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Davide (POL)
23-05-03, 19:02
DA LIBERO 22 MAGGIO 2003 – Attualità

Il premio Nobel appoggia la proposta di legge contro gli esperimenti su animali

Di Oscar Grazioli

Sembra fragile, il premio Nobel Rita Levi Montalcini, sembra un po’ incerta, aiutata amorevolamente dall’On. Schmit a salire sul palco, ma quando il cerchiolino rosso del suo microfono si accende la platea si accorge che la fragilità risiede solo in un corpo che ha vissuto quanto ha lavorato. Il suo intervento è appassionato, e si rivolge ad una platea che ascolta in silenzio. Tutti gli occhi sono puntati su quella donna minuta che sta spezzando una lancia contro la sperimentazione sugli animali. – Ero giovane, - ricorda, alzando gli occhi al cielo – quando mi trovai di fronte ad un cane cui si doveva praticare una dissezione nervosa per un esperimento. Si alzò sulle zampe dietro e mi prese in bocca lo stetoscopio. Da quel giorno ho sempre utilizzato embrioni di pollo. Vada avanti On. Schmit, questa è una legge che io approvo e non dimentichi di lottare anche contro la vergogna dell’abbandono di cani e gatti che danneggia la nazione dal punto di vista etico ed economico.- Nonostante i numerosi relatori di rilievo, questo era l’intervento più atteso e ho visto più di un volto scuro nell’apprendere che una delle punte di diamante della scienza italiana è a favore della proposta di legge (firmata da oltre 80 deputati d’ogni parte politica) che reca il titolo:- Misure contro la sperimentazione su animali d’affezione.- Il proponente è l’On. Giulio Schmit di Forza Italia. La proposta, portata aventi con grande fervore da Schmit, si compendia nell’articolo primo che chiede, sul territorio nazionale, il divieto di allevamento, commercio ed utilizzo di animali d’affezione a fini sperimentali, di ricerca e ad ogni altro fine scientifico. Per discutere di questa iniziativa si è svolto martedì presso la Camera dei Deputati un confronto aperto che, sotto l’abile regia di Cristina Del Tutto, ha consentito ai relatori di confrontarsi su di un problema che taglia trasversalmente qualsiasi schieramento politico. Dal momento che hanno parlato oltre 15 persone, non è pensabile riportare quanto dibattuto di fronte al nutrito pubblico di addetti ai lavori che riempiva la prestigiosa sala dei Mappamondi. Illustri rappresentanti del mondo medico (Bruno Fedi, Stefano Cagno), della ricerca storica (Pietro Ghezzo), della ricerca applicata (Flavia Zucco) hanno messo in evidenza il fallimento della sperimentazione sugli animali a causa delle loro differenze biologiche con l’uomo e la possibilità, oggi già disponibili, di utilizzare test alternativi, più sicuri ed eticamente accettabili. Dall’altra parte (Gemma Perretta, Giuseppe Caruso) hanno insistito sulla ineluttabilità della sperimentazione animale sia perché scientificamente sostenibile, sia perché l’industria farmaceutica risponde ad un mercato e a leggi che la impongono. A tutti ha fatto comunque piacere ascoltare dagli esemplari interventi di Papalia e Lorenzini che il numero di cani impiegato nella sperimentazione è sceso, a differenza di altre nazioni europee del 30% mentre per i gatti si potrebbe fin d’ora chiedere la cessazione di qualsiasi esperimento perché il loro impiego è ridotto a poche unità, segno che non servono alla salute umana se non come amici che fanno le fusa ronfando sulle nostre ginocchia. In chiusura i rappresentanti della stampa hanno chiesto il bis, mostrando notevole interesse per l’argomento. L’On. Schmit e gli altri firmatari hanno fatto la loro parte. Ora tocca al Parlamento stringere i tempi. Le parole di Rita Levi Montalcini non possono essere né ignorate né dimenticate.

enrique lister
24-05-03, 19:30
pochi interventi ma sempre preziosi, i tuoi ;)

Davide (POL)
26-05-03, 17:16
Ti ringrazio !