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Visualizza Versione Completa : Grande notizia (!!!): nuovo libro di Renato del Ponte in prossima uscita.



Orazio Coclite
17-03-03, 00:57
Vi segnalo la prossima uscita del nuovo libro di Renato del Ponte, presso le Edizioni Ecig di Genova. Titolo: "La città degli Dèi. La Tradizione di Roma e la sua continuità".

Attendiamo con fiducia. Il titolo già ci mette l'acquolina in bocca.

:rd

Lupo Mannaro
17-03-03, 10:32
Originally posted by Orazio Coclite
Vi segnalo la prossima uscita del nuovo libro di Renato del Ponte, presso le Edizioni Ecig di Genova. Titolo: "La città degli Dèi. La Tradizione di Roma e la sua continuità".

Attendiamo con fiducia. Il titolo già ci mette l'acquolina in bocca.

:rd

Evidentemente ti sei perso che nel thread "Manifestazioni" l'amico runen segnala la presentazione ufficiale del libro, da farsi in Liguria il secondo sabato di aprile. Purtroppo pare quindi che sia contemporanea alla conferenza di Mario Polia a Roma... altrimenti una gitarella in Liguria si poteva anche organizzare.

runen
17-03-03, 10:38
Sul quotidiano "Il Tempo" dovrebbe uscire a giorni un'intervista con Del Ponte proprio sul tema "religione romana e sua continuità". E' interessante perché Del Ponte oltretutto apertamente vi auspica una "restaurazione". Se lo so in tempo quando esce vi faccio sapere.

Orazio Coclite
17-03-03, 17:44
Essì, Lupo, è un peccato che due eventi così interessanti, e affini, si svolgano negli stessi giorni! Si, ho letto la segnalazione di Runen subito dopo aver postato questo messaggio! Oibò!

Runen, grazie per la notizia, tienici aggiornati, mi raccomando.

Valete!



ROMA RESURGENS

nhmem
18-03-03, 01:02
Vi posso comunicare i titoli dei capitoli del nuovo libro di Renato del Ponte:
I - PREMESSE
II - CULTI, SIMBOLI E IMMAGINI
III - LESSICO E DIRITTO ARCAICO
IV - ESPLORAZIONI ARCHEOLOGICHE
V - LA CONTINUITA' DI ROMA
VI - NOTE CRITICHE E DISCUSSIONI
Appendice. SAGGI DI TRADUZIONE

VALE

M E M

Mjollnir
18-03-03, 16:01
Grazie, e benvenuto nel forum :)

Orazio Coclite
18-03-03, 21:51
Grazie per la segnalazione nhmem, sei anche tu un pagano italico-romano?

Vale!

nhmem
19-03-03, 10:58
Originally posted by Orazio Coclite
Grazie per la segnalazione nhmem, sei anche tu un pagano italico-romano?

Vale! :qi


Collaboro alle Riviste "Arthos" e "La Cittadella".

VALE

Orazio Coclite
19-03-03, 12:50
Originally posted by nhmem
Collaboro alle Riviste "Arthos" e "La Cittadella".
Ah! Invero una graditissima presenza su questo forum. A proposito, ma quando uscirà il nuovo numero di Arthos? Siamo in arretrato di un anno ormai. :(

Vale!

nhmem
20-03-03, 19:20
:-00D


Dovrebbe uscire ad Aprile. Il ritardo è dovuto alla preparazione del libro di R.d.P.

VALE

M E M

Senatore
02-04-03, 04:51
Di Del Ponte io ho letto in questi giorni- 2 giorni intensi- "Dei e Miti Italici" ed è stata davvero una lettura suggestiva. Non avevo mai capito bene il rango occupato nella storia delle religioni dal concetto di ierofania: questo saggio me lo ha svelato nel modo più semplice e autentico,
Semplice, perchè il libro si apre con l'immagine di un "lucus" in cui Fauno parla nelle fronde donde trapela la luce del sole diurno.
Autentico, come solo può esserla una manifestazione nel suolo italico, cioè il nostro. Anche la terra fecondata dal limo del Nilo è una complessa teofania, ma io francamente non sono in grado di carpirla con i sensi, e perciò ai miei occhi quella è solo una ierofania libresca. Sta nell'autenticità italica la forza di quel libro e il fascino, il richiamo che impedisce di smettere la lettura.
Bisogna poi aggiungere la numinosa presenza del lupo, un animale la cui sacralità ho sempre presentito, come nelle mie peregrinazioni per colline e boschi presentivo la capacità di una radura, nel bel mezzo di una selva fitta, di parlarmi in spirito.
E' una vera fortuna che di queste cose possiamo ancora godere, anche se i paesaggi silvestri vanno diradandosi.

