PDA

Visualizza Versione Completa : Ultimo appello di Francesco II ai suoi sudditi.



Ninco Nanco
05-09-03, 21:20
Francesco II parla ai suoi sudditi.

Da questa Piazza dove difendo piú che la mia corona l'indipendenza della patria comune, si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle vostre miserie, per promettervi tempi piú felice. Traditi ugualmente, ugualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; ché mai ha durato lungamente l'opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni.
Ho lasciato perdersi nel disprezzo le calunnie; ho guardato con isdegno i tradimenti, mentre che tradimenti e calunnie attaccavano soltanto la mia persona; ho combattuto non per me ma per l'onore del nome che portiamo. Ma quando veggo i sudditi miei che tanto amo in preda a tutti i mali della dominazione straniera, quando li vedo come popoli conquistati portando il loro sangue e le loro sostanze ad altri paesi, calpestati dal piede di straniero padrone, il mio cuore napolitano batte indegnato nel mio petto, consolato soltanto dalla lealtà di questa prode armata, dallo spettacolo delle nobili proteste che da tutti gli angoli del Regno si alzano contro il trionfo della violenza e dell'astuzia.
Io sono napolitano ; nato tra voi, non ho respirato altra aria, non ho veduto altri paesi, non conosco altro che il suolo natio. Tutte le mie affezioni sono dentro il Regno : i vostri costumi sono i miei costumi : la vostra lingua è la mia lingua; le vostre ambizioni mie ambizioni. Erede di una antica dinastia che ha regnato in queste belle contrade per lunghi anni ricostituendone l'indipendenza e l'autonomia, non vengo dopo avere spogliato del loro patrimonio gli orfani, dei suoi beni la Chiesa ad impadronirmi con forza straniera della piú deliziosa parte d'Italia. Sono un principe vostro che ha sacrificato tutto al suo desiderio di conservare la pace, la concordia, la prosperità tra’ suoi sudditi.
Il mondo intero l'ha veduto; per non versare il sangue ho preferito rischiare la mia corona. I traditori pagati dal nemico straniero sedevano accanto a’ fedeli nel mio consiglio ; ma nella sincerità del mio cuore, io non poteva credere al tradimento. Mi costava troppo punire; mi doleva aprire, dopo tante nostre sventure, un’era di persecuzioni; e cosí la slealtà di pochi e la clemenza mia hanno aiutata l'invasione piemontese pria per mezzo degli avventurieri rivoluzionari e poi della sua armata regolare, paralizzando la fedeltà de’ miei popoli, il valore de’ miei soldati.
In mano a cospirazioni continue non ho fatto versare una goccia di sangue, ed hanno accusata la mia condotta di debolezza. Se l’amore il piú tenero pe’ miei sudditi, se la fiducia naturale della gioventú nella onestà degli altri, se l’orrore istintivo al sangue meritano questo nome, sono stato certamente debole. Nel momento in che era sicura la rovina de’ miei nemici, ho fermato il braccio de’ miei generali per non consumare la distruzione di Palermo, ho preferito lasciare Napoli, la mia propria casa, la mia diletta capitale per no esporla agli orrori di un bombardamento, come quelli che hanno avuto luogo piú tardi in Capua ed in Ancona. Ho creduto nella buona fede che il Re del Piemonte che si diceva mia fratello, mio amico, che mi protestava disapprovare la invasione di Garibaldi, che negoziava col mio governo una alleanza intima pe’ veri interessi d’Italia, non avrebbe rotto tutt’i patti e violate tutte le leggi, per invadere i miei Stati in piena pace, senza motivi né dichiarazioni di guerra. Se questi erano i niei torti, preferisco le mie sventure a’ trionfi de’ miei avversari.
