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Visualizza Versione Completa : petrolio



Ulan
28-03-03, 13:31
A riecchili! «È la guerra del petrolio» non ricordo un solo conflitto (dov’erano coinvolte armate anglosassoni) che non sia stato definito così dal il solito pacifista in SPE.
Dalle Falkland alla Bosnia la solita nenia e, se nel teatro d’operazioni gli unici idrocarburi reperibili erano quelli delle stazioni di servizio, ecco pronta la variante «è la guerra degli oleodotti».
Certo se l’Iraq non galleggiasse sul greggio sarebbe il Tagikistan ed il suo despota difficilmente avrebbe avuto i mezzi per restare al centro della scena vent’anni e più.
È ormai banale e noioso ribadire come questa visione della politica internazionale sottintenda una straordinaria pochezza d'analisi, m’incuriosisce di più capire perché una fesseria di tale calibro possa fare così persa sull’opinione pubblica.
Certo il petrolio fa schifo, puzza, unge e macchia e, se pecunia non olet, il petroldollaro è addirittura immondo salvo non serva a sostenere le campagne eco-pacifiste contro il nucleare.
Certo l’invidia sociale alla base dell’anticapitalismo cattolico e comunista gioca la propria parte.
Certo la leggenda nera delle sette sorelle funziona sulla carta stampata e nei talk show specie quando a raccontarla è un giornalista che soggiornava a Mosca a spese del KGB.
Certo è più facile ricordare le multinazionali intente a piegare le pubbliche istituzioni all’interesse privato piuttosto che quel fenomeno parastatale d’Enrico Mattei: il petroliere catto-terzomondista corruttore di ministri con i soldi del Governo.
Però della storia di sesso, soldi e socialisti che ha coinvolto nell’ordine: il Presidente del consiglio costituzionale (organo inventato da Mitterand per sistemare l’amico in questione e grossomodo equivalente ad una corte costituzionale), il sindaco di Parigi (amico questo di Chirach), una gran dama autodefinitasi puttana delle Repubblica meritava un film tento più che si dipanava nello sfarzo smodato dei palazzi parigini della ELF (l’AGIP transalpina).
Invece, dopo le roccambolesche assoluzioni con cui s’è conclusa, è stata occultata da una spessa cortina di discrezione come, del resto, gli affari che quella stessa compagnia petrolifera (di Stato per carità) ha intrecciato con il regime saddamita.
Ma torniamo a bomba, tutti schifano il petrolio, tutti s’adombrano se le grandi potenze si muovono per garantire la sicurezza e la regolarità negli approvvigionamenti petroliferi necessari alla propria sopravvivenza come società organizzate ma, curiosamente, tutti aborrono la prospettiva della benzina a 4000 lire né si prende in considerazione l’ipotesi del suo razionamento.
È questa la balordaggine di una situazione che vede legioni marciare contro la guerra del petrolio mentre un’enorme percentuale di queste moltitudini è viva, vitale e schiamazzante solo perché ha avuto la fortuna di nascere nella società industriale fondata sugli idrocarburi.
In un mondo in cui non si facevano le guerre per la nafta (ma per l’allume, l’oppio, gli schiavi, le zanne d’elefante e le corna di Menelao), presi a campione 100 di quei manifestanti, la situazione sarebbe stata pressappoco questa: il nobiluomo Agnoletto e la marchesa Ripa di Meana sarebbero potuti anche essere li se non avessero avuto altri impegni al circolo del bridge; 6 sarebbero in attesa come cocchieri e lacché; uno, in una tetra stanzetta a tenere i conti dei sullodati patrizi; Dario Fo sul carrozzone a campare di stenti saltimbancando da una fiera all’altra per un tozzo di pane.
E fin qui i privilegiati, poi 15 a rompersi la schiena sui campi, se maschi e a rompersi la schiena sui campi e in casa se donne (con la simpatica alternativa del bordello); 40 morti nel primo mese di vita; 25 cancellati dalla peste, dal colera, dalla diarrea, dalla sifilide o stroncati da un’appendicite o una fistola perianale prima dei 40 anni; 10 infine avrebbero conosciuta la morte degli eroi tra i 14 ed i 25 (in realtà 1 sul campo, 9 come sopra).
È divertente veder latrare contro la oro nero gente il cui cognome nella civiltà del letame li incatenava alla zappa ed alla zolla e nella civiltà del carbone li condannava a 14 ore giornaliere di pressa o laminatoio.
Il mondo a petrolio permette ad una cassiera di supermercato di avere tante scarpe, vestiti, feste ed amanti quanti ne aveva la marchesa di Montespan, ad uno scolaro elementare d’avere disponibili più libri ed informazioni d’un abate benedettino.
L’energia e l’industria consentono oggi a centinaia di migliaia di studenti semianalfabeti di trascinate quell’inutile esistenza scioperata prima possibile solo a poche decine di cicisbei.
Chi dice che la guerra lo angoscia per il futuro dei proprii bambini dovrebbe essere terrorizzato al pensiero di quale destino sarà riservato ai pargoli senza una politica realistica e determinata di controllo sugli approvvigionamenti energetici.
Dovrebbe ragionare su quali prospettive si aprirebbero loro sotto il ricatto petrolifero di despoti criminali o bizzarri signori col tovagliolo in testa ed il lavandino in oro zecchino.
Certo la grande forza dell’Occidente è l’ingegno adattativo, la capacità intellettuale di gestire gli imprevisti innovando; certo supereremmo la prova come la superammo negli anni ’70 ma chi vuole tornare agli anni ’70?
Nelle more della ricerca di una soluzione tecnologica una recessione devastante cancellerebbe gli ultimi vent’anni di progresso delle classi medie, meno pensioni, meno ospedali meno qualità della vita e, per taluni, meno vita.
Provate a campare con 2/3 dell’attuale stipendio, poi ne riparliamo.
Oggi e per un pezzo il nostro presente ed il nostro futuro dipendono ad un flusso di idrocarburi costante e conveniente, sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Muhaddip
04-04-03, 01:32
Io dico sempre....MAGARI....gli fregassero tutto il petrolio dalle mani dei beduini e straccintesta vari! Che ne dite di una diminuzione del prezzo della benzina ad un decimo di cio' che e' oggi,con conseguente diminuzione del prezzo di ...tutto( cacciaviti, patatine, chiodi di garofano, paglia, cazzinculo...etc.) ...tutto! Vi dispiacerebbe molto?...A me....definitivamente...NO.

Ulan
07-04-03, 20:21
parole sante, soprattutto ora che attendo una nuova auto americana che mi dicono consumi poco meno di una portaerei sovietica con gli inniettori sporchi

Muhaddip
08-04-03, 10:43
Auto americana??? ...Non generalizziamo ...cos'e' cos'e? Informazioni precise please. E poi....scusa...utilizza me!!!! Io so dove cercare. Te la trovo a meno. Conosco ..le " aste della polizia" dove le auto si possono trovare a prezzi totalmente stracciati. Sto vendendo un auto anche in questi giorni ( ...Mitsubishi...pero'...)..inoltre...conosco almeno 6-7 persone che si occupano di auto in varie maniere e vari livelli. Anche ...macchinone "vintage" ( vecchio stile) americane. Informazioni please.