverso da quello falsamente descritto da Lei, signor Cirno.
Vivo a Roma e non in campagna, dove peraltro possiedo alcuni terreni, vigne e qualche rustico. Il palazzotto avito è stato da tempo ristrutturato e lottizzato da mio cognato malanima, facendo parte della quota ereditaria di mia sorella Giulia. Un vero delitto.
Le mie proprietà, ora gestite principalmente (sotto la mia supervisione) da mio figlio Alfredo, volenteroso ma non sempre all’altezza con i guai che mi combina, sono sparse in una zona della campagna romana che non indicherò, per motivi di privacy. La principale è denominata “Mastro Eugheneio”, ottima vigna convenientemente attrezzata e irrigata.
Come vede, signor Cirno, non sono povero anche se non pretendo d’essere ricco. Devo, infatti, mantenere anche la famiglia di mio figlio, che mi costa non poco.
Come ho detto, vivo a Roma, in una villetta d’epoca liberty, in un quartiere vecchiotto ma residenziale, molto decoroso. Il blasone zucchesco si trova qui, un po’ eroso dal tempo ma sempre leggibile. Non ho orto, ma un piccolo giardino, ove la signora Viola coltiva anche erbe aromatiche, quali salvia, rosmarino, erba cipollina, basilico, aglio e astragalo. Zucche, niente. Letamai, nessuno.
Ho passione per piante ornamentali e fiori, che coltivo in una piccola serra e nei vani più luminosi della casa.
Possiedo anche due gatti e un canarino.
Sono di media statura, magro, con superstiti capelli bianchi e gli occhi chiari. Poiché claudico leggermente con la gamba destra, eredità di una trascorsa flebite, mi aiuto con un bastone d’ebano con manico d’argento a foggia di civetta, eredità di mio nonno Ezechiele.
Sono anziano, ma non dirò quanto. Non sono sposato. Non esercitando più la professione, vivo della mia rendita (dedotto il mantenimento di Alfredo e famiglia, che non mi costa poco) e di una modesta pensione.
Non ho vizi, avendo da tempo raggiunto la pace dei sensi ed essendo astemio, e i miei unici passatempi sono la televisione, la lettura ed il vecchio PC, residuato dello Studio Legale del quale ero contitolare.
Ho così reso giustizia alla mia figura, che da ora sarà meglio conosciuta da tutti.
Una figura normale, dignitosa, come ve ne sono tante. Ma non ridicola.
L’immagine deve però essere resa viva, vitale.
Non sono un’icona. Racconterò pertanto un episodio che non è tale, diciamo uno spaccato di vita di ogni giorno, la mia mattinata di domenica. Una mattinata come tante, ricca di piccole cose, di incontri consumati dal tempo, di parole ripetute, di avvenimenti minori.
Una mattinata come tante già trascorse, come poche, forse, da trascorrere.

E’ domenica, mi sono alzato verso le 9, ero andato a letto tardi sabato sera, colpa del PC e della televisione. La signora Viola sfaccendava, rumorosamente come sempre, intenta alle pulizie. Viene quattro volte la settimana, gli altri giorni mi arrangio da solo.
Mi sbarbo, faccio un po’ di toletta, mi vesto e scendo per il caffè. E’ una bella giornata romana di prima Primavera, soleggiata e ventosa. Il cielo azzurro è solcato da un volo do corvi.
Il caffè è pronto. Saluto la signora Viola ed esco, per la rituale passeggiata.
Il copione prevede: acquisto dei giornali all’edicola d’angolo, attraversamento della strada (al passaggio pedonale, con qualche cautela), secondo caffè al bar-hostaria, “La Conventicola”, dove sicuramente troverò qualche conoscente, pensionato come me, per la conversazione e il commento delle notizie (da leggersi sui giornali, ovviamente: compro il Tempo e L’Unità. Altri ne troviamo al bar.
Ed ecco la sorpresa. Trovo un vecchio conoscente che non vedevo da molto tempo, un Colonnello dell’Esercito di stanza, se ben ricordo, alla Cecchignola.
Lo saluto, mi riconosce, mi dice di essere in pensione da circa un anno.
Mi chiede come passo le mie giornate, gli chiedo come passa le sue.
In modo simile al tuo, mi dice.
Mi alzo alle 7, sono abituato così. Sai, noi militari...mia moglie, di solito, dorme ancora. Mi sbarbo, mi vesto, esco. Compro i giornali, faccio colazione al bar. Leggo le principali notizie. Proprio come te. Solo che, se è giorno feriale (sabato escluso), verso le 9 prendo il tram e vado a fare un paio di ore di attività sessuale.
Fa una pausa, sorbendo il cappuccino.
Sono sbalordito. Attività sessuale? dico. Complimenti! alla tua età! e... dimmi....dove? con chi?
Ma che hai capito! replica infastidito.
Vado a rompere i coglioni agli ex colleghi che sono ancora in servizio.
Mi alzo, lo saluto, me ne torno a casa.
La giornata non è più bella come prima. Sembra quasi...invecchiata, innanzi tempo.
La signora Viola se ne sta andando, ha finito le sue faccende.
Sor Avvocato, ha telefonato il sor Alfredo, mi dice. Ha detto che è andato al Mastro, e che la gelata dei giorni scorsi ha rovinato tutte le vigne. Ha detto che si è dimenticato di pagare l’assicurazione.
Mi sento improvvisamente molto stanco.
Arrivederla, sora Viola. Ci vediamo martedì.
Mi stendo sul canapé. Apro il giornale. C’è un titolo su sei colonne, caratteri cubitali. RUTELLI DICE: VINCEREMO!
Beato lui, penso. Beate le sue illusioni.
Il telefono suona, non rispondo. Non ne ho voglia.
E’ domenica, è una giornata di prima Primavera.

