PDA

Visualizza Versione Completa : Utopismo e Pragmatismo: Pace o Guerra?



Cirno
13-03-03, 17:22
La politica non è immorale: è amorale. E' l'arte dell'opportunità. Il pacifismo fine a se stesso è utopia: se non cela interessi occulti (es. la Lukoil russa e la Elf francese ttitolari della quasi totalità delle concessioni petrolifere in Iraq), è la nobile illusione che sia possibile creare una "Nuova Gerusalemme".
Detto questo, chiarisco il mio pensiero.
I casi sono due, a questo punto. O Bush fa la guerra o ritira il suo esercito, che non può rimanere dislocato in Arabia per almeno 6/7 mesi, con costi pazzeschi in termini di denaro e morale delle truppe.
Se si ritira, ha vinto Saddam. Non credo che l'America accetti di perdere una guerra senza combattere e di dare a Saddam una caratura tale da permettergli, in tempi brevi, di papparsi Kuwait, Emirati, Arabia e quant'altro, come già tentato di fare in recente passato.
Allora la guerra è inevitabile. In guerra c'è un vincitore e un vinto (almeno in questo tipo di guerra). Non c'è dubbio che il vinto sarà Saddam.
Da che parte vogliamo stare?
Meglio stare con l'America, nostra alleata e, in tempi non lontanissimi, nostra liberatrice (a sue spese, di dollari e di sangue).
E voi, Pacifisti, con chi state? Con Saddam (inevitabilmente)?
Saddam "uomo di Pace"? Saddam il gassatore? Saddam l'assassino?
Se poi siete "contro" (l'America in particolare e l'Occidente in generale) allora gettate la maschera. Non di pacifismo si tratta, ma di komunismo.
O no?

Statemi bene.
Cirno

Cirno
16-03-03, 12:13
Senti, cerchiamo di semplificare le cose (questo vale per tutti gli altri pacifisti o pseudotali che hanno interloquito:
Il pacifismo in generale mi sta bene. Tutti lo siamo, nessuno vorrebbe guerre.
Il pacifismo particolare, cioé riferito ad una determinata minaccia di guerra, ha un senso solo se tale guerra può essere ancora evitata.
Questa guerra non può essere evitata, perché da tempo è già cominciata. La situazione è irreversibile: ne manca solo l'ufficializzazione.
Assodato quanto sopra, voi per chi state? In querra ci sono necessariamente un vincitore e un vinto.
Chi auspicate che vinca? Saddam o Bush?
Su questo punto vorrei una risposta.
Il resto è vuota esercitazione.

Cirno.

P.S.: è ovvio che se Bush ritira a questo punto l'armata, ha perso.
Secondo P.S.: ho postato lo stesso thread anche sul Forum Principale. C'è stata una nutrita discussione, e quando parlo di interlocutori, mi riferisco a quelli. Se ti interessa, caro Erasmus, va a vedere.
Per quanto attiene ad una discussione diretta, cioé di persona, io mi ritengo un fantasma, ed è bene che rimanga tale. Tu, sei un vivente? o un "non-morto"? o uno pseudovivo?
Dimmi tutto. E tieni presente che se ci incontrassimo, litigheremmo.

Allanim
16-03-03, 21:29
Ci sono strane amnesie. Alcuni pacifisti di casa nostra si sono svegliati solo adesso, non ricordano ad es. che in Afghanistan la guerra c’era da vent’anni? Non rammento un corteo contro quella guerra. La guerra infatti c’è solo se ci sono gli americani, altrimenti ci si può ammazzare tranquillamente.
C’è un pacifismo quindi che scatta solo quando ci sono in campo gli Stati Uniti. I massacri nei Balcani, prima dell' intervento militare, avevano mosso il pacifismo? Chi ha visto cortei davanti alle ambasciate di quei Paesi africani dove pure si compiono vere e proprie mattanze? In verità la stragrande maggioranza dei pacifisti è mossa dal solito modo manicheo di guardare agli Stati Uniti: si ha sempre il sospetto che qualsiasi cosa facciano gli americani sia inficiato da una volontà di potenza imperiale.

Certo, nella galassia dei marciatori per la pace si trova di tutto: i francescani del Sacro Convento di Assisi, l’Azione Cattolica, gli scout dell’AGESCI, le ACLI; la rete Lilliput, che comprende Pax Christi, Nigrizia, i Beati Costruttori di Pace, il gruppo Abele di don Ciotti, la comunità di base dell’Isolotto, i sacerdoti “rossi” don Andrea Gallo e don Vitaliano della Sala. E tanti altri. Ma, ripeto, pur nella varietà, i militanti della pace pacifista continuano ad avere un solo nemico estremo: le demoplutogiudeocrazie capitaliste.
Oggi come ieri, il loro solo nemico sono i paesi capitalisti cioè democratici.

Cirno
17-03-03, 11:11
Caro Allanim: concordo.
Hai visto sul Corriere di ieri il raccapricciante servizio sui curdi gassati da Saddam con l'yprite, che continuano a morire ancora oggi?
Nemmeno allora i "pacifisti" si sono mossi.
Fa schifo questo moralismo a senso unico. E' ideologico.
Cirno