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Davide (POL)
25-05-03, 21:40
Montalcini antivivisezionista?

Un caro saluto a tutti gli attivisti del movimento animalista.
Abbiamo deciso di scrivere questa lettera aperta per diffondere e divulgare alcune notizie e informazioni che potrebbero aiutare a interpretare le ultime dichiarazioni della dr.ssa Rita Levi Montalcini.
Recentemente la Dr.ssa Montalcini, premio Nobel, si è pubblicamente espressa
a favore degli animali in almeno due occasioni:

1) Si è dichiarata favorevole a inserire i diritti degli animali nella Costituzione Italiana.
2) Ha dichiarato che, molte volte, la sperimentazione su animali è risultata inutile se non dannosa.
Per molti animalisti queste sue dichiarazioni sono risultate incredibili.
La dr.ssa Montalcini è famosa per aver squartato, torturato, massacrato, vivisezionato animali per una vita.
Perché questo cambio di rotta?
I motivi possono essere due:
1) è cambiata e si è resa conto di avere sbagliato in passato, sia da un
punto di vista etico che da un punto di vista scientifico.
2) È diventata uno dei più pericolosi attacchi all'antivivisezionismo scientifico e all'animalismo in generale.
Sperando vivamente di sbagliarci sosteniamo la seconda ipotesi.
Crediamo sia giunto il momento di diffondere alcune informazioni per spiegare
la nostra posizione.
Recentemente il movimento per gli animali ha iniziato un percorso di
cambiamento che alcune associazioni non hanno ancora ben capito ma che molti aguzzini di animali hanno invece vissuto sulla propria pelle.
Quello che molti non sanno è che, per la prima volta in assoluto, alcuni
antivivisezionisti scientifici sono diventati consulenti di politici a
livello comunale, provinciale, regionale e nazionale.
Sono in corso e in fase di studio più di 12 proposte regionali e leggi
nazionali a favore degli animali.Tutto questo non è stato finora diffuso per evitare di essere accusati di manie di protagonismo e forse in questo abbiamo sbagliato perché abbiamo
lasciato gli schermi televisivi e le pagine dei giornali a persone che
sostengono un fasullo miglioramento costante delle condizioni degli animali,
ovviamente prendendosene i meriti.Per la discussione pubblica riguardo alla legge della regione Emilia-Romagna sulla vivisezione gli unici scienziati che hanno accettato di esporsi pubblicamente e hanno avuto il coraggio di sostenere le proprie idee erano totalmente contrari all'uso di animali.I politici organizzatori hanno dichiarato pubblicamente di aver invitato due antivivisezionisti che hanno accettato immediatamente e venti importanti
vivisettori che hanno tutti declinato l?invito, chi perché voleva sapere le
domande in anticipo, chi perché riteneva il livello scientifico della
conferenza troppo basso, chi con altre scuse.
Gli stessi politici hanno deciso di fare lo stesso il convegno, a quel punto
totalmente antivivisezionista, perché si erano sentiti truffati da persone di
livello scientifico riconosciuto che non volevano esporsi per difendere 30
anni del loro lavoro.Parallelamente, per quanto riguarda l'animalismo in generale, è in corso di discussione al senato la nuova legge sul maltrattamento che dovrebbe portare, fra le altre cose, il carcere per chi organizza combattimenti fra cani.
Siamo però abbastanza convinti che le scelte politiche e legislative NON
cambieranno sostanzialmente la situazione degli animali, ad eccezione forse
di cani e gatti.
Ad esempio, forse, in alcune regioni non si potranno più usare cani e gatti a
scopo sperimentale con l'immediato risultato che il numero di animali
vivisezionato aumenterà: con lo stesso finanziamento si possono comprare
molti più conigli che non gatti, molti più topi che non cani.
Ma il vero, profondo, importante, cambiamento del movimento animalista è
dovuto all'aumento esponenziale della pressione che i vivisettori in
particolare e gli altri torturatori di animali di conseguenza stanno ricevendo.
Torturare animali sta diventando sempre più difficile.
Diciamoci la verità, gli animalisti non saranno mai il 51% della popolazione.
Non abbiamo speranza di ottenere una legge per l'abolizione della vivisezione
o leggi veramente significative e determinati a favore degli animali.
Ma siamo abbastanza per rendere pessima la qualità della vita di chi uccide,
tortura e sfrutta animali.
La campagna SHAC e le campagne simili che l'hanno preceduta sono l'esempio internazionale più noto e più stimolante di questo cambiamento.
Seguendo lo stesso modello, basato sulla pressione costante su chi tortura e
su chi collabora alla tortura, sono nati in Italia anche coordinamenti come
chiuderemorini e no-rbm.
Il messaggio è chiaro: se torturi animali vivrai nella paura e nella
preoccupazione di restare disoccupato.
Chiedetelo alla signora Soprani, proprietaria dell'allevamento Morini come ha
passato la Pasqua quest'anno, chiedete ai lavoratori dell'RBM con che gioia
vanno al lavoro fra insulti e aggressioni verbali.
Molti di voi non lo sanno ma, usando simili metodi di pressione, in ambiti
locali più piccoli sono già state fermate 8 sperimentazioni su animali e
prossimamente fallirà un negozio che commercia in animali.
Inoltre l'attivismo di liberazione modello Animal Liberation Front sta
palesemente aumentando.
Sorge il problema, diventa interessante per i politici ma gli unici relatori
disposti ad esporsi pubblicamente sono tecnici antivivisezionisti.
Bisogna correre ai ripari ? Per il caso Pharmacia immediatamente risponde il
