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Mati777
05-04-03, 00:27
Da http://www.lastampa.it/edicola/sitoweb/Economia/art12.asp

L´ULTIMO MESE DI INCENTIVI SPINGE LE VENDITE A QUOTA 269.800 (+27,4%)
Marzo record per l´auto Fiat +13,4%, bene la Stilo

4/4/2003



TORINO

Boom di immatricolazioni in Italia in marzo, ma non sarà sempre così. Secondo i dati della Motorizzazione le vendite del mese sono state 269.800, il 27,4% in più rispetto ad un anno fa, portando il trimestre ad un segno positivo del 5,8% con 695.100 consegne. Ma anche questa volta, come alla fine del luglio 2002, l´impennata è stata determinata dalla scadenza degli ecoincentivi (31 marzo), finora non rinnovati, con un balletto di «forse sì», «forse ma», «forse più tardi» che contribuisce soltanto a deprimere il mercato. Le previsioni per i mesi a venire sono tutt´altro che positive. Da rilevare che una proroga - di cui potrebbe discutere già oggi il Consiglio dei ministri - è stata caldeggiata addirittura da due ministri, Antonio Marzano (Attività produttive) e Altero Matteoli (Ambiente), dall´amministratore delegato di Fiat Auto Giancarlo Boschetti, dalle due associazioni di categoria Anfia e Unrae, oltrechè da tutti gli operatori. Nel mese, Fiat Auto ha conquistato una quota di mercato del 28%, lo 0,4% in più rispetto a febbraio a conferma del trend positivo del Gruppo, che ha determinato un buon ricupero del titolo in Borsa che dopo aver superato quota 6 euro, guadagnando più del 3%, ha chiuso a 5,87 (+1,29%). Da Mirafiori spiegano che, nonostante il basso livello degli stock di vetture a disposizione della rete commerciale dovuto alla fermata produttiva di gennaio dello stabilimento di Termoli in seguito all´alluvione, con la perdita di 43.000 motori, le vendite sono cresciute del 13,1%. E´ proseguito anche l´andamento positivo della raccolta ordini, in aumento rispetto alle attese. Buoni segnali continuano ad arrivare dai nuovi prodotti. E´ il caso della Stilo Multiwagon che ha fornito un grosso contributo a consolidare il portafoglio ordini clienti (+20%). Nel trimestre, in cui la fermata forzata di Termoli ha avuto il suo maggiore impatto, la perdita è stata dell´8,2%, con una quota del 28,7%. Fiat e Lancia hanno confermato, sempre in marzo, la loro leadeship nei segmenti delle city-car, delle small car e dei monovolumi. In quest´ultimo, in particolare, l´incremento su febbraio è stato, rispettivamente, dell´1,7% e del 6,3%, con una quota complessiva del 32%. Ottimi risultati per il Doblò che, nel suo segmento, è ormai leader con il 33,7%. Nelle city-car molto buono l´andamento di Panda (+9,8%), mentre nelle small car Punto e Lancia Y hanno ottenuto sul mese precedente un incremento dell´1,1% e dello 0,7%. Bene anche Alfa Romeo che, con una crescita del 16% nel mese, ha concluso il trimestre con volumi superiori del 5% rispetto all´anno scorso. Fra le dieci vetture più vendute nel periodo è entrata in classifica la Stilo preceduta dalla Punto, sempre largamente in testa, dalla Seicento al terzo posto e dalla Panda al settimo. Sulla validità degli ecoincentivi, Carlo Sinceri, presidente dell´Anfia ha ricordato, fra l´altro, che il «risultato di marzo è in linea con le nostre previsioni. Se gli aiuti non dovessero essere riproposti - aggiunge - verranno confermate purtroppo anche le altre nostre anticipazioni, a cominciare dall´andamento di aprile, mese in cui saranno vendute al massimo 155.000 -160.000 vetture, con una perdita di quasi 20 punti rispetto ad un anno fa. Su base anno, oggi dobbiamo immaginare livelli di domanda inferiori a 2,1 milioni e ciò anche senza rifugiarsi nei più severi scenari internazionali». Per Salvatore Pistola, numero uno dell´Unrae, la fine degli incentivi interrompe un´azione che dovrebbe essere strutturale, considerando il problema dei circa 8 milioni di vetture non ancora catalizzate che debbono essere sostituite per contribuire al miglioramento ambientale ed alla sicurezza. Le cifre parlano chiaro. Nei nove mesi di agevolazioni (luglio 2002-marzo 2003) le immatricolazioni - fa notare l´Anfia - sono salite del 5,2% a 1.734.300 rispetto allo stesso periodo 2001-2002. Secondo la consueta inchiesta del Centro studi Promotor, il 66% dei concessionari prevede, in assenza di incentivi, una pesante caduta della domanda nei prossimi tre-quattro mesi. «Pertanto non si vede perchè il Governo non dovrebbe adottare un nuovo provvedimento che, oltretutto, è remunerativo per le casse dello Stato». Quanto? Secondo l´Unrae le sole 95.000 unità vendute in più con l´ultima campagna si sono tradotte in circa 220 milioni di euro di iva in più di incassi. Fra le marche estere da segnalare la Citroen che nel trimestre ha raddoppiato le vendite rispetto al 2002. In testa la Ford (quota 10,2%), seguita da Renault (8,1%) e da Opel (7,5%).

