adsum
14-05-03, 00:37
ASSOCIAZIONE CULTURALE NEOBORBONICA
ONLUS Reg.ta Tribunale di Napoli
V. Cervantes, 55 sc.5 - 80138 NAPOLI
E mail neoborbonici@hotmail.com
Domani Vittorio Emanuele e Filiberto di Savoia saranno a Cassino per una visita ai luoghi della battaglia della II Guerra Mondiale e alla celebre Abbazia.
Data la tardiva comunicazione alla stampa, i principi sabaudi a causa della dura contestazione di Napoli hanno ben pensato di venire in Italia quasi furtivamente per evitare guai ulteriori.
Ciò non toglie che ogni volta che metteranno piede nei territori dell'ex Regno delle Due Sicilie incapperanno nella reazione di coloro che, conoscendo la storia, rinfacceranno loro i danni enormi arrecati al Sud dall'Unità in poi.
Anche se domani probabilmente non vi saranno contestatori all'ombra della gloriosa Bandiera Borbonica, giornali e pubblici amministratori sappiano di che cosa si sono macchiati i loro antenati nella lotta fatta ai popoli meridionali (chiamati semplicisticamente briganti) e alla Chiesa Cattolica, nemica giurata di Vittorio Emanuele II e dei suoi discendenti regnanti.
Con che coraggio andare sui luoghi dei massacri della II Guerra Mondiale dovuti all'inettitudine di V. Emanuele III?
Con che coraggio presentarsi all'Abate di Montecassino senza scusarsi delle persecuzioni fatte al clero e alla distruzione di chiese durante il risorgimento?
Il Coordinatore del Comitato Antisavoia
(prof. Vincenzo Gulì)
per contatti 3384436890
ONLUS Reg.ta Tribunale di Napoli
V. Cervantes, 55 sc.5 - 80138 NAPOLI
E mail neoborbonici@hotmail.com
Domani Vittorio Emanuele e Filiberto di Savoia saranno a Cassino per una visita ai luoghi della battaglia della II Guerra Mondiale e alla celebre Abbazia.
Data la tardiva comunicazione alla stampa, i principi sabaudi a causa della dura contestazione di Napoli hanno ben pensato di venire in Italia quasi furtivamente per evitare guai ulteriori.
Ciò non toglie che ogni volta che metteranno piede nei territori dell'ex Regno delle Due Sicilie incapperanno nella reazione di coloro che, conoscendo la storia, rinfacceranno loro i danni enormi arrecati al Sud dall'Unità in poi.
Anche se domani probabilmente non vi saranno contestatori all'ombra della gloriosa Bandiera Borbonica, giornali e pubblici amministratori sappiano di che cosa si sono macchiati i loro antenati nella lotta fatta ai popoli meridionali (chiamati semplicisticamente briganti) e alla Chiesa Cattolica, nemica giurata di Vittorio Emanuele II e dei suoi discendenti regnanti.
Con che coraggio andare sui luoghi dei massacri della II Guerra Mondiale dovuti all'inettitudine di V. Emanuele III?
Con che coraggio presentarsi all'Abate di Montecassino senza scusarsi delle persecuzioni fatte al clero e alla distruzione di chiese durante il risorgimento?
Il Coordinatore del Comitato Antisavoia
(prof. Vincenzo Gulì)
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