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Visualizza Versione Completa : I tre colossi che sfruttano la sete planetaria



Davide (POL)
29-07-03, 19:10
Si contano sulla punta delle dita le compagnie globali che dominano l'industria dell'acqua. Le prime tre sono europee, la quarta è l'americana Bechtel. I dati sulle Big tre europee dell'acqua sono tratti dai siti web delle compagnie, dal dossier sulla privatizzazione dell'acqua ("Un prezzo per ogni goccia") pubblicato nel dicembre 2002 dal magazine Mother Jones di San Francisco e dal New York Times (22 agosto 2002). SUEZ: È nata nel 1997dalla fusione della Lyonnaise des Eaux (che, come dice il nome era stata fondata intorno al 1880 per gestire le acque della metropoli sul Rodano) e della banca di Suez che nel 1958 aveva costruito l'omonimo canale (poi nazionalizzato da Nasser nel 1956). La divisione acqua di Suez, Ondeo, ha riportato per il 2001 un fatturato di 9 miliardi di dollari, circa un quarto dell'introito complessivo di Suez (37,7 miliardi di $). Negli Stati uniti Suez ha acquisito nel 1999 per complessivi 6 miliardi di dollari Nalco, un produttore di sostanze chimiche per il trattamento dell'acqua, e United Water Resources che gestisce i sistemi idrici di Atalanta, Portorico, Milwaukee e Washington D.C., e briga per ottenere l'appalto delle fognature di New Orleans. Ondeo opera in 130 paesi incluse Francia, Gran Bretagna, Argentina, Indonesia, Filippine, Camerun; gestisce i sistemi idrici in decine di città, tra cui Buenos Aires, Casablacanca e Amman. Ha 120 milioni di clienti di cui un terzo in Europa e Medio Oriente, un quinto in Sudamerica, un altro quinto in Asia e nel Pacifico, un sesto in Nordamerica e il resto in Africa.

VIVENDI/VEOLIA. La Compagnie Générale des Eaux fu fondata nel 1853 quando un decreto imperiale di Napoleone III privatizzò il settore idrico. Negli anni `90 (del `900) fu rinominata Vivendi divenendo un conglomerato attivo nei media e nello spettacolo, che però è crollato nel 2002. A questo punto il settore idrico Vivendi Environnement ha ricambiato nome e si chiama ora Veolia. Nel 2001 Vivendi acqua ha riportato un fatturato di 13,6 miliardi di euro (e un utile di 1,1 miliardi di euro), circa la metà del fatturato totale dell'allora compagnia. Negli Stati uniti nel 1999 Vivendi aveva acquisito per quasi 8 miliardi di dollari Us Filter Corporation, la seconda compagnia idrica Usa che gestisce acquedotti di più di 500 municipalità. Il 45% del suo fatturato è stato realizzato in Francia, ma opera in 100 paesi tra cui Ungheria, Cina, Corea del Sud, Kazakistan, Libano, Ciad, Romania e Colombia. Ha 113 milioni di clienti nel mondo così ripartiti: 26 milioni di Francia, 32 in Europa e Medio Oriente, 19 in Asia e nel Pacifico, 11 nel Nordamerica, 9 in Africa, 7 in Sudamerica.

RWE/THAMES WATER. Thames Water fu creata nel 1989 per prendere il controllo di quello che era stato il sistema idrico pubblico di Londra dopo che Margaret Thatcher privatizzò l'acqua. Nel 1999 Thames Water fu acquistata dalla tedesca RWE per 9,8 miliardi di dollari e ne divenne la sua divisione idrica. Nell'anno 2001 la divisione acqua ha riportato un fatturato di 1,4 miliardi di dollari. Negli Stati uniti ha comprato nel 2002 per 7,6 miliardi di dollari American Water Works, che gestisce acquedotti in 27 stati Usa. Opera in 44 paesi tra cui Regno Unito, Germania, Turchia e Giappone. Ha 54 milioni di clienti così distribuiti: 15 milioni in Gran Bretagna e Irlanda, 20 nel resto dell'Europa e in Medio Oriente, 14 in Asia e nel Pacifico, 3 in America del Nord e 3 in quella del Sud.

Marco D'Eramo