Io aveva data una amnistia, aveva aperto le porte della patria a tutti gli esuli, conceduto a’ miei popoli una costituzione. Non ho mancato certo alle mie promesse. Mi preparava a garantire alla Sicilia istituzioni libere che consecrassero con un parlamento separato la sua indipendenza amministrativa ed economica rimuovendo ad un tratto ogni motivo di sfiducia e di scontento. Aveva chiamato a’ miei consigli quegli uomini che mi sembrarono piú accettabili all’opinione pubblica in quelle circostanze, ed in quanto me lo ha permesso l’incessante aggressione di che sono stato vittima, ho lavorato con ardore alle riforme, a’ progressi, ai vantaggi del comune paese.
Non sono i miei sudditi che mi hanno combattuto contro; non mi strappano il Regno le discordie intestine, ma mi vince l’ingiustificabile invasione d’un nemico straniero. Le Due Sicilie, salvo Gaeta e Messina, questi ultimi asili della loro indipendenza, si trovano nelle mani del Piemonte. Che ha dato questa rivoluzione ai niei popoli di Napoli e di Sicilia? Vedete lo stato che presenta il paese. Le finanze un tempo cosí floride sono completamente rovinate : l’amministrazione è un caos : la sicurezza individuale non esiste. Le prigioni sono piene di sospetti : in vece della libertà, lo stato di assedio regna nelle province, ed un generale straniero pubblica la legge marziale, decreta la fucilazione istantanea per tutti quelli dei miei sudditi che non s’inchinano alla bandiera di Sardegna. L’assassinio è ricompensato, il regicidio merita una apoteosi; il rispetto al culto santo de’ nostri Padri è chiamato fanatismo; i promotori della guerra civile, i traditori del proprio paese ricevono pensioni che paga il pacifico contribuente. L’anarchia è da per tutto. Avventurieri stranieri han rimestato tutto, per saziare l’avidità o le passioni dei loro compagni. Uomini che non hanno mai veduta questa parte d’Italia, o che hanno dimenticato in lunga assenza i suoi bisogni, formano il vostro governo. In vece delle libere istituzioni che io vi aveva date e che era mio desiderio sviluppare, avete avuta la piú sfrenata dittatura, e la legge marziale sostituisce adesso la costituzione. Sparisce sotto i colpi de’ vostri dominatori l’antica monarchia di Ruggiero e di Carlo III, e le due Sicilie sono state dichiarate province di un Regno lontano. Napoli e Palermo saranno governati da prefetti venuti da Torino.
Ci è un rimedio per questi mali, per le calamità piú grandi che prevedo. La concordia, la risoluzione, la fede nell’avvenire. Unitevi intorno al trono de’ vostri padri. Che l’obblio copra per sempre gli errori di tutti; che il passato non sia mai pretesto di vendetta, ma pel futuro lezione salutare. Io ho fiducia nella giustizia della Provvidenza, e qualunque sia la mia sorte, resterò fedele a’ miei popoli ed alle istituzione che ho loro accordate. Indipendenza amministrativa ed economica tra le due Sicilie con parlamenti separati; amnistía completa per tutt’i fatti politici; questo è il mio programma. Fuori di queste basi non ci sarà pel paese, che dispotismo o anarchia.
Difensore della sua indipendenza, io resto e combatto qui per non abbandonare cosí santo e caro deposito. Se l’autorità ritorna nelle mie mani sarà per tutelare tutt’i diritti, rispettare tutte le proprietà, garantire le persone e le sostanze de’ miei sudditi contra ogni sorta di oppressione e di saccheggio. E se la Provvidenza nei suoi alti disegni permette che cada sotto i colpi del nemico straniero l’ultimo baluardo della monarchia, mi ritirerò con la coscienza sana, con incrollabile fede, con immutabile risoluzione; ed aspettando l’ora inevitabile della giustizia, farò i piú fervidi voti per la prosperità della mia patria, per la felicità di questi popoli che formano la piú grande e piú diletta parte della mia famiglia.
Preghiamo il sommo Iddio e la invitta Immacolata protettrice speciale del nostro paese, onde si degnino sostener la nostra causa.
Gaeta 8 Dicembre 1860.

