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Davide (POL)
01-08-03, 17:29
DA LIBERO - 31 LUGLIO 2003 - Milano

Abbandono dei cani. Interventi concreti e non solo spot

Puntuale, con l'arrivo della stagione estiva, comincia l'abbandono dei
cani. Quest'anno, malgrado una intensa campagna informativa a mezzo stampa
e con messaggi televisivi, il numero dei cani scaricati ai bordi delle
strade cittadine è addirittura aumentato. Purtroppo gli inviti al buon
senso anche se lanciati da convincenti appelli di volti noti accompagnati
dagli occhi smarriti ed impauriti dei cani abbandonati, si sono rivelati
insufficienti. Il problema è e che, a commuoversi di fronte a queste
immagini di sofferenza sono tutti i proprietari che mai abbandonerebbero
il loro cane e che provano una profonda indignazione verso quei "pezzenti"
che ogni anno si comportano in quel modo. E' mia ferma convinzione che
queste campagne di sensibilizzazione costituiscano solo un deterrente di
scarso peso. L'abbandono del proprio cane è infatti un triplo tradimento.
Il primo verso l'animale, che mai capirà come sia possibile che il suo
amore incondizionato possa essere preso a calci proprio dalla persona a cui
lo aveva donato. Il secondo quasi sempre verso i propri figli ai quali
viene venduta la solita squallida storiella che è stato portato a "stare
meglio" solo per il periodo delle vacanze. Non lo rivedranno più. Un modo
cinico e meschino per insegnare ai propri figli che un affetto si può anche
gettare fuori dalla finestra. Ultimo, e non ultimo, nei confronti della
società, creando seri problemi organizzativi alle amministrazioni comunali
oltre che alla sicurezza stradale, perchè i cani abbandonati si aggirano
sbandati e disorientati, finendo spesso sotto le ruote delle autovetture di
passaggio. Occorre sicuramente una più robusta azione informativa che deve
partire necessariamente dai banchi di scuola per evidenziare, con filmati e
fotografie, quale sia la reale sorte di quei cani che molte "brave persone"
camuffano con un ipocrita "vanno a stare meglio". Un altro accorgimento
potrebbe essere quello di registrare con un patentino allegato al tatuaggio
i neoproprietari di cani, come suggerisce anche il responsabile di amici
della terra, Camillo Piazza. Insomma per sconfiggere questa infamia,
bisogna cercare percorsi più concreti della solita e un po' retorica strada
dei manifesti delle buone intenzioni. Le istituzioni dal canto loro, hanno
ormai il dovere di dotarsi di norme più severe, che colpiscono con sanzioni
pesanti i trasgressori. Infine i canili municipali e quelli consorziati
dovrebbero prendere in considerazione l'ipotesi di creare degli spazi di
accoglienza estiva per quei proprietari che non sono in grado di trovare
delle soluzioni alle vacanze del proprio cane, a tariffe fortemente agevolate.

Roberto Predolin
Assessore al Commercio del Comune di Milano