Emoned
28-09-09, 17:13
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Dichiaro aperto il V Congresso della Lista Repubblicana - Liberaldemocratici
Se me lo concedete, vorrei iniziare il congresso con una breve relazione di apertura che ho l'onore e l'onere di esporre agli iscritti.
Cari Repubblicani,
purtroppo, e lo dico anche dal punto di vista personale, la situazione non è delle migliori qui. Infatti, sembra essere da tempo venuto meno il motivo dell'esistenza del gioco stesso, che ormai è regredito ad un coacervo di risse, insulti, e atteggiamenti del tutto distruttivi, senza nulla di interessante e di contendibile, nulla su cui ci si possa mettere in ballo, nulla che si possa veramente cambiare e nulla per cui valga la pena lottare.
Di conseguenza, con il venire meno del gioco stesso, almeno come LR lo ha sempre inteso fin dall'Ottobre 2006, ci sono dei dubbi circa l'esistenza stessa di LR, perlomeno nella forma partito che abbiamo conosciuto finora.
Non è da dimenticare che, in primis, LR fu fondata da me, da Jmimmo e da altri, con lo scopo non di occupare poltrone, non di fare qualcosa che si limitasse al virtuale, ma per far conoscere a quante più persone possibile le idee autenticamente repubblicane e cercare - quindi - di renderle condivise, per sviluppare, partendo dal nostro piccolo, un qualcosa, in Italia, di alternativo. Era l'epoca del governo Prodi, insoddisfacente di sicuro, ed era l'epoca in cui il governo Berlusconi aveva già insoddisfatto.
Noi abbiamo costruito una lista repubblicana per pol perché non siamo interessati a riprodurre la divisione politica in atto del paese ma a conseguire il bene supremo della Repubblica che non comprende né gli interessi di Berlusconi, né quelli di Prodi.
Siamo consapevoli che il governo di centrodestra non è stato all’altezza della crisi italiana e che ha dato adito a sospetti e a polemiche di grande parte dell’opinione pubblica nazionale; vediamo anche che fin dai primi passi il nuovo governo di centrosinistra non è stato nemmeno capace di affrontare i principali problemi nazionali, perdendosi in polemiche di retroguardia eattuando provvedimenti odiosi. Perché doverli sostenere, sapendo che fra dieci anni le contraddizioni presenti nei due campi sono destinate ad esplodere?
L’unico compito degno di questo nome che spetta ad una forza politica, prevede la ripresa, il rilancio, lo sviluppo del paese, e per fare questo occorre saper valutare criticamente le condizioni politiche ed economiche dell’Italia senza pregiudizi ideologici: questa è sempre stata l’ambizione più alta della tradizione repubblicana a cui la lista si richiama.
Ed era un periodo in cui diverse iniziative, per formare un raggruppamento laico e liberaldemocratico, in Italia, avevano luogo.
Ora la politica si è appiattita ad un livello davvero basso, e ormai sembra mancare lo spazio per un progetto di questo tipo, progetto che proprio ieri nelle elezioni in Germania ha segnato una storica vittoria, quella della FDP, un partito Liberale moderno e democratico, europeista e autenticamente sostenitore dei diritti civili.
Tornando a noi, a questi problemi, il regresso del gioco ed il regresso della situazione politica, si è aggiunto uno sconvolgimento a cui abbiamo provato a restare immuni ma che dobbiamo ammettere ci abbia colpito, ovvero la fine di Politica Online e la nascita di Politica In Rete, travaso nel quale abbiamo perso molti utenti storici e molti documenti altrettanto importanti, come la miniera di informazioni del forum "Repubblicanesimo".
Ora, è stato detto che il peso di noi "vecchi" riguardo il destino del partito dovrebbe essere preponderante, ma - a dire il vero - io non sono convinto da nessuna delle possibile e, d'altro canto, non credo di dover restare in prima linea nella dirigenza del partito. Sarannogli altri iscritti, i più giovani in particolari, con il loro entusiasmo - o con la loro eventuale mancanza di entusiasmo - a determinare la mia posizione. Per ora vorrei ascoltare la loro opinione in merito alla situazione politica e sociale del contesto virtuale in cui operiamo, e poi passeremo ai fatti.
Di conseguenza questo sarà l'ordine del giorno:
I) Discussione sulla situazione del partito e sulle prospettive per il futuro
II) Votazione delle proposte sul futuro
Se il partito non avrà futuro, il congresso sarà terminato, se verrà deciso invece un proseguimento dell'esistenza di LR - o una sua trasformazione - i successivi punti all'ordine del giorno verranno al momento aggiunti.
