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03-10-03, 18:22
Tutti noi conosciamo la figura del Cristo, uomo di bell'aspetto (quest'ultimo mito popolare e hollywoodiana) forte, molto saggio e dotato di poteri magici. Seguito da discepoli che seguono i suoi insegnamenti.
Tuttavia quasi contemporaneamente esisteva un filosofo greco anch'egli di bell'aspetto, dotato di poteri magici di seguaci ed era molto saggio...il suo nome é Apollonio da Tiana!
La fonte più attendibile riguardo alla vita di Apollonio da Tiana è quella di Filostrato, che ne scrisse la biografia agli inizi del III Secolo d.C. su suggerimento di Giulia Domna, moglie dell’Imperatore romano Lucio Settimio Severo.
L’Imperatrice coltivava, tra i tanti suoi interessi, una particolare predilezione per tutto ciò che orbitava intorno al mondo dell’occultismo e forse proprio a questo si deve il suo interesse per Apollonio, che era considerato Uomo Santo e Taumaturgo anche da tutte le altre persone appartenenti al suo circolo.
Apollonio nacque a Tiana, in Cappadocia, intorno al I Secolo d.C.; ancora ragazzo studiò la filosofia Platonica presso i Sacerdoti del Tempio di Esculapio, ma tutto il suo interesse fu indirizzato verso la Teosofia di Pitagora, tanto che in seguito venne considerato il Messia del Pitagorismo.
Era vegetariano per scelta, in quanto pensava che il cibo più puro è quello prodotto dalla terra e che la carne disturba e logora l’Anima, ed escluse il vino dai suoi alimenti. Viaggiava scalzo e vestiva con lunghe tonache di lino bianco ( che ricordano un po le vesti usate dagli Esseni), inoltre rinunciò a tutti i suoi averi distribuendoli ai parenti; meditò e studiò per quattro anni senza mai parlare in pubblico.
Dopo un lungo periodo di preparazione spirituale iniziò i suoi viaggi, durante i quali venne a contatto con i Magi di Babilonia e ne apprese i segreti; si recò in Egitto per conoscere i filosofi nudi etiopici e frequentò in India gli Asceti illuminati.
Ritornato in Grecia, si divise tra Creta ed Atene dispensando a tutti i grandi insegnamenti che aveva appreso in giro per il mondo.
In seguito riprese il suo instancabile peregrinare passando per l’Africa e la Sicilia, per poi venire perseguitato ed espulso prima da Nerone e poi da Domiziano. Fin qui la storia per come ci è pervenuta, ma chi era in realtà Apollonio da Tiana? E perché ancora oggi viene ricordato come uno dei primi grandi Maghi?
si racconta delle innumerevoli guarigioni operate in Grecia, sia fisiche che spirituali. Tra i poteri di Apollonio, o forse le sue virtù, c’era quella di essere costantemente in simbiosi con la natura, simbiosi perfetta che egli otteneva attraverso un’esemplare purezza di vita, un’ascesi che gli permetteva di operare miracoli, dare vaticini e dispensare guarigioni spirituali.
Si racconta di una giovane romana da lui richiamata in vita con la sola imposizione delle mani e delle sue continue esortazioni alla necessità di curare prima la parte interiore dell’uomo e solo in un secondo tempo la sua parte fisica. Come molti avranno pensato, questa figura che predicava in lungo ed in largo vestita da una lunga tunica bianca, che aveva dei discepoli, che operava guarigioni delle anime e dei corpi, richiama molto alla mente la figura di Gesù e questa sua caratteristica è uno dei misteri affascinanti ancora non risolti intorno a questo personaggio; chi era veramente?
Gli insegnamenti di Apollonio seguivano due strade ben distinte, una di carattere essoterico, e quindi rivolta alle masse e di facile comprensione, l’altra di carattere esoterico e rivolta ai discepoli, per i quali fondò anche una scuola di Scienze Occulte. Questi suoi continui accostamenti con la figura di Gesù e con le storie tramandate dai Vangeli, gli valsero l’appellativo di “Gesú pagano”, ed i tanti elementi che avvicinano la dottrina di Apollonio con quella del cristo, ci lasciano presupporre che il messaggio del cristo in realta non era affatto una nuovitá e magari sia Gesú che Apollonio abbiano attinto le loro idee dalle "vecchie religioni". Ció dimostrerebbe che il "paganesimo" tanto combattuto dalla Chiesa, conservasse da tempi ben più remoti un’anima mistica e trascendentale che nulla aveva da invidiare alle dottrine che la chiesa stava imponendo (con la forza).