Suo: Goyassel La Zucca.

Ricevo e pubblico. La lettera di Goyassel La Zucca è molto diversa da quella, apocrifa, che io mi sono permesso di divulgare.
Non l’aveva presa bene.....questa seconda missiva appare certamente autentica. Se poi sia anch’essa apocrifa, non lo so: rimetto il caso al vostro giudizio e, soprattutto, a quello dell’ottimo Goyassel.
Spero che da ora in poi il nostro amico scenda dall’Aventino e torni a postare con l’entusiasmo e l’impeto minimalista di un tempo.
In ogni caso il nostro Salotto si arricchisce di un’altra perla, prova che è stata una buona idea istituirlo.....le lettere pervengono numerose, ma non tutte potranno essere pubblicate. Ad maiora!!!

Saluti a tutti!!

Zio Cirno.

(21.4.2001)

Goyassel La Zucca
07-03-03, 09:06
II. Goyassel La Zucca visto da Cirno di Polipao

3) Dal Salotto dello Zio Cirno - Terza lettera (apocrifa) di Goyassel: dall'Oltretomba...
di Cirno di Polipao

Carissimo Zio,

La situazione in cui mi trovo è strana assai. Sono morto, e vi narrerò come, eppure dal limbo nel quale giaccio posso comunicare, posso leggere e scrivere, posso provare passioni umane se pur attutite dal distacco.
So bene che i malevoli insinuano che io sia stato un clone, di più: un personaggio fittizio creato per dar corpo alle frustrazioni ed alle aspirazioni mediatiche del mio presunto ed asserito autore.
Nulla di tutto ciò. Fui generato, non creato, a simiglianza di colui che mi dette i natali ma ora vivo di morte propria e posso provare emozioni mie, avere ricordi, rimpianti e desideri miei.
Ho soprattutto una missione da compiere, ma di ciò parlerò in seguito.
Cirno Polipaide, diletto tra i nemici miei, ti voglio raccontare ora, proprio in questo preciso momento, le ragioni ed il modo della mia dipartita.
Che ero, anzi sono, vecchio lo sai, ed è cosa usuale che i vecchi muoiano.
Tuttavia io avevo ancora fibra robusta ed alquanti anni da campare. Non era il mio momento, insomma.
Tutto avvenne lo scorso autunno, subito dopo la vendemmia. I miei vigneti avevano una volta tanto reso bene, e pagate le spese (inclusi i debiti di quel coglione di mio figlio Alfredo al quale più per rassegnazione che per fiducia ho affidato la conduzione dei miei poderi), mi era restata disponibile una modesta sommetta.
Decisi perciò di festeggiare invitando a cena le poche persone che saltuariamente si interessano di me: mio figlio Alfredo e sua moglie Luana, la mia fedele fantesca a ore Nicolazza (in funzione anche di cuoca), il locale Segretario del DS (col quale avevo fatto la pace dopo l’increscioso incidente della cucurbita e del letamaio), il farmacista dott. Facocero e il Segretario Comunale.
Avevo per l’occasione acceso il fuoco nel vecchio camino situato nel tinello della mia diroccata dimora: il fuoco diffondeva un chiarore soffuso, creando magiche ombre danzanti sulle parete scrostate.
L’illuminazione era romanticamente assicurata da alcune candele steariche (l’ENEL, alla quale avevo pur pagato le bollette arretrate, non aveva ancora riattivato il contatore).
Il menù era semplice e tradizionale. Abbondante vino dal mio feudo diletto, il Mastro Eugheneio, ribollita di pane casereccio (la Nicolazza si era procurata i necessari seccherelli in casa dei contadini ove lavorava come bracciante, sostenendo che le servivano per le galline), coscia di pecora al forno (il pastore sig. Cucuzza mi aveva donato una sua pecora defunta per incidente stradale) e per finire, torta sabbiosa (una specialità della Nicolazza, di ingestione particolarmente disagevole).
Finito che ebbimo di mangiare e prima della rituale partita a mercante in fiera, accesi la televisione alimentata a batteria (unico mio svago moderno assieme al vecchio computer Olivetti) per ascoltare le notizie.
Su Canale 5, c’era [...] quel tipo ambiguo dell’on. Vito che polemizzava con aria saccente cercando, con scarso successo, di rintuzzare talune giuste critiche avanzate dagli on.lì Rutelli e Violante circa, se ben ricordo, il conflitto di interessi e le 7 bugie elettorali.
Eravamo tutti disgustati, a parte la Nicolazza che come il solito non ne capiva una mazza (per far rima) e mio figlio Alberto, tutto intento ad estrarsi, con le dita, le filacce di carne di pecora che gli erano rimasti incastrate tra i denti guasti.
Rivolto a lui, per distoglierlo da quel disgustoso maneggìo, dissi a gran voce: “Alfredo, basta con Vito, son meglio la Quercia e l’Ulivo”. E spensi la TV.
La cena ebbe conseguenze funeste.
Durante la notte ebbi difficoltà di digestione, la pecora mi tornava su con rigurgiti continui. Dovete sapere, infatti, che soffro, anzi soffrivo, di ernia iatale.
