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Visualizza Versione Completa : La sinistretta provinciale e senza senso delle Istituzioni.



Pieffebi
11-11-03, 17:46
da www.lastampa.it

" E' polemica sul «manifesto» di Prodi

11 novembre 2003

ROMA. «E' naturale che siamo già in campagna elettorale, non è altrettanto naturale che in questa campagna si impegnino figure che hanno responsabilità istituzionali. Mi riferisco in particolare a Prodi». Così il vicepremier Fini commenta il messaggio di Prodi ai partiti dell'Ulivo sulla lista unitaria. Con la sua discesa in campo come esponente del centrosinistra, Prodi «si è dimenticato che fin quando è Presidente della Commissione ha il dovere di rappresentare tutti gli italiani e tutti gli europei».

Prodi «ha fatto un'entrata a gamba tesa presentando il suo manifesto per la sinistra italiana, in vista delle europee del prossimo anno». Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia al Parlamento Ue, Tajani, , che ha aggiunto: «Prodi merita il cartellino giallo per aver abusato del suo ruolo di presidente della Commissione europea».

«Correttezza politica avrebbe voluto che Prodi scendesse in campo almeno al termine del semestre europeo a guida italiana», ha spiegato.«Ci auguriamo che lavori per il buon esito della Cig».

«Inaccettabile, scorretto, irresponsabile»,così il capogruppo Ppe, Pottering definisce il messaggio di Prodi ai leader dell'Ulivo sulla lista unitaria.

«Mi infastidisce che il Presidente della Commissione Ue interferisca con la politica italiana»,aggiunge Pottering che giudica «scorretto venire meno alla propria posizione di neutralità».

Pottering minaccia:«Prodi si fermi o ci saranno conseguenze gravi».E aggiunge: «Chiedo a Prodi di fermarsi, di lasciar cadere queste iniziative di politica interna, di rientrare nel suo ruolo. So che Prodi mi capirà. Si fermi o dovrà far fronte a conseguenze pesantissime».

.

Sarà il vertice di domani dei leader dell'Ulivo, chiesto ieri da Fassino, a sancire se la discesa in campo di Prodi col suo manifesto per l'Europa possa dare un ulteriore slancio alla lista unitaria, conservando allo stesso tempo il necessario spirito unitario da parte dei «non aderenti» al progetto.

Ieri il leader in pectore dell'Ulivo non ha strappato un sì da Udeur, Pdci e Verdi sulla lista, ma è riuscito ad accontentare un po' tutti sul versante programmatico, con un documento di 60 pagine che rilancia la lista unica, ma anche l'Ulivo allargato, entrando nel merito dei famosi «temi concreti» di cui il centrosinistra stenta da mesi a parlare.

In un coro di giudizi positivi, è spiccata però la fredda accoglienza di Bertinotti. "


Saluti liberali

Pieffebi
11-11-03, 17:50
www.giornale.it

" Prodi scorretto a scendere in campo

''Inaccettabile. Scorretto. Irresponsabile''. Con questi tre aggettivi il capogruppo del Partito popolare europeo, Hasn-Gert Poettering , critica il presidente della Commissione Europea, Prodi, che ha presentato il manifesto per l'Ulivo.
''Prodi si fermi - afferma - o ci saranno conseguenze gravi''. Poettering si dice infastidito nel vedere ''il presidente della Commissione europea che si mette a interferire con la politica italiana, anziche' occuparsi degli affari dell'Unione Europea... E' un modo di fare scorretto per una persona che ricopre una posizione che deve dare garanzie di neutralita' a tutti''. Secondo Poettering, ''se Prodi si presentera' alle elezioni europee compira' un atto da irresponsabile. La sua agenda di presidente della Commissione e' piena di impegni gravosi. Bisogna condurre in porto l'allargamento, forse anche la Costituzione europea non sara' ancora completata''.
Poettering parla degli equilibri politici che si delineeranno dopo l'ingresso di dieci nuovi Paesi nell'Unione Europea. ''Per quanto concerne An e i partiti di centrodestra raggruppati nell'Uen - spiega - non c'e' nulla da discutere. Non c'e' alcun avvicinamento tra An e il Ppe, nessun contatto. La questione non e' sul tappeto''.

11 Nov 2003 "

Saluti liberali

Dario
11-11-03, 18:40
Bravo Antonio, digliene quattro... :D :D

Io mi aspetto anche che Fini, che ricopre una importante carica istituzionale, la smetta di interessarsi dei problemi di AN e relativa campagna elettorale. :D :D

In quanto a Pottering, è naturale che il capo del PPE lavori pro-Berlusconi, ha tutto da guadagnare. :D :D

Non ti curar di loro....

brunik
11-11-03, 19:58
IL SENSO DELLE ISTITUZIONI DELLA DESTRINA GIACOBINA NOSTRANA: PRIMA MANDANO MARINI E POI VOGLIONO ARRESTARE IL PESIDENTE PRODI


TAORMINA: «ARRESTARE PRODI, FASSINO E DINI: HANNO PRESO TANGENTI E SONO I MANDANTI DI UN TENTATO OMICIDIO”

Arrestare subito Romano Prodi, Piero Fassino e Lamberto Dini: hanno preso tangenti e sono i mandanti di un tentato omicidio. Lo chiede Carlo Taormina, deputato di Forza Italia e membro della commissione parlamentare d'inchiesta su Telekom Serbia, dopo l'interrogatorio giovedì a Torino del faccendiere Igor Marini. «È venuto il momento che Prodi, Fassino e Dini subiscano le conseguenze della più devastante delle corruzioni che mai sia stata consumata nella storia della Repubblica e gli uffici giudiziari debbono comportarsi conseguentemente anche provvedendo all'arresto di questi personaggi», ha affermato in una nota Taormina.

«RICOSTRUZIONE PRECISA» - «L'interrogatorio di Marini ha interessato l'intera vicenda legata alle tangenti per Telekom Serbia e sono state effettuate ricostruzioni precise, circostanziate e che già risultano per moltissima parte riscontrate. Marini ha indicato con dovizia di particolari le modalità attraverso le quali sono state fissate le cifre spettanti a Prodi, Fassino e Dini, cifre indicate specificatamente in 100 milioni di dollari il primo, in 75 milioni di dollari per il secondo e di 50 milioni di dollari per il terzo». «Uscendo dal riserbo - continua Taormina - ha indicato con assoluta certezza i nominativi che si nascondevano dietro gli pseudonimi di Mortadella, Cicogna e Ranocchio, e ha precisato che sono stati già percepiti il 50% delle somme di spettanza di ciascuno oltre agli interessi maturati sulle somme depositate, mentre devono essere ancora ritirate le restanti somme peraltro, nella disponibilità dei tre politici».

«40 MILIONI DI DOLLARI» - «Marini - prosegue Taormina riferendo il contenuto dell'interrogatorio del faccendiere - ha indicato una banca austriaca come quella contenente, sotto il nome della società Zara International, dove giacciono le somme di pertinenza di Prodi e Fassino e in una banca libanese, sotto il nome di una società araba, le somme di pertinenza di Dini. Ha individuato con esattezza il ruolo di una banca di San Marino dalla quale venivano prelevate le somme che, con gli interessi maturati o per integrazione del dovuto, sono state consegnate in Italia a Prodi, Fassino e Dini per la cifra complessiva di 40 milioni di dollari».

«PRODI, FASSINO E DINI MANDANTI DI TENTATO OMICIDIO» - «Marini - continua Taormina - ha anche indicato, per aver personalmente effettuato l'operazione, la somma spettata a Milosevic, pari a 100 milioni di dollari e attualmente in deposito presso una banca americana. Marini ha denunziato per tentato omicidio gli esecutori materiali di aggressioni effettuate contro di lui e come mandanti Prodi, Fassino e Dini e ha accusato le autorità elvetiche di maltrattamenti e la procura di Torino di aver manifestato sistematica ostilità nei suoi confronti».

DUE PASSAGGI SECRETATI - Secondo Trantino dopo l'interrogatorio di Marini si può tracciare «un bilancio fortemente positivo perché ha dato una messe infinita di spunti investigativi. Elementi di prova ne abbiamo raccolti a sufficienza e sulla loro qualità è compito della Commissione fare le verifiche». Due passaggi dell'audizione di Marini sono stati secretati perché, spiega Trantino, «sono passaggi particolarmente importanti e che danno molto da pensare». Il prossimo passo della commissione sarà l'acquisizione dalla Svizzera della documentazione che proverebbe le dichiarazioni di Marini e che potrebbe essere disponibile nei primi giorni di settembre.

PORTAVOCE FORZA ITALIA: «I TRE CHIARISCANO» - «Al di là dell'interrogatorio di Igor Marini e delle sue eventuali accuse che sono tutte da dimostrare - ha affermato Sandro Bondi, portavoce di Forza Italia - penso che l'affare Telekom Serbia ha indubbiamente retroscena oscuri e bisognosi di essere illuminati e chiariti. Penso perciò che gli esponenti politici del centrosinistra che hanno avuto responsabilità di governo nella passata legislatura avrebbero tutto l'interesse a chiarire tutto ciò che deve essere ancora chiarito».

