PDA

Visualizza Versione Completa : Domanda per i vegetariani



AIACE TELAMONIO
06-07-03, 15:20
Per quale motivo avete fatto questa scelta di vita ?

1) Perchè è assolutamente immorale uccidere un essere vivo per mangiarlo

oppure

2) perchè in questo particolare momento storico non è eticamente corretto cibarsi di animali sottoposti ai terribili trattamenti, che tutti conosciamo , all'interno degli allevamenti ?

Saluti

Davide (POL)
07-07-03, 11:06
MB
I motivi che mi hanno portato alla scelta prima vegetariana e poi vegana, sono i soliti: non volevo uccidere animali, da un punto di vista empatico la sentivo come una cosa sbagliata, e da un punto di vista razionale non vedevo alcuna ragione logica e onesta per continuare a farlo. Sono diventata vegetariana a 20 anni, l'avrei fatto anche prima se avessi conosciuto qualche altro vegetariano e fossi così stata più confidente nella possibilità reale di questa scelta. Così non è stato, e ho dovuto farlo da sola. Peccato, diventadolo prima avrei ucciso meno animali.
Vedo oggi che molti si pongono dubbi sulla salute "Mangerò abbastanza proteine, e ferro?", ecc., ma devo dire che non sono mai stata sfiorata da pensieri del genere, perché mi sembrava palese che i vegetali contenessero tutti gli elementi nutritivi necessari, come infatti è.
Ovviamente non ho mai avuto problemi di salute, né di altro genere, l'unico vero problema è stato, almeno all'inizio (ma anche ora quando conosco una persona nuova non vegetariana), tenere a bada le critiche altrui, più o meno maleducate e ostili. Dopo 9 anni sono diventata vegana, mi spiace di averci messo così tanto a capire che anche la produzione di latte e uova uccide animali, ma alla fine ce l'ho fatta :-)
Non posso dire che questa scelta (vegetariana e vegana) mi faccia sentire una persona migliore, perché sinceramente non è per un "miglioramento personale" che l'ho fatta, ma per non uccidere. Questa scelta a me non fa "stare meglio", perché il mio pensiero va sempre agli animali che continuano a essere uccisi. Ma cerco di fare del mio meglio perché ne vengano uccisi sempre meno. Come? Fornendo ad altri strumenti e informazioni per diventare vegetariani. Come, ad esempio, questo CD.

MS
Fino al 1989 ero un gran mangiatore di carne, ma nello stesso tempo sostenevo di amare la natura e gli animali. In effetti non ho mai pensato, neppure allora, che una mucca avesse meno diritto di vivere di un cane, un gatto, o un uomo, tuttavia ritenevo che non si potesse fare a meno dei prodotti di origine animale per vivere, convinzione avvalorata da dottori ed "esperti" di nutrizione che non avevo mai sentito parlare bene della dieta vegetariana. Eppure sapevo che in India la popolazione è in maggioranza vegetariana, com'è possibile? Era chiaro quindi che qualcosa non quadrava nel mio ragionamento e nelle considerazioni dei nutrizionisti di turno.
Nel gennaio del 1990 finalmente conobbi alcune persone vegetariane. Bastò semplicemente la loro testimonianza di vita, al di là di tanti discorsi, a spazzare via tutti i miei dubbi e a convincermi a diventare vegetariano, superando così le mie contraddizioni interne, di chi dice di amare gli animali e poi se ne ciba.
Sono diventato vegetariano e oggi anche io sono qui a testimoniare che questa scelta è possibile e auspicabile per tutti, basta volerlo. Quando ero onnivoro, consumavo praticamente solo carne. Quasi non conoscevo neanche i nomi e i sapori della frutta e della verdura. Ora mi si è aperto un mondo nuovo, saporito, colorato e vivace. La mia tavola si è arricchita inoltre di un ingrediente fondamentale, la nonviolenza, che fa bene allo spirito attraverso la felicità interiore che deriva dalla consapevolezza di non arrecare sofferenza ad altri esseri senzienti, di non contribuire ad affamare il mondo, né ad inquinarlo a causa della produzione di prodotti animali.
Troppo tardi, purtroppo, ho conosciuto persone vegan, quindi sono diventato vegan 12 anni dopo essere diventato vegetariano, ma meglio tardi che mai! Ringrazio dal profondo del mio cuore tutte le persone che mi hanno aperto gli occhi sull'inferno in cui oggi l'uomo costringe ancora gli animali, e spero anch'io di contribuire il più possibile al cambiamento della morale corrente che considera ancora gli altri esseri senzienti come oggetti, e non come soggetti degni di una vita senza sfruttamento, sofferenza e morte.

CF
Per 32 anni sono stata onnivora, qualche volta ho provato scrupoli per la carne, pensavo alle povere bestie, ma ne giustificavo l'uccisione. Pensavo che così la natura aveva stabilito: anch'io un giorno sarei stata nutrimento per i numerosi microorganismi che avrebbero decomposto il mio corpo, sarei diventata cibo per le piante e così nutrimento per gli animali... nel ciclo continuo di morte e rinascita. Per 32 anni non ho mai assunto un atteggiamento critico nei confronti di allevamenti intensivi, trasporti, macelli, sperimentazioni. Articoli e documentari, che pure avevo avuto la possibilità di vedere, mi facevano rabbrividire, ma non mi motivavano ad assumere un comportamento coerente. Invece, la cura per una gattina randagia e, poi, la fine di una relazione amorosa in cui il mio interesse per gli animali era del tutto incompreso, mi hanno dato la forza e il coraggio di cambiare. Senza esitazione ho scelto la dieta vegana: non voglio più mangiare morte e sofferenza; ho scelto lo stile di vita vegano: non voglio più vestire morte e sofferenza. Sono, adesso, una persona felice. Mi sono riconciliata con la vita, con tutte le forme che essa assume e, in qualche modo, anche con la morte.

