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Visualizza Versione Completa : Cartelli bilingui malfatti



Michele64
02-09-03, 12:26
Saluti a voi amici lombardi,

sono un sardo grande appassionato di lingue regionali (a cominciare dalla mia, consentitemi di dirlo, ma con tutte le altre che seguono a brevissima distanza)...

Qualche mese fa mi sono trovato a guidare per le strade della campagna bergamasca...

Ho notato che i cartelli che indicano l'inizio di un centro abitato riportano spesso il nome anche in bergamasco...

Purtroppo non sono molto contento di questa cosa e vi spiego perché: il nome è apposto con un colore diverso da quello in italiano, ed è anche di dimensioni inferiori... così facendo si da l'impressione che si tratti più che altro di una trovata folcloristica, mentre per ottenere una pari dignità secondo me la scritta in lingua locale deve essere apposta nello stesso colore e con le stesse dimensioni di quella in italiano...

Inoltre, di certo non basta un semplice cartello bilingue di inizio località, tutti i cartelli e tutte le scritte ufficiali dovrebbero esserlo... io voglio vedere "divieto di sosta" scritto in bergamasco e in tutte le altre parlate lombarde rispettive (che attualmente sono lingue semplici e familiari ma che a mio parere possono senz'altro diventare lingue di cultura con un lavoro serio e costante)...

Soltanto così si valorizzano veramente gli idiomi locali, altrimenti come ho già sottolineato è soprattutto folclore...

Saluti a tutti voi - Michele.

Alberich
07-09-03, 17:01
Infatti è folklore. L'uso di idiomi dialettali è quanto di più antistorico esista, è giusto che vengano preservati, studiati e, in parte, valorizzati. Però pensare che si possa tornare ad esprimersi correntemente (e negli atti ufficiali) con tali lingue è piuttosto anacronistico.
Parlando di cartelli stradali, inoltre, io credo che si debba tentare di superare la brutta abitudine di "scriverli" e si giunga ad usare solo i simboli, immediatamente riconoscibili e universali. Ci manca solo la doppia scrittura, già si fa fatica a leggerli in italiano, quando si guida.
saluti

Il_Siso
07-09-03, 19:33
Originally posted by Alberich
Infatti è folklore. L'uso di idiomi dialettali è quanto di più antistorico esista, è giusto che vengano preservati, studiati e, in parte, valorizzati. Però pensare che si possa tornare ad esprimersi correntemente (e negli atti ufficiali) con tali lingue è piuttosto anacronistico.
Parlando di cartelli stradali, inoltre, io credo che si debba tentare di superare la brutta abitudine di "scriverli" e si giunga ad usare solo i simboli, immediatamente riconoscibili e universali. Ci manca solo la doppia scrittura, già si fa fatica a leggerli in italiano, quando si guida.
saluti
Va piàn!
Ralenta!
Fèrmes!
Te ghè la precedensa!
Sempèr driz!
:lol :lol

Michele64
08-09-03, 13:47
Ha ragione il Siso... a me non piace volare a bassa quota, per me o un idioma è in grado di essere valorizzato adeguatamente, il che significa prima di tutto scriverlo, oppure è meglio lasciarlo perdere...

E non occorre neppure pensare subito a una cosa impegnativa come i cartelli stradali...

Ciclostilati, volantini, opuscoli e via dicendo non richiedono certo un grande sforzo, né in termini pratici né in termini economici...

Saluti e viva tutte le lingue, comprese quelle regionali...

Michele Bussu.