Ultimo elemento che infittisce ancor più il mistero su questa figura: Apollonio da Tiana non morì, ma scomparve improvvisamente all’età di 80 anni e di lui non si ebbero più tracce; la sua tomba non è mai esistita e nessuno, fino ad oggi, ha mai dato una spiegazione plausibile riguardo alla sua fine.
Un'altra differenza tra Apollonio e gesú (una differenza non da poco) é che quest'ultimo portava la "veritá" e la "salvezza" (ma la salvezza da cosa?) mentre Apollonio cercava, studiava, non temeva i confronti (a differenza dei cristiani...aggiungo io), non imponeva le sue rigide discipline ai suoi discepoli (non mangiare carne, non bere alcolici, pregare ad un'ora stabilita ect) e si interessava di politica.
Un'osservazione tutta mia, tempo fa lessi (non mi ricordo dove) che alcuni studiosi ipotizavano che Apollonio in realtá era una figura mitica creata dai pagani per contrastare gesu.
Ora dico io, e se a copiare invece furono i cristiani?, almeno a "decorare" il mito di gesú con imprese altrui (Apollonio).
Perché ritengo una cosa strana, dato che Apollonio e Gesú non si sono mai incontrati, neanche per sentito dire. Nonostante che fossero cosí simili, non solo nei miracoli, ma anche negli insgnamenti. del resto anche Apollonio si interessava del dio unico, ma quello dei filosofi che non ha nulla a che vedere con quello dei cristiani.
Inoltre non é possibile teorizzare una sottile linea che passa tra Apollonio, Gesú e il mito di Ercole?
Gesú viene visto dai cristiani come una figura forte e potente , figlio di un dio e che alla fine divenne un dio (esattamente com erolcole e Apollonio). Apollonio, figlio di un dio, compií imprese (fatiche) come il curare i malati, esorcizzare i diavoli, scacciare i vampiri, risuscitare i morti ect e al momento della sua morte/scomparsa divenne un dio anch'egli.
Un strano paralellismo o pure fantasia?
Tuttavia quasi contemporaneamente esisteva un filosofo greco anch'egli di bell'aspetto, dotato di poteri magici di seguaci ed era molto saggio...il suo nome é Apollonio da Tiana!
La fonte più attendibile riguardo alla vita di Apollonio da Tiana è quella di Filostrato, che ne scrisse la biografia agli inizi del III Secolo d.C. su suggerimento di Giulia Domna, moglie dell’Imperatore romano Lucio Settimio Severo.
L’Imperatrice coltivava, tra i tanti suoi interessi, una particolare predilezione per tutto ciò che orbitava intorno al mondo dell’occultismo e forse proprio a questo si deve il suo interesse per Apollonio, che era considerato Uomo Santo e Taumaturgo anche da tutte le altre persone appartenenti al suo circolo.
Apollonio nacque a Tiana, in Cappadocia, intorno al I Secolo d.C.; ancora ragazzo studiò la filosofia Platonica presso i Sacerdoti del Tempio di Esculapio, ma tutto il suo interesse fu indirizzato verso la Teosofia di Pitagora, tanto che in seguito venne considerato il Messia del Pitagorismo.
Era vegetariano per scelta, in quanto pensava che il cibo più puro è quello prodotto dalla terra e che la carne disturba e logora l’Anima, ed escluse il vino dai suoi alimenti. Viaggiava scalzo e vestiva con lunghe tonache di lino bianco ( che ricordano un po le vesti usate dagli Esseni), inoltre rinunciò a tutti i suoi averi distribuendoli ai parenti; meditò e studiò per quattro anni senza mai parlare in pubblico.
Dopo un lungo periodo di preparazione spirituale iniziò i suoi viaggi, durante i quali venne a contatto con i Magi di Babilonia e ne apprese i segreti; si recò in Egitto per conoscere i filosofi nudi etiopici e frequentò in India gli Asceti illuminati.
Ritornato in Grecia, si divise tra Creta ed Atene dispensando a tutti i grandi insegnamenti che aveva appreso in giro per il mondo.