prof. Silvio Garattini, per alcuni politici ormai credibile come una
banconota da 7 euro.
Come fermare questo movimento che propone leggi più restrittive e coinvolge
nuove persone nell'attivismo per gli animali?
Facile, molto facile, troppo facile.
Data la richiesta di nuove leggi e l'impossibilità di evitare la loro
promulgazione a scapito di una perdita elettorale significativa, COME SEMPRE,
occorre fare leggi ottime a parole ma poco utili nella pratica.
Data la spinta pubblica antivivisezionista e la difficoltà sempre maggiore di
sostenere la validità della sperimentazione animale, COME SEMPRE, occorre
tornare a parlare della scelta fasulla fra il cane e il bambino.
La dr.ssa Moltalcini è conosciuta e considerata una delle maggiori
personalità scientifiche in Italia, nonostante il suo legame e la pubblicità
da lei fatta a favore di una casa farmaceutica responsabile di farmaci
ritenuti poi inutili se non dannosi.
Legame tenuto sempre, per quanto possibile, nascosto.
Ma è lei, assolutamente lei che viene proposta come esempio di animalismo
responsabile.
1) Si è dichiarata favorevole a inserire i diritti degli animali nella
Costituzione Italiana.
Benissimo, ottimo, tutti contenti. Ma nella pratica questo non porta a
vantaggi immediati. Nello stesso momento però la legge più importante, quella che porterebbe al carcere alcuni aguzzini di animali viene bloccata e stanno cercando di diminuirne l'impatto pratico.
Quindi, leggi migliori sulla carta ma completamente inutilizzabili nella pratica.
2) Ha dichiarato che, molte volte, la sperimentazione su animali è risultata
inutile se non dannosa.
Certo, perché se si sostiene il contrario si rischia la credibilità
scientifica, da sempre molti scienziati dichiarano che la vivisezione è
inutile al 95% ma, guarda caso, il caso in esame in un dato momento fa sempre parte del restante 5%.
La campagna Ricerca senza Animali sta spaventando e ne abbiamo le
dimostrazioni e la dr.ssa Montalcini è, guarda caso, presidente di una delle
associazioni che finanziano la vivisezione.
Che cosa temiamo?
Temiamo un futuro dibattito sulla vivisezione non fra il prof. Garattini e il
prof. Fedi, non fra un vivisettore e un antivivisezionista, dibattito
auspicabile e sempre gradito ma un dibattito fra il vivisettore Garattini e
l'antivivisezionista Montalcini.
In cui, partendo da finti punti di partenza differenti, giungeranno alla
conclusione che, almeno per il caso particolare di cui stanno discutendo, la
vivisezione serve.
Temiamo il riconoscimento della dr.ssa Montalcini come antivivisezionista
riconosciuta, come referente politico, come nuova Giovanna d'Arco degli animali.
Temiamo un politico che chiama lei e non il dr. Cagno.
Se riusciranno a far diventare la Montalcini un simbolo dell'animalismo per
le persone comuni, non informati su di lei e non a conoscenza di altre
informazioni, quando dirà: ?Si la vivisezione è quasi completamente inutile
ma in questo particolare caso può salvare il bambino malato di tumore?. Sarà
mille volte più credibile rispetto a un normale vivisettore che,
guadagnandoci direttamente, potrebbe essere giudicato per quello che
realmente è: un torturatore di animali e un distruttore della salute pubblica.
Magari ci sbagliamo, magari è cambiata, alcuni vivisettori, anche alla fine
della loro carriera, hanno cambiato idea, hanno detto: ho sbagliato tutto.
La dr.ssa Montalcini non ha ridato il nobel ottenuto massacrando animali, non
dice di non dare più soldi alla sua associazione che finanzia la vivisezione,
non dice di avere sbagliato ma soltanto, che in alcuni casi non è stata utile
o è stata di intralcio alla scienza.
Ma sono casi del passato, quelli che non sono più difendibili.
Lo sappiamo già, otterremo poco, o niente, a livello legale e giuridico.
Dopo anni e anni non si è ancora riusciti a ottenere l'abolizione per la
vivisezione nella cosmesi e non si otterrà nei prossimi anni.
Le strategie finora utilizzate hanno dato risultati scadenti se non nulli.
È il momento di cambiare strategia, e questo sta avvenendo, si stanno
spaventando, alcune sperimentazioni stanno chiudendo, alcuni animali vengono liberati.
Probabilmente fermeranno le leggi ma non riusciranno a fermare un animalismo sempre più preparato, organizzato, compatto (nonostante i litigi tra le associazioni), attivo e coraggioso.
La dr.ssa Montalcini ha squartato, torturato, vivisezionato, ammazzato
animali per una vita.
Ha fatto una carriera basata sulla morte e sulla sofferenza fino ad arrivare
a un nobel responsabile di farmaci inutili e dannosi.
Ha vissuto sul dolore degli animali e, alla fine della sua carriera
lavorativa, senza smentirla e senza modificare la sua attuale carica di
finanziatrice di nuove sperimentazioni, si sta proponendo come difensore
degli animali a causa di una pressione pubblica sempre più dubbiosa dell?uso
scientifico degli animali.
Chi crede nella reincarnazione non ha bisogno di odiarla perché sa che per le
prossime cento vite soffrirà e vedrà morire i propri figli sotto l'effetto di
una chimica deformante, chi alla reincarnazione non crede si impegnerà ancora di più per contrastare gli aguzzini in questa vita.
Per il momento, per scelta di carriera, per posizione attuale, per
l'evolversi della situazione legislativa, gli aguzzini hanno un simbolo: la
dr.ssa Rita Levi Montalcini.

Ebe Dalle Fabbriche - Presidente Movimento UNA

Dr. Massimo Tettamanti

Marina Berati