Ora mi appare evidente come ogni recupero di antiche tradizioni, per le quali è esistita ahime una totale frattura, non possa partire che da quella natura che il divino scelse per la sua sede. E mi permetto di aggiungere che nel selvaggio è da vedere una via privilegiata per l'uomo differenziato di oggi, perchè il sacro che egli cerca non lo troverà applicando il manuale del "cavalcare la tigre", ma solo là ove esso è, ed è ab initio. Si tratta, individualmente, di un ricominciare dalla primavera;è questo l'insegnamento che ho tratto dallo stupendo libro di Del Ponte.

runen
02-04-03, 14:33
A maggior ragione, dunque, speriamo di vederti all'incontro di Lavagna col Del Ponte, caro Senatore...

nhmem
02-04-03, 18:41
Originally posted by Orazio Coclite
Vi segnalo la prossima uscita del nuovo libro di Renato del Ponte, presso le Edizioni Ecig di Genova. Titolo: "La città degli Dèi. La Tradizione di Roma e la sua continuità".

Attendiamo con fiducia. Il titolo già ci mette l'acquolina in bocca.

:rd

:D FINALMENTE E' USCITO (pagine 202, Euro 15,00):D

runen
10-04-03, 14:42
Vi segnalo che sull'edizione odierna de "Il Tempo" è uscita una mia recensione del libro di Del Ponte.
La trovate online a questo indirizzo:

http://62.110.253.162/approfondimenti/index.aspx?id=241378

Saluti

Orazio Coclite
10-04-03, 21:44
Così Del Ponte, intendendo in questa singolare accezione la religiosità romana, giunge ad auspicare una ripresa dell'autentico «spirito» della romanità. E ci avverte che se anche ormai da tanti secoli la pax deorum, la concordia civile con gli dei, è andata perduta, pure il risorgere di una simile attitudine «religiosa» potrebbe ancora favorire una ripresa del migliore spirito di Roma antica.

Parole invero assai ardite per il lettore medio del quotidiano romano 'Il Tempo'... :D

L'intervista a Del Ponte è ancora in programma?

Vale!

runen
10-04-03, 22:16
Sì, ma non più sul "Tempo", dove il tema è stato affrontato con l'articolo.
Appena ne avrò modo comunicherò dove uscirà.

Pius Antoninus
10-04-03, 22:22
voi pensate veramente che la Religione dei Padri Romani potrebbe riavere un suo ruolo in futuro?
Pensate che potrebbe tornare religione di una certa consistenza numerica?

La cosa certo mi renderebbe felicissimo, anche se la vedo, con rammarico, una ipotesi remota.
:(

nhmem
10-04-03, 22:33
[QUOTE]Originally posted by Pius Antoninus
[B]voi pensate veramente che la Religione dei Padri Romani potrebbe riavere un suo ruolo in futuro?
Pensate che potrebbe tornare religione di una certa consistenza numerica?

Strano che lo dubiti un "Pontifex Maximus":confused:

Pius Antoninus
10-04-03, 23:12
la tua osservazione è giusta e credo di dovere una risposta.

Dovete sapere che io prima di "conoscere" voi pensavo di essere l'unica persona al mondo che credesse che la religione degli antichi romani non fosse "roba di storia".
Insomma che non fosse una religione di un popolo morto.
Quindi io, al momento, conosco altre 6/7 persone soltanto in tutto il pianeta terra che la pensino come me.

Questo potrà darvi fastidio, e me ne dispiaccio, ma non avevo la minima idea che esistesse il Movimento Tradizionalista Romano.

Di questo MTR io non so quasi niente. Il numero dei membri ad esempio. Quanti pagani-romani (scusate questo termine insulso ma faccio per essere chiaro e al tempo stesso breve) vi sono approssimativamente in Italia? Toglietemi questa curiosità.

Tu nhmem dici giustamente come fa uno che si definisce, anche se su un forum, Pontifex Maximus a dubitare del ritorno di questa religione.
Evidentemente non hai vissuto nell'isolamento più totale come me da questo punto di vista. Oppure nei sei uscito prima.
Voi avete contatti e persone che la pensano come voi/noi con cui dialogare. Io prima di conoscervi avevo solo i miei libri.

Isolamento che però ha i suoi vantaggi perchè mi ha portato a assorbire interiormente certe credenze senza la manipolazione di nessuno in special modo di quei tanti impostori (l'avete ammesso anche voi) che ci sono in giro.
Gente, tanto per fare un esempio, che si rifà a Bacco solo perchè li "autorizzerebbe" a fare orge.

Questo isolamento ha avuto un risvolto positivo e uno negativo:

-quello positivo è che ho seguito la via romana agli Dei in maniera molto precisa, se vogliamo quasi accademica.
Perchè il mio amore per Roma era prima di tutto un amore storico. Da qui l'ammirazione per la loro civiltà e di conseguenza per la religione che l'ha permessa.

-Il risvolto negativo è che a stare sempre in isolamento totale si ritiene di essere gli unici rimasti e che quindi i nostri pensieri ce li porteremo nei campi elisi, senza nessuno intorno che possa capire. E quando sei abituato a pensare di essere solo non vedi con tanta speranza l'idea di ritrovarti in milioni di persone.

