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Mitteleuropeo
11-10-03, 12:51
10.-Oktober-Feiern im Zeichen der EU-Erweiterung
(Festa del 10 ottobre sotto il segno dell' allargamento dell' UE)

Freies und friedliches Europa ist für Jörg Haider nur mit sicheren Grenzen möglich.
(Per Jörg Haider un' Europa libera e pacifica e' possibile solo con confini sicuri)

Blick zurück und voraus. Aus zwei Blickwinkeln feierte das offizielle Kärnten Freitag die 83. Wiederkehr der Volksabstimmung vom 10. Oktober 1920. (...).
(Sguardo all' indietro ed in avanti. Da due punti di vista si e' celebrata la festivita' carinziana dell' 83. anniversario del referendum del 10.10.1920 - quello dell' annessione all' Austria e non alla Jugoslavia, n.d.t.)

Der Blick voraus galt der EU-Erweiterung, dem Beitritt Sloweniens und damit "der Chance auch für die Jugend, eine Zukunft zu gestalten, die ohne Feindbilder und Vorurteile aufgebaut ist", so Haider.
(Lo sguardo in avanti riguarda l' ampliamento dell' UE, l' accesso della Slovenia e con cio' l' opportunita' anche per i giovani di costruire un futuro senza nemici e pregiudizi, cosi' Haider)


Neue Nachbarschaft. Im Sinne einer neuen Nachbarschaft zwischen Österreich und Slowenien hielte er es "für klug", noch vor dem EU-Beitritt zu einer gemeinsamen Erklärung zu kommen, "wo über die belastete Geschichte gesagt wird, was zu sagen ist: Worte des Bedauerns, was Vertreibung, Mord, Aussiedlung angerichtet haben." Man müsse "mit der Geschichte ins Reine kommen, nicht im Sinne von Ab- und Aufrechnen, sondern für eine neue Zukunft".

(Nuovo vicinato. nel senso di un nuovo vicinato tra Austria e Slovenia, ritiene opportuno, ancora prima dell' entrata della Slovenia nell' UE, giungere ad una dichiarazione comune, in cui si dica cio' che deve essere detto sulla storia appesantita - da polemiche, n.d.t.. Parole di pentimento, su cio' che hanno fatto l' esodo, l' assassinio e la deportazione. Bisogna poter guardare con chiarezza alla storia, non nel senso di dare e prendere colpe, ma per un nuovo futuro)

Kleine Zeitung, 11.10.03

* Considero significativo che si tenda ad abbattere un' inutile polemica, su fatti commessi da persone ormai morte, che puo' solo che danneggiare il futuro della Macroregione.
Da noi c'e' qualcuno che non lo ha capito (On. R.M.) ed ha servito ad Illy su un piatto d' argento quell' idea (macroregione) che la Carinzia aveva offerto anni fa al Centrodestra.

Saluti

Cenerentola82
29-06-06, 09:01
Da Il Piccolo 29/06/2006

La Slovenia è pronta per l'adozione dell'euro: ieri sono scaduti i due anni di permanenza del Paese nell'Erm II (il sistema di cambio europeo, ultimo dei criteri da rispettare per adottare la moneta unica) mentre la Commissione europea ha stabilito la parità definitiva euro-tallero, confermando il tasso di cambio provvisorio di 239,640 talleri per 1 euro. La decisione sulla parità definitiva deve essere ancora confermata dall'Ecofin che si riunirà l'11 luglio ma si può dire fin da ora che non ci sono più ostacoli per Lubiana che adotterà la moneta unica europea a partire dal 1° gennaio 2007.

Per la Slovenia si tratta di un traguardo importantissimo, anche perché rappresenta la conferma della validità delle scelte compiute negli ultimi quindici anni in materia di politica economica. Lubiana, a questo punto, rispetta assolutamente tutti i parametri di Maastricht, compreso il contenimento dell'inflazione, criterio che ha richiesto i maggiori sacrifici.
Il deficit, dunque, nel 2005 è stato dell'1,8 per cento del prodotto interno lordo. Dunque, ben al di sotto del tetto del 3% stabilito da Maastricht. Il debito pubblico è sotto il 30% del Pil (rispetto al 60% consentito) e i tassi d'interesse a lungo termine non hanno superato il 3,8% (il limite definito dai criteri di convergenza è del 5,9). In quanto all'inflazione, siamo a livello del 2,3 per cento rispetto il limite del 2,6 calcolato sulla base dei parametri di Maastricht. Assolti tutti i criteri formali, nei prossimi giorni avrà inizio la fase finale di avvicinamento all'euro.

La prima misura scatterà il 12 luglio, all'indomani della decisione formale della parità tallero–euro da parte dei ministri delle Finanze e dell'Economia dell'Unione europea. La doppia esposizione dei prezzi non avrà più carattere informativo ma diventa obbligatoria. I commercianti avranno due settimane di tempo per esporre i nuovi listini con i prezzi aggiornati e precisi in entrambe le valute. Con le buste paga di agosto sarà obbligatorio esprimere in euro anche il valore degli stipendi mentre in ottobre circa 700 mila famiglie slovene riceveranno gratuitamente dei calcolatori tascabili per trasformare rapidamente i talleri in euro.

Il 1° gennaio, invece, il grande salto: il tallero resterà in circolazione solo per altre due settimane: dal 14 gennaio in poi, infatti, tutti i pagamenti potranno essere effettuati soltanto nella nuova moneta. Per evitare che il momento del passaggio possa essere sfruttato per rincari ingiustificati, l'Associazione dei consumatori della Slovenia ha già attivato un sistema di monitoraggio dei prezzi di merci e servizi in tutto il Paese. I primi rilevamenti e il primo confronto tra i prezzi di febbraio e quelli di maggio hanno tranquillizzato i consumatori: i rincari, in media, non hanno superato lo 0,46 per cento. Nell'insieme, gli sloveni si stanno già abituando all’euro e si spera che, al momento del passaggio, non si verificheranno problemi di nessun tipo. La Slovenia sarà il tredicesimo Paese della zona Euro e il primo tra i Paesi nuovi membri entrati nell'Ue il 1° maggio del 2004.

Mitteleuropeo
29-06-06, 10:00
Anch'io ho osservato rincari più che moderati. Però, più ci si allontana dal confine con loa repubblica italiana, più i prezzi scendono. Il mese scorso pranzo a Celje: minestra, maiale arrosto, patate, insalata e birra grande per 6 Euro (caffè Liberty di fronte alla stazione). Circa lo stesso a Kozina: 8 Euro, a Dornberk (GO): 10 Euro.