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Venezia, venerdì 6 giugno 2003,
JESOLO - CAVALLINO - TREPORTI ERACLEA
IL CASO
«Quel bosco per noi è sacro»
Richiesta di un gruppo religioso al Comune di Jesolo
Francesco Macaluso
JESOLO. «Il bosco di via Ca' Gamba diventerà un luogo di culto della religione pagana politeista e per questo sarà vietato l'accesso senza il permesso del nostro gruppo religioso». In soldoni questa è la richiesta di protezione dell'area inoltrata a tutte le autorità di ordine pubblico a livello regionale e locale, compreso il sindaco Francesco Calzavara, dall'associazione religiosa Federazione Pagana Politeista capeggiata da Claudio Simeoni residente a Marghera, definito suo «pontefice» eletto in assemblea dei soci.
«La legge ci riconosce questo diritto in base alla regolare costituzione della nostra associazione religiosa secondo le normative vigenti ed in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 329 del 1997 e successive - spiega Simeoni - per noi pagani costruire il Bosco Sacro (o i Boschi Sacri) politeisti significa riconoscere il divino di quell'insieme che ha permesso l'esistenza del nostro essere soggetti che vivono costruendo il divino che cresce dentro di noi. Il nostro bosco assume quindi la dicitura di Bosco Sacro quale luogo adibito al culto per i nostri riti religiosi e, poiché come livello di sacralità riconosciuta dalla legge è paragonabile alle chiese, si invitano le autorità competenti (ognuna per le proprie competenze) a tutelarne la sacralità e l'integrità impedendone il vilipendio».
«Franco Santin, proprietario del bosco e membro della nostra associazione, è riconosciuto dall'associazione religiosa Federazione Pagana come Flamine in quanto costruttore, custode e creatore del Bosco Sacro. L'Associazione Federazione Pagana si è costituita attraverso un atto costitutivo, ha creato un suo statuto e ha redatto una relazione sintetica dell'assemblea dei soci fondatori».
http://www.teatrocontinuo.it/
CARTELLONE
DATA LOCALITA' TEATRO SPETTACOLO e PROGETTO
1 Giugno Padova Museo Civico degli Eremitani Reitia: Dea della Nostra
Memoria
15 Giugno Jesolo (VE) TERRAZZAMARE Interventi
29 GiugnoCittadella (PD)Porta Cortese Interventi
5 Luglio Punta Sabbioni (VE) Interventi
12 Luglio Este Castello Dei ed Eroi dei Veneti Antichi
17 Luglio Baone (PD)Villa Beatrice Sulle Orme di HERA
18 Luglio Baone (PD)Villa Beatrice Simposio delle Arti
19 Luglio Baone (PD) Villa Beatrice Sulle Orme di HERA
18 Settembre Cinto Euganeo (PD) Cava Bomba TRAGODÌA
19 Settembre Cinto Euganeo (PD) Cava Bomba Simposio delle Arti
20 Settembre Cinto Euganeo (PD) Cava Bomba TRAGODÌA
Sulle Orme di HERA
LO SPETTACOLO
È un viaggio all'indietro nel tempo e nello spazio, quasi un percorso
iniziatico, lungo il quale, se si è attenti e fortunati si possono
incontrare le strutture elementari del nostro pensiero, i Miti. Ad
accogliere gli spettatori ci saranno dei personaggi venuti da un tempo e uno
spazio molto lontani, dal luogo dove si sono rifugiati. Si chiamano Fedone,
Fedra, Saffo, Patroclo, Clitemnestra, Achille, Antigone e Maddalena. Essi
sono venuti ad incontrare la più importante e primordiale divinità
femminile, il mito di Hera, e racconteranno di come esso si sia indebolito
nel tempo. Lo spettacolo tratterà di questo ma anche di educatori che
allevano bambini e di viaggiatori che cercano per le vie del mare, di
incontri, di nozze sacre, e di tradimenti, di bagni lustrali, di
processioni, di prostituzione sacra, di offerte di doni, tutto intriso di
una ritualità che si perpetua fin dall'origine del tempo. Il fervore
scientifico dell'Illuminismo è alle nostre spalle, i fantasmi del Medioevo
sono decisamente superati, ed è un passato remoto lo splendore dell'Antica
Grecia ma i valori della nostra esistenza sono organicamente collegati a
queste. E', forse, il rifiuto di questi valori, (che colloca l'uomo moderno
superbamente ritto su un mondo di macerie) la causa di tanta insoddisfazione
del vivere quotidiano? Al di là del voler proporre formule o messaggi, ci
sembra importante invitare gli spettatori, a compiere insieme a noi questo
viaggio a ritroso nel tempo.