Grazie per l'attenzione.
Spero di aver chiarito; certo che se fossi smentito non potrei che gioirne. :)

Orazio Coclite
11-04-03, 01:30
Caro Pius Antoninus, di tante cose che si potrebbero dire al riguardo, me ne viene in mente una, la strofa di una vecchia canzone il cui significato mi ha sempre accompagnato, specialmente nei momenti più bui, e dice così: "Vince sempre chi più crede." :)

Al di là dell'illogico fideismo tipico delle religioni semite, non dobbiamo, noi eredi della Tradizione spirituale delle genti italico-romane, scordarci mai che i nostri Dei, le forze che da sempre abitano la sacra terra dei nostri avi, vivono sempre con noi, dentro di noi, e noi con loro. Non dobbiamo mai perdere la speranza di un risveglio dell'Italia e dell'Europa, di un risveglio spirituale che riporti il nostro popolo alle sue radici essenziali. Ciò accadrà, forse non in quest'età terminale, magari nella prossima, ma accadrà.

Se poi vogliamo mettere la questione su un piano di legittima continuità giuridica la questione diventa assai spinosa, non esistendo più alcun Collegio Pontificale, né sodalizi, né collegi di sorta o vestali che badano al fuoco sacro. A tal senso Renato Del Ponte ha scritto una serie di articoli su vecchi numeri di Arthos, ad attestare una sopravvivenza del 'culto privato', indi arcaico ed originario, ben oltre l'inizio della nefasta era cristriano-romana. Il problema della legittimità non è cosa di poco conto, anche perché diventa difficile ravvisare dove passi il limite fra la parodia, la rielaborazione moderna di antiche credenze, e la messa in pratica attuale e coerente della pietas romana. La questione è annosa, ed è stata affrontata anche in passato da persone qualificate e preparate. Di certo la tradizione religiosa romana era una tradizione fondantesi sullo ius, quindi giuridica. Ogni carica, ogni rito, ogni situazione di rapporto col sacro erano regolamentate da rigide regole comportamentali. A tal senso credo interessante, nonché divertente, segnalare la composita realtà facente capo al sito http://www.novaroma.org, dove persone da tutto il mondo, ma principalmente statunitensi, hanno creato una comunità virtuale dove far rivivere la Roma dei Cesari. E questo anche in ambito spirituale, basti dare un'occhiata alla loro lista di discussione (http://groups.yahoo.com/group/ReligioRomana/), dove fioccano le cariche di pontifex e sacerdoti vari, date così ad abundantiam, senza alcuna reale investitura metafisica a giustificare tali gravosi compiti. Sembrerebbero convinti in quello che stanno facendo, ma essendo l'homo americanensis (o consumans) sprovvisto genticamente di alcuna autentica trascendenza verso il sacro, non percepisco nulla che vada oltre la mera pardia.

Ma questo ovviamente non ha nulla a che vedere con noi e con lo spirito essenziale che poniamo nel nostro approccio alla pietas romana.

Per rispondere sul numero dei pagani italico-romani presenti sul suolo nazionale, includendo tutte le diverse correnti non credo che si arrivi oltre qualche sparuta centinaia di aderenti. Eggià, siamo pochi, ma non è certo una buona giustificazione per restarsene con le mani in mano. Il mio, caro Pius Antoninus, è un invito a conoscere più da vicino le attività del MTR, fammi sapere se sei interessato, magari mandandomi un messaggio privato o indicandomi la tua casella e-mail. E' tempo di compattarci sotto le insegne dell'aquila romana sacra a Juppiter, è tempo di riportare la nostra nazione ai suoi Dei e di restaurare il Patto rotto.

Valete!

Orazio Coclite
24-04-03, 23:59
Credo di far cosa gradita ai più riportando la recensione al nuovo libro di Renato Del Ponte fatta da Alberto Lombardo su 'Il Tempo':