Il Presidente,
Emoned
Dichiaro aperto il V Congresso della Lista Repubblicana - Liberaldemocratici
Se me lo concedete, vorrei iniziare il congresso con una breve relazione di apertura che ho l'onore e l'onere di esporre agli iscritti.
Cari Repubblicani,
purtroppo, e lo dico anche dal punto di vista personale, la situazione non è delle migliori qui. Infatti, sembra essere da tempo venuto meno il motivo dell'esistenza del gioco stesso, che ormai è regredito ad un coacervo di risse, insulti, e atteggiamenti del tutto distruttivi, senza nulla di interessante e di contendibile, nulla su cui ci si possa mettere in ballo, nulla che si possa veramente cambiare e nulla per cui valga la pena lottare.
Di conseguenza, con il venire meno del gioco stesso, almeno come LR lo ha sempre inteso fin dall'Ottobre 2006, ci sono dei dubbi circa l'esistenza stessa di LR, perlomeno nella forma partito che abbiamo conosciuto finora.
Non è da dimenticare che, in primis, LR fu fondata da me, da Jmimmo e da altri, con lo scopo non di occupare poltrone, non di fare qualcosa che si limitasse al virtuale, ma per far conoscere a quante più persone possibile le idee autenticamente repubblicane e cercare - quindi - di renderle condivise, per sviluppare, partendo dal nostro piccolo, un qualcosa, in Italia, di alternativo. Era l'epoca del governo Prodi, insoddisfacente di sicuro, ed era l'epoca in cui il governo Berlusconi aveva già insoddisfatto.
Noi abbiamo costruito una lista repubblicana per pol perché non siamo interessati a riprodurre la divisione politica in atto del paese ma a conseguire il bene supremo della Repubblica che non comprende né gli interessi di Berlusconi, né quelli di Prodi.
Siamo consapevoli che il governo di centrodestra non è stato all’altezza della crisi italiana e che ha dato adito a sospetti e a polemiche di grande parte dell’opinione pubblica nazionale; vediamo anche che fin dai primi passi il nuovo governo di centrosinistra non è stato nemmeno capace di affrontare i principali problemi nazionali, perdendosi in polemiche di retroguardia eattuando provvedimenti odiosi. Perché doverli sostenere, sapendo che fra dieci anni le contraddizioni presenti nei due campi sono destinate ad esplodere?
L’unico compito degno di questo nome che spetta ad una forza politica, prevede la ripresa, il rilancio, lo sviluppo del paese, e per fare questo occorre saper valutare criticamente le condizioni politiche ed economiche dell’Italia senza pregiudizi ideologici: questa è sempre stata l’ambizione più alta della tradizione repubblicana a cui la lista si richiama.
Ed era un periodo in cui diverse iniziative, per formare un raggruppamento laico e liberaldemocratico, in Italia, avevano luogo.
Ora la politica si è appiattita ad un livello davvero basso, e ormai sembra mancare lo spazio per un progetto di questo tipo, progetto che proprio ieri nelle elezioni in Germania ha segnato una storica vittoria, quella della FDP, un partito Liberale moderno e democratico, europeista e autenticamente sostenitore dei diritti civili.
Tornando a noi, a questi problemi, il regresso del gioco ed il regresso della situazione politica, si è aggiunto uno sconvolgimento a cui abbiamo provato a restare immuni ma che dobbiamo ammettere ci abbia colpito, ovvero la fine di Politica Online e la nascita di Politica In Rete, travaso nel quale abbiamo perso molti utenti storici e molti documenti altrettanto importanti, come la miniera di informazioni del forum "Repubblicanesimo".
Ora, è stato detto che il peso di noi "vecchi" riguardo il destino del partito dovrebbe essere preponderante, ma - a dire il vero - io non sono convinto da nessuna delle possibile e, d'altro canto, non credo di dover restare in prima linea nella dirigenza del partito. Sarannogli altri iscritti, i più giovani in particolari, con il loro entusiasmo - o con la loro eventuale mancanza di entusiasmo - a determinare la mia posizione. Per ora vorrei ascoltare la loro opinione in merito alla situazione politica e sociale del contesto virtuale in cui operiamo, e poi passeremo ai fatti.
Di conseguenza questo sarà l'ordine del giorno:
I) Discussione sulla situazione del partito e sulle prospettive per il futuro
II) Votazione delle proposte sul futuro
Se il partito non avrà futuro, il congresso sarà terminato, se verrà deciso invece un proseguimento dell'esistenza di LR - o una sua trasformazione - i successivi punti all'ordine del giorno verranno al momento aggiunti.
Il Presidente,
Emoned