In seguito riprese il suo instancabile peregrinare passando per l’Africa e la Sicilia, per poi venire perseguitato ed espulso prima da Nerone e poi da Domiziano. Fin qui la storia per come ci è pervenuta, ma chi era in realtà Apollonio da Tiana? E perché ancora oggi viene ricordato come uno dei primi grandi Maghi?
si racconta delle innumerevoli guarigioni operate in Grecia, sia fisiche che spirituali. Tra i poteri di Apollonio, o forse le sue virtù, c’era quella di essere costantemente in simbiosi con la natura, simbiosi perfetta che egli otteneva attraverso un’esemplare purezza di vita, un’ascesi che gli permetteva di operare miracoli, dare vaticini e dispensare guarigioni spirituali.
Si racconta di una giovane romana da lui richiamata in vita con la sola imposizione delle mani e delle sue continue esortazioni alla necessità di curare prima la parte interiore dell’uomo e solo in un secondo tempo la sua parte fisica. Come molti avranno pensato, questa figura che predicava in lungo ed in largo vestita da una lunga tunica bianca, che aveva dei discepoli, che operava guarigioni delle anime e dei corpi, richiama molto alla mente la figura di Gesù e questa sua caratteristica è uno dei misteri affascinanti ancora non risolti intorno a questo personaggio; chi era veramente?
Gli insegnamenti di Apollonio seguivano due strade ben distinte, una di carattere essoterico, e quindi rivolta alle masse e di facile comprensione, l’altra di carattere esoterico e rivolta ai discepoli, per i quali fondò anche una scuola di Scienze Occulte. Questi suoi continui accostamenti con la figura di Gesù e con le storie tramandate dai Vangeli, gli valsero l’appellativo di “Gesú pagano”, ed i tanti elementi che avvicinano la dottrina di Apollonio con quella del cristo, ci lasciano presupporre che il messaggio del cristo in realta non era affatto una nuovitá e magari sia Gesú che Apollonio abbiano attinto le loro idee dalle "vecchie religioni". Ció dimostrerebbe che il "paganesimo" tanto combattuto dalla Chiesa, conservasse da tempi ben più remoti un’anima mistica e trascendentale che nulla aveva da invidiare alle dottrine che la chiesa stava imponendo (con la forza).
Ultimo elemento che infittisce ancor più il mistero su questa figura: Apollonio da Tiana non morì, ma scomparve improvvisamente all’età di 80 anni e di lui non si ebbero più tracce; la sua tomba non è mai esistita e nessuno, fino ad oggi, ha mai dato una spiegazione plausibile riguardo alla sua fine.
Un'altra differenza tra Apollonio e gesú (una differenza non da poco) é che quest'ultimo portava la "veritá" e la "salvezza" (ma la salvezza da cosa?) mentre Apollonio cercava, studiava, non temeva i confronti (a differenza dei cristiani...aggiungo io), non imponeva le sue rigide discipline ai suoi discepoli (non mangiare carne, non bere alcolici, pregare ad un'ora stabilita ect) e si interessava di politica.
Un'osservazione tutta mia, tempo fa lessi (non mi ricordo dove) che alcuni studiosi ipotizavano che Apollonio in realtá era una figura mitica creata dai pagani per contrastare gesu.
Ora dico io, e se a copiare invece furono i cristiani?, almeno a "decorare" il mito di gesú con imprese altrui (Apollonio).
Perché ritengo una cosa strana, dato che Apollonio e Gesú non si sono mai incontrati, neanche per sentito dire. Nonostante che fossero cosí simili, non solo nei miracoli, ma anche negli insgnamenti. del resto anche Apollonio si interessava del dio unico, ma quello dei filosofi che non ha nulla a che vedere con quello dei cristiani.
Inoltre non é possibile teorizzare una sottile linea che passa tra Apollonio, Gesú e il mito di Ercole?
Gesú viene visto dai cristiani come una figura forte e potente , figlio di un dio e che alla fine divenne un dio (esattamente com erolcole e Apollonio). Apollonio, figlio di un dio, compií imprese (fatiche) come il curare i malati, esorcizzare i diavoli, scacciare i vampiri, risuscitare i morti ect e al momento della sua morte/scomparsa divenne un dio anch'egli.
Un strano paralellismo o pure fantasia?