di ALBERTO LOMBARDO

È possibile conciliare il rispetto per le altrui tradizioni religiose con la rigorosa preservazione delle proprie? E mantenersi rigorosamente fedeli alle proprie divinità, ma al tempo stesso onorare le altrui? Sono interrogativi cui non è saggio rispondere impulsivamente; si sarebbe indotti a farlo in modo pregiudiziale, ideologico o emotivo, o ancor peggio a riferirsi ai tempi attuali, che in questa materia hanno ben poco da insegnarci.
Interessanti indicazioni invece ci vengono fornite, ancora una volta, dall'antica Roma. Essa fu un mirabile esempio (per molti secoli almeno) di come la specificità religiosa possa essere conservata e coltivata nel rispetto delle altrui credenze. Questo è quanto ci spiega, con molti esempi edificanti, un nuovo libro sull'argomento del professor Renato del Ponte, da lunghi decenni uno dei più appassionati studiosi della religiosità romana («La città degli dei. La tradizione di Roma e la sua continuità», Ecig Genova, 210 pagine, 15 euro). Nel libro sono riuniti una trentina di suoi articoli e saggi, pubblicati nell'arco di circa un ventennio, suddivisi in sezioni tematiche. Tra queste, le più significative sono probabilmente «Culti, simboli e immagini», che è una vera miniera di intuizioni significative, e «Lessico e diritto arcaico». I vari articoli che compongono quest'ultima sezione convergono nel mostrare il nodo che strettamente legava, in epoca arcaica, la sfera del sacro a quella del diritto, le cui strutture portanti hanno poi giocato un ruolo fondamentale sullo sviluppo dell'intera civiltà occidentale.
Ciò vale infatti non soltanto per le principali istituzioni del nostro diritto, veicolate dalla giurisprudenza medievale, ma anche per la stessa religione cristiana, che ha assorbito tanti elementi e «strutture» di quella romana (come di molte altre, del resto). Per esempio, il «pontefice» e la «curia», le parole «sacro», «santo» e «religioso», molte caratteristiche di santi e di beati e innumerevoli altre cose ancora hanno le radici profondamente immerse nel mondo religioso e spirituale romano (e ancor prima in quello indoeuropeo).
Alla domanda circa cosa possa identificare la "visione del mondo" che specificamente caratterizza la religiosità romana e quali ne siano gli elementi salienti, del Ponte ha così risposto: «Consiste nella comprensione che tutto quanto ci circonda, in misura differente, partecipa del divino».
L'autore sostiene che la grandezza cui Roma giunse fu dovuta, in ultima istanza, proprio al «patto primordiale» (pax deorum) stipulato alle origini della città e voluto ribadire nel tempo dai suoi cittadini con la perpetua scansione del rito. Così Del Ponte, intendendo in questa singolare accezione la religiosità romana, giunge ad auspicare una ripresa dell'autentico «spirito» della romanità. E ci avverte che se anche ormai da tanti secoli la pax deorum, la concordia civile con gli dei, è andata perduta, pure il risorgere di una simile attitudine «religiosa» potrebbe ancora favorire una ripresa del migliore spirito di Roma antica.

giovedì 10 aprile 2003

Albino Cecina
02-05-03, 17:57
Originally posted by Pius Antoninus
la tua osservazione è giusta e credo di dovere una risposta.

Dovete sapere che io prima di "conoscere" voi pensavo di essere l'unica persona al mondo che credesse che la religione degli antichi romani non fosse "roba di storia".
Insomma che non fosse una religione di un popolo morto.
Quindi io, al momento, conosco altre 6/7 persone soltanto in tutto il pianeta terra che la pensino come me.

Questo potrà darvi fastidio, e me ne dispiaccio, ma non avevo la minima idea che esistesse il Movimento Tradizionalista Romano.

Di questo MTR io non so quasi niente. Il numero dei membri ad esempio. Quanti pagani-romani (scusate questo termine insulso ma faccio per essere chiaro e al tempo stesso breve) vi sono approssimativamente in Italia? Toglietemi questa curiosità.

Tu nhmem dici giustamente come fa uno che si definisce, anche se su un forum, Pontifex Maximus a dubitare del ritorno di questa religione.
Evidentemente non hai vissuto nell'isolamento più totale come me da questo punto di vista. Oppure nei sei uscito prima.
Voi avete contatti e persone che la pensano come voi/noi con cui dialogare. Io prima di conoscervi avevo solo i miei libri.

Isolamento che però ha i suoi vantaggi perchè mi ha portato a assorbire interiormente certe credenze senza la manipolazione di nessuno in special modo di quei tanti impostori (l'avete ammesso anche voi) che ci sono in giro.
Gente, tanto per fare un esempio, che si rifà a Bacco solo perchè li "autorizzerebbe" a fare orge.

Questo isolamento ha avuto un risvolto positivo e uno negativo:

-quello positivo è che ho seguito la via romana agli Dei in maniera molto precisa, se vogliamo quasi accademica.
Perchè il mio amore per Roma era prima di tutto un amore storico. Da qui l'ammirazione per la loro civiltà e di conseguenza per la religione che l'ha permessa.

-Il risvolto negativo è che a stare sempre in isolamento totale si ritiene di essere gli unici rimasti e che quindi i nostri pensieri ce li porteremo nei campi elisi, senza nessuno intorno che possa capire. E quando sei abituato a pensare di essere solo non vedi con tanta speranza l'idea di ritrovarti in milioni di persone.

Grazie per l'attenzione.
Spero di aver chiarito; certo che se fossi smentito non potrei che gioirne. :)

Caro Antonino,
quello che hai descritto si adatta quasi perfettamente anche a me. Anch'io ho iniziato a studiare la religione etrusca e poi romana
a partire dai 14 anni in perfetta solitudine. Anch'io ho cercato di documentarmi rimanendo il più vicino possibile alla realtà storica, quasi con ossessione filologica. Infine neanch'io ero a conoscenza di organizzazioni "pagane" romane in Italia fino a poco tempo fa. Del MTR venni a conoscenza quasi casualmente leggendo l'articolo di Del Ponte sulla Tradizione Romana che si trova sul sito di Algiza (Centro Studi La Runa). Devo dire però che a differenza tua non ho mai creduto possibile di essere l'unico "pagano" romano che ci fosse in Italia, se non altro per un calcolo di probabilità: anche se ce ne fosse uno solo in ogni capoluogo di provincia, saremmo già un centinaio. E poi in Italia c'è tanta gente ammiratrice sfegatata del nostro passato romano e anche qui, statisticamente, un certo numero di persone, anche se piccolo, deve essersi spinto oltre... Perciò feci una specie di esperimento: mandai una lettera ad alcuni giornali, spiegando che ero un "pagano" romano, e non solo la pubblicarono, ma ricevetti delle risposte da altri "pagani" romani del centro e nord Italia. Curiosamente anche queste persone vivevano nella condizione mia e tua, di totale isolamento "religioso" e praticamente nessuno aveva sentito parlare di gruppi come l'MTR.

