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Otto Rahn
31-08-03, 10:57
Estratti dal LIBER DE DUOBUS PRINCIPIBUS di Giovanni di Lugio

(Giovanni di Lugio, “figlio maggiore” dell’arcivescovo di Desenzano, provocò uno scisma in quella chiesa nel 1230. E’ citato nella Summa de Catharis di Raniero Sacconi ed autore del De Duobus Principibus)



Risulta da tutto ciò che abbiamo già detto che è assolutamente impossibile credere che il vero Signore Iddio abbia creato, direttamente ed al principio, le tenebre e il male, né soprattutto che le abbia create a partire dal nulla … poiché le tenebre non sono state create direttamente da nostro Signore il vero Dio e da suo figlio Gesù Cristo, ma indirettamente e partendo da una realtà preesistente, come abbiamo già dimostrato …

Infatti, le virtù e le potestà del Signore vero Iddio si combatterebbero tra loro ogni giorno, per la sua propria volontà, se non ci fosse altro potere che il suo! E’ assurdo pensare ciò del vero Dio. Ne consegue dunque, senza alcun dubbio, che esiste un’altra potenza o potestà, non vera, che il Signore Iddio si sforza ogni giorno di combattere…[1]

Poiché Dio non è potente nel male, dobbiamo credere fermamente che, quello sì, è potente nel male [2]. E’ da questo che provengono tutti i mali passati, presenti e futuri…

… bisogna anche considerare dimostrato, che il peccato, i castighi, l’angustia, l’errore, il fuoco e i supplizi, le catene ed il demonio stesso non hanno avuto inizio e non avranno fine, Infatti, sia che queste cose siano i nomi con cui designiamo il principio supremo del male sia che siano i nomi con i quali designiamo i suoi effetti, testimoniano comunque di una causa unica del male, eterna, sempiterna o antica, poiché, se l’effetto è eterno, sempiterno o antico, è necessario che anche la causa lo sia. Esiste dunque, senza dubbio alcuno, un principio malvagio da cui questa eternità, sempiternità ed antichità derivano direttamente e nella loro essenza.

E’ detto chiaramente nelle sacre scritture che il Signore vero Iddio distruggerà “il potente” e tutte le sue forze, che operano quotidianamente contro di Lui e la sua creazione. Così, nostro Signore si è sforzato di distruggere non soltanto questo “potente”, ma anche tutte le sue forze e dominazioni, che talvolta sembrano avere il sopravvento, sulle creature del Dio buono, sottomesse al potere di quello malvagio [3]. … Cerco di farvi vedere chiaramente, per mezzo delle scritture, che esiste un altro dio o signore, che è creatore e “fattore”, oltre a quello alla fedeltà del quale raccomandano le loro anime quelli che soffrono e praticano il bene… Si deve considerare che nulla, in questo mondo, ci può manifestare direttamente questo dio malvagio – non più peraltro, che il Dio buono -, ma che è dall’effetto che si conosce la causa… Noi proviamo per queste opere un orrore indicibile: esse consistono, infatti, nel commettere adulterio, rubare le cose altrui, maledire quello che è santo, acconsentire alla falsità, dare la propria parola – con o senza giuramento – e non mantenerla. Tali sono le cose abominevoli fatte dal dio in questione nel mondo temporale ed in modo visibile e concreto, se ci si pone dal punto di vista dei nostri avversari nell’interpretare l’Antico Testamento: credono infatti che le scritture parlino della creazione e dell’organizzazione di questo mondo e delle opere fatte nel tempo, in maniera materiale e visibile. E devono crederlo per forza coloro che pensano che ci sia un solo principio.[4] … Non è certo il nostro vero creatore che, nel mondo temporale, in questo mondo qui, ha preso le donne di Davide e le ha dato al suo parente, perché commettessero adulterio alla vista di tutto Israele ed in faccia al sole, come abbiamo visto nel testo che ho citato. Bisogna dunque, senza dubbio, che esista un altro creatore, causa e principio di ogni adulterio e fornicazione in questo mondo qui.