CONSOLO (AN): «DICHIARAZIONI SCONVOLGENTI» - «Le dichiarazioni e i precisi dettagli confermano la bontà della scelta effettuata dalla commissione di audire nuovamente il teste Igor Marini». Lo ha affermato Giuseppe Consolo, capogruppo per Alleanza nazionale nella commissione di inchiesta Telekom Serbia. «Ecco perché sbagliava la sinistra a opporsi a che venisse nuovamente ascoltato. Ora che ci sono i dettagli dei presunti versamenti saremo in condizioni di verificare con scrupolo e accuratezza la veridicità delle accuse, accertando così se siano o meno vere».

CALDEROLI (LEGA): «SU INCHIESTA MARINI PESA IL 30%» - «Ho trovato Marini una persona di una memoria che fa impallidire Pico della Mirandola, intelligente, sveglio, preparato». È l'opinione del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli (Lega Nord). «Credo si sia aperta la strada per accertamenti che non passano solo dai documenti che devono pervenirci dalla Svizzera. Gli ho fatto una serie di domande riferite a documenti in nostro possesso e di cui lui disconosce l'esistenza. Dalla verifica avrò il riscontro della credibilità di Marini». Calderoli precisa, tra l'altro che «Marini ha un peso del 30% sul complesso della nostra inchiesta».

Pieffebi
11-11-03, 20:42
Taormina è stato "dimissionato" dagl incarichi di sotto - governo, è un buon avvocato, un po' indisciplinato.........non ha mai fatto il premier, ne' il presidente della Commissione UE.
Certo che è meglio che la CDL si sbrighi a fare le privatizzazioni! Se malauguratamente per il popolo italiano nel 2006 dovesse tornare al potere Prodi...........te le immagini le svendite agli amici e amici degli amici? Non vorrei mai che un certo IngeNNiere d'Ivrea dovesse intentare altre cause contro chi, nell'interesse del Paese, dovesse intervenire perchè non gli vengano regalate aziende pubbliche.......
Qualche tirannello da finanziare tramite operazioni di aziende controllate dal Tesoro c'è ancora, nonostante che Bush si stia dando da fare (non come Clinton che bombardava i dittatori solo quando colto sul fatto a cornificare la first lady).

Salutami Svendita

Pieffebi
11-11-03, 20:51
In origine postato da antonio
Citta' del Vaticano, 11 nov. (Adnkronos) - Con il Manifesto per l'Europa, che ''dovrebbe costituire la base programmatica della lista unica'', Prodi ''punta in sostanza a riproporre lo spirito e le ambizioni originarie dell'Ulivo e la speranza di una sua diffusione sullo scenario europeo''. Lo scrive 'L'Osservatore Romano'.


...ahahha...voi..quelli dei "giudici matti, disturbati mentali, antropologicamente estranei al resto della razza umana"..

voi, quelli che difendono Putin, i suoi crimini in cecenia, non paghi di aver detto che Musolini era una brava persona...che mandava DeGasperi in vacanza...

voi, quelli dell'irrisolto conflitto di interessi del magnate di Arcore...

voi, quelli della legge cirami, del lodo schifani e altre porcate..

voi, quelli della legge Gasparri, del ministro Gasparri che annuncia che" se Rete4 andra' sul satellite la CdL si sfascera'".....

voi, quelli del Kapo' dato all'europarlamentare tedesco dal presidente di turno della UE..


voi..quelli del filo diretto tra gli avvocati di un tale (che commissionano ispezioni Ministeriali) e il Ministero di Giustizia appunto per commissionare ispezioni..

non avete alcun titolo per indicare pretesa mancanza di rispetto delle Istituzioni da parte di alcuno...

..semplicemente ve la state facendo addosso...

questa vostra scomposta irritazione, pur comprensibile, e' la prova di come voi intendiate la liberta' di pensiero .....

altro che liberale il nostro PIerFufyBerlusconi...gratta gratta salta fuori sempre il solito comunista...

comprensibile anche la reazione di Pottering, che ha trasformato il PPE nel ricettacolo di quella merdaccia di Forza Italia..

Non approfitti del fatto che sono il moderatore e che non posso attribuirLe i titoli da lei stra-meritati in quanto avrei il dovere di rimuoverli immediatamente in ossequio al regolamento.
In ogni caso la sua assoluta estranità alla cultura liberale e democratica traspare da ogni sua parola, e persino dai puntini sospensivi.
Il presidente del gruppo PPE non è italiano, non è berlusconiano, non ha nulla a che fare con le questioncelle provinciali che appassionano tanto i giacobini illegalitari come lei. Ma ovviamente lei non lo sa, ne' può comprenderlo. Come potrebbe.
Per il resto mi ha divertito. Meglio di Luttazzi.

Saluti liberali e anticomunisti

Dario
12-11-03, 01:19
In origine postato da Pieffebi
....Se malauguratamente per il popolo italiano nel 2006 dovesse tornare al potere Prodi....Molto prima, molto prima.... :D :D :D
...Il presidente del gruppo PPE non è italiano, non è berlusconiano...Questa è buona. Sarà mica komunista-prodiano-ulivista? Scommettiamo che ha fatto una settimanella di ferie a Porto Rotondo?

brunik
12-11-03, 01:43
ULIVO: LIBERALI, ANCHE ALTRI PRESIDENTI COMMISSIONE EBBERO RUOLO POLITICO
GRAHAM WATSON, SI GUARDI ALL'ESEMPIO DI ROY JENKINS
Bruxelles, 11 nov. - (Adnkronos/Aki) - Per i liberali europei ''non e' senza precedenti che un Presidente della Commissioni Europea giochi un ruolo nel riassestamento della vita politica nel proprio paese''. E' quanto ha dichiarato il presidente del gruppo degli eurodeputati liberali (Eldr) Graham Watson in un comunicato diffuso a Bruxelles. Il parlamentare cita l'esempio di Roy Jenkins, presidente dell'esecutivo comunitario dal 1976 al 1981, che ''svolse un ruolo guida nella creazione del partito socialista democratico in Gran Bretagna, un processo che si avvio' dopo la sconfitta dei laburisti nel 1979''. Watson sottolinea che i valori che i liberali europei ''sarebbero lieti di estendere la nostra cooperazione all'intera coalizione dell'Ulivo''.
(Gdr/Pe/Adnkronos)
11-NOV-0319:42

Saluti liberali.

MrBojangles
12-11-03, 21:27
http://www.unita.it/vignette/maramotti/20031112.gif

Pieffebi
13-11-03, 10:06
Leggetevi il berlusconiano the TIME....:D

Shalom!!!

GiorgioB
13-11-03, 10:51
In origine postato da brunik
IL SENSO DELLE ISTITUZIONI DELLA DESTRINA GIACOBINA NOSTRANA: PRIMA MANDANO MARINI E POI VOGLIONO ARRESTARE IL PESIDENTE PRODI


TAORMINA: «ARRESTARE PRODI, FASSINO E DINI: HANNO PRESO TANGENTI E SONO I MANDANTI DI UN TENTATO OMICIDIO”
(...)


Se è una affermazione di Tarmina vera, ti ringrazio d'averla postata.

E per rientrare nella discussione, riguardo a Fini, precisiamo che nel precedente governo i vostri cari beniamini ( kamikaze o portaborse ? Ancora aspetto una riposta ) sono sempre scesi in campo come rappresentanti politici pur ricoprendo cariche istituzionali.

E per farci anche una bella risata su, ricordo che, quando si mostravano i dati del time sharing usato dai loro politici nelle TV nazionali, la percentuale occupata del loro governo veniva sempre messa da parte, con stime del tipo
CDL 35 %
CDX 30 %
(governo 35 %)

e avevate pure la faccia tosta di dire che in televisione il tempo coccupato era minore per la sinistra: che bel senso delle istituzioni.

Anche se ricordassi male mi ci sono avvicinato molto :D

Siete ancara convinti di non essere stati usati dai vostri beniamini ?

saluti liberali
Giorgio

Pieffebi
18-11-03, 21:33
da www.ilnuovo.it

" Manifesto Prodi: scontro all'Europarlamento


Popolari e comunisti contro socialisti e verdi a Strasburgo. E'polemica in aula sul "manifesto" del presidente della Commissione: "Non accetto processi in piazza".
http://www.ilnuovo.it/nuovo/images/442/prodi-preoccupato_165x200.jpg

BRUXELLES - Le polemiche sulla presunta discesa nella politica italiana di Romano Prodi arrivano inesorabilmente anche nell’aula dell’Europarlamento.