Perciò vedi che non siamo soli, semplicemente non siamo...collegati.

Ciao.

Albino Cecina
02-05-03, 18:55
Originally posted by Orazio Coclite


A tal senso credo interessante, nonché divertente, segnalare la composita realtà facente capo al sito http://www.novaroma.org, dove persone da tutto il mondo, ma principalmente statunitensi, hanno creato una comunità virtuale dove far rivivere la Roma dei Cesari. E questo anche in ambito spirituale, basti dare un'occhiata alla loro lista di discussione (http://groups.yahoo.com/group/ReligioRomana/), dove fioccano le cariche di pontifex e sacerdoti vari, date così ad abundantiam, senza alcuna reale investitura metafisica a giustificare tali gravosi compiti. Sembrerebbero convinti in quello che stanno facendo, ma essendo l'homo americanensis (o consumans) sprovvisto genticamente di alcuna autentica trascendenza verso il sacro, non percepisco nulla che vada oltre la mera pardia.

Ma questo ovviamente non ha nulla a che vedere con noi e con lo spirito essenziale che poniamo nel nostro approccio alla pietas romana.

E non solo questo. Da buoni americani, si documentano praticamente solo sui loro autori, ma nel mondo anglo-sassone la religione romana è ancora ancorata alla visione primitivista di Rose & C. Perciò si ritrovano le vecchie concezioni del Marte agrario, il numen come stadio originario degli dèi, ecc.(http://www.novaroma.org/religio_romana/deities.html)




Per rispondere sul numero dei pagani italico-romani presenti sul suolo nazionale, includendo tutte le diverse correnti non credo che si arrivi oltre qualche sparuta centinaia di aderenti.
Valete!

Come ho scritto al Pio Antonino, entrai in contatto tempo fa con diversi "pagani" romani di varie regioni d'Italia. Statisticamente solo 1 su 10 di queste persone conosceva per sentito dire qualche gruppo come il MTR, ma non ne faceva comunque parte.

Quindi, se volessi azzardare una stima al ribasso, direi che il numero di "pagani" romano-italici "solitari" è almeno 10 volte quello degli affiliati ai vari gruppi (ma probabilmente 15-20 volte). Perciò tirando le somme...

Orazio Coclite
05-05-03, 16:55
Originally posted by Albino Cecina
Perciò feci una specie di esperimento: mandai una lettera ad alcuni giornali, spiegando che ero un "pagano" romano, e non solo la pubblicarono, ma ricevetti delle risposte da altri "pagani" romani del centro e nord Italia. Curiosamente anche queste persone vivevano nella condizione mia e tua, di totale isolamento "religioso" e praticamente nessuno aveva sentito parlare di gruppi come l'MTR.
Certo sarebbe interessante leggere questa tua lettera e anche le risposte ricevute.

:)

Albino Cecina
06-05-03, 17:29
Questa è la lettera che mandai ad alcuni giornali (fu pubblicata da Stampa, Messaggero e Tirreno).

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Sono un Quirite Romano, cioè seguo la religione dell’antica Roma

Quando avevo 12-13 anni cominciai a interessarmi della religione e della cultura dell’antica Roma e da allora ho raccolto tutto ciò che ho trovato e ancora trovo sul culto degli dèi, sia attraverso le opere degli antichi scrittori latini e greci, sia leggendo i testi dei moderni studiosi (Dumézil, Carandini, Del Ponte, Quilici), nelle biblioteche e nelle librerie. Questa ricerca è necessaria perché nella religione romana non esistono testi sacri da studiare, come possono essere la Bibbia o il Corano, e d’altra parte non si può inventare nulla nel culto degli dèi perché la religione romana si è formata in secoli di esperienza religiosa del popolo romano e ciò che fu stabilito dagli dèi deve essere rispettato.

Naturalmente continuo a vivere la mia vita normalmente (on vado in giro in toga, non rivolgo la parola in latino agli altri, né sacrifico capretti in mezzo alla strada!): mi comporto come qualsiasi altra persona della mia città, con i suoi pregi e i suoi difetti e prego gli dèi immortali dentro di me affinché mi aiutino a superare i problemi piccoli e grandi della vita, e devo dire che fino ad ora mi hanno sempre aiutato. Oltre a questo seguo i principi etici tradizionali romani, idealizzati da Cicerone, Catone, Tito Livio, principalmente la moderazione in tutte le cose, la semplicità, la costanza, la modestia. Inoltre ho studiato le principali vie filosofiche del mondo greco-romano (come d’altronde facevano i nostri padri fin dal II secolo a. C.) e ho trovato che lo Stoicismo (di sui il manuale di Epitteto è la guida più facile) è quello che più si avvicina ai miei principi tradizionali.