Firmato — FRANCESCO

Viva 'u Regno nuosto.

Cilento Nazione
05-09-03, 23:24
:( :( :(

bei tempi....

Ninco Nanco
06-09-03, 16:26
Originally posted by Cilento Nazione
:( :( :(

bei tempi....

Bei tempi? Non tanto. Era la fine del Regno.
Con cordialità.

Cilento Nazione
06-09-03, 16:35
no intendevo dire, bei tempi sentire la voce di un regnante dell'Ausonia libera, so che fu la fine del regno...:fru

Syntax error System
19-09-03, 21:08
eh giá il vecchio regno delle due sicilie, se Franceschiello fosse stato solo un po piú maturo e meno ingenuo non solo avrebbe ricacciato quel coglione di garibaldi da dove era venuto, ma avrebbe anche fatto arrestare e poi processare tutti quei ufficiali, ministri, deputati che si fecero comprare dai Sabaudi.

Il regno si sgretoló come la neve al sole, molti eroismi tuti coperti dall'oblio, il re che scappa a chiudersi in una fortezza, l'esercito che sbanda, gli alleati che ci tradiscono, e i combattenti rimasti ebbero l'apellativo di briganti.

Stranamente settant'anni dopo per uno strano gioco del destino, una nemesi storica il regno dei Savoia dovette vivere lo stesso destino che subí il vecchio regno delle due sicilie.
Il regio esercito che si sgretola, gli alleati in Italia, l'alleato tedescho che volta le spalle e conquista l'Italia, il tradimento di ufficiali, ministri e deputati che si vendono agli alleati, il re che scappa, e i pochi combattenti rimasti ebbero l'appellativo di republichini.

Cilento Nazione
20-09-03, 14:04
E NON DIMENTICHIAMO LA 'DOVUTA' ACCOGLIENZA CHE I SAVOIAZZI HANNO AVUTO DAI PATRIOTI AUSONI A NAPOLI L'ANNO SCORSO!!!!


SAVOIA GO HOME!
AUSONIA LIBERA

Syntax error System
22-09-03, 22:58
bah, se entrano in Italia come semplici cittadini (senza pretese di sorta) per me va bene, non vedo il fastidio che potrebbero dare.
Se sognano qualche carriera politica, se lo possono sognare.

Non esiste peggiori traditori dei Savoia (che fossero i discendenti di Giuda?) hanno tradito e sterminato i Valdesi, hanno tradito i loro cugini di Borboni :( , hanno tradito le alleanze della prima guerra mondiale, hanno tradito l'alleanza anti tedesca del periodo tra le due guerre con l'alleanza con la germania, hanno tradito poi sia Mussolini che Hitler col'improvviso volta faccia.
poi credevano di venire accolti come eroi dagli alleati (fortunatamente furono delusi) e poi dagli italiani, che saggiamente votarono per la republica.

ciao

Tomás de Torquemada
23-09-03, 23:00
Nel 1860 il Real Esercito Borbonico contava quasi centomila (100.000) uomini... Senza gli infimi traditori alla Nunziante i Mille sarebbero stati ridotti in briciole... :D Anzi no, perché sarebbero rimasti a casetta se i quattrini della massoneria internazionale non avessero unto gli ingranaggi...

Cilento Nazione
23-09-03, 23:48
hai detto proprio bene!

Ninco Nanco
29-09-03, 21:25
FERDINANDO RUSSO:" 'O surdato 'e Gaeta".

Ch'è? Nun redite cchiù?... Storia vivente,
io m'arricordo tutta 'a funzione!
Maria Sudia, 'o Rre, strille, lamiente,
'a famma, 'o tifo, 'e mbonune a battaglione,
'a forza 'e core 'e chilli reggimente,
'a lampa nnanz' 'a vocca d' 'o cannone,
case cadute, cchiesie sgarrupate,
e FRANCISCHIELLO (maiuscolo mio, n.d.r.) nzieme cu 'e suldate!

Onore ai soldati di Gaeta, agli eroi della nostra Patria.
Onore al nostro Re Franceschiello.