Poi venne la febbre. Dovetti rimanere a letto per circa 20 giorni, con la Nicolazza che veniva ad assistermi quando poteva. Il medico condotto dr. Spirochetta, un fottuto democristiano del CDU, mi ordinò sali inglesi e due enteroclismi al sapone di Marsiglia che si rivelarono, invero, risolutivi.
Non appena mi sentii un po’ meglio, venne a trovarmi Alfredo.
Protestava di essere stato molto occupato e insisteva perché andassi a “vedere la sorpresa” che mi aveva preparata.
Mi schermii, forse presago di una catastrofe, ma alla fine dovetti cedere. Caricatomi sulla vecchia 600 multipla, Alfredo mi condusse al mio adorato podere Mastro Eugheneio.
Orrore. Tutte le buone vigne erano state estirpate, ed al loro posto erano stati piantati ulivi di seconda scelta (in un terreno dove mai l’ulivo aveva dato frutto) e quercioli intisichiti. Inutile dire che l’impianto di irrigazione, per il quale stavo pagando ancora il mutuo, era distrutto.
Sentii la vita sfuggirmi e le gambe piegarsi, mentre lo sciagurato Alfredo diceva tutto trionfante: Papà, ho fatto quello che hai ordinato tu, basta con i viti, molto meglio ulivo e quercia! Sono stato bravo?
Sprofondai in un pozzo senza fine, cadendo senza peso verso una luce fioca all’estremità del tunnel. Poi persi conoscenza.
Quando mi risvegliai, capii che ero morto. O almeno non più vivo: assolto dai bisogni corporali potevo (e posso) aggirarmi senza peso e senza essere scorto nei luoghi ove avevo vissuto. E’ notevole il fatto che posso scrivere, manovrare il PC, telefonare e, ovviamente, parlare ed emettere suoni vari. Di notte sento il bisogno di riposare, e mi rifugio, in soffitta, dentro un vecchio baule appartenuto a mio zio prete, ora felicemente defunto. Ero e sono insomma divenuto una sorta di ectoplasma telecinetico!
Mi sono chiesto il perché di tale situazione crepuscolare a metà tra morte e vita. La risposta mi è ora chiara nella mente, di una chiarezza assoluta e adamantina. Ho una missione da compiere.
Una missione che è insieme politica, etica e sociale. Chi me l’abbia conferita non so, ma è bruciante in me l’urgenza di assolverla.
Tutti i forumisti sanno che fui uomo di sinistra, dispregiatore di tutte le ideologie di destra e di colui che oggi le sostanzia nel nostro infelice Paese, intendo il Cavalier Silvio, proprietario di televisioni, capitali immensi e anime vendute.
Mi chiedevo, in vita, come mai gli italiani, dopo aver assaporato un lustro di buon governo dell’Ulivo, illuminato e capace di traghettarli in Europa, avessero potuto votare un governo di destra, dotandolo di una maggioranza parlamentare tale da poter fare il bello e, soprattutto, il cattivo tempo.
Il perché ora mi è palese, così come il rimedio. La mia missione è il predicarli, il rivelarli a tutti, con l’autorevolezza del soprannaturale.
Il punto di partenza è che un voto legittimo è tale in quanto diretto ad eleggere un governo buono; è illegittimo se inteso a stabilire un governo rio. Il principio fondamentale è che i voti si pesano, non si contano.
Discende da tali assunti, evidentemente dettatimi da un Forum trascendente, che il voto espresso dal corpo elettorale in occasione delle ultime elezioni politiche e regionali è ILLEGITTIMO!
Ne consegue altresì che i voti espressi in favore della coalizione di sinistra, essendo di gran lunga più pesanti di quelli espressi per la destra, anche se meno numerosi, valgono di più, e rappresentano la vera maggioranza.
Che si deve fare quando un governo illegittimo si impossessa del potere?
Abbatterlo, al più presto e con qualunque mezzo. Uomini, anzi Grandi Italiani ispirati e saggi, quali Rutelli, Fassino, Dalema, Castagnetti, Veltroni e tanti altri lo hanno ben compreso, ed hanno iniziato una nobile battaglia, in Parlamento, nelle Piazze, nelle Aule di Giustizia ed in ogni altra sede nazionale e internazionale per attingere tanto luminoso scopo.
Meritano più aiuto e sostegno.
Il tempo stringe. Il governo si trova alle prese con un rebus (per lui) insolubile: se non riforma pensioni e lavoro esce dall’Europa, se li riforma esce dall’Italia, scacciato dai Sindacati. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, Cavalier Silvio!
Solo un legittimo Governo di Sinistra potrà sciogliere l’enigma.
Forza allora, uniamo gli sforzi per affrettare l’inevitabile crisi! La Sinistra deve andare al potere prima della naturale scadenza elettorale per varare una nuova legge specifica, che garantisca la necessaria, futura stabilità: i voti espressi per i partiti della coalizione di sinistra varranno il doppio.
Capito? Semplice e soprannaturale.
Dall’Aldiquà vi scrive il vostro devotissimo;
Avv. Goyassel La Zucca.
- - - - - -