Dopo che per giorni le censure al cosiddetto manifesto del Presidente della commissione europea erano rimbalzate sulle pagine dei giornali italiani e non, oggi a Strasburgo un po’ tutti i leader parlamentari del centrodestra europeo hanno ribadito le loro critiche di fronte all’assemblea comunitaria. Lo hanno fatto in particolare il capogruppo Ppe Hans Gert Poettering e la vicecapogruppo dell'Uen Cristiana Moscardini. Ma lo ha fatto anche, da posizioni diametralmente opposte, il presidente degli eurodeputati comunisti Francis Wurtz. Mentre altrettanto automaticamente a prendere le difese di Prodi sono stati il leader di socialisti Enrique Baron, quello dei Verdi Dany Cohn Bendit e quello dell’Eldr Graham Watson.

Particolarmente duri alcuni dei passaggi dell’intervento di Poettering. ''Noi non abbiamo bisogno di un presidente della Commissione che interferisce nella vita politica del suo paese, - ha detto il leader del gruppo di maggioranza relativa durante il dibattito in sessione plenaria - in particolare quando quest'ultimo ha la presidenza di turno dell'Ue". Poi ha ammonito: “Se lei continua su questa linea non avrà più il nostro appoggio in futuro''. Del resto lo stesso Pottering ha voluto sottolineare che per rimanere presidente della Commissione europea Romano Prodi "ha bisogno del sostegno di una parte dell'aula". Fin troppo chiara l’allusione al fatto che il Ppe, nel 1999, è stato uno dei gruppi politici che hanno votato la fiducia al capo dell'Esecutivo Ue.

Ma dal canto suo Prodi non sembra scomporsi e rintuzza con veemenza le critiche. ''Non accetto processi in piazza e condanne sommarie. - ha difatti replicato in aula - Abbiamo le carte in regola, le avevamo in passato e le abbiamo anche per il futuro''. Poi ha rivendicato l'assoluta legittimità del manifesto. ''Esprime le mie opinioni, le mie speranze, anche i miei sogni sulla futura Europa - ha dichiarato - L’espressione politica fa parte del mio dovere. Così del resto hanno fatto adeguatamente, in molti casi più di me, i miei predecessori''. Infine ha aggiunto che secondo lui Pottering avrebbe fatto in realtà marcia indietro rispetto ai giorni scorsi. ''Non avendo prima ancora letto il mio documento - ha commentato difatti l’ex premier italiano - ha potuto tirare fuori solo la questione della mia incompatibilità di ruoli''.

Curioso comunque che dopo lo scambio di colpi davanti all’europarlamento di stamani, Poettering e Prodi si apprestino a fare domattina colazione insieme. D’altronde l’appuntamento era stato programmato, nell’ambito degli incontri bilaterali, ben prima che scoppiassero le polemiche degli ultimi giorni.

(18 NOVEMBRE 2003, ORE 16:00) "

Cordiali saluti

MrBojangles
18-11-03, 22:35
Che Poettering critichi prodi è nell'ordine delle cose.

Un po' meno che lo faccia nei confronti del "suo" presidente di turno...

Il Ppe stronca Berlusconi sulla Cecenia: «Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia»
di red

Dopo quella dei ministri, da Strasburgo stamane è venuta l’ultima, inappellabile stroncatura del semestre italiano a guida Berlusconi. Una stroncatura, stavolta, firmata Ppe, il gruppo popolare a cui appartiene Forza Italia. Stroncatura evidente nelle parole del leader del capogruppo popolare, Hans Poettering. «Quanto ha detto Berlusconi a Roma non ci trova concordi. Se si tratta di diritti umani non esiste possibilità di mettere la testa sotto la sabbia». Il leader dei popolari polemicissimo, in aula, anche con Prodi sul manifesto per l'Europa.
Tutto l'articolo (http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=30635)

MrBojangles
19-11-03, 01:22
In origine postato da AngelodiCentro
:lol Cirio, Eurostat, Telekom Serbia :lol

...SME, Imi-Sir, Lodo Mondadori.

(Per dirne SOLO tre)

MrBojangles
19-11-03, 01:29
In origine postato da AngelodiCentro
non ci sono condanne penali definitive. Invece Prodi ha molte responsabilità morali e politiche DEFINITIVE. :D

Il manifesto del garantismo....

Come la mettiamo con la condanna politica per i morti di Nassyria?

MrBojangles
19-11-03, 01:31
In origine postato da AngelodiCentro
Hans Poettering ha fatto bene, e proprio questo suo atteggiamento IMPARZIALE e sincero con TUTTI, anche con i propri alleati del PPE, dimostra che può avere la più grande stima da parte di tutti quanti, anche di chi è suo avversario.

Già; solo che verso Prodi c'è una critica personale, sul Banana c'è una condanna senza appello.

"Definitiva"...

MrBojangles
19-11-03, 01:35
In origine postato da AngelodiCentro
in quel caso la PIENA condanna politica, penale e morale è tutta da attribuire ai vigliacchi terroristi, non all'Occidente che li combatte. Chi non li condanna ne è direttamente o indirettamente un loro complice.

Era una missione di pace, a sentir "lui".

Eravamo "non belligeranti", no?

MrBojangles
19-11-03, 01:37
In origine postato da AngelodiCentro
la condanna senza appello rimarrà a Prodi nel caso in cui il PPE dediderà di sfiduciarlo. :D

"Nel caso che".

La condanna sulla (l'ennesima) cazzata del Banana sulla Cecenia (dopo aver firmato lui stesso la risoluzione UE); quella si che è definitiva.

Il "prezzemolo" su un semestre da incubo....

Ci si vede a gennaio.

GiorgioB
19-11-03, 13:20
Giudicate voi.
Desidereri che lo leggeste con attenzione, non ho sottolineato nulla.

Trovato nel sito http://ricerca.studenti.it/ricerca/ (Kit maturità studenti 2003) prodotto dal team www.studenti.it
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PERCHE’ DOBBIAMO ESSERE TUTTI AMERICANI?


Il “siamo tutti americani”, slogan della manifestazione del 10 novembre di Piazza del Popolo, nasconde un significato intrinseco: riaffermare un ideale patriottico oggi in Italia. Un tentativo anche ammissibile se non corrispondesse ed esso un atteggiamento antieuropeistico come si può notare da alcuni atti del nostro governo; la faccenda delle rogatorie e quella dell’Airbus giustificano l’isolamento del nostro paese in Europa. L’ostracismo, che Berlusconi giudica come una montatura della stampa comunista (?), è più che altro un esilio volontario, un regredire mentre tutto il mondo avanza.
La manifestazione è stata un tentativo di far dimenticare alla gente come l’Italia si trovi in disparte nel panorama politico internazionale. Il presidente del consiglio ha supplicato gli altri paesi per farci entrare in una guerra che almeno la maggioranza dei cittadini non sente propria, come dimostra la scarsa affluenza in piazza, nonostante il viaggio fosse spesato dagli esponenti della maggioranza. Una manifestazione indetta dal giornale della moglie del nostro premier (Il Foglio, ndr) e conclusa da un suo intervento. Mai, se non in campagna elettorale, un presidente del consiglio aveva partecipato e concluso un comizio di piazza; solo ai tempi del ventennio fascista avvenivano queste cose, l’accostamento non può essere casuale.
Il suo discorso è stato poi un misto di retorica buonista, condito da attacchi più o meno velati ai pacifisti, additati come terroristi. Discorso concluso con una benedizione all’Italia e agli USA, che evidenzia il tentativo di appropriarsi di ideali non propri e di affermare una religiosità che il nostro stato non richiede. Vogliamo ricordare come non ci sia oggi in Italia il bisogno di patria che c’è in America perché la società multietnica degli USA ha bisogno di riaffermare e ribadire il proprio essere statunitense, sentendosi ferita e attaccata. Berlusconi sa che è così come dimostra il suo essersene andato durante l’inno italiano. Non può sentire il desiderio di patria chi mette ogni giorno in dubbio l’operato della magistratura del nostro paese.
Noi della Sinistra Giovanile abbiamo sentito il bisogno di fare sentire la nostra voce perché troppe volte, anche a livello locale, vengono taciute verità scomode: i grandi ideali della manifestazione non sono stati accolti, l’Italia non si sente americana, la solidarietà può essere fatta ma non deve essere sbandierata ai quattro venti. Il resto è pura demagogia e il presidente del consiglio lo sa!

