Aug83
17-04-03, 23:26
da www.datasport.it
Il figlio del vento coinvolto in uno scandalo doping che risale alla fine degli anni ’80: secondo una documentazione presentata alla rivista Sports Illustrated da Wade Exumalla, ex direttore del Comitato Olimpico degli Usa, Carl Lewis avrebbe fallito tre test durante i trials di Indianapolis nel 1988 ma è poi stato autorizzato a proseguire l’attività.
Nelle analisi di Carl Lewis, ex velocista di fama mondiale e leggenda dello sport americano, sarebbero risultate blande tracce di stimolanti presenti nelle medicine assunte per curare un raffreddore.
Il Comitato Olimpico aveva inizialmente squalificato Lewis, per poi accettare la spiegazione di "doping-accidentale" e autorizzare l'atleta a disputare i Giochi Olimpici di Seul. In quell'edizione vinse l'oro nei 100 metri e nel salto in lungo.
Ma Lewis non è l'unico coinvolto in questa vicenda: un centinaio di atleti non sarebbero stati fermati nonostante i risultati non negativi. Tra gli altri figurano i nomi di Joe DeLoach, compagno di allenamenti di Lewis, vincitore a Seul della medaglia d'oro nei 200 metri.
E poi ancora l'ostacolista Andre Phillips oro nei 400 hs a Seul, positivo all'efedrina; Mary Joe Fernandez tennista positiva alla pseudoefedrina prima di vincere le medaglie d'oro e di bronzo a Barcellona '92 e il calciatore Alexi Lalas che prima dei Giochi del '92 presentò un tasso elevato di testosterone per uso di steroidi.
Il figlio del vento coinvolto in uno scandalo doping che risale alla fine degli anni ’80: secondo una documentazione presentata alla rivista Sports Illustrated da Wade Exumalla, ex direttore del Comitato Olimpico degli Usa, Carl Lewis avrebbe fallito tre test durante i trials di Indianapolis nel 1988 ma è poi stato autorizzato a proseguire l’attività.
Nelle analisi di Carl Lewis, ex velocista di fama mondiale e leggenda dello sport americano, sarebbero risultate blande tracce di stimolanti presenti nelle medicine assunte per curare un raffreddore.
Il Comitato Olimpico aveva inizialmente squalificato Lewis, per poi accettare la spiegazione di "doping-accidentale" e autorizzare l'atleta a disputare i Giochi Olimpici di Seul. In quell'edizione vinse l'oro nei 100 metri e nel salto in lungo.
Ma Lewis non è l'unico coinvolto in questa vicenda: un centinaio di atleti non sarebbero stati fermati nonostante i risultati non negativi. Tra gli altri figurano i nomi di Joe DeLoach, compagno di allenamenti di Lewis, vincitore a Seul della medaglia d'oro nei 200 metri.
E poi ancora l'ostacolista Andre Phillips oro nei 400 hs a Seul, positivo all'efedrina; Mary Joe Fernandez tennista positiva alla pseudoefedrina prima di vincere le medaglie d'oro e di bronzo a Barcellona '92 e il calciatore Alexi Lalas che prima dei Giochi del '92 presentò un tasso elevato di testosterone per uso di steroidi.