Che dirvi, cari amici del Salotto? Una lettera siffatta non mi era ancora capitata. Cose…dell’altro mondo!!!
Un novello Messia virtuale ed ectoplasmico si è rivelato sotto le spoglie del buon Goyassel.
E’ egli veramente morto? Sono confuso, non so darmi una risposta. Tuttavia ciò che predica mi pare abbia già un certo riscontro sulla scena politica. E non solo politica.
I vostri commenti saranno pertanto opportuni e graditi.
Vostro Zio Cirno.

(s.d.)

pcosta
08-03-03, 23:14
Lettera proveniente dall'aldilà da parte del Conte di San Leopardo espressamente indirizzata all'esimio avv. Goyassel La Zucca a consolazione delle disavventure apocrife a lui toccate.


Carissimo Signor La Zucca.
Tutte le nuove ch'io ricevo dal mondo de' vivi, e specialmente le sue, mi consolano e mi rallegrano sopra ogni altra cosa, perché in verità io ebbi sempre ed avrò sempre bisogno della comunicazione del cuore e dei sentimenti, la quale non posso trovare appresso i miei ospiti qui nell'Ade, quantunque non mi lascino mancare di nessun'altra cosa o necessaria o comoda.
Mi risolvo in fine a far uso di codesto novo istrumento, Internet, e di questi Fora. Ma i principii e gli elementi eterocliti ed affatto anomali di cui sono composti i loro naturali, e il disordine incredibile e inconcepibile che regna nel giornaliero di questi Forumisti, non mi lasciano esser con loro altro che forestiere.
Anch'io ebbi a subire dalla sorte disavventure non diverse dalle Sue.
Mi vidi disprezzato e calpestato da chicchessia; tutte le speranze della mia fanciullezza svanirono; ed io piango quasi il tempo che ho consumato negli studi.
Io poi che le dirò caro sig. La Zucca per consolarla della disgrazia che l'afflisse? se non che questa a me pure passa l'anima, e che prego Dio acciocchè, il più ch'è possibile in questo mondo, la faccia lieta. Consolazione non le posso dar io con questa mia eloquenza d'accattone. Gliela daran certa e copiosa il suo sapere e la sua vera filosofia.
Insomma non se ne pigli pensiero, più che delle cose minime.
La prego de' miei saluti a tutti i nostri e particolarmente al Cirno di Polipao, e de' miei ossequi a Mastro Titta.
Credetemi vostro obbligatissimo e devotissimo servitore ed amico, Giacomo Leopardi.

