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Visualizza Versione Completa : Alina è già una piccola star



Nirvana
07-03-03, 19:48
Prima nella classifica provvisoria dice: «Non me l’aspettavo

SANREMO - Alina finisce di cantare, saluta Pippo Baudo e scappa con i suoi, corre in albergo. Al Des Anglais c’è il quartier generale della cantante più giovane del Festival di Sanremo. Salgono tutti in camera di Alina, aspettano insieme i risultati della serata, quando arrivano, attorno all’una di notte, la cantante bambina sta giocando a tetrix sul telefono cellulare, ha appena battuto il suo record, esulta. Pochi secondi dopo, Baudo, la Gerini e l’Autieri, leggono la classifica, quella della giuria specializzata e quella demoscopica consumatori, nessuna esitazione: Alina è prima, in una e nell’altra. E questa sera risalirà sul palco dell’Ariston per la finalissima, e con grandi possibilità di farcela.

Ma torniamo a mercoledì sera. Nella stanza scoppia la gioia, un tripudio, un grido all’unisono di mamma Francesca, papà Pierluigi, il manager Alfonso Bettini, i discografici. Alina è contenta, abbraccia i suoi, ma torna quasi subito al suo tetrix, poi le dicono che ora di andare a dormire: sarà anche salita sul palco dell’Ariston, ma ha pur sempre 12 anni. Otto ore di sonno poi colazione tutti insieme e una vera raffica di interviste.
«Non me l’aspettavo proprio di arrivare prima. Quando si è aperta la porta per la mia uscita, e ho visto tutta quella gente, c’è stato un po’ di batticuore, poi mi sono calmata cantando. Dopo, in albergo, non volevo crederci, mi sono resa conto che ero prima solo dopo cinque minuti che hanno letto i risultati». E racconta che il primo sms che le è arrivato dopo aver cantato è stato quello della sua amica del cuore. «Mi ha scritto che le era piaciuta la canzone... e anche come ero vestita». E domani sera (questa sera, ndr)... Alina non aspetta la fine della domanda: «Canterò come se fosse la prima volta. Per me la classifica dell’altra sera esiste e non esiste, esiste perché c’è e ne sono felice, non esiste perché quando canterò lo farò come se non ci fosse mai stata».
Alfonso Bettini, che l’ha scoperta scegliendo delle musiche per i cartoni animati, è felicissimo: «E’ stata tranquilla fino all’ultimo, lei prende tutto come un gioco. E’ una grande artista e si è visto. Quando sono arrivati i risultati lei pensava a giocare, anche quando abbiamo urlato, lei non si è scomposta più di tanto». Detto così la fa apparire un po’ troppo distaccata per avere 12 anni. «No, assolutamente. Anzi, questa è la sua forza, non vive le cose in maniera isterica, le prende come una ragazzina le deve prendere, con leggerezza».
Lei se lo aspettava il primo posto? «Noi sappiamo che Alina è un grande talento, l’altra sera ha fatto vedere solo una piccola parte di quello che è lei, noi speravamo che anche gli altri se ne accorgessero e sembra proprio sia stato così».
Ieri, dopo le interviste, Alina si è fermata per il pranzo ma anche per riposare qualche ora nel pomeriggio. Ha mangiato, poco come di solito, e preferendo pasta, pizza, patate fritte. Oggi di nuovo qualche intervista, nel pomeriggio un po’ di riposo, poi il parrucchiere e infine il tragitto dall’albergo al teatro per aspettare la finalissima di questa sera. E il papà e la mamma? Sono l’ombra di Alina, non la lasciano neppure un secondo, ma preferiscono non parlare, la strategia è quella del manager: la protagonista assoluta deve essere lei, Alina.

Nirvana
07-03-03, 19:49
Stasera tutto il paese si radunerà nella sala San Nicola davanti a un maxi-schermo


Tutta Blera fa il tifo per Alina. Se fino a l’altra sera era "soltanto" una bravissima cantante, adesso che è in testa alla classifica della sezione Giovani con la canzone Un piccolo amore è una vera e propria star. Un mito per un paese di 3 mila 300 anime, Blera, che, oltre ad essere famosa sin dal tempo degli Etruschi, ha dato la luce a due papi, Savignano 1° e Pasquale 2°, e, in tempi assai più recenti, all’attuale numero 1 della Lazio ed ex della Nazionale, Angelo Peruzzi.
Nel caratteristico paese, ieri, non si parlava d’altro. Vedere quella bambina di appena dodici anni esibirsi su un palcoscenico come quello di Sanremo, davanti ad una platea come quella della capitale della musica italiana con la disinvoltura di un big dello spettacolo, ha lasciato tutti senza fiato. Che era brava lo sapevano, ma non fino a quel punto.
I meno stupiti sono forse i compagni di scuola. Nella 2° B della media statale "Alberti" le lezioni si tengono regolarmente. La visita del cronista quasi se l’aspettavano. Il coro che si alza dai banchi è unanime: «Vederla esibirsi davanti a milioni di telespettatori - dicono - ci ha fatto una bellissima impressione. Siamo molto contenti per lei ed affatto invidiosi. Anzi, tutti facciamo un tifo sfegatato per lei».
«Com’è Alina? È una ragazzina brava, segue con attenzione e successo le lezioni. È tranquilla e, da quando ha intrapreso questa strada, nonostante i successi ed i consensi che ha ottenuto non si è affatto montata la testa». A parlare è l’insegnante di religione Martina Cardoni. Ma quello dell’insegnante è anche il pensiero di tutti i compagni di scuola. All’improvviso da un cellulare esce un segnale acustico che avverte dell’arrivo di un sms. È il telefonino di Agnese. «È arrivato un suo messaggio - dice - me ne arrivano a decine. E il contenuto è più o meno lo stesso: anche se quell’ambiente l’affascina dice che è una gran fatica». E Agnese fa anche riferimento al quel piccolo portafortuna che le ha regalato prima che partisse per Sanremo, un piccolo ciondolo che raffigura una cane bianco e marrone. «"Bastardo" - dice - lo deve conservare gelosamente. Vuoi vedere che funziona davvero?». Chiara, la sua vicina di banco, e Marianna sperano vivamente che si ricordi di portare loro l’autografo di qualche artista famoso, mentre Alessio spera vivamente che la piccola biedana vinca «per noi, per lei e per tenere alto il nome di Blera». Per tutti, però, comunque vadano le cose Alina ha già vinto. Anzi, stravinto. E stasera saranno in tantissimi nella sala San Nicola, dove l’amministrazione comunale ha fatto installare un maxischermo, ad applauidire la bambina prodigio.
«Da oggi (ieri per chi legge) - dice la zia materna Rosanna che lavora alla cassa del supermercato Despar - la gente non fa che complimentarsi per l’esibizione di Alina e chiedono l’impressione che mi ha fatto vederla in tivù. È stato bellissimo. Un’emozione indescrivibile».
Il sindaco, Luciano Santella, non sta nella pelle. È orgoglioso di quella bambina prodigio «che conosco da tempo e della quale non ho mai sottovalutato il talento». Ma è orgoglioso anche perché Alina si è formata musicalmente presso la scuola musicale di cui lui è stato presidente. «Sembrerà strano, ma siamo contenti di averla persa - dice Paolo Ottaviani, attuale presidente della scuola musicale - Alina è una ragazza che si merita ben altro. Una ragazza prodigio. Basti pensare che ad otto anni sapeva leggere tutte e sette le chiavi musicali. Una cosa che, chi conosce la musica, sa quanto sia difficile». E intanto a Blera stanno preparanno per quando arriverà l’accoglienza che si merita