Fante d'Italia
10-12-03, 17:19
Originally posted by kenshiroIT
Il regno si sgretoló come la neve al sole, molti eroismi tuti coperti dall'oblio, il re che scappa a chiudersi in una fortezza, l'esercito che sbanda, gli alleati che ci tradiscono, e i combattenti rimasti ebbero l'apellativo di briganti.
Stranamente settant'anni dopo ...Il regio esercito che si sgretola, gli alleati in Italia, l'alleato tedescho che volta le spalle e conquista l'Italia, il tradimento di ufficiali, ministri e deputati che si vendono agli alleati, il re che scappa, e i pochi combattenti rimasti ebbero l'appellativo di republichini. [/B]
1:
Francesco non è scappato, è rimasto a resistere assieme ai suoi soldati. cos'altro di sensato poteva fare? Ogni Uomo della Terra, non solo i Napoletani, gli deve rispetto.
2:
L'alleato tedesco non ci ha voltate le spalle. L'abbiamo finalmente fatto noi.
3:
Molti parlamentari erano dei traditori, sicuramente, ma nessun ministro ha tradito. O consideri i contatti diplomatici, le iniziative della Principessa Maria Josè, le trattative per l'armistizio quali tradimento?
4: Vittorio Emanuele III non è scappato all'estero,a differenza di tutti i capi di stato dei paesi occupati dai nazisti. Egli ha fatto ciò che anche Re Francesco fece: si spostò in luogo non occupato da forze straniere e di lì rese possibile il nostro oggi.
5:
Spero, mi auguro, che tu intenda per pochi combattenti rimasti, coloro che riuscirono a raggiungere i reparti del Regio Esercito e ci consentirono di essere dignitosi nella sconfitta. In questo caso, essi non vennero chiamati repubblichini. Repubblichini furono coloro che, dimentichi d'essere italiani per essere solo seguaci del partito fascista, dimentichi del giuramento prestato, si sono costituiti in organizzazione accodata e a sostegno del nemico. Che ciò abbia in qualche modo indirettamente potuto giovarci, è altro tema. Per quanto possa averci giovato, resta comunque e assolutamente un fatto di pervicacia ideologica basata sul tradimento. Non è un caso che dovettero addirittura deporre il legittimo Re e fondare la repubblica sociale italiana.
Gloriosa storia quella delle repubbliche in Italia nel Secolo Ventesimo!


:(

legio_taurinensis
10-12-03, 19:30
Io mi immagino uno stato delle Due Sicilie, non più governato dai Borbone. Adesso è fattibile...il resto è storia.

Le monarchie non han quasi mai giovato ai popoli

Fante d'Italia
10-12-03, 23:29
Appunto... la Storia. Sentiero per il quale siamo alla cronaca di oggi che, guardandoci attorno, conferma a Te e a me come proprio la monarchia sia sinonimo di cultura e progresso civile in tutto il mondo, sia laddove si è mantenuta o dove è stata recuperata. Ciò dal Giappone alla Cambogia, dall'Australia alla Spagna e via continuando.
O Tu preferisci citarmi la Svizzera o magari il Guatemala, l'Afghanistan o piuttosto la nostra stessa repubblica che, dicono, già morta per putrefazione e rediviva quale zombi con l'appellativo di Seconda repubblica??

legio_taurinensis
11-12-03, 00:20
ti rammento un cosa.

Tu di dove sei? sei duosiciliano? sei del sud?

ok.

Secondo. Io non ho nulla contro la monarchia, soprattutto quella Borbonica che rispetto al massimo, ma preferisco un moderno stato duosiciliano ( se mai verrà) con un moderno governo liberale ma che abbia rispetto e attenzione verso ciò che è stata la storia e la cultura della nazione e del regno meridionale.

Ciao

Fante d'Italia
11-12-03, 13:35
Ma certo Emiliano, che se ci sarà, il Regno delle Due Sicilie sarà uno stato moderno qualunque sia la base istituzionale. Ci mancherebbe altro!
Ho solo ribattuto alla tua affermazione per la quale le monarchie non avrebbero quasi mai giovato ai popoli. affermazione che le realtà circostanti smentiscono.

Per quanto riguarda poi il preferire questo o quel governo (cosa diversa dall'istituzione sulla quale fonda lo Stato) mi pare che, proprio con l'istituzione monarchica, questo diritto alla preferenza, questa libertà, sia al meglio garantita. Ti ricordo quanto ebbe a dire Luigi Einaudi, primo presidente della repubblica,:
"voto Monarchia perchè dobbiamo creare nella carta costituzionale le garanzie delle libertà per tutti i cittadini, ... , deve esistere un capo si stato il quale tragga ragione di vita da una fonte diversa dall'elezione."