REITIA: DEA DELLA NOSTRA MEMORIA
Suggestioni
Una gruppo di persone, proveniente dalla vicina città, è alla ricerca del
luogo dove costruire il tempio per una divinità: è la dea Reitia, che fra
gli altri attributi può anche essere chiamata "Dea della scrittura". Tra
tutti spiccano alcune individualità significative fra le quali si
distinguono due figure femminili, due figure, così dicono gli archeologi,
realmente esistite: la dea Reitia e Nerka.
Nerka, è una donna che, per il corredo funebre ritrovato, ci piace pensare
essere stata una Signora molto importante del suo tempo e che, nella
metafora teatrale, diventerà la "Signora del Gioco", colei che promuoverà
molte azioni dello spettacolo.
Ma è la costruzione del tempio dedicato alla dea Reitia il momento nel quale
civiltà assume un carattere peculiare. A differenza dei templi conosciuti
sembra che il tempio di Reitia non fosse dedicato esclusivamente al culto
della dea, ma anche alla scrittura, cioè alla necessità prettamente
culturale di conservare ciò che quella civiltà aveva prodotto e andava
producendo.
La Dea Reitia viene rappresentata quasi come un'insegnante, capace di
trasmettere le nozioni necessarie per poter scrivere storie e conservare la
propria storia con lo strumento della scrittura
In Origine Postato da carbonass
Venezia, venerdì 6 giugno 2003,
JESOLO - CAVALLINO - TREPORTI ERACLEA
IL CASO
«Quel bosco per noi è sacro»
Richiesta di un gruppo religioso al Comune di Jesolo
Francesco Macaluso
JESOLO. «Il bosco di via Ca' Gamba diventerà un luogo di culto della religione pagana politeista e per questo sarà vietato l'accesso senza il permesso del nostro gruppo religioso». In soldoni questa è la richiesta di protezione dell'area inoltrata a tutte le autorità di ordine pubblico a livello regionale e locale, compreso il sindaco Francesco Calzavara, dall'associazione religiosa Federazione Pagana Politeista capeggiata da Claudio Simeoni residente a Marghera, definito suo «pontefice» eletto in assemblea dei soci.
«La legge ci riconosce questo diritto in base alla regolare costituzione della nostra associazione religiosa secondo le normative vigenti ed in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 329 del 1997 e successive - spiega Simeoni - per noi pagani costruire il Bosco Sacro (o i Boschi Sacri) politeisti significa riconoscere il divino di quell'insieme che ha permesso l'esistenza del nostro essere soggetti che vivono costruendo il divino che cresce dentro di noi. Il nostro bosco assume quindi la dicitura di Bosco Sacro quale luogo adibito al culto per i nostri riti religiosi e, poiché come livello di sacralità riconosciuta dalla legge è paragonabile alle chiese, si invitano le autorità competenti (ognuna per le proprie competenze) a tutelarne la sacralità e l'integrità impedendone il vilipendio».
«Franco Santin, proprietario del bosco e membro della nostra associazione, è riconosciuto dall'associazione religiosa Federazione Pagana come Flamine in quanto costruttore, custode e creatore del Bosco Sacro. L'Associazione Federazione Pagana si è costituita attraverso un atto costitutivo, ha creato un suo statuto e ha redatto una relazione sintetica dell'assemblea dei soci fondatori».