GiorgioB
19-11-03, 13:22
TITOLO: “GIGANTE, ANCHE TU KO?”
DESTINAZIONE EDITORIALE: GIORNALINO SCOLASTICO

11 settembre. Una giornata come le altre, per tutti, se non fosse per quella manciata di minuti che ha cambiato il Mondo, bruciando le basi di carta di una pace aleatoria.
Si, perché anche se pochi minuti sono bastati per far cambiare volto al Mondo, ci sono voluti mesi e mesi per organizzare questo attentato incendiario a discapito della pace.
Sicuramente, la pace che regnava nel mondo fino all’11 settembre, era una pace condannata a morire perché le sue basi, fatte di carta e di numeri, di indici e capitali, non reggevano il peso della cattiveria che premeva da non pochi anni sulla pace.
E’ difficile dar ragione a Freud quando dialogando con Einstein dice che un atteggiamento più civile ed il timore degli effetti di una guerra avrebbe dovuto mettere fine alle guerre in un prossimo futuro perché, se cosi’ fosse, si sarebbero evitati tanti disordini e guerre, non ultima quella terroristica ai danni degli USA.
Terrorismo, una brutta parola se si pensa agli anni 70-80 con le BR; ma cosa vuol dire terrorismo?
Il terrorismo è una lotta che conducono con atti illeciti coloro che vedono negati i propri diritti. E se quella fazione di islamici, i talebani, ha cercato di far ciò, ci è riuscita, facendo dilagare tra la gente la psicosi.

Ciò che preoccupa ora non sono i capitali andati in fumo, i grattacieli sgretolati al suolo, ma appunto la psicosi che dilaga tra gli uomini in cerca di un rimedio; e allora c’è chi si rifugia in una maschera antibatteriologica, c’è chi teme di ricevere lettere impolverate.
Una psicosi nata nello stesso momento in cui si è visto che anche i giganti non sono inattaccabili.
Nessuno pensava che qualcuno, tanto meno una fazione di islamici, sperduta tra le montagne dell’Asia, potesse attaccare il colosso dei colossi: gli USA.
Con tutti i loro sistemi di sicurezza, con spie e investigatori sparsi per il mondo, gli USA hanno rischiato un brutto KO senza rendersene conto. Se non fosse per la foga con cui gli USA stanno cercando di rialzarsi, riuscendoci per molti aspetti, si direbbe proprio che il terrorismo è riuscito nell’intento.

Ma se i talebani si sono spinti a far tanto, sicuramente non hanno tutti i torti. E’ da condannare assolutamente il modo in cui hanno rivendicato i propri diritti ma non il motivo perché anche se sono una popolazione arretrata, priva di quei canoni e comportamenti che per noi sono routine, hanno il diritto di non essere soppressi da montagne di capitali che li rendono invisibili al mondo.
Quello che hanno rivendicato i talebani non è altro che il rispetto che da decenni vedono mancare nei loro confronti da parte dei giganti che ad altro non pensano che ai capitali.
Secondo l’opinione pubblica se l’America ha subito quest’attacco, c’è un perché; e questo perché è da ricercare nel passato anche se sarà difficile trovare con esattezza quando questa mancanza ha preso il sopravvento.
E’ proprio vero, come di Qolèlet, che c’è un tempo per piangere e uno per gioire: ora piangiamo, ma non sappiamo quando potremmo gioire.

GiorgioB
19-11-03, 13:40
Volete provare subito il brivido della Kultura, come ho fatto io ?

Anadate qui
http://ricerca.studenti.it/ricerca/

e scrivete per il motore di ricerca del sito

PERCHE’ DOBBIAMO ESSERE TUTTI AMERICANI

poi cliccate su cerca e vi apparirà una finestra, seguite le istrizuini iscrivendovi al sito, ed avrete il testo completo.

ma potete anche cercare
11 SETTEMBRE, TALEBANI, ...

oppure il testo qui sopra

GIGANTE, ANCHE TU KO

provate anche con ISRAELE

Buona Lettura
:D

Giorgio

Pieffebi
19-11-03, 14:46
dal quotidiano torinese...

" La Stampa del 19/11/2003


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Dure critiche anche all'appoggio di Berlusconi a Putin sulla Cecenia

Europa, duello sul manisfesto di Prodi
Il capogruppo del Ppe minaccia la sfiducia al Professore
Enrico Singer
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E' cominciata con "quattro gatti" in aula, come aveva denunciato un po' deluso alle 9 del mattino il capogruppo eurosocialista Enrique Baron Crespo. E' finita quattro ore dopo con uno scontro di quelli che il Parlamento di Strasburgo non ricordava da anni. Con tanto di fischi e di applausi a interrompere gli interventi. Con un intreccio di critiche di "tradimenti" partite dal centrodestra e dal centrosinistra: contro il presidente della Commissione, Romano Prodi, per avere "tradito" il suo ruolo col manifesto sull' Europa inviato all'Ulivo e contro il presidente di turno del Consiglio europeo, Silvio Berlusconi, per avere "tradito" la posizione della Ue sulla Cecenia nell'ultimo vertice con Putin a Roma. Alla fine, Prodi è uscito sorridente dall'emiciclo. "Questa volta mi sono anche divertito", ha detto. Ma la battaglia è stata dura.
E questa mattina, attorno a un caffè a colazione, Prodi incontrerà il capogruppo dei popolari europei, Hans Gert Poettering, che è stato il suo critico più severo. Al punto di arrivare a minacciare la sfiducia del Ppe al presidente della Commissione "se continuerà a mettere la politica italiana davanti a quella europea". E' un'accusa che Prodi, ancora una volta, ha respinto e che spera di smorzare nel colloquio chiarificatore di oggi. Ma, ieri, sono stati i toni aspri a dominare. "Non accetto processi in piazza e condanne sommarie: abbiamo le carte in regola, le avevamo in passato e le abbiamo per il futuro", ha detto Prodi che ha rivendicato "l'assoluta legittimità" del suo manifesto. "Esprime le mie opinioni, le mie speranze, anche i miei sogni sulla futura Europa" e renderlo pubblico "fa parte del mio dovere", ha detto.
Per Prodi, insomma, non c'è scandalo se un presidente della Commissione ha fatto conoscere il suo pensiero politico sull'Europa: "Lo hanno già fatto, e in molti casi più di me, i miei predecessori". E' a questo punto che Poettering - che lo aveva già criticato - ha chiesto di nuovo la parola e ha alzato il tiro. Il problema, ha detto Poettering, non è il contenuto del manifesto, ma il fatto che è accompagnato dall'invito al centrosinistra italiana di formare una lista su quella base. "E' un modo per mettere i buoni da una parte e i cattivi dall'altra". Un modo per "dare patenti politiche". E questo, per Hans Gert Poettering "non è compatibile" con il mandato super partes di presidente della Commissione. "Se continua così non avrà più il nostro sostegno", ha avvertito il capogruppo del Ppe tra applausi e fischi.
Immediata la reazione del capogruppo socialista, Enrique Baron Crespo. "Il presidente Prodi ha il dovere di dirigere la Commissione fino alla fine del suo mandato, e il cittadino europeo Romano Prodi ha il diritto di esprimersi politicamente sul futuro dell'Europa". Chiedergli di tacere "sarebbe come impedire ai cardinali di parlare di Dio", ha detto Baron. Per il capogruppo eurosocialista "il vero scandalo è che il presidente del Consiglio europeo, Silvio Berlusconi, abbia sostenuto posizioni opposte a quelle della Ue" nel vertice con Putin. Su questo il Pse ha presentato una mozione di censura che sarà discussa oggi e sarà messa ai voti domani. Con altre divisioni e con un'altra battaglia in vista.
Anche il leader dei Verdi, Daniel Cohn Bendit ha attaccato Poettering. "Ci avete messo cinque mesi per accorgervi che Prodi fa politica in Italia. L'idea della lista unitaria dell'Ulivo per le europee è di luglio. Ma adesso fate le prediche a Prodi perché volete proteggere Berlusconi che fa brutta figura in Europa". In un clima ormai rovente, il capogruppo dei liberàli europei, Graham Watson ha detto che "è ingenuo immaginare che i presidenti attuali del Consiglio europeo e della Commissione non abbiano un partito politico e un futuro politico". L'ultima bordata è stata quella di Cristiana Muscardini (An) che ha invitato a "non fare confusioni di ruoli" perché "Silvio Berlusconi è capo di un governo e ha il diritto di fare politica nel suo Paese, mentre Prodi è stato designato dal consiglio Ue, e gli chiediamo di fare il presidente della Commissione". "

Saluti liberali

MrBojangles
20-11-03, 16:49
In origine postato da GiorgioB
Volete provare subito il brivido della Kultura, come ho fatto io ?

Anadate qui
http://ricerca.studenti.it/ricerca/

e scrivete per il motore di ricerca del sito

PERCHE’ DOBBIAMO ESSERE TUTTI AMERICANI

poi cliccate su cerca e vi apparirà una finestra, seguite le istrizuini iscrivendovi al sito, ed avrete il testo completo.

ma potete anche cercare
11 SETTEMBRE, TALEBANI, ...

oppure il testo qui sopra

GIGANTE, ANCHE TU KO

provate anche con ISRAELE

Buona Lettura
:D

Giorgio

Tu nel frattempo prova con: "PROVIAMO AD ESSERE ITALIANI"...