Goyassel La Zucca
10-03-03, 16:27
Sono commosso.
Commosso e soprattutto senza parole...
Grazie, Ill.mo Sig. Conte!
E grazie anche a lei, egregio Sig. Pcosta!

Goyassel La Zucca
10-03-03, 16:33
III. Goyassel La Zucca visto da Pv

Dal "ritratto collettivo" che fu dedicato a Goyassel La Zucca e ad altri personaggi nati dalla stessa penna
di Pv

[...] Poteva aspirare piu' in alto: poteva diventare il padre nobile dell' ulivo in contrapposizione a valentain, ma il compito lo ha terrorizzato, si sentiva inadeguato e a deciso di sopprimere il povero G la zucca proprio quando stava raggiungendo gli apici. [si riferisce all'autore di Goyassel La Zucca]
[...] Se trovasse forza e coraggio potrebbe tornare a rifulgere, ma come dice don abbondio il coraggio o lo si ha o non lo si ha.
In sintesi un trepiede a due gambe.

(primavera o estate 2001)

Goyassel La Zucca
10-03-03, 16:41
IV. Hanno detto di lui

- Mustang -

Fai quasi tenerezza, vecchio tabarro La Zucca.
Poi penso: ma come può un avvocato, sia pur pieno di anni e di amarezza, invocare aiuto agli amici di sinistra?
Come fa un uomo di mondo e di cultura ammirare il duo Veltroni/D'Alema? E condividere il loro operato?
Poi, forse, ho capito! E' l'invidia la cattiva consiliera.
Vedendo la magione avita ridotta a vecchia bicocca, nido di topi e scarafaggi, l'hai paragonata alla povera nostra Italia così ridotta da tuoi amici governanti di oggi e sapendo che l'odiato Berlusconi riuscirebbe, dopo vinte le elezioni, a raddrizzare la baracca stai perdendo la trebisonda.
Muoia Sansone e tutti i filistei, hai pensato!
Caro, tenero vecchio avvocato, non temere.
Sotto certi aspetti un po' ci assomigliamo.
Come i comunisti non hanno mangiato bambini quelli della casa delle libertà non usano malmenare vecchietti indifesi.
saluti

(2.8.2000)

Goyassel La Zucca
10-03-03, 16:43
IV. Hanno detto di lui

- Sandrino Pavolini Buzzino -

Sono tre generazioni che non pagate le tasse (è scritto su tutti i testi del "Centro"sinistra che gli avvocati sono con i notai e i dentisti i peggiori evasori fiscali) e non hai neppure riparato la casetta di nonno tuo!
Hai aspettato le riduzioni fiscali del governo rosso per fregare un'altra volta il proletariato ?!
[...] A noi !

(2.8.2000)

Goyassel La Zucca
18-03-03, 10:38
IV. Hanno detto di lui

- Eloisa -

In queste ferie agostane sono divenuta un'estimatrice delle belle tranches de vie di monsieur La Zucca, deliziosi pretesti a struttura circolare con un punto fermo: votate centrosinistra. Naturalmente sono d'accordo su tutto, perché, anche se preferisco Amato a Rutelli, voterei qualsiasi candidato. Aggiungo un complimento personale: Lei riesce a costringere la destra a parlare forbito, che non è poco. [...]

