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Jaki
26-04-03, 23:18
Presentazione

La legge nazionale 5 dicembre 1985 n. 730 ha definito l'agriturismo come attività di ricezione ed ospitalità esercitata dagli imprenditori agricoli attraverso l'utilizzazione e valorizzazione della propria azienda.
La Regione Toscana con le scelte normative operate fino ad oggi ha voluto mantenere ben presente tale principio, che ha garantito l'affermazione e il successo dell'agriturismo in Toscana.
Ospitalità non come semplice servizio ricettivo in campagna, ma preziosa occasione per la conoscenza delle tradizioni, del vissuto toscano, delle ambientali e culturali, della quotidianità rurale. Non artefici o studiati programmi di offerta turistica di massa, ma corsi di artigianato, cucina, conoscenza dell'azienda, escursioni nel verde e nelle culture.
Dobbiamo prendere in considerazione l'evoluzione e i cambiamenti che si avvertono in campo turistico, dove l'utente si presenta con esigenze sempre più evolute: il turista cerca la conoscenza e il coinvolgimento, per apprendere e apprezzare modi diversi di vita e, sotto questo profilo, l'agriturismo toscano non può che risultare un valido punto di riferimento per offrire strumenti di conoscenza al turista.

• Normativa

La normativa nazionale che definisce le finalità e l'attività dell'agriturismo in Italia è rappresentata dalla Legge 5 dicembre 1985 n. 730.
Sulla base di tali principi e in armonia con l'autonomia legislativa ogni regione ha emanato proprie disposizioni di legge. La Regione Toscana ha affrontato la materia dell'agriturismo nel 1987 con la L.R. n.36, abrogata successivamente con l'emanazione della L.R. 76 del 17 ottobre 1994. Tale norma è stata successivamente modificata e integrata tramite successivi provvedimenti legislativi. Il testo aggiornato contiene le ultime modifiche introdotte dalla sezione II della L.R. 23 dell'8 marzo 2000 ("Istituzione dell'anagrafe regionale delle aziende agricole, norme per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e altre norme in materia di agricoltura") e delinea il quadro generale attuale che disciplina le attività agrituristiche.
Successivi atti, adottati secondo quanto stabilito in legge regionale, completano la raccolta normativa
L. 5 dicembre 1985 n. 730
L.R. 17 ottobre 1994 n. 76 (testo integrato con le modifiche apportate dalla L.R. 23/2000)
Piano di indirizzo per l'agriturismo (D.C.R. 19 maggio 1998 n. 118 )
Indice | ParteI | ParteII | ParteIII
Regolamento per la classificazione delle strutture agrituristiche (Regolamento Regionale n. 7 del 6/11/2000)
Disposizioni interpretativo-applicative dei requisiti fungibili di cui al Regolamento Regionale di
attuazione dell’art. 16 L.R. 76/94 n. 7 del 6/11/2000.

• Modulistica

Pubblicità dei prezzi e delle caratteristiche delle strutture agrituristiche
Decreto n. 3907 del 1/8/2002

Modello Prezzi massimi giornalieri
Modello Comunicazione dell'attrezzatura e dei prezzi
Tabella prezzi
Autocertificazione dei requisiti per la classificazione delle strutture agrituristiche Decreto n. 88 del 6.11.2000 Modulistica | Logo
Richiesta dell'autorizzazione all'esercizio dell'agriturismo
Decreto 3770 del 6/7/2001
Mod. I - Domanda di autorizzazione allo svolgimento delle attività agrituristiche
Mod. II - Relazione sulle attività agrituristiche
Mod.III - Richiesta di parere relativa ai requisiti strutturali e igienico-sanitari degli alloggi agrituristici
Mod. IV - Modello per autorizzazione comunale all'esercizio delle attività agrituristiche
Mod. V - Programma annuale relativo alle attività didattiche, ricreative e culturali di aggiornamento alla relazione agrituristica
Mod. VI - Aggiornamento al programma annuale relativo alle attività didattiche, ricreative e culturali

• Dati statistici


• Archivio regionale


La L.R. 23/2000 ha introdotto con il comma 6 dell'art. 13 "Autorizzazione all'esercizio delle attività agrituristiche" l'isituzione dell'Archivio delle aziende agrituristiche. La norma prevede che i Comuni trasmettino entro il 31 gennaio di ogni anno un elenco riepilogativo delle autorizzazioni comunali rilasciate nel corso dell'anno precedente.
Banca dati (in costruzione)


• Formazione

Database della formazione professionele: cerca agriturismo nel campo comparto settoriale


Riferimenti di legge

• Finanziamenti

Con il Reg.CE 1257/99 è stato istituito il PIANO DI SVILUPPO RURALE della Regione Toscana 2000/2006 (approvato con Decisione 2510 dalla Commissione Europea nel mese di settembre 2000)
Il PIANO DI SVILUPPO RURALE si presenta come un documento unico di programmazione che raccoglie gli aiuti comunitari per l'agricoltura.
Gli interventi ammissibili, in ambito agrituristico, sono stati collocati all'interno della misura 9.5 denominata "DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL SETTORE AGRICOLO"
Il processo di attuazione del Piano di sviluppo rurale prevede che i fondi programmati per ogni Misura siano affidati agli Enti delegati (Province e Comunità Montane) che hanno facoltà, all'interno di ogni asse del PSR e nel rispetto della programmazione 2000/2006, di scegliere quali misure attivare e quanto stanziare anno per anno.
I PIANI LOCALI DI SVILUPPO RURALE, di attuale approvazione, influenzeranno ulteriormente la destinazione dei fondi del PSR regionale.

Bando MISURA 9.5 "DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL SETTORE AGRICOLO"


• Nota: le informazioni riportate nella presente pagina sono fornite a scopo divulgativo. La documentazione e normativa che fa testo è quella pubblicata sul BURT.