Non ho capito cosa vuoi rammentarmi.
Ciao

legio_taurinensis
11-12-03, 14:37
innanzitutto ti ringrazion di averr ravvivato questo forum che pareva morto.

il rammento era? volevo sapere di dove sei per curiosità se sei del sud o no?

si io non sono contro la monarchia, ma se dovesse tornare un sud indipendente sotto la bandiera borbonica, vorrei solo che non sia uno stato assoluto come fu in certi periodi della sua storia.
io sarei per una monarchia sullo stile spagnolo attuale. Che non dimentichi le proprie radici culturali e storiche, e le trapassi al popolo, ma che abbia cmq rispetto per la libertà e la democrazia.

ciao
emi

Fante d'Italia
11-12-03, 22:16
Alla fine, Eminliano, si scopre che ci troviamo in comunità d'idee.
Scusa se posso aver dato l'impressione di voler rifilarTi una filippica. É dovuto solo al grande rispetto che ho per i drammi comportati dal processo unitario ed in particolare per la sofferenza, direi il martirio, di Casa Borbone e di tanta parte del Popolo delle Due Sicilie.
In occasione di una visita alla Reggia acquistai i due volumi di Harold Acton ("I Borboni di Napoli" e "Gli ultimi Borboni di Napoli). La conoscenza, si sa, è alla base di un sano amare o di un giusto odio. Bhe, i Borboni e il Sud, io li amo quale parte, forse la migliore, della mia Patria.
Ero solo perplesso per i dubbi che esprimevi in merito al modo in cui regnerebbe (non governerebbe) il Principe Carlo, o suo Padre. Già nell'Appello di Re Francesco, 143 anni fa esatti allo scorso 8 Dicembre mi pare, si trova la risposta ai Tuoi quesiti. O non l'hai letto l'Appello?
Sempre leggendo l'Appello (e la Storia soprattutto) si ha anche la più esaustiva conferma che niente più della Casa di Borbone può garantire al Popolo del Sud una vita civile basata sul più colto rispetto delle tradizioni e dei costumi.

Ah dimenticavo! No, io non sono del Sud. Sono originario del Centro-Italia sull'Adriatico.
Un cordialissimo saluto a tutti.

legio_taurinensis
12-12-03, 15:47
scusami. Ma se sei del centro come fa ad essere la tua patria le Duesicilie?

scusa ancora.

Ciao

locke (POL)
12-12-03, 16:09
Mi sembra di capire che qua si dica che senza i tradimentoi dell'esercito e i soldi della massoneria i Borboni non avrebbero perso il regno. Capisco la necessità di bilanciare la faziosa storiografia risorgimentale, ma il crollo in pochi mesi di quello che in fin dei conti erà una stato che esisteva da 600-700 anni ca non si spiega se non ammettendo che esso fosse debole e malato al suo interno. L'esercito era male organizzato e l'amministrazione non oppose che formale reistenza ai diavoli rossi. L'unica tardiva risposta venne dal popolino (come era già successo 60 anni prima), ma contro i sabaudi non poteva bastare e forse neanche contro i mazziniani.

Cordiali Saluti

Fante d'Italia
12-12-03, 16:40
"I Borboni e il Sud, io li amo quale parte, forse la migliore, della mia Patria."
Avevo scritto.

Sono italiano e ritengo che, cadute le ragioni storiche che l'impedirono, dovrebbe essere possibile oggi una federazione come lo fu l'Impero tedesco. La federazione ha, secondo me, solo senso se cementata dalle Monarchie sotto l'egida della Corona Nazionale, in quanto federando delle repubbliche non faremmo altro che accrescere e moltiplicare la generale corruzione (vedi anche già nel "governo" europeo) e non salvaguarderemmo proprio le Tradizioni peculiari di cui tu parli. La Corona, invece, può arginare questo fenomeno poiché assoggetta il progresso alle leggi spirituali. Poiché essa ha in sé i semi della Tradizione, cresce i propri figli nella giustizia, nell’attaccamento alle cose buone e genuine; i giovani, si trovano da subito a stretto contatto con quei valori che debbono essere patrimonio familiare e non solo statale e che ne costituiranno gli uomini di domani.

La Monarchia è, inoltre e come dimostrano le realtà europee e non solo, il miglior presupposto per il buon funzionamento di una vera, ripeto: vera democrazia. Cosa che ci sta a cuore.

Forse sono stato confusionario nell'esporre, ma ho fretta.
Ciao

Fante d'Italia
12-12-03, 16:54
"L'esercito era male organizzato e l'amministrazione non oppose che formale reistenza ai diavoli rossi."

Il Regno di Sardegna aveva conquistato alla Causa dell'Italia Unita un posto al sole in Europa. Cioè: nessuno sarebbe accorso in aiuto a chi si opponesse all'unificazione

Quindi, ferme restando le altre spiegazioni del fatto, Re Francesco, così come il Papa, comprese che lo spargimento di sangue doveva venir contenuto al minimo necessario alla salvaguardia della dignità sua e del suo popolo.
Anche per questo gli si deve gratitudine.

