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Nirvana
02-06-03, 22:16
Anagni/Indagini dei carabinieri. Individuati e scardinati i dispositivi e i codici di sicurezza

Denuncia di un istituto di credito, studenti nel mirino

Sono un gruppo di studenti di un istituto tecnico di Anagni, ma oltre a imparare informatica, diritto ed economia, assaltano e svaligiano le banche della provincia. Con il computer. Sono abilissimi hacker ciociari.
Alcuni di loro, poco tempo fa, riuscirono a sottrarre dagli archivi elettronici di una famosa casa di produzione cinematografica decine di film in prima visione e furono denunciati dai carabinieri della compagnia di Anagni. Ma la pirateria cinematografica per uso personale non è l'unico reato informatico commesso dagli studenti. A soli 17 anni, uno di loro (che chiameremo Gianluca) è riuscito a decriptare i codici di difesa di un importante istituto di credito di Frosinone e a trasferire una valanga di soldi in un conto anonimo estero. Alle sue spalle un gruppo di adepti dell'informatica. Loro ancora non sono stati scoperti. E hanno inventato una tecnica per non essere rintracciabili durante le loro scorribande nella rete (vedi articolo a fianco).
Su di loro pende una denuncia contro ignoti, gli investigatori gli stanno dietro ma niente da fare. Il gioco è semplice. I sistemi di protezione delle banche si basa su codici alfanumerici (insieme di lettere e numeri). «Alcuni li sanno intercettare in meno di un quarto d'ora - racconta Fabrizio, studente di 17 anni anche lui, conoscitore del mondo della pirateria informatica - Se fossero codici basati sui colori sarebbe molto più difficile: per decriptare un codice del genere ci vogliono tre ore». Fabrizio nega di aver mai violato le difese delle banche, ma ha sentito dire che alcuni suoi colleghi lo hanno fatto. In sostanza, alcune banche utilizzano due codici di protezione dei loro conti: uno fisso, che non cambia mai, e un secondo "mutante", che cambia lettere e numeri ogni 15 minuti. L'hacker intercetta il primo, poi deve captare il secondo prima che questo si trasformi dopo un quarto d'ora. Se ci riesce, salta le barriere protettive della banca e può riuscire a trasferire denaro da un conto all'altro.

Nirvana
02-06-03, 22:18
«Gli hacker colpiscono in 15 minuti e poi si volatilizzano nella rete»

Fabrizio sorride, sa di essere un genio dell'informatica. D'altra parte, ha cambiato scuola per studiare meglio il mondo della Rete.
A 17 anni, conosce tutti i segreti degli hacker, ne studia le tecniche di "assalto".

Fabrizio, perché un ragazzo della tua età decide di diventare un hacker?

«In genere non lo fanno per soldi, ma per sfidare la realtà che li circonda. Vogliono dimostrare prima di tutto a loro stessi di essere in grado di superare qualsiasi ostacolo. Sono come una setta: trattano conoscenze che la maggior parte delle persone non sa nemmeno che esistono. Mi hanno raccontato di un hacker di Anagni che nel 2000 ha spento decine di computer con la sua tastiera, approfittando del millennium-bug».

Come fa un pirata informatico a "svaligiare" elettronicamente una banca?

«Intercettando i due codici che impediscono la lettura dei dati: quello fisso e quello "mutante". Non è sempre facile però. Alcune banche si proteggono con un codice che cambia lettere e numeri ogni 15 minuti: sono difese violabili. Altre, invece, usano un sistema di protezione con più codici mutanti che si trasformano ogni 3-4 minuti. In questi casi l'hacker deve essere super. Comunque, per la decriptazione dei dati occorre un apposito programma che bisogna studiare a fondo».

Gli hacker non hanno paura di essere intercettati e scoperti prima o poi?

«I più accorti hanno messo a punto un sistema che impedisce all'altra parte di risalire a loro. È digitale (quello analogico fallirebbe lo scopo): per entrare negli archivi di una banca, bisogna inviare al suo interno un impulso digitale. Che però torna al mittente e permette alla banca di risalire all'intruso. Se però si monta nel computer di casa un oggetto metallico che devia l'impulso di ritorno, il gioco è fatto».