(4.9.2000)

Goyassel La Zucca
18-03-03, 10:40
IV. Hanno detto di lui

- Antonio Banderas -

Dacci un taglio Avv. La Zucca, sei un pezzente che vive in una topaia pericolante e fatiscente !
Cerca di guadagnarteli i soldi straccione, invece d' inveire contro chi li ha

(2.9.2000)

Goyassel La Zucca
15-05-03, 11:14
IV. Hanno detto di lui

- Pepo -

Senta conte, marchese, principe o possidente,
nel mio albero genealogico ci sono solo rozzi contadini che con il sudore della propria fronte, con i calli sulle mani hanno permesso ad individui come lei di fare la bella vita per secoli.
"la Teacher figlia di un volgare bottegaio, di un misero droghiere di provincia". Che schifo.
Pensi però, che nel secolo passato quella figlia di un bottegaio è stata capace di ribaltare il pendolo della storia.
Lei parla di "piccola borghesia reazionaria", ma individui più reazionari di lei è difficile incontrarli anche su questi forum che non brillano certo in moderatismo.
Lei è un residuato storico, grazie a Dio; l'ultimo rimasto di una stirpe di strozzini.
Le invio tutto il mio più profondo e proletario disprezzo.
Pepo

[...]

Se i sinistri possono annoverare tra le proprie fila un simile individuo è un sintomo di un fallimento che è più culturale che politico.
Quale progresso si può avere da un parassita che disprezza il "bottegaio"?

(17 e 18.11.2000)

Goyassel La Zucca
22-05-03, 12:15
IV. Hanno detto di lui

- Pieffebi -

L'onestà intellettuale dell'avvocato La Zucca è fuori discussione e degna della più viva ammirazione da parte di tutti. Dubitare della sua genuina collocazione ideale, culturale e civile, prima che politica, nell'area della sinistra, è segno....di cattiva capacità di Osservazione...
Magari un uomo di così raffinata cultura e intelligenza si decidesse a passare con noi liberalconservatori!! La sua antipatia per "l'arricchito di Arcore" è però almeno altrettanto forte delle sue...radici ideali.
Mi rassegnerò a doverlo stimare....come avversario.

(24.2.2001)

Goyassel La Zucca
29-05-03, 18:26
IV. Hanno detto di lui

- Clemente Ugval (di L.a.D.) -

Sontuoso. L'Avv. Goyassel La Zucca è sontuoso.
E geniale, anche. Innovativo. Scrivere da morto. Che invenzione!
Ecco il modo per dividere il virtuale definitivamente dalla real life. Chi vorrà mai far la conoscenza di un cadavere con tutta la sua decomposta carnalità?
L'avevo letto, tempo fa, vittima di sommovimenti intestinali che mi avevano fatto scompisciare, e che dovevano essere gravi assai se ne hanno causato la dipartita che, non frequentanto POL con assiduità, mi era sfuggita.
Vivissime ritardate condoglianze, quindi, assieme agli auguri per un compleanno anacronistico, alla memoria, per i quali, tuttavia mi associo disciplinatamente al generale pronunciamento con rispettosa devozione.
Direi Buon Anno, anche, ma non so se si usa presentare un tal augurio ad un defunto che sa di esserlo, ma che si comporta come se no lo fosse.

(26.12.2001)

Goyassel La Zucca
08-06-03, 16:09
IV. Hanno detto di lui

- Sandokan -

[...] Dico solo che lei, caro goyassel, è patetico.....un povero patetico omuncolo. Non faccio commenti sul suo palazzo....ma si ricordi, chi ha introdotto gli espropri in questa nazione siete voi comunisti.....se lo ricordi.

Voi vi siete messi a rubare ai poveri per dare ai ricchi....caro mio patetico avvocatuccio....

(3.8.2000)

Goyassel La Zucca
08-06-03, 16:15
IV. Hanno detto di lui

- Next One -

Monsieur La Zucca e` di una ingenuita` disarmante, non ha capito a cosa serve e da chi e` gestito questo forum [alludeva al neonato forum dell'Esegesi], ma non tardera` a rendersene conto.

[...]

e` una cretinata e finira` come quella dello zio e dei senescenti e tu lo sai benissimo, vorrei solo evitare che persone degne ma informaticamente ingenue come Goyassel ne venissero coinvolte.

(16 e 17.11.2000)

Goyassel La Zucca
12-06-03, 14:10
IV. Hanno detto di lui

- Cirno -

[...] Goyassel è un gran paraculo [...]

(18.12.2000)

Goyassel La Zucca
12-06-03, 14:16
IV. Hanno detto di lui

- Antonio Banderas -

[...] l' avv. La Zucca non è semi aristocratico, gli piacerebbe esserlo, ma nella sua miserevole vita non è riuscito nemmeno ad essere un principe del Foro, altro che nobiltà dei miei stivali, e un semplice e biasimevole fallito, esattamente come le sue idee.