Totila
12-12-03, 17:31
Furono la Mafia e la Massoneria a far vincere i garibaldesi, comprando e convincendo i Fratelli (come il generale Landi che comandava l'esercito borbonico in Sicilia) a non contrastare la "marcia trionfale" del terrorista internazionale Garibardo.
Inoltre, poco prima dell'invasione, Francesco II, indotto dalle pressioni di alcuni ministri legati alla massoneria, licenziò i reggimenti Svizzeri.
Sarebbero bastati loro a ributtare a mare quella masnada di delinquenti in camicia rossa...:D

La sorte del Regno delle Due Sicilie fu decisa per la pericolosa deriva estera del regno: l'alleanza con l'Austria-Ungheria, sarebbe stata accettata dalle grandi potenze massoniche e imperialiste; ma l'alleanza con la Russia zarista e la cessione delle basi navali alla flotta imperiale era intollerabile per gli inglesi...
Di quì l'imput e i soldi al Delinquente dei Due Mondi...:cool:

locke (POL)
12-12-03, 17:42
Originally posted by Totila
Furono la Mafia e la Massoneria a far vincere i garibaldesi, comprando e convincendo i Fratelli (come il generale Landi che comandava l'esercito borbonico in Sicilia) a non contrastare la "marcia trionfale" del terrorista internazionale Garibardo.
Inoltre, poco prima dell'invasione, Francesco II, sotto le pressioni di alcuni ministri legati alla massoneria, licenzio i reggimenti della Guardia Svizzera.
Sarebbero bastati loro a ributtare a mare quella masnada di delinquenti in camicia rossa...:D

Il comportamento di Landi a Palermo fu sconcertante, rimane il fatto che la città (almeno parte considerevole di essa) si rivoltò contro i borboni. comunque c'era tutto il tempo per batterlo anche dopo la presa di Palermo (anche se quello era il momento perfetto), un esercito non si inventa in pochi mesi, soprattutto se ne incontra uno regolare. Sul Volturno furono gli errori strategici ad impedire un risultato positivo all'armata borbonica(la dispersione degli attacchi su troppi obbiettivi invece di concentrare le forze contro pochi ed efficaci obbiettivi). Potevate vincere (riportare una vittoria tattica, non sbaragliare le camice rosse) quella battaglia, sempre contro un esercito di irregolari, non addestrato, poco e male armato (anche rispetto a voi), ma dotato di una volontà che evidentemente a voi mancava. Anche dal punto di vista diplomatico eravate isolati e qui fu una vostra colpa non sapere costruire una rete di alleanze protettive, come in fin dei conti fece lo stato pontificio.

Cordiali Saluti

Ps per contratto quando si parla di Massoneria bisogna aggiungere anche la citagione al potere Giudaico ed a quello Finanziario.

PPs ho visto solo ora la tua modifica, se si sbaglia cavallo la colpa non è del fantino che ti batte. Lo sapevano anche i sassi che gli inglesi (ed anche i francesi, e gli austriaci pure) non volevano i russi al di qua dei dardanelli. Fu per quello che l'impero ottomano, stracotto da tempo, resistette fino al 1918.

legio_taurinensis
13-12-03, 15:38
Non dimentichiamoci della rivolta del Cilento, del 21..nella quale il popolo indottrinato dalle potenze massoniche italiche si rivoltarono contro il governo borbonico, ed anche le sommosse represse nel sangue in Sicilia, dal Re Bomba.

E' ovvio che la Massoneria internazionale, (ieri come oggi) la fece da padrona nell'unità d'itaglia. E ovviamente i nazisti piemontesi capitanati dal capo-massone Garibaldi a cui oggi intitolano piazze come eroe.

VIA I CRIMINALI DALLE PIAZZE DEL SUD E DEL NORD!

W IL POPOLO CONTRO LA MASSONERIA!

IN PIEDI...IERI COME OGGI E DOMANI BRIGANTI!

PièCon
20-12-03, 23:05
Scusate se mi inserisco, frequento un altro forum di monarchici, savoiardi direbbe don Pippo nel Gattopardo e colgo l'occasione per salutare Pio che da quel forum è scomparso.