Molto interessante ! Ma sono già stati celebrati dei riti in quel luogo ?
Sarò curioso di vedere le eventuali reazioni di diocesi, vescovi e cattolicume vario della zona... :D
..la notte del 21
nel bosco sacro
ci sarà un sacrificio umano!
(pero' con i cristiani non è neanche bello
loro godono quando soffrono!):D
RITUALE SOLSTIZIO D'ESTATE (JESOLO-VENEZIA)
------------------------
21 giugno 2003
Jesolo (venezia)
bosco sacro della federazione pagana
rituale SOLSTIZIO D'ESTATE
-----------------------------------
il rituale si terra' nel bosco sacro, la consacrazione
del bosco quale sito di culto di religiosita' pagana
e' stata comunicata a tutte le autorita'.
il rituale sara' in forma privata, il bosco sacro si
trova all'interno della proprieta' di uno dei fondatori
della federazione pagana.
chi vi vuole partecipare deve impegnarsi:
- al rispetto del luogo;
- a non interferire nello svolgimento del rito;
- a essere consapevole di partecipare/assistere ad rito religioso.
ciao
francesco
cell 338 3197720
INNO AL FUOCO!
Io evoco Voi
Potenze sacre!
Che nati da Gaia
siete il fondamento dell'esistente;
della mia esistenza!
Voi che avete riconosciuto voi stessi
nell'immenso Caos;
che riempiste di voci il silenzioso Erebo;
che sorgeste dall'abisso
del profondo Urano Stellato come
dal cuore dell'Essere Terra: l'immensa Rea dal cuore di fuoco!
Voi che siete negli angoli del cielo
come nei meandri delle mie passioni.
Voi che abitate le fosche nubi
come le nebbie furiose dei miei pensieri.
Voi che osservate l'invisibile della mia ragione
mentre la mia ragione attraverso il suo fuoco vi descrive.
Custodite i miei segreti,
Voi che siete i miei segreti.
Nel sottoterra, il mio cuore
ha lo stesso battito del cuore di Rea.
Invoco voi, i Titani!
che scatenate terremoti,
che fondate il presente in ogni presente,
che servite l'abisso!
Invoco voi Titani
che scatenate terremoti nelle tensioni della vita,
che mi avete manifestato fondando il mio presente,
che esprimete l'abisso dal quale le mie passioni emergono.
Titani che fate raggelare;
Le mie passioni, dal gelo, non saranno ostacolate!
Ciò che fa ruotare l'asse del mondo
è quanto agisce dentro il mio petto.
Che l'Essere Terra esprima la tensione del gelo;
Che l'Essere Terra esprima la tensione del fuoco.
Gelo e fuoco come folgore divina
saranno espressi dal mio cuore nelle mie azioni.
Come i signori del Fato,
abitatori dell'Erebo oscuro;
così anch'io forgerò il mio destino.
Darò corpo e volontà
a Necessità che attraverso me si esprime.
Eruttando fiame di fuoco
o scatenando gelide tempeste
Ares sorgerà dal mio grembo
Che Rea tremi,
che Poseidone mi sovrasti;
lo sconosciuto non fermerà il coraggio della vita.
Ilizia genera sempre nuovi trionfatori,
a cui Hera offre Ebe.
Il cuore può essere triste quando
camminando nelle tempeste della vita
sembra essere sull'orlo di voraci dirupi,
assediati da "demoni" ostili
e da cuori di ferro.
Che questo fuoco sacro che abbiamo acceso
richiami Déi e Spiriti,
perché noi vogliamo determinare il nostro Fato
attraverso il nostro fuoco.