(2.9.2000)

Goyassel La Zucca
18-06-03, 08:16
IV. Hanno detto di lui

- Gdr -

Carissimo signor La Zucca,lei mi piace troppo.Dico sul serio: se un giorno vado al computer e non trovo qualche suo messaggio ci resto male.Se ho capito qualcosa di lei,questo la metterà sicuramente in imbarazzo e un po'mi dispiace,ma sentivo proprio il bisogno di comunicarglielo.
Non avrei mai osato dirlo se ci conoscessimo di persona,ma questo è"il bello del virtuale".
Ciò che di lei mi piace è l'estrema naturalezza con cui ci fa intravedere queste sue"tranches de vie" e anche la dolcezza un po'burbera che da esse traspare.

(18.12.2000)

Lollo87Lp
19-06-03, 15:48
Avvocato, dove ha conservato tutto questo "bendidio" informatico? Non avrà mica anche qualcosa scritto dal sottoscritto? (speriamo non sia compromettente... :rolleyes: )

Saluti
Il sig. Lollo

Goyassel La Zucca
21-06-03, 14:12
Originally posted by Lollo87Lp
[...]Non avrà mica anche qualcosa scritto dal sottoscritto? (speriamo non sia compromettente... :rolleyes: )[...]

Aspetti e speri, Sig. Lollo. Aspetti e speri...

G.L.-

Goyassel La Zucca
21-06-03, 14:14
IV. Hanno detto di lui

- La -

[...] Con un zuccone come grayssel la zucca vuota, e gli altri suoi accoliti parafascisti e somari, sarà ben difficile [...]

(16.10.2000)

Goyassel La Zucca
21-06-03, 14:19
IV. Hanno detto di lui

- Afam -

No, non ho altro da aggiungere gentile signor Goyassel La Zucca, tranne un ringraziamento per il piacere che ho avuto nel leggere i suoi commenti su Pinocchio.
Come vorrei che il mondo fosse pieno di gente come Lei, soprattutto in questo tristissimo momento!

(12.2.2003)

Goyassel La Zucca
23-06-03, 13:04
IV. Hanno detto di lui

- Cyrano -

Ci vorrebbero più persone come Rusciano e meno come Goyassel... Allora sì che potremmo metterci al riparo dal pericolo di Berlusconi a Palazzo Chigi. [...]


(14.10.2000)

Goyassel La Zucca
26-06-03, 13:07
IV. Hanno detto di lui

- Pleiadian -

Tra gli avversari,stimo di più l'Avv. Goyassel La Zucca,Trudy,Cristina.


(22.2.2001)

agaragar
26-06-03, 19:33
Goyassel è avvantaggiato dal fatto che ora esiste il compiuter con cui divertirsi....

a prop, da quale opera letteraria deriva il nick ?

Goyassel La Zucca
04-07-03, 14:16
Originally posted by Pasquin0
1. - Goyassel è avvantaggiato dal fatto che ora esiste il compiuter con cui divertirsi....

2.a prop, da quale opera letteraria deriva il nick ?

1. Avvantaggiato?
Avvantaggiato rispetto a chi? Avvantaggiato rispetto a che cosa?
Di grazia, illustre Sig. Pasquino, potrebbe spiegarsi meglio? Potrebbe essere più chiaro?
Per quanto Io Mi sforzi, infatti, non Mi risulta semplice comprendere il senso delle sue affermazioni.

2. Da nessuna opera letteraria, Mio gentile interlocutore; da nessuna opera letteraria.
Non so proprio chi possa aver diffuso una simile voce, del tutto priva di fondamento!

Cordiali saluti,
Goyassel La Zucca
(possidente)

Goyassel La Zucca
09-07-03, 19:57
IV. Hanno detto di lui

- Informauro -

Stimatissimo Avvocato Goyassel La Zucca, paragonarLa a Montanelli non é peccato!

(14.11.2000)

agaragar
18-07-03, 05:32
Originally posted by Goyassel La Zucca
1. Avvantaggiato?
Avvantaggiato rispetto a chi? Avvantaggiato rispetto a che cosa?
Di grazia, illustre Sig. Pasquino, potrebbe spiegarsi meglio? Potrebbe essere più chiaro?
Per quanto Io Mi sforzi, infatti, non Mi risulta semplice comprendere il senso delle sue affermazioni.