Che questo signore e creatore ha fatto sottrarre con la violenza i beni altrui e rubare, in questo mondo reale e per il suo vantaggio, i beni degli Egiziani, che ha fatto perpetrare, nel mondo materiale, la più grande strage, lo possiamo dimostrare, secondo l’Antico Testamento nell’interpretazione della fede dei nostri avversari [5].


Traduzione di Frank Powerful dal testo francese tratto da René Nelli, Les Cathares, Ed. Marabout 1972


[1] In pratica, Giovanni non ritiene possibile che la lotta tra bene e male di cui l’uomo è testimone o protagonista derivi da realtà create da un unico principio. Il mondo, con la sua continua alternanza tra spirito/materia e bene/male, si spiega soltanto con la lotta tra due principi opposti.

[2] Ossia Satana, il principe (e principio) di questo mondo.

[3] Tutte queste proposizioni di fede sono dimostrate con citazioni sia dall’Antico Testamento (di cui vengono utilizzati particolarmente i salmi e alcuni libri dei Profeti) che dal Nuovo Testamento (in particolare le lettere).

[4] Segue una serie di citazioni dall’Antico Testamento (II Re) che dimostrano che Dio ha ordinato azioni malvagie e violente, contrapposte a citazioni relative al Dio buono, tratte dalle lettere di Paolo.

[5] Seguono esempi delle guerre di Israele tratte dal Deuteronomio e la lapidazione dell’uomo che raccoglieva legna di sabato, da Numeri e altri esempi di bellicosità del Dio dell’antico testamento, da Levitico, Numeri ecc.

Ichthys
06-09-03, 01:37
È vero, il dio del Vecchio Testamento appare crudele, è un assassino, incita alla violenza, si contraddice e cambia idea continuamente.

Infatti com'è possibile che in Genesi 6,7 Dio (o meglio "dio") si pente d'aver creato l'uomo e in Genesi 6,6 egli è addirittura addolorato in cuor suo, mentre in Giacomo 1,17 è scritto "Nel Padre delle luci non esiste mutazione, né ombra di rivolgimento"?

Come si spiega che in Levitico 6,23 è scritto "Ha ordinato sacrifici di animali, del profumo si è compiaciuto" mentre in Ebrei 10,4-6 troviamo "Non hai voluto sacrificio né oblazione; non hai gradito olocausti per i peccati..."?

Questo dio è pure un pazzo sanguinario: consiglia infatti agli ebrei di rubare gli oggetti preziosi degli egiziani (Esodo 3,21-22); insegna l'odio e la legge del taglione. Uccide l'innocente insieme al colpevole: i bambini muoiono sotto il diluvio, a Sodoma e Gomorra. Ordina a Saul di uccidere i piccoli Amaleciti, uccide quelli di Bet-Semes che si erano rallegrati di vedere la sua Arca (I libro dei Re, 6). Fa uccidere i figli per le colpe dei padri (come le divinità pagane) (Giosuè, 7), in contraddizione con se stesso, del resto (Deuteronomio, 24). Fa uccidere da Mosè un uomo che raccoglieva legna un giorno di sabato... Cosa avrebbe detto Cristo a Mosé? È stato fatto l'uomo per il sabato o il sabato per l'uomo?

Questo dio inviò sul popolo d'Israele dei serpenti di fuoco (Numeri, 21), una gragnuola di pietre micidiali (Giosuè 10,11). Massacra una moltitudine di coloro che ha riportato dall'Egitto (Numeri 14). Induce i figli d'Israele a battersi contro i figli di Beniamino, e ne muoiono quarantamila (Giudici, 21).

Mentitore e ingannatore, ha promesso ad Abramo la terra di Canaan (Genesi, 12), ma non ne ebbe mai nulla, "neanche un diritto di passaggio" (Atti 7,5).

Non è il Dio della luce di cui ha parlato Cristo.