Forza FIAT:D

Oli
05-04-03, 13:09
Originally posted by Mati777
Da http://www.lastampa.it/edicola/sitoweb/Economia/art12.asp

L´ULTIMO MESE DI INCENTIVI SPINGE LE VENDITE A QUOTA 269.800 (+27,4%)
Marzo record per l´auto Fiat +13,4%, bene la Stilo

4/4/2003



TORINO

Boom di immatricolazioni in Italia in marzo, ma non sarà sempre così. Secondo i dati della Motorizzazione le vendite del mese sono state 269.800, il 27,4% in più rispetto ad un anno fa, portando il trimestre ad un segno positivo del 5,8% con 695.100 consegne. Ma anche questa volta, come alla fine del luglio 2002, l´impennata è stata determinata dalla scadenza degli ecoincentivi (31 marzo), finora non rinnovati, con un balletto di «forse sì», «forse ma», «forse più tardi» che contribuisce soltanto a deprimere il mercato. Le previsioni per i mesi a venire sono tutt´altro che positive. Da rilevare che una proroga - di cui potrebbe discutere già oggi il Consiglio dei ministri - è stata caldeggiata addirittura da due ministri, Antonio Marzano (Attività produttive) e Altero Matteoli (Ambiente), dall´amministratore delegato di Fiat Auto Giancarlo Boschetti, dalle due associazioni di categoria Anfia e Unrae, oltrechè da tutti gli operatori. Nel mese, Fiat Auto ha conquistato una quota di mercato del 28%, lo 0,4% in più rispetto a febbraio a conferma del trend positivo del Gruppo, che ha determinato un buon ricupero del titolo in Borsa che dopo aver superato quota 6 euro, guadagnando più del 3%, ha chiuso a 5,87 (+1,29%). Da Mirafiori spiegano che, nonostante il basso livello degli stock di vetture a disposizione della rete commerciale dovuto alla fermata produttiva di gennaio dello stabilimento di Termoli in seguito all´alluvione, con la perdita di 43.000 motori, le vendite sono cresciute del 13,1%. E´ proseguito anche l´andamento positivo della raccolta ordini, in aumento rispetto alle attese. Buoni segnali continuano ad arrivare dai nuovi prodotti. E´ il caso della Stilo Multiwagon che ha fornito un grosso contributo a consolidare il portafoglio ordini clienti (+20%). Nel trimestre, in cui la fermata forzata di Termoli ha avuto il suo maggiore impatto, la perdita è stata dell´8,2%, con una quota del 28,7%. Fiat e Lancia hanno confermato, sempre in marzo, la loro leadeship nei segmenti delle city-car, delle small car e dei monovolumi. In quest´ultimo, in particolare, l´incremento su febbraio è stato, rispettivamente, dell´1,7% e del 6,3%, con una quota complessiva del 32%. Ottimi risultati per il Doblò che, nel suo segmento, è ormai leader con il 33,7%. Nelle city-car molto buono l´andamento di Panda (+9,8%), mentre nelle small car Punto e Lancia Y hanno ottenuto sul mese precedente un incremento dell´1,1% e dello 0,7%. Bene anche Alfa Romeo che, con una crescita del 16% nel mese, ha concluso il trimestre con volumi superiori del 5% rispetto all´anno scorso. Fra le dieci vetture più vendute nel periodo è entrata in classifica la Stilo preceduta dalla Punto, sempre largamente in testa, dalla Seicento al terzo posto e dalla Panda al settimo. Sulla validità degli ecoincentivi, Carlo Sinceri, presidente dell´Anfia ha ricordato, fra l´altro, che il «risultato di marzo è in linea con le nostre previsioni. Se gli aiuti non dovessero essere riproposti - aggiunge - verranno confermate purtroppo anche le altre nostre anticipazioni, a cominciare dall´andamento di aprile, mese in cui saranno vendute al massimo 155.000 -160.000 vetture, con una perdita di quasi 20 punti rispetto ad un anno fa. Su base anno, oggi dobbiamo immaginare livelli di domanda inferiori a 2,1 milioni e ciò anche senza rifugiarsi nei più severi scenari internazionali». Per Salvatore Pistola, numero uno dell´Unrae, la fine degli incentivi interrompe un´azione che dovrebbe essere strutturale, considerando il problema dei circa 8 milioni di vetture non ancora catalizzate che debbono essere sostituite per contribuire al miglioramento ambientale ed alla sicurezza. Le cifre parlano chiaro. Nei nove mesi di agevolazioni (luglio 2002-marzo 2003) le immatricolazioni - fa notare l´Anfia - sono salite del 5,2% a 1.734.300 rispetto allo stesso periodo 2001-2002. Secondo la consueta inchiesta del Centro studi Promotor, il 66% dei concessionari prevede, in assenza di incentivi, una pesante caduta della domanda nei prossimi tre-quattro mesi. «Pertanto non si vede perchè il Governo non dovrebbe adottare un nuovo provvedimento che, oltretutto, è remunerativo per le casse dello Stato». Quanto? Secondo l´Unrae le sole 95.000 unità vendute in più con l´ultima campagna si sono tradotte in circa 220 milioni di euro di iva in più di incassi. Fra le marche estere da segnalare la Citroen che nel trimestre ha raddoppiato le vendite rispetto al 2002. In testa la Ford (quota 10,2%), seguita da Renault (8,1%) e da Opel (7,5%).

Forza FIAT:D

E ora, senza incentivi, come la mettiamo?

Il governo dovrà porre una pezza alla grave crisi ke attende il mkt, dopo la stupidata del fatto di drogare il mercato.

A me sinceramente girano un po', x il fatto di dovere di mia tasca pagare la makkina nuova degli altri.