2. Da nessuna opera letteraria, Mio gentile interlocutore; da nessuna opera letteraria.
Non so proprio chi possa aver diffuso una simile voce, del tutto priva di fondamento!

Cordiali saluti,
Goyassel La Zucca
(possidente)
1- Avvantaggiato rispetto agli anziani dei tempi passati....che avevano,al massimo, il mezzo toscano.

2-ma dunque, chi era questo Goyassel?
suvvia, mica vorrà farmi credere che sia il suo vero cognome...

Goyassel La Zucca
27-07-03, 14:59
Originally posted by Pasquin0

2-ma dunque, chi era questo Goyassel?
suvvia, mica vorrà farmi credere che sia il suo vero cognome...

Chi lo sa... Chi lo sa...

Intanto, già che ci sono, Mi permetto di riportare, all'interno del presente tread, l'indirizzo d'una simpatica discussione apparsa recentemente sul forum Scampoli d'arte: "Goyassel La Zucca visto da quelli di Scampoli d'arte" --> http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=61850.

Cordiali saluti e buona lettura,

G.L.-

nuvolarossa
01-09-03, 23:52
Goyassel La Zucca, come non ricordare e salutare ... ( bacio le mani ) ... uno dei piu' abili conversatori ed affabulatori del web ?

chi non ricorda quando e perche' mori ?

ricordo che morì poco dopo essersi rammaricato sul mio forum alla lettura del post dal titolo:

"Giorgio La Malfa ha ragione - Il disagio dei laici nell'attuale panorama politico"

Data l'eta' ... ( 90 anni, o fors'anche 91 ... credo) ... sono certo che non si ricordera' piu' le ragioni del tragico evento ... ma avra' tenuto bene a mente le senz'altro piu' valide motivazioni della sua resurrezione.

La saluto con deferenza e con stima ...e tornero' a leggere piacevolmente le sue dotte e sempre interessanti digressioni.

Con profonda osservanza. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

Creso
02-09-03, 00:10
Originally posted by nuvolarossa
http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/
Penoso esempio di spam a tutti i costi.
Da compatire.

nuvolarossa
02-09-03, 08:11
Originally posted by Creso
Penoso esempio di spam a tutti i costi.
Da compatire.
------------------------------------------------------------------------------------
Da chiromante a spammologo ?

... oppure semplicemente, da buon genovese,
leggi la mano ... per risparmiare il giornale ?
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI201.gif (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

Creso
02-09-03, 10:53
Originally posted by nuvolarossa
Da chiromante a spammologo ?

Sempre più squallido.
Mazzini si rivolta nella tomba.
Toccato il fondo, hai cominciato a scavare.

agaragar
03-09-03, 10:32
Originally posted by nuvolarossa
------------------------------------------------------------------------------------

... oppure semplicemente, da buon genovese,
leggi la mano ... per risparmiare il giornale ?
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

:lol

agaragar
03-09-03, 10:44
CI VORREBBE ANKE UN THREAD: "GLI ALTRI VISTI DA Goyassel La Zucca"

Creso
03-09-03, 10:55
Originally posted by nuvolarossa
oppure semplicemente, da buon genovese,
leggi la mano ... per risparmiare il giornale ?
Separati alla nascita.

http://www.ilcannocchiale.it/imagesfe/200321122931839.JPG

http://www.serialkiller.it/immagini/pacciani2.jpg

marcejap
09-09-03, 04:35
Originally posted by Pasquin0
CI VORREBBE ANKE UN THREAD: "GLI ALTRI VISTI DA Goyassel La Zucca"


Giusto, anzicheno.

nuvolarossa
09-09-03, 11:04
http://www.ilcannocchiale.it/imagesfe/200321122931839.JPG

... non capisco per
quale motivo Creso
abbia messo la sua foto ....
.. qua ... sotto alla mia !

(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)
http://www.serialkiller.it/immagini/pacciani2.jpg

david777
12-10-03, 15:24
Originally posted by nuvolarossa

http://www.ilcannocchiale.it/imagesfe/200321122931839.JPG

... non capisco per
quale motivo Creso
abbia messo la sua foto ....
.. qua ... sotto alla mia !

(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)
http://www.serialkiller.it/immagini/pacciani2.jpg

Questa l'è cattiva. Non mi sembrate "separati" nè "Compagni di Merende". Però messa in giro la voce, l'è bella e fatta. Si sà che meglio di un Azzeccagarbugli è l'Immunità.

http://www.aljazira.it/03/07/27/img_27/berl_caric_144_168.gif