ErTigre
23-05-03, 08:52
"Ecco tornare Pantani. Lentamente, a denti stretti, con quel suo crapone pelato, che trasuda volontà e voglia di riscatto.
Che bello rivederlo lì, lottare con i migliori, lottare davanti a tanti ragazzi più giovani di lui con grandi ambizioni e sogni da realizzare. Dignitoso sul Terminillo, convincente, molto più che convincente oggi sullo Zoncolan. Aggrappato a quel suo manubrio, intento a scaricare tutto il suo desiderio di rivalsa, per dimostrare soprattutto a se stesso, che lui è nato per andare in bicicletta; che lui è nato per scalare le montagne: e spiccare il volo. Che spettacolo questo pomeriggio, ragazzi. Che emozione ritrovarlo lì, accanto a Garzelli, davanti a Casagrande e Popovych. Sui pedali, capo chino e pedalare. «Non mi aspettavo nemmeno io di andare così - ha ammesso il pirata del ciclismo italiano -. Pensavo di avere ancora qualcosa da recuperare, invece mi è sembrato di andare meglio, anche se non sono ancora al top, anche se mi manca ancora qualcosa. Però che fatica... ». Però, che bello..." da ilnuovo.
Ragazzi, lo confesso: ho pianto, ho pianto di gioia nel vedere il pirata arrampicarsi assieme ai migliori su quella montagna impossibbile.
Non e' importante se vince, l'importante e' che sia li con gli altri a lottare e soffrire...
ma una cosa mi sento di dire:
che io, juventino DOC da quando avevo 5 anni ad oggi che ne ho 40, che ho sofferto come un cane per le 2 ultime finali perse, che sogno da sei anni questa coppa....
se mi chiedessero di scegliere tra la Juventus che vince la coppa campioni il 28 maggio, o Pantani che torna a rivincere il giro d'Italia.....
non avrei dubbi, sceglierei Marco Pantani.
Vai Pirata, lotta soffri e combatti anche per noi.
Che bello rivederlo lì, lottare con i migliori, lottare davanti a tanti ragazzi più giovani di lui con grandi ambizioni e sogni da realizzare. Dignitoso sul Terminillo, convincente, molto più che convincente oggi sullo Zoncolan. Aggrappato a quel suo manubrio, intento a scaricare tutto il suo desiderio di rivalsa, per dimostrare soprattutto a se stesso, che lui è nato per andare in bicicletta; che lui è nato per scalare le montagne: e spiccare il volo. Che spettacolo questo pomeriggio, ragazzi. Che emozione ritrovarlo lì, accanto a Garzelli, davanti a Casagrande e Popovych. Sui pedali, capo chino e pedalare. «Non mi aspettavo nemmeno io di andare così - ha ammesso il pirata del ciclismo italiano -. Pensavo di avere ancora qualcosa da recuperare, invece mi è sembrato di andare meglio, anche se non sono ancora al top, anche se mi manca ancora qualcosa. Però che fatica... ». Però, che bello..." da ilnuovo.
Ragazzi, lo confesso: ho pianto, ho pianto di gioia nel vedere il pirata arrampicarsi assieme ai migliori su quella montagna impossibbile.
Non e' importante se vince, l'importante e' che sia li con gli altri a lottare e soffrire...
ma una cosa mi sento di dire:
che io, juventino DOC da quando avevo 5 anni ad oggi che ne ho 40, che ho sofferto come un cane per le 2 ultime finali perse, che sogno da sei anni questa coppa....
se mi chiedessero di scegliere tra la Juventus che vince la coppa campioni il 28 maggio, o Pantani che torna a rivincere il giro d'Italia.....
non avrei dubbi, sceglierei Marco Pantani.
Vai Pirata, lotta soffri e combatti anche per noi.