Saluto con favore un movimento neo bornonico, come saluto con favore ogni movimento filo monarchico ma, in letture filo bornoniche o in presunte (o pretestuose) ricostruzioni del risorgimento (qui immagino si debba scrivere minuscolo) ho ravvisato un tentativo di apologia nei confronti della dinastia che terminò di regnare con Francesco II. Sbaglio?

(Silvestro66-don Bastiano Contrario)

Totila
21-12-03, 02:14
Non dimentichiamoci di un fatto grave e inquitante che accade poco prima dello sbarco dei 948: il licenziamento dei reggimenti svizzeri della Guardia...
:rolleyes:

Fante d'Italia
21-12-03, 02:16
Originally posted by PièCon
Scusate se mi inserisco, frequento un altro forum di monarchici, savoiardi direbbe don Pippo nel Gattopardo e colgo l'occasione per salutare Pio che da quel forum è scomparso.

Saluto con favore un movimento neo bornonico, come saluto con favore ogni movimento filo monarchico ma, in letture filo bornoniche o in presunte (o pretestuose) ricostruzioni del risorgimento (qui immagino si debba scrivere minuscolo) ho ravvisato un tentativo di apologia nei confronti della dinastia che terminò di regnare con Francesco II. Sbaglio?

(Silvestro66-don Bastiano Contrario)
Ohè, salve PièCon! Ho piacere di rileggerti.
Mi sembra che il Popolo delle due Sicilie in internet dimostri il possesso del valore di Patria ed un alto senso della cultura civile che manca alla stragrande maggioranza degli Italiani. Questo è sicuramente anche un merito della Casa di Borbone-Due Sicilie visto che lo Scudo della Dinastia è anche quello del sito.
Ciò che ho imparato frequentando questo sito non mi pare riconducibile a "presunta o pretestuosa" ricostruzione del Risorgimento, bensì al diritto di quei cittadini di rendere note e non lasciar dimenticare le dolorose vicende che, spesso per l'ignominia di qualche Kappler italiano, dovettero subire.
La sofferenza di Re Francesco fu forse minore di quella di Re Umberto? Certo è che le due nobili figure rafforzano in me il sogno di una unione italiana diversa da quella che la contingenza europea di allora impose a Re Vittorio Emanuele.

legio_taurinensis
21-12-03, 12:30
mi dispiace contraddirti ma non è così.

I meridionali non hanno il minimo senso storico,anzi...

se èparli con loro si sentono italiani al 100%. Purtroppo dopo l'invasione savocazza gli hanno talmente lavato il cervello che ormai le radici se le stanno dimenticando. Ma per alcuni no, come me io sono un duosiciliano prima di essere italiano, perchè il mio sangue è quello dei miei avi, che fecero grande il regno.

Fante d'Italia
21-12-03, 16:06
Originally posted by Emiliano
mi dispiace contraddirti ma non è così.

I meridionali non hanno il minimo senso storico,anzi...

se èparli con loro si sentono italiani al 100%. Purtroppo dopo l'invasione savocazza gli hanno talmente lavato il cervello che ormai le radici se le stanno dimenticando. Ma per alcuni no, come me io sono un duosiciliano prima di essere italiano, perchè il mio sangue è quello dei miei avi, che fecero grande il regno.

Grazie per la conferma, che giro agli amici di un thread su Bush, che le Genti del Sud sono italianissime per cervello quindi cultura e, io dico, anche per sangue.

Anche noi dovremmo smetterla di essere così "piccoli" cercando d'essere degni dei nostri "maggiori" e quindi, tra l'altro, lasciar perdere espressioni estremamente offensive non tanto per noi stessi o le nostre idee, quanto per il sentimento ed il sacrificio di chi qui non può esserci.

PièCon
21-12-03, 16:14
Quest'estate, io sono abbruzzese di nascita anzi marsicano, annoiato del paese mi sono preso la mogliettona e ci siamo fatti una passeggiata a Scanno. Invece di fermarci, come al solito, al lago ci siamo inoltrati nel paese dove, tra un vicolo e l'altro, mi sono imbattuto in un negozietto che esibiva souvenir, letteratura e gadget neoborbonici (a me il termine duosicilia non piace). Ho parcheggiato la mogliettona a sognare in un negozio di pizzi e merletti e mi sono inoltrato in santa pace a curiosare.