MrBojangles
20-11-03, 16:57
Cecenia, Strasburgo
"deplora" Berlusconi

STRASBURGO - In una risoluzione approvata oggi a Strasburgo l'Europarlamento ha "deplorato" le dichiarazioni fatte da Silvio Berlusconi al termine del vertice Ue-Russia di Roma. Nel documento, presentato da Ppe, Pse, Eldr, Verdi e Comunisti, l'assemblea Ue ha "deplorato le dichiarazioni fatte dal presidente in carica del consiglio Ue alla fine del vertice Ue-Russia, nelle quali ha espresso il proprio sostegno alla posizione del governo russo per quanto concerne la situazione dei diritti dell'uomo in Cecenia e della democrazia nella Federazione russa" (concetto contenuto nell'articolo 13). Nella risoluzione si specifica che tale conflitto "non può essere considerato unicamente come un elemento della lotta contro il terrorismo". Ieri il capogruppo di Forza Italia, Antonio Tajani aveva annunciato che la delegazione di Forza Italia avrebbe votato contro il paragrafo 13 e nel caso in cui fosse passato si sarebbe astenuta sul voto finale della risoluzione, come è avvenuto. Nel sottolineare che il richiamo è "sancito non dalla sinistra ma da uno schieramento molto vasto che comprende perfino il Ppe", il coordinatore dei ds Vannino Chiti usa l'ironia nel commentare il richiamo partito dal parlamento europeo all'indirizzo di silvio Berlusconi: "Non so se questo richiamo riuscirà a far riflettere il nostro premier ma almeno gli impedirà di ripetere di essere stato vittima di un complotto comunista"

(20 novembre 2003)
(FONTE) (http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/esteri/putinroma/deplora/deplora.html)

MrBojangles
20-11-03, 20:27
In origine postato da antonio
Angiolino ancora non ha capito che non e' nelle condizioni minime indispensabili per "condannare" alcuno....
chi fa e difende le leggi per sottrarre al processo un cittadino..legge schifani, cirami, rogatorie...
non ha alcun titolo ...ma proprio nessuno...per emettere giudizi nei confronti di chicchessia..
tantopiu' se poi ha la faccia di tolla di venire a dire che "non c'e' stata alcuna condanna"....ma bravo...
che cima il nostro Angioletto..

...cima di rapa.

Intanto "qualcuno" le condanne se le prende DAVVERO.

«Libero» insulta Cofferati e finisce condannato
Il violento assalto del giornale di Feltri al leader sindacale, dopo l’assassinio di Biagi

MILANO Beccàti. Beccàti e condannati.
Non si può sparare a zero (metaforicamente: parole, non pallottole) eseguendo il compitino in puro stile Feltri e illudersi di farla franca, con la prosopopea «tanto noi la sappiamo lunga». Libero, questa la storia, cerca di inchiodare Cofferati sulla croce del terrorismo e resta lui inchiodato: dovrà pagare qualche migliaia di euro tra multe e spese processuali (settantamila e poco più), ma soprattutto dovrà pubblicarsi a tutta pagina in contemporanea con Repubblica (due volte e in queston caso a pagamento) epigrafe e
dispositivo della sentenza, cioè le ragioni di partenza e il dettaglio delle condanne, secondo la decisione del Tribunale di Monza,
sezione distaccata di Desio (dove si stampa il giornale).
Dovrà, insomma, chiedere scusa. Non piangeranno per i soldi versati, ma è una sberla dopo aver scritto «Traditore: il girotondo degli ipocriti», «La Cgil ora invita alla moderazione ed espone le bandiere a mezz’asta, ma fino a ieri soffiava sul fuoco ed indicava Biagi come il nemico», «Cofferati commemora quello che aveva definito il “traditore” e non chiude ai no global », «La Cgil i bersagli da colpire», «La Cgil traccia l’identikit dei bersagli dal colpire».
Proprio così: titoli e articoli, pubblicati il 21 marzo e il 12 aprile (in questo caso a proposito di un volantino della Fiom, diffuso
davanti alla Electrolux di Treviso), dopo l’omicidio diMarco Biagi, «vile e ignobile omicidio», scrive il tribunale.
La Cgil e Cofferati avevano querelato MattiasMainiero, autore dell’articolo, Alessandro Sallusti, direttore responsabile, e la società editrice, lamentando non proprio giudizi critici nei loro confronti, piuttosto l’attribuzione di fatti, fatti che sarebbero stati l’uso di quell’epitteto di «traditore» nei confronti di Marco Biagi e poi il volantinaggio con caratteri «intimidatori».
La sentenza, in venti pagine, dettaglia con scrupolo e con ricchezza di riferimenti.
Dobbiamo riassumere.Quel «traditore », compare tra virgolette. È chiaro: si vuol far capire che lo dice proprio Cofferati, lo conferma il sottotitolo di seconda pagina: «Cofferati commemora quello che aveva definito “traditore”».
Un epitteto spiega il tribunale che chiunque di noi percepisce come particolarmente infamante, senza dover ricorrere al vocabolario, «essendo il tradimento condotta caratterizzata non solo da malvagità ma anche da doppiezza e da viltà ». Anche l’insulto a Cofferati e alla Cgil è doppio. In quel modo, con il «traditore » contro Biagi, li si fa apparire come «autori di una condotta di aggressione verbale nei confronti di una persona isolata e indifesa e poi fatta segno di aggressione armata». Isolata e indifesa, scrive il giudice, che sembra evocare quella scorta negata al professore da un ministro degli interni della repubblica italiana. Non solo: la Cgil e Cofferati commemoramo una persona morta dopo averla insultata. Ipocriti e spregevoli. Solo che
nessuno e tanto meno Cofferati s’era mai sognato di pronunciare la parola traditore e quelli di Libero non sanno proprio dove quell’insulto l’hanno pescato.
Inventato. «... parte convenuta, cui gravava l’onere di provare che il Cofferati aveva effettivamente proferito il termine che compariva nel titolo, ha omesso di fornire la benchè minima prova delle veridicità del fatto». Mainiero e Sallusti hanno invece concluso che il «traditore» in questione si deduce piuttosto dall’accusa di «collateralismo». Cioè, altra affermazione attribuita a Cofferati, essendo Biagi estensore del Libro bianco del governo in tema di lavoro e consulente della Confindustria, tra Governo e Confindustria si sarebbe realizzato un certo collateralismo. Quindi Biagi sarebbe «collaterale». E «collaterale» per i due di Libero vuol dire «traditore». Quanta strada in mezzo, conclude invece il Tribunale.
Certo non sarà bello dare del collaterale, ma siamo nel campo dei pareri politici.
Come si fa ad accreditare una tesi secondo la quale collateralismo significa tradimento. «In talmodo... la critica contenuta nel pezzo giornalistico e l’accusa agli attori di avere indirettamente fomentato gli animi delle frange più violente e criminali con una condotta di diretta, aggressiva e personale contrapposizione al professor Biagi, vengono a fondarsi su una circostanza di fatto non corrispondente al vero». O su fatti concreti (il giudizio di collateralismo) «oggetto di una interpretazione distorta e travisante ».
Per giunta, rileva il tribunale, tra Cgil e Biagi correvano rapporti di severo confronto, ma anche di stima reciproca, se è vero come è vero che la Cgil aveva invitato il professore a un suo convegno e che il professore aveva accettato.
L’altro episodio: il volantino davanti all’Electrolux di Treviso. Qui siamo, secondo il Tribunale, alla diffamazione bella e buona: «Un volantino di per sé non certo minaccioso... ma mera espressione di confronto sindacale» viene utilizzato «per presentare la Cgil in una luce di aggressività e violenza, almeno assimilabile, se non sovrapponibile, al terrorismo...». La Cgil per Libero sembra impegnata in un azione di intimidazione, complementare all’azione del terrorismo, anzi «collaterale», al punto da indicare
i «bersagli». Non siamo più neppure nel campo dei giudizi: quelle che Libero presenta sono «notizie», però diffamatorie.
Bocciatura senza scampo. Per Mattias Mainiero, Alessandro Sallusti e l’editore sono alcune decina di migliaia di euro da pagare (che la Cgil e Cofferati riverseranno nella casse di Emergency).
Vittorio Feltri è fuori gioco. Lui non è responsabile. Ne ha già passate di tutti i colori, compresa la radiazione dall’ordine dei giornalisti (scontata in censura), per aver pubblicato foto tratte da siti pedofili. A fin di bene, naturalmente.

Pare che vogliano vietare la lettura di Libero sui treni....

:rolleyes:

Pieffebi
20-11-03, 20:29
Sì in Italia la libertà di stampa è in pericolo. Grazie a certi vincitori di pubblico concorso che ignorano la legge e la Costituzione.....

Per loro dire a un lettore di Libero: "sareste tutti da impiccare"....è un complimento. E se ne vantano pure. Illiberali, Illegali.....

Shalom!!!

MrBojangles
20-11-03, 21:08
Il pensiero di un fruitore delle ferrovie nazionali vale quanto lo slogan dell'ultras sulla tribuna.
(sempre che sia vero)
Un quotidiano a diffusione nazionale ha il DOVERE di diffondere INFORMAZIONE, non DIFFAMAZIONE.
Come oggi confermato dall'ENNESIMA condanna per calunnia inflitta a Libero.

