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patatrac (POL)
29-10-03, 20:43
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NAPOLI CAPITALE MONDIALE DELL'ECOGASTRONOMIA, DAL 6 AL 9 NOVEMBRE IL CONVEGNO DELLO SLOW FOOD 28/10/2003 16.50.00

(AGE) [Dalla nostra corrispondente Olga Visone] NAPOLI - Sarà Napoli ad ospitare il IV Convegno Internazionale Slow Food che si terrà dal 6 al 9 novembre. Lo hanno annunciato oggi in conferenza stampa il presidente di Slow Food Carlo Petrini, il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e il Sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino. In questa occasione Slow Food, associazione no-profit, di respiro internazionale, che opera per diffondere nel mondo una diversa cultura gastronomica nel rispetto dell' ambiente, delle tradizioni locali e dell'identità sociale delle diverse popolazioni, davanti a circa seicento delegati provenienti da trentasei nazioni, traccerà le linee guida del suo futuro operativo e politico. “Il Congresso di Napoli - dichiara il Presidente dell' associazione - sancirà, in modo chiaro, la vocazione ecogastronomica del movimento. Quando siamo nati, infatti, a metà degli anni '80 eravamo un movimento gastronomico, ma, quando ci siamo resi conto che sul pianeta scomparivano migliaia di specie di frutta, verdura e animali, abbiamo capito che era inutile parlare di gastronomia senza andare alla radice del problema ed abbiamo corretto la nostra rotta. A livello nazionale lo abbiamo fatto con l' iniziativa L'arca del Gusto, cercando di salvare una serie di prodotti gastronomici del nostro territorio che rischiavano di scomparire e con i Presidi, interventi concreti sul territorio che avevano lo scopo di aiutare questa economia agricola a sostenersi sulle sue gambe”. Obiettivo del congresso sarà, difatti, promuovere questa nuova attenzione dell' associazione verso l' ambiente, oltre che verso la gastronomia, anche a livello internazionale, sviluppando i temi di agricoltura ecosostenibile e di difesa della biodiversità . “Il congresso si tiene a Napoli - continua Petrini- perchè è un territorio ricco, non solo di patrimonio gastronomico, ma anche di una antica cultura di saperi e tradizioni”. “E'- dichiara Sassolino - un riconoscimento alle tradizioni enogastronomiche della nostra regione, una regione in cui è forte il legame tra cibo e tradizione, tra genuinità e territorio”. Per l'occasione, inoltre, Piazza del Plebiscito si trasformerà nella Piazza dei Presidi d' Italia , un Salone del Gusto dedicato ad oltre centoventi prodotti agroalimentari che Slow Food ha salvato dall'estinzione: “Per la prima volta- spiega il Presidente di Slow Food- saranno presenti insieme tutti i presidi italiani. Sarà un esposizione del patrimonio agroalimentare italiano che tiene, però, conto dell' importanza economica di questi prodotti. Non a caso- continua- il settore agroalimentare é il settore di maggiore esportazione per l' Italia”. Nella consapevolezza dell' importanza di questo settore, infatti, la Regione Campania oltre ad ospitare e finanziare l'iniziativa si impegna a continuare la collaborazione con l'associazione anche in futuro per iniziative che valorizzino il nostro patrimonio agroalimentare in vista di uno sviluppo crescente del turismo legato ai prodotti tipici. (AGE)
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da www.agenews.it

patatrac (POL)
29-10-03, 20:47
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UNIVINO: ECCO IL PATRIMONIO ENOGASTRONOMICO DELLA CAMPANIA 28/10/2003 11.42.00

(AGE) NAPOLI - Presso la sala conferenze de il Denaro, piazza dei Martiri n° 58 si è tenuto il convegno “Nuove professionalità per la ricerca, la riscoperta e la valorizzazione dell’identità del territorio campano attraverso il suo patrimonio enogastronomico”. L’evento è stato l’occasione per la presentazione ufficiale del corso per Enogastronomo Territoriale che l’Università del Vino della Campania, in collaborazione con Cobecam – Consorzio Beni Culturali ed Ambientali e Sinergheia Gruppo S.r.l. hanno organizzato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006”, Asse III Misura III.6 relativa alla “promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro”, tramite il finanziamento del Fondo Sociale Europeo. L’obiettivo del corso consiste nella creazione di una figura di professionista in grado di valorizzare, promuovere ed incentivare l’offerta turistica locale attraverso una efficace sinergia tra tradizione ed innovazione. L’enogastronomo territoriale contribuirà allo sviluppo del turismo e dell’economia della regione operando sulla valorizzazione dei numerosi prodotti tipici locali, già famosi in Italia e nel mondo, a partire dai superbi vini campani per arrivare ad includere la totalità del patrimonio territoriale. Il corso, che rientra nel vasto progetto del MIUR di promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro, coinvolge 22 laureate, inoccupate o disoccupate, il cui percorso cognitivo verrà arricchito da conoscenze teoriche e pratiche. Nelle 800 ore di lezione, infatti, ben 320 saranno divise tra attività di laboratorio e stage aziendali; in questo modo le future enogastronome avranno modo di acquisire le capacità di individuazione delle variabili critiche di un territorio e di intervento per la risoluzione dei problemi organizzativi e gestionali all’interno delle diverse tipologie aziendali. Il progetto è stato fortemente voluto dall’Università del Vino della Campania, un consorzio nato nel 1996 tra produttori vitivinicoli e le tre organizzazioni professionali agricole, e da sempre impegnato per la promozione e valorizzazione della conoscenza dei vini tipici campani. Oggi l’aspirazione è diventare un punto di riferimento nell’ambito dei progetti di valorizzazione del territorio; per questo l’Università del Vino si propone come trade-union tra il settore della produzione, trasformazione e distribuzione del prodotto vitivinicolo e l’eterogeneità ambientale, ossia uno strumento di assistenza specialistica all’interno della filiera per ottimizzare le sinergie tra operatori del settore e mercato. Al convegno sono intervenuti: - dott. Lucio Mastroberardino, del consiglio d’amministrazione dell’Università del Vino della Campania, nonché titolare di Terredora di Paolo SS; - arch. Umberto Paliotto, direttore del Consorzio Beni Culturali ed Ambientali; - dott. Gennaro Di Vincenzo, consulente di Sinergheia Gruppo S.r.l.; - prof. Eugenio Pomarici, docente di marketing della facoltà di Agraria - Università di Napoli “Federico II”; - dott. Antonio Ippolito, presidente regionale Confagricoltura; - dott. Vincenzo Califano, presidente provinciale della Confederazione Italiana degli Agricoltori di Napoli. Le lezioni si svolgeranno presso la sede dell’Università del Vino della Campania, in Pomigliano d’Arco – Palazzo Baronale in Piazza Municipio 1. (AGE)
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