Come il legno alimenta questo fuoco sacro,
così le nostre predilezioni
alimenteranno dentro di noi il fuoco di Eros
che da quando Crono
usò la Falce Dentata
è fuoco d'eternità che divampa
in ogni Essere a cui Gaia dette una forma.
Per questo:
Contro ogni dominio avremo occhi di fuoco;
Guarderemo il mondo con gli occhi di fuoco della vita;
Ascolteremo con gli occhi di fuoco;
Solcheremo i cieli con Intento di fuoco;
Scuoteremo il cielo invocando gli Déi con passioni di fuoco;
Ed è col fuoco che costruiamo le costrizioni
affinché gli Déi siano compagni dei nostri progetti.
Col fuoco leghiamo a noi gli Déi;
Col fuoco imponiamo ai Titani di aprire le porte
d'accesso alle strade dell'ampio Tartaro
che Aurora illumina ed Elio indica.
Per il rito del Solstizio d'Estate 2003 che si tiene a Jesolo!
ScimmioneNudo
28-06-03, 01:28
Originally posted by carbonass
http://www.teatrocontinuo.it/
CARTELLONE
DATA LOCALITA' TEATRO SPETTACOLO e PROGETTO
1 Giugno Padova Museo Civico degli Eremitani Reitia: Dea della Nostra
Memoria
15 Giugno Jesolo (VE) TERRAZZAMARE Interventi
29 GiugnoCittadella (PD)Porta Cortese Interventi
5 Luglio Punta Sabbioni (VE) Interventi
12 Luglio Este Castello Dei ed Eroi dei Veneti Antichi
17 Luglio Baone (PD)Villa Beatrice Sulle Orme di HERA
18 Luglio Baone (PD)Villa Beatrice Simposio delle Arti
19 Luglio Baone (PD) Villa Beatrice Sulle Orme di HERA
18 Settembre Cinto Euganeo (PD) Cava Bomba TRAGODÌA
19 Settembre Cinto Euganeo (PD) Cava Bomba Simposio delle Arti
20 Settembre Cinto Euganeo (PD) Cava Bomba TRAGODÌA
Sulle Orme di HERA
LO SPETTACOLO
È un viaggio all'indietro nel tempo e nello spazio, quasi un percorso
iniziatico, lungo il quale, se si è attenti e fortunati si possono
incontrare le strutture elementari del nostro pensiero, i Miti. Ad
accogliere gli spettatori ci saranno dei personaggi venuti da un tempo e uno
spazio molto lontani, dal luogo dove si sono rifugiati. Si chiamano Fedone,
Fedra, Saffo, Patroclo, Clitemnestra, Achille, Antigone e Maddalena. Essi
sono venuti ad incontrare la più importante e primordiale divinità
femminile, il mito di Hera, e racconteranno di come esso si sia indebolito
nel tempo. Lo spettacolo tratterà di questo ma anche di educatori che
allevano bambini e di viaggiatori che cercano per le vie del mare, di
incontri, di nozze sacre, e di tradimenti, di bagni lustrali, di
processioni, di prostituzione sacra, di offerte di doni, tutto intriso di
una ritualità che si perpetua fin dall'origine del tempo. Il fervore
scientifico dell'Illuminismo è alle nostre spalle, i fantasmi del Medioevo
sono decisamente superati, ed è un passato remoto lo splendore dell'Antica
Grecia ma i valori della nostra esistenza sono organicamente collegati a
queste. E', forse, il rifiuto di questi valori, (che colloca l'uomo moderno
superbamente ritto su un mondo di macerie) la causa di tanta insoddisfazione
del vivere quotidiano? Al di là del voler proporre formule o messaggi, ci
sembra importante invitare gli spettatori, a compiere insieme a noi questo
viaggio a ritroso nel tempo.
REITIA: DEA DELLA NOSTRA MEMORIA
Suggestioni
Una gruppo di persone, proveniente dalla vicina città, è alla ricerca del
luogo dove costruire il tempio per una divinità: è la dea Reitia, che fra
gli altri attributi può anche essere chiamata "Dea della scrittura". Tra
tutti spiccano alcune individualità significative fra le quali si
distinguono due figure femminili, due figure, così dicono gli archeologi,
realmente esistite: la dea Reitia e Nerka.