Mi trovo però in una situazione particolare: mentre adesso anche le sette più assurde non solo hanno diritto di cittadinanza (e questo è più che giusto perché ognuno ha diritto a credere in quello che vuole) ma trovano anche spazio sui media, coloro che fanno riferimento al Cultus Deorum sono come naufraghi in un mare in tempesta: ognuno di essi è isolato e crede di essere solo al mondo, non sa se esistono altri come lui, né dove si trovino; c’è la mancanza assoluta di qualsiasi riferimento, non esiste in tutta Italia alcuna organizzazione o associazione che riunisca persone del nostro credo, o se esiste è ben nascosta.
A causa di questo e del fatto che la nostra religione “ufficialmente” non esiste più da circa 15 secoli, ognuno di noi Quiriti Romani è abbastanza restìo a dichiararsi, perché non viene assolutamente preso sul serio, per cui viene preso in giro, oppure considerato matto, o addirittura guardato con sospetto come fosse membro di qualche strana setta.

Si aggiunga a ciò, che nei libri di scuola la religione romana è descritta come un misto di superstizione e di favole, e queste balle si ritrovano scritte anche su parecchi libri cosiddetti “seri”; non parliamo poi di Internet dove la quasi totalità dei siti dedicati al Cultus Deorum sono infarciti di fesserie (anche per questo ho appena iniziato a costruire un sito dove spiegare la vera essenza della religione romana [seguiva URL del mio vecchio sito, adesso inattivo]. Da qualche anno però le cose stanno cambiando: gli studi di George Dumézil e di Renato Del Ponte hanno riportato alla luce la spiritualità del popolo romano, la sua convinzione dell’esistenza del divino in ogni esser vivente (uomo, animale o pianta), la sua manifestazione in vari modi, in vari luoghi della Terra e perfino nei vari momenti della vita quotidiana.
La nostra religione è data per morta: questo può essere vero per il culto pubblico, dato che non esiste al mondo un solo tempio romano intatto e aperto al culto da quando l’imperatore Teodosio li fece chiudere.
Privatamente però alcuni hanno conservato il culto e continuano a pregare gli dèi immortali nel tempio della loro coscienza.
Questa antica coscienza giace in un angolo dell’anima di ogni persona: alcuni l’hanno distrutta o soffocata per seguire altre religioni, alcuni invece l’hanno mantenuta viva, ma nella gran parte delle persone essa rimane latente, addormentata, come il dio Saturno, di cui si racconta che stia dormendo sull’Isola dei Beati, ma che un giorno si sveglierà per riportare l’Età dell’Oro sulla Terra.

Faccio qui un appello: se tra chi leggerà queste righe, ci sarà qualcuno che aderisce o simpatizza o è semplicemente interessato alla religione romana, mi contatti all’indirizzo [], cosicché potremo scambiarci delle opinioni..

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RISPOSTE RICEVUTE
Nel rispetto della privacy ho eliminato i riferimenti personali che possano permettere l’identificazione dei corrispondenti.
Le risposte sono arrivate dalle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio.

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1--- ... ti scrivo perché, sebbene io non possa definirmi un seguace dell’antica Roma, essendo interessato anche ad altre religioni pagane a cui mi sento legato, ciò nonostante sono particolarmente vicino alla religione romana arcaica e etrusco-italica. In due parole mi definisco solo pagano perché non mi limito ad una sola tradizione. Nei paesi anglosassoni i pagani sono relativamente numerosi e, diciamo, allo scoperto avendo luoghi di riunione e visibilità sociale. Spesso purtroppo sono un po’ naif ma hanno il vantaggio di essere come “vergini” e quindi più liberi da influenze nocive. Qui in Italia so che ci sono gruppi ma molto nascosti e talvolta troppo legati ad ambienti di destra oppure singoli che studiano la religione romana o etrusco-italica senza però cercare di rivivificarla attraverso la pratica religiosa. Mi ha fatto molto piacere, quindi, leggere la tua lettera. Ho sempre sentito fin da piccolo fortemente la presenza delle forze naturali, i mutamenti delle stagioni cosicché quando sono cresciuto non ho trovato difficile definirmi pagano. Però mi sentivo isolato; oggi sempre meno grazie ad internet e ad alcuni amici. Spero che questo sia l’inizio di un rapporto fruttuoso per entrambi. Credo sia giunto il momento anche per l’Italia di avere una rete di gruppi anche tra loro eterogenei che facciano rivivere la religiosità dei nostri antenati. Sento che l’Italia con i suoi luoghi santificati dalla presenza degli avi e degli dei è come una dea in attesa di essere di nuovo apertamente onorata. Forse un giorno di nuovo l’orgoglio per la bellezza e la saggezza degli dei potrà essere mostrato pubblicamente, e che sia messa fine all’assurda egemonia della religione cattolica con i suoi empi padri pii.