Rivolgo anche a voi la stessa domanda: ma non vi pare che questo movimento sia nato in contrapposizione con quei cretini della Lega Nord?

legio_taurinensis
21-12-03, 18:38
Amico, se parli di Ausonia e cazzate varie si, ti do atto che non solo sono nati in contrapposizione e per fare la "guerretta" ai bossisti, ma sono una costola della Lega, messi li per far vedere che c'è un movimento separatista che è inutile anche al sud.

Attenzione però a come definisci le cose, Duesicilie è il nome di quello che fu (e che per me e non solo lo è ancora) il territorio nazionale di uno stato tra i più moderni e avanzati in europa, che che se ne dica tra i cazzoni del nord. E' stato invaso, e come tutti gli stati invasi e abbandonati da chi lo ha occupato, si è impoverito fino all'osso, arrivando purtroppo a dover far fronte a realtà poco ottimali come quelle odierne.

Solo il federalismo, o meglio l'autonomismo vero, paritario e sviluppatore sopratutto per il sud, potrà far rinascere i fasti di quel magico periodo, secondo me. Altrimenti siamo destinati a sprofondare sempre più in basso con un nord che continua malgrado tutto a sfrittarci e accusarci, ed un governo romano che se ne fotte come 100 anni fa della questione meridionale.

Tomás de Torquemada
24-12-03, 23:11
Ragazzi, aspetto tutti in "Destra radicale" per contribuire a una rilettura obiettiva del risorgimento... :)

P. S. Caro Piopierucci, come vedi la questione della foto mozzate è stata chiarita... Le informazioni che ti avevo dato erano in buona parte inesatte...

legio_taurinensis
25-12-03, 12:11
Tomas secondo me sei il meridionalista migliore di tutti

Cipriano (POL)
26-05-04, 12:00
Chi ha tradito Francesco II?

Oggi i neoborbonici sostengono la Dinstia delle Due Sicilie?

PièCon
28-05-04, 09:54
Istituzionalmente l'Istituto della Real Casa di Borbone, consultabile anche all'apposito sito, è inteso a rivalutare oltre che la Casa di Borbone ma anche la storia del meridione dimenticata nei nostri libri di scuola che invece evidenziano solo quella "piemontese".

Non è, evidemente, intesa ne a portare sul trono d'Italia la Casa di Borbone-Napoli ne a dividere l'Italia per tornare ad una sorta di status pre-unitario.

Qualcuno tenta di cavalcare la cosa dandogli una impronta leghista meridionalista, qualcun'altro (dei nostri monarchici, Ciprià) racconta che questa è stata tutta una operazione di Bassolino (...) .

Se non altro, a differenza dei siti del Duca d'Aosta eternamente in costruzione e di quello del Principe di Venezia, onestamente sciocco, il sito della Casa di Borbone funziona, è pieno di cose interessanti (mi ci sono scaricato dei bellessimi brani musicali).

Chi ha tradito Franceschiello? risposta l'establishmont (o come si scrive). "perchè tutto rimanga com'è bisogna che tutto cambi" - i baroni e i proprietari terrieri del meridioni hanno puntato sul cavallo sabaudo nella speranza di mantenere intatti le proprietà che lo stato di crisi dello Stato di Napoli e delle Due Sicilie metteva in discussione e ci sono riusciti, fino alla defeudalizzazione operata durante il ventennio e la riforma agraria di De' Gasperi in epoca repubblicana.

Ciao
Silvestro66

PS: buon due giugno?

PièCon
30-05-04, 16:20
Certo che molti furono corrotti (del resto ci abbiamo conquistato l'Albania con il vil denaro o qualcuno crede alla storia degli impavidi soldati?) e molti altri abbandanorano la nave che stava affondando per cercare di saltare su quella dei vincitori, (e ad onore dei vincitori bisogna dire che questi topi non ce li vollero e li relegarono a vuoti incarichi di Alto Prestigio, ma vuoti), ma un imbecille intorno a Franceschiello che gli dicesse di mettersi al comando di un plotone di soldati per scacciare i quasi-mille non c'è stato.

Insomma è mancata la volontà da parte del governo di Napoli e delle Due Sicilie. Sulla qualità dei soldati napoletani basta ricordare l'assedio di Gaeta.:D