Creso
21-10-03, 21:51
I dati di vendita in Europa nel terzo trimestre indicano una crescita interessante degli handheld con avanzate funzioni di comunicazione. Ottime le prestazioni di Hewlett-Packard.
Per la prima volta le tendenze iniziano a invertirsi: le vendite di cellulari "voce" in Europa e Medio Oriente continuano a crescere ma a minor ritmo mentre si affermano in modo incontrovertibile i cellulari che trattano "dati".
I primi sono ovviamente i telefonini tradizionali destinati a fare prevalentemente telefonia seppur con funzioni particolari come l'agenda, il Wap e così via; mentre i secondi, variamente aggettivati, sono il frutto della convergenza tra i computer palmari e la telefonia per cui sono prevalentemente computer con in più la connettività telefonica.
Canalys, società specializzata in ricerche di mercato in questo settore, ha infatti appena pubblicato i dati riferiti al terzo trimestre di quest'anno dal quale si deduce che i palmari wireless "data centric" hanno incrementato considerevolmente la loro quota confrontando le cifre anno su anno. Mentre i "phone centric" crescono ma meno impetuosamente.
I Nokia 3650, i Sony Ericsson P800 e gli Orange Spv sono i modelli più venduti nel trimestre.
Ecco le cifre più significative: il totale dei "data centric", ovvero gli handheld e quelli tra essi con capacità di connettività, sono passati nel terzo trimestre da 481.480 a 646.430 con un tasso di crescita del 34 per cento mentre i "voice centric", ovvero i telefoni arricchiti da funzionalità palmari, sono passati da 684.550 a 838.560 con un incremento di "solo" il 22 per cento. I leader di crescita nel trimestre sono, rispettivamente, nel primo segmento Hewlett-Packard (un tasso dell'87 per cento anno su anno e il 22 per cento di quota di mercato), Palm (tasso di crescita anno su anno dell'8 per cento e quota del 35,8 per cento), Medion, e altri; nel secondo segmento Nokia (tasso d'incremento anno su anno dell'1 per cento e 97,3 per cento di quota di mercato), Sony Ericsson (tasso d'incremento del 7.442 per cento), Orange e altri.
Per la prima volta le tendenze iniziano a invertirsi: le vendite di cellulari "voce" in Europa e Medio Oriente continuano a crescere ma a minor ritmo mentre si affermano in modo incontrovertibile i cellulari che trattano "dati".
I primi sono ovviamente i telefonini tradizionali destinati a fare prevalentemente telefonia seppur con funzioni particolari come l'agenda, il Wap e così via; mentre i secondi, variamente aggettivati, sono il frutto della convergenza tra i computer palmari e la telefonia per cui sono prevalentemente computer con in più la connettività telefonica.
Canalys, società specializzata in ricerche di mercato in questo settore, ha infatti appena pubblicato i dati riferiti al terzo trimestre di quest'anno dal quale si deduce che i palmari wireless "data centric" hanno incrementato considerevolmente la loro quota confrontando le cifre anno su anno. Mentre i "phone centric" crescono ma meno impetuosamente.
I Nokia 3650, i Sony Ericsson P800 e gli Orange Spv sono i modelli più venduti nel trimestre.
Ecco le cifre più significative: il totale dei "data centric", ovvero gli handheld e quelli tra essi con capacità di connettività, sono passati nel terzo trimestre da 481.480 a 646.430 con un tasso di crescita del 34 per cento mentre i "voice centric", ovvero i telefoni arricchiti da funzionalità palmari, sono passati da 684.550 a 838.560 con un incremento di "solo" il 22 per cento. I leader di crescita nel trimestre sono, rispettivamente, nel primo segmento Hewlett-Packard (un tasso dell'87 per cento anno su anno e il 22 per cento di quota di mercato), Palm (tasso di crescita anno su anno dell'8 per cento e quota del 35,8 per cento), Medion, e altri; nel secondo segmento Nokia (tasso d'incremento anno su anno dell'1 per cento e 97,3 per cento di quota di mercato), Sony Ericsson (tasso d'incremento del 7.442 per cento), Orange e altri.