2--- ... ho letto con interesse e sorpresa la tua lettera ... Anch’io sono affascinato dalla religione e – aggiungo – la morale, la mentalità, la tolleranza degli Antichi Romani. E questo fin da quando, alle Medie e al Liceo Classico, ho studiato il latino e la sua letteratura. ... Ritengo che la religione cristiana sia una delle principali cause del declino e poi del crollo dell’Impero Romano. Credo di non averglielo mai potuto “perdonare”. Così ho abbandonato fin da piccolo la religione cristiana-cattolica che trovo detestabile per vari motivi. Figurati che l’amore per la cultura romana mi ha persino spinto a collezionare gli unici oggetti dell’epoca che sia possibile collezionare: le monete. Raccolgo infatti monete romane del periodo che va da Augusto ad Alessandro Severo. Mi fermo a quel punto perché ritengo che, più tardi l’impero sia sempre più inquinato dalla religione cristiana e sia sempre più decadente (basti pensare alle monete del tardo impero che sono piene di riferimenti al cristianesimo, croci, la Vittoria che si trasforma in un angelo, il cristogramma etc.). ... guardandole mi sembra un po’ di ritornare ai bei tempi in cui furono emesse. Certo è un po’ poco! I miei colleghi numismatici non capiscono la mia ammirazione per quel periodo storico: loro raccolgono quelle monete come potrebbero raccogliere monete di Napoleone. Per loro è lo stesso: è piuttosto il gusto per il possesso a motivarli.

3--- ... ho letto con interesse la tua lettera ... sfortunatamente la mia cultura in materia di credi è piuttosto scarsa; lo stesso dicesi per la religione del antica Roma, di cui ho avuto cenni tramite alcuni romanzi storici. Premessa questa mia “defezione religiosa”, posso affermare di nutrire grande interesse e soprattutto rispetto per i principi etici tradizionali romani a cui tu ti attieni e a cui fai riferimento nella tua. ... se è possibile, potresti per favore inviarmi del materiale oppure indicarmi dei riferimenti a cui io possa attingere per approfondire le mie conoscenze senza dovermi leggere a casa i trattati di Cicerone e Tito Livio?

4--- ... non conosco il suo Curriculum Vitae e quale sia stata la spinta interiore che lo ha condotto verso l’antica e nobile religione dei Quiriti, ma indicherò le ragioni che mi hanno spinto ad esserne un “simpatizzante”. [SEGUONO RIFERIMENTI ABBASTANZA PERSONALI CHE SINTETIZZO COSì: cresciuto da cattolico, se ne stacca per la delusione e si avvicina, grazie allo studio, alla cultura classica. Da qui la scoperta che il cristianesimo è un falso monoteismo che ha essenzialmente mutuato gran parte dell’antico paganesimo nella nuova religione.] ... ritornando a noi, i valori dello Stoicismo hanno fatto grande la civiltà romana e, pur non riuscendo sempre a seguire l’ideale della “serietà morale” (gravitas) (quanto è difficile...), per la virtus e la pietas me la cavo abbastanza bene. Indubbiamente sono fra quelli che nella loro coscienza hanno un culto per gli Dei immortali, cosicché ho provato un gran piacere nel leggere la sua lettera.

5--- ... Ho letto questa mattina la tua lettera e mi ha molto interessato. Perché? Vedi, da un po' di tempo sto portando avanti - su me stesso e forse un giorno coinvolgerò anche altra gente - un progetto di ricostruzione dell'uomo "classico" o anche dell'uomo "rinascimentale", con ritorno alla cultura e ai valori di quei tempi e di quella civiltà. Capisci che l'aspetto religioso è
importante e anch'io sento una fortissima attrazione per la religione dei nostri padri, per la religione di Roma, per i sacri riti degli dei immortali. Ho letto la tua lettera con vivissimo interesse e ora ho molte domande. Parlami di voi (se siete un gruppo di persone) oppure comunque raccontami qualcosa, come conoscersi, come trovarsi... fra persone che venerano gli dei e che vivono quegli antichi valori. Ti ringrazio in anticipo per quello che vorrai dirmi.

6--- ... ho letto con molto interesse la tua lettera. Sono in molti quelli che rimpiangono la scomparsa della antica religione Olimpica. Gli Dei ci hanno lasciato quando gli uomini hanno cessato di comprenderli. Il politeismo non ha mai causato guerre di religione,non ha mai preteso il possesso della Verita' assoluta,sempre ha praticato la massima delle virtu': la Tolleranza. La rinascita della Dea Ragione sembra tuttavia presagire l'avvento di tempi migliori. Autori come Calasso e la sua casa editrice Adelphi ci forniscono occasioni di conoscenza ed alzano il velo sulla grande menzogna che ha dominato per millenni e che tanti lutti, sofferenze e sciagure ha causato. Se riceverai altre lettere e formerai un piccolo cenacolo sara' bello incontrarci.
Non sentirti solo e non curarti delle invettive degli ignoranti.