MO
"Piangendo sul latte di soia versato"
Sono diventata vegetariana a 41 anni perché, come dicevo allora, "amavo gli animali". Sono diventata vegan a 47 anni quando mi sono accorta che il mio amore era stato molto selettivo, che, mangiando uova e bevendo latte, avevo escluso le galline e le mucche dalla mia considerazione amorosa. E che sbaglio! - sono proprio le galline e le mucche, femmine come me che, prima di finire come tutti gli altri animali di allevamento al macello, vengono supersfruttate e tormentate.
Sono dunque passati dieci anni da quando non mangio più le mestruazioni di gallina e/o le secrezioni mammarie di mucca e sono sempre piu' soddisfatta:
da vegan non sono la causa di sofferenza agli animali non umani;
da vegan contribuisco a creare le condizioni per l'eliminazione della fame nel mondo (lo stile di vita vegan libera risorse per dare da mangiare a tutti anziché consumare una percentuale sproporzionata di energia e acqua come si fa nel mondo industrializzato per produrre carne e i suoi derivati);
da vegan contribuisco alla conservazione dell'ambiente, inquinando e consumando meno;
da vegan ho migliorato la mia salute (senza nemmeno subire i piccoli disagi di un raffreddore o influenza di stagione e continuando a donare sangue ogni sei mesi)...
Ho un solo rimpianto: rimpiango di essere diventata vegan troppo tardi. Non fate come me: diventate vegan adesso.

LB
Sono finalmente diventata vegetariana dopo aver conosciuto un "vero" vegetariano. Da sempre amo moltissimo gli animali, ma devo ammettere che fino a quel momento ho decisamente peccato di incoerenza. Credevo che non sarei stata in grado non tanto di diventarlo, ma di rimanere tale. E non me lo perdono.
Ero così contenta di me stessa che per un po' non mi sono posta nemmeno il problema del veganismo.
Poi però aprendo un uovo che stavo facendo al tegame, è uscito il pulcino morto: è stato terribile, quando vedo le uova in negozio provo lo stesso orrore di quel giorno.
Mi sono poi resa conto, grazie anche ai molti articoli che ho letto sull'argomento, che stavo mangiando veramente male, in sostanza mangiavo poco variato e continuavo tutti i giorni a mangiare formaggio, che mi piaceva tanto. Da quando sono diventata vegana, mi sento molto meglio, in particolare non soffro più di quelle tremende crisi emicraniche che mi impedivano di programmare qualunque minimo impegno futuro, e non ho più avuto un raffreddore.
Inoltre, mentre all'inizio mangiavo molti legumi per la solita paura di carenza proteica, ho poi ridotto l'assunzione di proteine, privilegiando frutta, cereali e verdura cruda. Questo mi ha portato il grosso vantaggio di non sentirmi mai stanca, di dormire 6-7 ore per notte svegliandomi riposata, e mi ha permesso di far fronte senza problemi a tutti i miei impegni.
In questa scelta ha sicuramente contato l'amore per gli animali, e se il benessere che provo è legato al miglioramento delle mie condizioni fisiche, ora anche la mia coscienza si sente in ordine, dopo tanto tempo.

DG
Ho scelto di vivere vegan quando sono diventata consapevole della sofferenza che gli animali umani infliggono agli animali non umani ogni qualvolta che quest'ultimi sono utilizzati. In ogni allevamento, di qualunque tipo e per qualunque scopo, gli animali sono manipolati, privati dei loro affetti e umiliati fino ad essere trattati come esseri inanimati.
Ma gli animali, tutti, umani e non, sono esseri senzienti che provano dolore fisico e psichico.
Io vegan, consapevole di questo, non farei mai ad un animale quello che il senso comune dice di non fare agli uomini: allevarli, sfruttarli, venderli, comprarli, manipolarli, ucciderli.
Ma non sempre la consapevolezza porta alla mia scelta. Molte persone, troppe, che pure conoscono le sorti degli animali succubi dell'uomo, non sentono di dover rinunciare ad utilizzarli. E non credono che la sofferenza di un animale valga quanto quella dell'uomo. Così magari si schierano contro la caccia e le pellicce ma mangiano la carne del maiale (un animale particolarmente intelligente e sensibile al pari del "migliore amico dell'uomo": il cane). Altri diventano vegetariani (o meglio latto-ovo-vegetariani) perché aborriscono l'uccisione degli animali ma non vogliono tener conto del fatto che la produzione di latte, uova, lana e pelle è strettamente collegata alla macellazione degli animali da carne. Io vegan, consapevole di questo, escludo tutto ciò che deriva dallo sfruttamento degli animali. Per me è spontaneo, come bere acqua quando ho sete. Ed è facile. E' facile non mangiare animali, non andare allo zoo, non comprare prodotti che contengono parti animali o prodotti animali.
E' facile come non mangiare carne umana.

Tratto da: www.saicosamangi.info

AIACE TELAMONIO
07-07-03, 13:03
Tutto molto interessante , ti ringrazio per il contributo ...
pero' non ho trovato le risposte alla domanda che ho posto !
Nel testo che hai postato si privilegia l'aspetto paratico dell'essere vegetariani o vegan, mentre vengono un po' tralasciate le motivazioni etiche che stanno alla base di tale scelta.

Grazie comunque.
ciao