Il fruitore delle ferrovie nazionali NON ha modo di fare ukase bulgari, né leggi pro domo sua.

Noto con piacere che il moderatore è in perfetta linea di pensiero con il forumista AngeloDiCentro.....

:D

Pieffebi
20-11-03, 21:11
In origine postato da Pieffebi
Sì in Italia la libertà di stampa è in pericolo. Grazie a certi vincitori di pubblico concorso che ignorano la legge e la Costituzione.....

Per loro dire a un lettore di Libero: "sareste tutti da impiccare"....è un complimento. E se ne vantano pure. Illiberali, Illegali.....

Shalom!!!

MrBojangles
21-11-03, 01:06
«Libero» insulta Cofferati e finisce condannato
Il violento assalto del giornale di Feltri al leader sindacale, dopo l’assassinio di Biagi

MILANO Beccàti. Beccàti e condannati.
Non si può sparare a zero (metaforicamente: parole, non pallottole) eseguendo il compitino in puro stile Feltri e illudersi di farla franca, con la prosopopea «tanto noi la sappiamo lunga». Libero, questa la storia, cerca di inchiodare Cofferati sulla croce del terrorismo e resta lui inchiodato: dovrà pagare qualche migliaia di euro tra multe e spese processuali (settantamila e poco più), ma soprattutto dovrà pubblicarsi a tutta pagina in contemporanea con Repubblica (due volte e in queston caso a pagamento) epigrafe e
dispositivo della sentenza, cioè le ragioni di partenza e il dettaglio delle condanne, secondo la decisione del Tribunale di Monza,
sezione distaccata di Desio (dove si stampa il giornale).
Dovrà, insomma, chiedere scusa. Non piangeranno per i soldi versati, ma è una sberla dopo aver scritto «Traditore: il girotondo degli ipocriti», «La Cgil ora invita alla moderazione ed espone le bandiere a mezz’asta, ma fino a ieri soffiava sul fuoco ed indicava Biagi come il nemico», «Cofferati commemora quello che aveva definito il “traditore” e non chiude ai no global », «La Cgil i bersagli da colpire», «La Cgil traccia l’identikit dei bersagli dal colpire».
Proprio così: titoli e articoli, pubblicati il 21 marzo e il 12 aprile (in questo caso a proposito di un volantino della Fiom, diffuso
davanti alla Electrolux di Treviso), dopo l’omicidio diMarco Biagi, «vile e ignobile omicidio», scrive il tribunale.
La Cgil e Cofferati avevano querelato MattiasMainiero, autore dell’articolo, Alessandro Sallusti, direttore responsabile, e la società editrice, lamentando non proprio giudizi critici nei loro confronti, piuttosto l’attribuzione di fatti, fatti che sarebbero stati l’uso di quell’epitteto di «traditore» nei confronti di Marco Biagi e poi il volantinaggio con caratteri «intimidatori».
La sentenza, in venti pagine, dettaglia con scrupolo e con ricchezza di riferimenti.
Dobbiamo riassumere.Quel «traditore », compare tra virgolette. È chiaro: si vuol far capire che lo dice proprio Cofferati, lo conferma il sottotitolo di seconda pagina: «Cofferati commemora quello che aveva definito “traditore”».
Un epitteto spiega il tribunale che chiunque di noi percepisce come particolarmente infamante, senza dover ricorrere al vocabolario, «essendo il tradimento condotta caratterizzata non solo da malvagità ma anche da doppiezza e da viltà ». Anche l’insulto a Cofferati e alla Cgil è doppio. In quel modo, con il «traditore » contro Biagi, li si fa apparire come «autori di una condotta di aggressione verbale nei confronti di una persona isolata e indifesa e poi fatta segno di aggressione armata». Isolata e indifesa, scrive il giudice, che sembra evocare quella scorta negata al professore da un ministro degli interni della repubblica italiana. Non solo: la Cgil e Cofferati commemoramo una persona morta dopo averla insultata. Ipocriti e spregevoli. Solo che
nessuno e tanto meno Cofferati s’era mai sognato di pronunciare la parola traditore e quelli di Libero non sanno proprio dove quell’insulto l’hanno pescato.
Inventato. «... parte convenuta, cui gravava l’onere di provare che il Cofferati aveva effettivamente proferito il termine che compariva nel titolo, ha omesso di fornire la benchè minima prova delle veridicità del fatto». Mainiero e Sallusti hanno invece concluso che il «traditore» in questione si deduce piuttosto dall’accusa di «collateralismo». Cioè, altra affermazione attribuita a Cofferati, essendo Biagi estensore del Libro bianco del governo in tema di lavoro e consulente della Confindustria, tra Governo e Confindustria si sarebbe realizzato un certo collateralismo. Quindi Biagi sarebbe «collaterale». E «collaterale» per i due di Libero vuol dire «traditore». Quanta strada in mezzo, conclude invece il Tribunale.
Certo non sarà bello dare del collaterale, ma siamo nel campo dei pareri politici.
Come si fa ad accreditare una tesi secondo la quale collateralismo significa tradimento. «In talmodo... la critica contenuta nel pezzo giornalistico e l’accusa agli attori di avere indirettamente fomentato gli animi delle frange più violente e criminali con una condotta di diretta, aggressiva e personale contrapposizione al professor Biagi, vengono a fondarsi su una circostanza di fatto non corrispondente al vero». O su fatti concreti (il giudizio di collateralismo) «oggetto di una interpretazione distorta e travisante ».
Per giunta, rileva il tribunale, tra Cgil e Biagi correvano rapporti di severo confronto, ma anche di stima reciproca, se è vero come è vero che la Cgil aveva invitato il professore a un suo convegno e che il professore aveva accettato.
L’altro episodio: il volantino davanti all’Electrolux di Treviso. Qui siamo, secondo il Tribunale, alla diffamazione bella e buona: «Un volantino di per sé non certo minaccioso... ma mera espressione di confronto sindacale» viene utilizzato «per presentare la Cgil in una luce di aggressività e violenza, almeno assimilabile, se non sovrapponibile, al terrorismo...». La Cgil per Libero sembra impegnata in un azione di intimidazione, complementare all’azione del terrorismo, anzi «collaterale», al punto da indicare
i «bersagli». Non siamo più neppure nel campo dei giudizi: quelle che Libero presenta sono «notizie», però diffamatorie.
Bocciatura senza scampo. Per Mattias Mainiero, Alessandro Sallusti e l’editore sono alcune decina di migliaia di euro da pagare (che la Cgil e Cofferati riverseranno nella casse di Emergency).
Vittorio Feltri è fuori gioco. Lui non è responsabile. Ne ha già passate di tutti i colori, compresa la radiazione dall’ordine dei giornalisti (scontata in censura), per aver pubblicato foto tratte da siti pedofili. A fin di bene, naturalmente.

GiorgioB
21-11-03, 15:25
In origine postato da MrBojangles
Tu nel frattempo prova con: "PROVIAMO AD ESSERE ITALIANI"...

Bj,
qui c'è poco da scherzare.
Siamo ai limiti della legalità e della decenza, poiché si spacciano puri proclami di propaganda politica per temari per gli esami di Stato.

Avrei in qualsiasi caso fatto obiezione anche se ci fossero stati testi a favore del centro-destra: non si spaccia la scuola come luogo di propaganda politica !

Rifletti prima di rispondere, che è una cosa molto seria.

Giorgio

MrBojangles
21-11-03, 18:00
In origine postato da GiorgioB
Bj,
qui c'è poco da scherzare.
Siamo ai limiti della legalità e della decenza, poiché si spacciano puri proclami di propaganda politica per temari per gli esami di Stato.

Avrei in qualsiasi caso fatto obiezione anche se ci fossero stati testi a favore del centro-destra: non si spaccia la scuola come luogo di propaganda politica !

Rifletti prima di rispondere, che è una cosa molto seria.

Giorgio

Come già detto in occasione della "polemica Pizzorusso"; ci si rivolge con queste argomentazioni (lezioni?) a persone che si reputano GIA' adulti e senzienti.

Come la mettiamo, invece, con i manuali per le scuole medie GIA' riscritti secondo i "dictat" del ministero Moratti?

MrBojangles
21-11-03, 18:13
In origine postato da AngelodiCentro
appunto, così come E' DIFFAMAZIONE E NON E' INFORMAZIONE, e tantomeno satira, quella del duo Luttazzi-Travaglio e di Santoro prima, e quello della Guzzanti adesso...così come NON E' INFORMAZIONE l'odio e il veleno di quel giornalaccio che amate chiamare "L'Unità"...che attualmente ha fatto un salto indietro di qualche decennio, sembra L'Unità degli anni '50. Quindi se Libero ha dei difettucci non sono certo peggiori di chi ha istigato per primo all'odio.
Peccato per te che i fruitori delle ferrovie nazionali sono per la gran parte elettori della CdL, sanno benissimo, più di te, distinguere le verità dalle menzogne.