7--- ... Mi ha fatto molto piacere leggere la tua lettera. Anch' io sono un Quirite e lo sono da sempre quasi senza essermene accorto. Fin da piccolo leggevo per ore e ore le vicende degli Antichi Dei e col passare degli anni mi sono accorto che quando mi trovavo in difficoltà mi veniva spontaneo rivolgermi a Loro per un aiuto e nonostante tutto la mia vita è migliore di quella di tanti altri. Così col tempo mi sono reso conto che la grande maggioranza della gente cosiddetta normale vive in realtà in uno stato di dolore e di tristezza profonde che come un tarlo rode i loro animi, i loro pensieri; in essi è depositato un immane senso di colpa iniettato in modo maligno dalla chiesa cristiana per indebolire gli spiriti di quello che fu nell'antichità uno dei più grandi popoli del mondo.
Come avrebbe potuto altrimenti il cristianesimo abbattere la civiltà Greco-Romana se non indebolendo da dentro la sua vitalità?
Ho molti amici che sono cristiani e vedo nei loro occhi un dolore continuo e logorante che li porta a non godere delle bellezze di ogni giorno, che li porta a non vivere.
Forse è giunto il momento della rinascita (stavo per dire riscossa) degli antichi ed eterni Culti, quelli veri che possano soppiantare per sempre un fede falsa e palesemente insana.
Vorrei che le persone che ora soffrono per la mancanza di Luce possano un giorno vivere come noi; e finalmente guardando le persone care negli occhi vorrei non dover più pensare "Che pena mi fa chi guarda un antico tempio e non crede agli Dei".

8--- ... Ho letto la sua lettera e l'ho trovata molto interessante. Non sono politeista (piuttosto panteista), ma mi é sempre
interessato il rapporto umano/divino nella civiltà classica, e soprattutto la sua ricaduta morale e psicologica sull'individuo e la società. Spero tanto che lo spirito religioso degli antichi sia sepolto nel cuore di molti.
Non so lei, ma io mi sento derubata di parte della mia storia e tradizione dall'avvento del cattolicesimo, che ha pescato a destra e a manca idee, principi (da Platone a tutti i miti mediorientali), feste e tradizioni (greche, romane, celtiche). Quel poco di tradizione classica che ha permeato tutta la cultura bizantina é stato sistematicamente omesso dalla nostra educazione e il tentativo di rinascita di paganesimo antico promosso dagli intellettuali rinascimentali é stato riassorbito da una malintesa idea di
centralità della conoscenza scientifica separata da qualità spirituale.
Spero che molte persone come lei, quasi in clandestinità, continuino ad allungare il filo rosso che dai nostri padri ci porti all'era di Saturno, tenendo vive le virtù morali ed il senso umano che le religioni antiche hanno aiutato a sviluppare nell'uomo.
Grazie

9--- ... Ho letto il tuo "annuncio" e mi sono incuriosito alla tua religione. Avevo già sentito parlare di streghe che facevano riferimento agli dei romani per dare dei nomi alle forze della natura, ma che sopravvivesse ancora il culto dei Romani proprio non lo sapevo. Io sono ateo, però a volte penso che la natura abbia un'anima, che sia viva, mi comunica qualcosa, per questo, poichè nella tua lettera hai parlato del fatto che i Romani credessero in queste forme dell'espressione degli dei, e siccome sono "quasi alla ricerca" di una religione che rifletta questi aspetti e non avrei intenzione di inventarmela, ho deciso di risponderti affinchè tu mi renda un pò più chiare le idee su questo credo. Ovviamente sarà per te molto difficile, dopo anni di ricerche,
convertirmi in poche righe, però potremmo dar vita a una sorta di discussione fatta da molte lettere e messaggi.

10--- ... sono un pagano (sincretista). Ho letto con piacere la tua lettera. Ho cominciato anch'io a scoprire l'antica luce verso i 14 anni, ampliando poi lo spettro dalla religione greca, alla romana fino alla nordica (Asatru). Fino ad internet non avevo contatti. Pensiamo tutti di essere isole in una vasto oceano poi ci accorgiamo di essere un arcipelago. Se usi internet troverai molti altri pagani. Quanche link interessante (sono tutti in inglese) The Stele e The Onphalos(tramite motore di ricerca)oppure www.novaroma.org, o anche www.steel.laiv.org (legion XV), per la religione nordica http://midnotsol.org. www.hilfrej.dk.
www.irminsul.org.


Qualche altra lettera di “pagani” è andata persa con la formattazione del disco rigido.
Poi c’erano alcune lettere d’incoraggiamento da parte di atei o agnostici che però vedevano con simpatia il paganesimo e chiedevano qualche informazione in più.

Orazio Coclite
07-05-03, 20:44
Grazie Albino Cecina per questo interessantissimo contributo che non fa che confermare quello che anche io credo, e cioè che l'antico spirito non è morto del tutto, ma cova come fuoco sotto le braci, e basterebbe che la 'Via Romana agli Dei' avesse finalmente la giusta visibilità per attrarre tantissima gente.

Vale.

nhmem
07-03-04, 17:38
Presentazione fiorentina de LA CITTA' DEGLI DEI
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=926480#post926480 (http://)

nhmem
07-03-04, 17:40
Originally posted by nhmem
Presentazione fiorentina de LA CITTA' DEGLI DEI
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=926480#post926480