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Visualizza Versione Completa : Dove è finita la collezione di armi orientali dell'Armeria Reale di Torino?



Nebbia
02-05-03, 22:51
Proprio così cari amici, che fine hanno fatto le armi orientali di una collezione di armi che è la seconda in Europa quale quella dell'Armeria Reale di Torino?

Me lo chiedo dopo aver visitato appunto l'Armeria e averla vista spogliata della maggior parte dei sui tesori e senza aver ottenuto esaurienti informazioni da parte del personale da me interrogato.

Ma voglio raccontarvi quello che mi è successo personalmente, così per darvi un quadro chiaro della situazione.

Prima di tutto, luogo e data:

Torino, giovedì primo maggio, festa dei lavoratori e giorno di sconti al prezzo simbolico di 1 euro per l'entrata ai musei della città. Simbolico il prezzo quanto simbolica l'iniziativa, già, perchè di musei aperti ve ne sono ben pochi: chiuso il museo d'arte contemporanea, chiuso il museo del risorgimento, chiuso Palazzo Madama, ecc ecc. La coda kilometrica di una folla improvvisata di cultori dell'arte faraonica al botteghino del museo egizio (il secondo al mondo dopo quello del Cairo) mi persuade così a ripiegare all'Armeria Reale. Un'esposizione anche questa che non scherza, in quanto a importanza, la seconda in Europa, o che almeno così dovrebbe essere.

Una volta fatto il biglietto infatti, salgo lo scalone di Benedetto Alfieri ed entro nella prima sala della collezione: la "Rotonda di Pelagio Palagi".
Fin quì niente di strano, le alabarde sono presenti in sala bene ordinate, e gli archibugi e le spade medioevali esposti nelle loro bacheche fanno la loro figura e costituiscono un interessante antipasto per il proseguo di un percorso che si snoda lungo una seconda e molto più vasta area conosciuta come la "Galleria del Beaumont" nonchè ad una terza area, quella del "Medagliere Reale". Ma con mio grande stupore, la "Galleria del Beaumont" è sbarrata ai visitatori, inaccessibile di conseguenza anche l'attigua sala del "Medagliere Reale". Si resta così letteralmente a bocca asciutta, poichè l'esposizione minuta dell'armamento presente nella "Rotonda" costituirà si e no un ottavo di quello che potenzialmente dispone quest'armeria. Che fine avevano fatto tutte le armature? E gli scudi, gli elmi e le mazze? Per non parlare della collezione di armi esotiche, che di per sè avrebbero potuto costituire da sole un museo, neanche piccolissimo, nel quale, in misura maggiore o minore, tutti i continenti sarebbero stati rappresentati con pezzi spesso interessanti e di gran pregio.
Deluso dalla cosa e memore di una collezione ben più ampia chiedo lumi al personale del museo, e quì mi risponde un uscere con aria divertita: "Si c'era l'esposizione della Galleria del Beaumont, ma è in via di riordino e sarà riaperta al pubblico tra un annetto, un anno e mezzo".

Tornato a casa metto mano alla mia libreria, e una volta visionato un tomo di 205 pagine del '77 edito dalla Soprintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte, titolato: "L'ARMERIA REALE riordinata" a cura di Franco Mazzini; faccio i regolari confronti con quanto visto e con quanto mi è stato detto dall'uscere.

Per completare il raffronto visito allora virtualmente via internet il percorso dell'Armeria presso il sito ufficiale: http://www.artito.arti.benicultural...AULTARMERIA.HTM

Quì le sale sono "virtualmente"accessibili, ed ecco infatti nella "Galleria del Beaumont" la collezione sterminata delle più belle armature della collezione Savoia. Ed ecco il giallo: la sala attigua del "Medagliere" non espone alcun pezzo orientale.
Che fine hanno fatto dunque quelle importanti ed inestimabili testimonianze che la mia memoria ed il mio libro documentano ma che neanche nel sito ufficiale dell'Armeria vengono menzionate?
Dove sono finite le scimitarre, i fucili cesellati, le lance e gli scudi ottomani?

Può darsi che la collezione sia stata smembrata? Magari le armi orientali costituiscono o costituiranno un museo a se? Le possibilità potrebbero essere tante e ci si potrebbe anche romanzare sopra, ma al di là di tutte le ipotesi plausibili, anche le più maligne, sono veramente interessato a sapere che diavolo di fine hanno fatto quei preziosi cimeli.
Qualche solerte o informato forumista, magari di Torino (visto che ce ne sono parecchi, da Equilibrio a Lurido, ad Aiace Telamonio) sa qualcosa in proposito o potrebbe cmq aiutarmi?

Saluti artistici e confusi

Nebbia
15-07-03, 21:44
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