Tu continui a persistere nel farneticare.

Il conduttore di una trasmissione di satira è UNA persona; un artista che fa il suo SPETTACOLO ed esprime COMUNQUE sue OPINIONI!!!
Un quotidiano è un ORGANO DI INFORMAZIONE che DEVE sottostare a precise REGOLE DEONTOLOGICHE che hanno ANCHE un coordinamento internazionale (per i Paesi civili, ovviamente. Il nostro si sta allontanando velocissimamente da quell'area).
Per quanto riguarda il "giornalaccio"; non mi risulta che abbia mai ricevuto smentite né, TANTOMENO, condanne per diffamazione.
A DIFFERENZA di quelli che TU reputi proferir verità rivelate.

Tutti GIA' condannati; testate e redattori.

Tientele per te le TUE farneticazioni.

MrBojangles
21-11-03, 18:17
In origine postato da AngelodiCentro
la Mortadella non ha nulla da insegnare al Berlusca in fatto di figuracce. :D il secondo almeno cerca di riparare, il primo invece persiste nell'errore :D

Piccolo esercizio di logica ad uso bananas:

Se uno "cerca" di riparare vuol CERTAMENTE dire che COMUNQUE ha rotto.
Se uno, INVECE, "persiste"; può "anche" essere che abbia ragione.

Secondo esercizio; stavolta di buon senso:

Si può essere "fraintesi" UNA volta; DUE, mi rovino.....TRE!!!!!
Quando "pretendi" di essere stato SEMPRE frainteso; o sei scemo tu, o sei una montagna vivente di BALLE, o son scemi chi ti crede.

A te la scelta.

MrBojangles
22-11-03, 11:52
In origine postato da AngelodiCentro
queste sì che sono barzellette :lol ...ma ti rendi conto almeno delle fesserie che dici?!?! Come fai a dire che un conduttore di satira può esprimere le sue posizioni politiche liberamente?! E' un contro senso perché NON SAREBBE PIU' SATIRA! :D Una persona che vive nel mondo dello spettacolo può liberamente scegliere di fare il conduttore di varietà, il giornalista televisivo, il comico...qualunque cosa, l'importante è rimanere PLURALISTA, IMPARZIALE E RISPETTOSO DI TUTTI, di tutto il pubblico che rappresenta, dall'estrema sinistra all'estrema destra. Chi non capisce questo fa MILITANZA POLITICA e di conseguenza un uso CRIMINOSO del mezzo pubblico.
passando all'altra barzelletta...l'Italia nonostante tutto rimane un paese anche troppo "civile", altrimenti nn si spiega come mai gli insulti dei giornalacci rossi e della stampa spazzatura sono così diffusi...salvo poi lamentarsi di "censura" se qualcuno cerca di ribellarsi a questa situazione. parli giustamente di un codice deontologico, ma questo codice lo devono rispettare TUTTI NESSUNO ESCLUSO, nemmeno i quotidiani di area politica, che possono sicuramente esprimere le proprie critiche dal loro punto di vista, ma senza diffamare e insultare....istigando all'odio e addirittura alla violenza(lo stesso Berlusconi ha confessato di aver ricevuto decine di minacce di morte negli ultimi tempi...). L'Unità è stata indagata dalla polizia per questo e altro, e sai molto bene di mentire visto che tu stesso avevi riportato la notizia tempo fa. E non è detto che se le querele non sono arrivate adesso non arriveranno in seguito... :qi

Questa la piazziamo in bella vista sul forum di Drugo.

:K

GiorgioB
22-11-03, 15:40
In origine postato da MrBojangles
Come già detto in occasione della "polemica Pizzorusso"; ci si rivolge con queste argomentazioni (lezioni?) a persone che si reputano GIA' adulti e senzienti.

Come la mettiamo, invece, con i manuali per le scuole medie GIA' riscritti secondo i "dictat" del ministero Moratti?

Se ci sono dei punti che ti interessano puoi sempre metterli in discussione, citando fatti e fonti circostanziate.

Ma non trovo alcuna tua affermazione sui testi del sito www.studenti.it e perciò occorrono sempre dichiarazioni precise più che mostrare probabili lividi di vaccinazioni (che io tra l'altro non vedo).

Saluti Liberali
GiorgioB

MrBojangles
22-11-03, 16:40
In origine postato da AngelodiCentro
la LIBERTA' DI SATIRA è un conto...la LIBERTA' D'INFORMAZIONE è un'altra. Socci e Vespa possono non piacere ma sono due giornalisti, la Guzzanti non è una giornalista. Sono due libertà da porre su due piani diversi, chi fa il giornalista o il conduttore non puoi fare il comico e viceversa...ma entrambi i professionisti NON POSSONO usare il loro ruolo PUBBLICO per un USO DI PARTE, appunto perché vengono pagati con i soldi DI TUTTI, compresi quelli che nn hanno le sue idee politiche. La satira è un conto, la libertà di esprimere le proprie idee politiche è un'altra, che lo si faccia in un'altra sede.
E' un principio del pluralismo e della laicità delle istituzioni, chi non le rispetta è il primo a comportarsi da fascistoide.

Hai presente Pionati?

:K

Dario
22-11-03, 17:41
In origine postato da AngelodiCentro
non ci sono condanne penali definitive. Invece Prodi ha molte responsabilità morali e politiche DEFINITIVE. :D Si però NON HA NESSUNA CONDANNA, nè definitiva nè temporanea, nè di primo nè di secondo grado, nè tanto meno assoluzioni per decorrenza dei termini (che in caso di condanna in primo e in secondo grado, non si può certo chiamare ASSOLUZIONE), nè per amnistia.

Scommetto che tu invece conosci qualcuno, che hai anche votato, che questi tipi di condanne LE HA COLLEZIONATE TUTTE. O no?

:qi :zz1 :qi

Dario
22-11-03, 17:43
In origine postato da AngelodiCentro
la guerra contro il regime di Saddam E' FINITA. Adesso si combatte contro una guerriglia terroristica che impedisce di fatto la transizione democratica del popolo irakeno, è quindi una lotta legittima condivisa da tutta la comunità internazionale, ONU compresa. Queste cazzate ti vengono spontanee o le sogni la notte? Oppure ti passano i bigliettini in sezione?

Dario
22-11-03, 17:56
In origine postato da GiorgioB
Bj,
qui c'è poco da scherzare.
Siamo ai limiti della legalità e della decenza, poiché si spacciano puri proclami di propaganda politica per temari per gli esami di Stato.
Avrei in qualsiasi caso fatto obiezione anche se ci fossero stati testi a favore del centro-destra: non si spaccia la scuola come luogo di propaganda politica !
Rifletti prima di rispondere, che è una cosa molto seria.Caro Giorgio, tu ti riferisci a cose che, se non erro, risalgono almeno al 2000.

E forse ignori che proprio all'ultima maturità sono state presentate tracce di temi con frasi di Berlusconi. Ignori?

Dario
22-11-03, 18:02
In origine postato da AngelodiCentro
appunto, così come E' DIFFAMAZIONE E NON E' INFORMAZIONE, e tantomeno satira, quella del duo Luttazzi-Travaglio e di Santoro prima, e quello della Guzzanti adesso...così come NON E' INFORMAZIONE l'odio e il veleno di quel giornalaccio che amate chiamare "L'Unità"...che attualmente ha fatto un salto indietro di qualche decennio, sembra L'Unità degli anni '50. Quindi se Libero ha dei difettucci non sono certo peggiori di chi ha istigato per primo all'odio.
Peccato per te che i fruitori delle ferrovie nazionali sono per la gran parte elettori della CdL, sanno benissimo, più di te, distinguere le verità dalle menzogne. ----------> :lol :lol :qi :qi :K :K

--------->http://smileys.smileycentral.com/cat/10/10_1_117.gif

Dario
22-11-03, 18:08
In origine postato da AngelodiCentro
la Mortadella non ha nulla da insegnare al Berlusca in fatto di figuracce.... NESSUNO ha NIENTE da insegnare a Berlusconi in fatto di figuracce. Penso che il Silvio sia il campione del mondo....

