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Davide (POL)
12-07-03, 10:38
Giovanni Monastra scrive a Riotta sugli alimenti transgenici...
In risposta al suo articolo di fondo, apparso sul Corriere della Sera del 24 maggio che trasmette un messaggio pro-OGM basato sui soliti luoghi comuni (tipo: gli scienziati sono tutti a favore...)



Gentile Dott. Riotta,

sono un biologo e da anni seguo il tema degli OGM in campo alimentare, essendo anche componente di alcune commissioni del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Ho letto il suo articolo sulla disputa tra USA e UE circa gli OGM, pubblicato sul Corriere della Sera il 24 maggio: sinceramente lo ho trovato troppo propenso a mettere in luce solo gli aspetti positivi degli alimenti transgenici, sorvolando su numerosi punti ancora oscuri, che destano preoccupazione. Inoltre mi ha deluso molto il fatto che lei abbia citato il parere favorevole di Premi Nobel e di accademie scientifiche sul tema OGM senza ricordare anche l'esistenza di opinioni ben diverse e opposte, fortemente critiche verso l'agricoltura ingegnerizzata: tali opinioni sono presenti tra gli esperti (genetisti, biotecnologi, ecologi, agronomi, medici, economisti agrari, ecc.), ma anche in ambienti qualificati e colti della società civile (pure questa ha il diritto di esperimersi in base a valutazioni extrascientifiche, di tipo etico e culturale in senso ampio). Eppure avrebbe dovuto conoscere il testo dell'Appello del Consiglio dei Diritti Genetici, corredato dalle prime cento sottoscrizioni, molto qualificate, che è stato pubblicato (a pagamento) proprio sul Corriere della Sera il 14 marzo scorso. I sottoscrittori sono andati aumentando nel periodo successivo (trova il testo completo dell'Appello e un elenco parzialmente aggiornato delle firme nel sito del Consiglio dei Diritti Genetici: www.consigliodirittigenetici.org ). Le evidenzio il cospicuo numero di economisti agrari che hanno firmato l'Appello: una prova del fatto che gli OGM sarebbero un danno per l'economia italiana (gli unici a favore, in questa categoria, sono i proff. Casati e Frisio, consulenti di Assobiotech). Anche sul piano scientifico potrà notare le firme di esperti come Marcello Buiatti, Claudia Sorlini, Nelson Marmiroli, Alberto Malliani, Sandro Pignatti, figure di rilievo nei rispettivi settori di ricerca.

Un altro documento critico verso le piante geneticamente modificate è "Scienza e ambiente 2002" della Società Italiana di Ecologia, che riunisce docenti universitari e ricercatori del settore.

Per quel che riguarda il parere delle Accademie Scientifiche le segnalo quello della Royal Society canadese, apparso nel 2001, e di cui proprio il Corriere della Sera ha dato notizia: nel corposo dossier (che ho letto nella sua versione integrale) vengono espressi pareri assai prudenti e talora molto critici verso gli OGM finora sperimentati, gli stessi che gli USA vorrebbero imporci, senza aspettare ulteriori ricerche verso prodotti più sicuri e affidabili, oltre che realmente utili (purchè lo si dimostri nei fatti e non con la propaganda).

Mi sembra che, anche con questi pochi elementi, il quadro sia diverso da quello troppo rassicurante e ottimista tracciato dai fautori del transgenico. Come mai in Italia la stampa di opinione in questi ultimi mesi parla sempre meno delle qualificate voci critiche?

In definitiva trovo le pressioni statunitensi del tutto ingiustificate e sospette, oltre che incoerenti da parte di una nazione che opera forme pesanti di protezionismo economico quando ne ha convenienza. Spero che l'Europa non sia un territorio a "sovranità limitata".

La prego, quindi, di documentarsi meglio per non trovarsi, suo malgrado, appiattito su posizioni molto di parte. Dati alla mano, si potrebbe ricordare che, ad esempio, in vari casi, dopo l'introduzione degli OGM, l'uso dei prodotti chimici in agricoltura non è diminuito per niente, ma anzi talora è aumentato, provocando danni di vario genere (di sicuro all'ambiente!).

Il comodo luogo comune secondo cui gli scienziati, e gli esperti in generale, sarebbero a favore degli OGM e gli ignoranti, influenzati dai fondamentalisti verdi e da certa stampa, sarebbero contrari è del tutto falso, come ho dimostrato prima.

Ci sono fondate e consistenti ragioni per essere ancora molto critici verso i prodotti transgenici, non ultima quella legata alla grave schiavitù determinata dalla presenza dei brevetti sulle sementi, che daranno luogo a un mercato oligopolistico.

Le ho scritto questo messaggio poichè la stimo e quindi spero che vorrà tenere presente quanto le ho esposto, per un quadro più equilibrato e oggettivo del problema OGM.

Distinti saluti
Giovanni Monastra

giugno 2003

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Wyatt Earp
15-07-03, 22:28
Al tg3 di qualche giorno fa,a proposito degli ogm,hanno intervistato un professore di agraria dell'università di Torino e la sua risposta è stata più o meno "capisco questa preoccupazione per l'ogm,ma è esagerato secondo me,con l'entrata dei paesi dell'est nella Ue dai prossimi anni arriveranno sulle nostre tavole ortaggi e frutta che saranno pieni di ogni tipo di diserbanti e pesticidi,dato che in quei paesi non ci sono praticamente controlli...."

Le parole non erano precisamente queste,ma il succo era questo....cosa ne pensate?

etilico
15-07-03, 23:29
produciamo etilico.