Nerka, è una donna che, per il corredo funebre ritrovato, ci piace pensare
essere stata una Signora molto importante del suo tempo e che, nella
metafora teatrale, diventerà la "Signora del Gioco", colei che promuoverà
molte azioni dello spettacolo.
Ma è la costruzione del tempio dedicato alla dea Reitia il momento nel quale
civiltà assume un carattere peculiare. A differenza dei templi conosciuti
sembra che il tempio di Reitia non fosse dedicato esclusivamente al culto
della dea, ma anche alla scrittura, cioè alla necessità prettamente
culturale di conservare ciò che quella civiltà aveva prodotto e andava
producendo.
La Dea Reitia viene rappresentata quasi come un'insegnante, capace di
trasmettere le nozioni necessarie per poter scrivere storie e conservare la
propria storia con lo strumento della scrittura
Ci sono stato...
Purtroppo a parte un inizio interessante enotevoli spunti sperimentali è ben presto diventato un esempio di solipsismo teatrale in cui la recitazione ha preso il sopravvento sulla trama...insomma 'na pizza!
mi spiace
le premesse erano ottime
...devo imparare ad essere meno entusiasta...:(
claudio simeoni
11-07-03, 20:19
Originally posted by Mjollnir
Molto interessante ! Ma sono già stati celebrati dei riti in quel luogo ?
Sarò curioso di vedere le eventuali reazioni di diocesi, vescovi e cattolicume vario della zona... :D
E' interessante la tua osservazione.
Sono anni che i vescovi e delle sette cattoliche che conoscerai molto bene come il Gris, l'Aris, e alcune bande al loro servizio seminano diffamazione e infamazione contro i Pagani Politeisti. Hanno arruolato nelle loro file dei cattolici che si spacciano per "pagani".
Quando abbiamo diffuso la voce che la Federazione Pagana elaborava un Atto Costitutivo, uno Statuto e si apprestava a rivendicare il proprio diritto alla proatica religiosa ufficiale sono "andati un po' fuori di testa".
Hanno fatto un tentativo per diffamarci sul territorio, la cronaca la leggi a questo indirizzo:
http://it.geocities.com/paganoit/ilgiornaledivi.html
Solo che il tentativo è naufragato.
E allora hanno costruito un sito di diffamazione a mio nome per sputtanarmi oltre ad altre cose e a quel punto non potevo far altro che denunciarli alla Polizia di Stato, non solo mi accusavano di fatti specifici inventati (diffamazione aggravata), ma nello stile più squallido tirano in ballo mia moglie e mia figlia! Adesso ci sta lavorando la Procura Generale della Repubblica!
Nel frattempo abbiamo mandato una raccomandata alla Questura, al Prefetto di Venezia, al Presidente della Regione Veneto, al Presidente della Provincia di Venezia, al Sindaco di Jesolo, ai Carabinieri di Jesolo e alla Polizia di Jesolo in cui chiedevamo il loro intervento per la protezione dal vilipendio del Bosco Sacro in Via Ca' Gamba in quanto l'Associazione Religiosa denominata Federazione Pagana aveva eletto tale Bosco quale Luogo di Culto.
Quando noi abbiamo deciso di fare il Rito del Solstizio e ne abbiamo dato l'annuncio, qualcuno è impazzito in quanto rivolgendosi alle autorità queste non lo hanno nemmeno badato.
Credo che sia la prima volta in cui le organizzazioni cattoliche che fanno guerra alle religioni diverse dalla loro le hanno prese sui denti (anche se sono cinque anni che diamo loro scacco matto: uno dei diffamatori cattolici nel veneziano è impazzito e si è suicidato poco tempo fa!)
Ciao
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
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