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Visualizza Versione Completa : Battaglia sul fiume Frigido, per non dimenticare



Arjuna
29-09-03, 17:13
Prendo spunto dalla discussione sulla battaglia fra Franchi e Sassoni per ricordare qualcosa di simile.Condivido quanto ha scritto Orazio Coclite sul Sacro Romano Impero e credo quell’articolo sia impreciso riguardo alle similitudini fra Longobardi(che combatterono contro i Franchi non per motivi religiosi-i Longobardi divennero presto cattolici) e Sassoni,E’ innegabile però l’onore col quale questi Sassoni difesero la propria tradizione.
Gli avvenimenti di cui voglio scrivere sono avvenuti un po più a Sud e un po prima,negli anni cruciali che vanno dal 390 al 394 dC:
Imperatore d’Oriente è il cristiano Teodosio,che impone all’Occidente Valentiniano II(cristiano ariano),un bamboccio nelle sue mani,e pone in Gallia a far le veci di Valentiniano II Arbogaste,un vecchio generale pagano di origini franche e galloromane,di fatto l’uomo più potente dell’occidente.A Milano,capitale dell’impero d’occidente,c’è Ambrogio,potentissimo vescovo che protegge Valentiniano II nonostante l’eresia e influenza fortemente lo stesso Teodosio,è il vero padrone dell’Italia.Sono gli anni in cui Agostino proprio grazie ad Ambrogio si converte per poi attaccare ferocemente il paganesimo.
Nel 390 i 2 imperatori,Teodosio e Valentiniano II vanno a Roma per celebrare la pace nell’impero,e,per la prima volta nella citta eterna,ex capitale, si rendono conto che non esiste un Ambrogio a Roma,una forte chiesa,ma che anzi l’aristocrazia e’ ancora tutta pagana e tradizionalista ma anche cosmopolita,mitraica,ecc ecc…
Teodosio nel soggiorno romano tenta di sopprimere i tanti culti diversi,aristocratici tradizionali o superstiziosi popolari,e,non riuscendoci,torna nella capitale Milano da Ambrogio.
Ambrogio ormai ha una influenza incredibile su Teodosio che è il vero unico imperatore,e sotto suggerimento di Ambrogio Teodosio emana un decreto di ASSOLUTO divieto di culti pagani a Roma.
Nel 391 Valentiniano II ,imperatore d’occidente va in Gallia per destituire Arbogaste,il vero padrone della Gallia,Arbogaste non accetta,richiamando la sua autorità solo a Teodosio,lo imprigiona,forse lo uccide egli stesso,e poi mette a capo dell’impero d’occidente Eugenio,cristiano ma benevolo verso l’aristocrazia pagana romana e verso i barbari (Arbogaste barbaro avrebbe voluto la porpora imperiale per se ma sapeva bene che a Roma non avrebbero accettato un barbaro imperatore d’occidente).Costantinopoli e Teodosio non rifiutano apertamente il nuovo imperatore scelto da un generale dell’impero barbaro ma sono pronti allo scontro.
A Roma scene di gioia,si spera in un termine della repressione del paganesimo,Eugenio nomina Flaviano,un pagano aristocratico romano,prefetto del pretorio d’Italia,con sede a Roma,vengono ripristinati gli antichi altari,Ambrogio cova di nascosto una vendetta,va via da Milano e si ritira a Faenza,comincia una fitta corrispondenza con Teodosio per farlo venire in Italia a riprendersi l’impero d’occidente,considera Eugenio stesso,benche’ cristiano,un apostata.
Le classi aristocratiche romane tornano alla luce del sole,templi,sacerdoti,biblioteche classiche,anche giochi, ora sono tollerati,e si comincia a pensare con Eugenio (in realtà un fantoccio nelle mani del pagano Arbogaste) di vendicarsi di Teodosio che tanto li aveva repressi.
Teodosio da Costantinopoli rinnova gli editti contro eretici e pagani…ma si prepara militarmente in corrispondenza con Ambrogio…lo scontro storico si avvicina,nomina generale il vandalo Stilicone,si federa coi visigoti di Alarico e vara un provvedimento storico,vieta le olimpiadi,in onore di Zeus Olimpio,queste di quest’anno nel 393 dC saranno le ultime,dopo 1169 anni finisce un’era (molti propongono questa data come inizio del medio evo).
394:Teodosio parte per l’Italia,Eugenio intanto,spinto dalla aristocrazia pagana romana prepara un esercito,romano (in quest’epoca di eserciti gia tutti germanici),italico.Il prefetto pagano Flaviano alla sua partenza da Roma prepara festeggiamenti augurali e mette sul percorso dei soldati statue di Giove d’oro,poi decide di partire anch’egli portandosi eroicamente come avanguardia sul confine delle Alpi Giulie (da sempre considerate il confine d’Italia) erigendo due statue di Giove sul valico.
Eugenio nel percorso da Roma al Nord raccoglie volontari italici ovunque,e arriva a Milano,mentre Flaviano è gia al confine.
Arbogaste dalla Gallia,lui franco/galloromano,raccoglie un possente esercito galloromano,franco e goto,tutti pagani e si unisce all’esercito italico nella pianura padana.
Teodosio giunge in Italia,travolge Flaviano con i suoi pochi uomini al confine e si prepara allo scontro,Flaviano si toglie la vita.
I due eserciti (Teodosio col vandalo Stilicone e visigoti//Eugenio,Arbogaste con romani italici galloromani franchi e goti) si scontrano sul fiume Frigido (oggi Vipacco,ancora confine fra Italia e Slovenia in cui ci fu una delle piu’ dure battaglie anche nella seconda guerra mondiale fra italiani e slavi-),è il 5 settembre 394,lo scontro è durissimo,massacrati i soldati visigoti che Teodosio mette in prima linea,i bizantini si ritirano…salvati dalla notte.
6 settembre:qui le fonti sono solo cristiane,Teodosio prega tutta la notte,alcuni germani tradiscono l’esercito pagano occidentale,la mattina sul campo di battaglia (la pianura alluvionale del fiume Frigido piena di polvere) si alza una fortissima bora contro l’esercito pagano che precipita nel panico,i soldati consegnano Eugenio che viene messo a morte,Arbogaste,cosi’ come Flaviano nella prima sconfitta al confine,si toglie la vita nella più antica usanza aristocratica Romana.
Teodosio e’ ormai il padrone,sconfitti i pagani,morira’ pochi mesi dopo malato da Ambrogio tornato padrone a Milano.
A Roma è la fine,proibiti i sacrifici,i riti pagani,i libri,i banchetti funebri e allontanamento vendicativo di tutti i sacerdoti,funzionari e senatori pagani.
Nel 399 verranno disturtti i templi.
Chissà se come in Germania,quella pianura ai confini dell’Italia potrà mai esser ricordata.