:lol :lol :qi :qi :K :K

MrBojangles
23-11-03, 12:53
In origine postato da antonio
ma e' proprio sul piano morale che e' ancora piu' condannabile chi si serve delle Isituzioni per sottrarsi ai processi con la legge Schifani, a dispetto del principio delle Legge uguale per tutti...o per farsi altri leggi pro domo sua come la Gasparri...la Cirami...legge sulle rogatorie ...depenalizzazione falso in bilancio...
per non dire delle continue aggressioni alla Magistratura (giudici pazzi , mentalmente disturbati, antropologicamente estranei al resto della razza umana)..
..a prescindere dalle condanne penali..che pure hanno la loro importanza...
quindi, caro Angelo, non sei nelle condizioni di esprimere giudizi di alcuna natura nei confronti di alcuno...
il Sig. Berlusconi e' un esempio lampante di corruzione eretta a sistema...
le sue fortune sono fondate sull'imbroglio e sulle tresche col potere politico e con quello criminale..come risulta agli atti...
per cosa credi che sarebbe sceso in campo altrimenti?
per il bene della Patria ? ahahahahahahahhah

Tante leggi per non fare giustizia
La Destra ha preso per mesi in ostaggio il Parlamento per bloccare i processi: dalla Cirami al Lodo
Luana Benini
La Cirami fu la madre di tutte le battaglie. Fu servita a Previti e Berlusconi su un piatto d’argento da parte della maggioranza di centro destra il 5 novembre del 2002. Quattro mesi di barricate e blitz in una corsa contro il tempo per fermare il processo di Milano. Quattro rimpalli fra Camera e Senato e alla fine la legge vergogna per eccellenza, il ddl firmato dal senatoreMelchiorre
Cirami, ex magistrato da Raffadali, vide la luce a Montecitorio dopo una memorabile arringa difensiva di Nando Adornato («È una normalissima buona legge...»)che si guadagnò altri galloni sul campo parlando a nome di tutto il centrodestra.
«Cirami, parola magica - si diceva allora - basta pronunciarla perché le aule di Camera e Senato si riempiano ». E furono mesi di grande fervore partecipativo per il centrodestra.
A sacrificare pezzi di democrazia liberale sull’altare dell’interesse privato allora accorrevano tutti, dalla Lega all’Udc. La legge, si ricorderà, consisteva in un solo articolo diviso in sei capoversi e modificava il codice di procedura penale reintroducendo il legittimo sospetto nella causa di trasferimento di un processo da una sede giudiziaria all’altra. Prevedeva la sospensione del processo qualora la richiesta venisse fatta prima dello svolgimento delle conclusioni e della discussione. Col senno di poi si disse che non era neppure stata fatta bene, carica com’era di ambiguità, soggetta a seri dubbi interpretativi.
Di sicuro servì, quello stesso novembre del 2002, a sospendere il processo Imi-Lodo Mondadori in attesa della sentenza della Cassazione che avrebbe dovuto stabilire se Previti e Berlusconi dovessero essere giudicati a Milano o a Brescia. Il processo
poté riprendere solo il 27 gennaio del 2003 quando la Cassazione, a sezioni riunite, stabilì che non c’erano «gravi situazioni locali» per traslocarlo a Brescia. Ma intanto si erano guadagnati mesi preziosi.
La Cirami, si diceva, fu la madre di tutte le battaglie. Ma precedentemente la macchina degli avvocati eletti nelle file di Fi aveva girato a pieno motore per sfornare altri provvedimenti ad hoc. Ai primi di agosto del 2001 (il governo Berlusconi si era insediato da appena due mesi)era già pronta la nuova normativa sul diritto societario contenente la depenalizzazione del falso in bilancio, la prima legge su misura per Berlusconi e soci. Sarà approvata nel 2002 e provocherà lo stralcio e poi lo stop del filone del processo Sme-Ariosto dedicato a Silvio Berlusconi proprio per questo reato. Intanto, nell’autunno del 2001 era stata già approvata la legge sulle rogatorie, un altro provvedimento funzionale agli interessi di bottega. Intralci, bastoni fra le ruote ai soliti processi inseguendo la stella polare della prescrizione.
Ed è nella stessa estate del 2002 che comincia la telenovela sulle immunità (impunità) parlamentari. La manovra è a tenaglia. Il forzista Nitto Palma ci prova ametà luglio presentando un emendamento alla legge Boato per l’attuazione dell’art.68 della
Costituzione che introduce la sospensione dei processi aperti nei confronti di parlamentari, membri del governo e della Corte Costituzionale. Una immunità globale e retroattiva per parlamentari e ministri. Ma è costretto a ritirarlo anche su pressione dello stesso presidente della Camera Casini. Troppe le contestazioni di incostituzionalità. Si muovono anche illustri giuristi per dire che su tale materia non si può intervenire con legge ordinaria, bensì con una legge costituzionale. Restano agli atti le dichiarazioni sibilline di Palma, quando, di fronte ai recalcitranti del Polo (l’Udc aveva cominciato un po’ a smarcarsi), auspica che «il problema si possa risolvere nel modo più condiviso possibile prima che le navi da guerra in fiamme arrivino davanti ai bastioni di Orion». Ma non importava neppure scomodare «Blade Runner», per capire quale fosse la partita che si stava giocando. Enfatizzata dai pressanti attacchi del premier ai giudici, la ricerca di una immunità ormai agitata come scudo contro la «persecuzione giudiziaria» è il nuovo e più avanzato obiettivo per le truppe berlusconiane. Si cerca una scorciatoia sicura che non possa fallire. Comincia il battage. Di immunità si riempiono la bocca il ministro della Giustizia Castelli, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Giovanardi...Del resto è lo stesso Silvio Berlusconi a dare l’ordine: si cambia strategia, si punta al cuore del problema, bisogna reintrodurre l’immunità parlamentare. Stop. Ma non è semplice tenere insieme capra e cavoli. Presto il Polo scoprirà che non può salvare tutti. Che occorre scaricare Previti per salvare almeno il premier in coincidenza con il semestre di presidenza Ue. Ed ecco la via. L’ha indicata Antonio Maccanico. Il centrodestra la imbocca a spron battuto.
Si tratta del lodo Schifani (ex lodo Maccanico) che entra sotto forma di emendamento alla legge Boato.
Immunità assoluta con sospensione dei processi in corso per presidente del Consiglio, capo dello Stato, presidenti delle Camere e presidente della Corte Costituzionale. Il 18 giugno del 2003 la legge taglia il traguardo a Montecitorio. L’opposizione denuncia l’ennesimo strappo alla Costituzione. Ma lo scopo è stato raggiunto, almeno parzialmente: Berlusconi esce dal processo Sme.
Ma a dicembre la Consulta dovrà dire su quella legge una parola definitiva e potrebbe anche giudicarla incostituzionale
riaprendo tutti i giochi.
In quest’ultimo giro Previti è rimasto al palo. Pochi mesi fa era stato condannato a 11 anni nel processo Imi-Sir. Per la Sme, l’ultima parola la diranno il processo di appello e la Cassazione.

GiorgioB
23-11-03, 18:56
In origine postato da Dario
Caro Giorgio, tu ti riferisci a cose che, se non erro, risalgono almeno al 2000.

E forse ignori che proprio all'ultima maturità sono state presentate tracce di temi con frasi di Berlusconi. Ignori?

No, 2003 (come puoi leggere più su) e tuttora nel sito come temi per la maturità.
Ho portato alcuni esempi, gli altri se ritieni poco attuali li puoi comunque trovare nel sito.

Riguardo alle tracce presentate agli esami, ho letto pure quelle e c'è un abisso con questi temi di sinistra da pura propaganda.

Saluti Liberali
Giorgio

MrBojangles
24-11-03, 00:01
In origine postato da antonio
si.....puntuale e ineccepibile.
certi baleddi non vanno oltrebassadi...

:) comunque c'e stato un errore da parte mia

volevo solo scrivere ringoboy...e inavvertitamente e' scappata una c...

per il resto e' assolutamente inconcepibile che possano essere definite garantiste misure adhoc..quale quella sulle rogatorie...
misure adhoc, concepite negli studi avvocatizi di imputati eccellenti per aggirare le norme vigenti e incidere su procedimenti in corso sono, sono per loro stessa natura, per difetto di nascita diremmo, antigarantiste.
se si e' garantisti occorre esserlo anche, e sopratutto, nei confronti degli interessi della parte lesa.

non eiste un comune cittadino che possa dare mandato ai propri legali di modificare a proprio piacimento le leggi per depenalizzare i reati di cui e' imputato o modificare altri aspetti del processo in corso, al fine di agevolare il raggiungimento della prescrizione.

La legge Cirami e' altresi' uno sconcio..uno strumento funzionale alle tecniche dilatorie di taluni imputati, che, anche con la possibilita' di reiterare le richieste, tende ad allungare enormemente i tempi del processo, a ingolfare la Cassazione e a consentire vie di fuga a delinquenti incalliti quanto danarosi.

Ehi, psst!!
Il muro di berlino (anche se non se ne sono accorti), l'hanno buttato giù parecchi anni fa.
Quello di AdC è indistruttibile; esperienza personale.

Lassa perde.

Dario
24-11-03, 14:12
In origine postato da AngelodiCentro
ti ripeto che... Ti ripeti di continuo, ma non convinci mai nessuno.

Perchè non provi, ogni tanto, a dire una cosa nuova e, nei limiti del possibile, intelligente e farina del tuo sacco? Lascia per una volta a casa il manuale del pollista!!!!

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