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Visualizza Versione Completa : Le Istituzioni della Repubblica e la tragedia in Iraq e la solidarietà internazionale



Pieffebi
12-11-03, 20:47
da www.ilnuovo.it

" Berlusconi in aula: "Restiamo, tacciano le polemiche"


Il premier interviene a sorpresa al Senato: "Orgogliosi dei nostri soldati, continua la missione in Iraq". E aggiunge: "Leali agli alleati, lavoriamo per l'unità dell'Occidente".


ROMA - Leali agli alleati, orgogliosi dei nostri soldati, determinati ad andare avanti. Davanti a tutti i ministri schierati (tra gli altri Fini, Frattini, Letta e Bonaiuti) Berlusconi prende la parola nel silenzio assoluto dell’aula. E a Palazzo Madama ribadisce il “dolore profondo” per quanto accaduto, sottolinea la vicinanza del governo alle famiglie delle vittime, il sentimento di orgoglio per "il coraggio e l'umanità" con cui in nostri militari si sono cimentati in una “regione martoriata da un regime infame”. Con un appello che travolge tutto il resto: tacciano le polemiche.

Questi i sentimenti da cui parte il premier nel suo breve intervento a sorpresa in Senato per commemorare i militari italiani uccisi a Nassiriya poche ore prima. E sono sentimenti che il premier abbina non a caso. Perché nel momento stesso in cui vuole esprimere ai familiari delle vittime e alle Forze Armate la solidarietà e il cordoglio dell’esecutivo, intende anche ribadire che l’attentato appena avvenuto non sposta di un millimetro la posizione italiana sull’Iraq.

''Nessuna intimidazione - afferma infatti ad un certo punto del suo discorso il Presidente del Consiglio - deve smuoverci dalla volontà di aiutare quel Paese a risorgere a costruirsi autogoverno, sicurezza e libertà''. Ed ecco dunque che dopo essersi detto “orgoglioso per il coraggio e l'umanità dimostrata dai nostri militari” Berlusconi rivendica la legittimità e la bontà dell’iniziativa di peace-keeping italiana. "Da quando una guerra feroce è stata dichiarata dal fanatismo terrorista, - aggiunge infatti il premier - questo governo forte del voto del Parlamento ha agito perché l'Italia fosse leale con i suoi storici alleati in favore della democrazia. Era inevitabile una reazione da parte del terrorismo, ma il nostro dovere è stato e sarà compiuto".

Come dire: il momento del cordoglio va tenuto separato dalle decisioni politiche. E non proseguire la missione italiana in Iraq, voce levatasi dall'opposizione , non sarebbe giusto. Restiamo lì, dice in sostanza il premier, non vedendo alternativa al mantenimento del nostro contigente. Insomma, come ripete anche Fini, "è il momento della responsabilità e della fermezza affinché il terrorismo internazionale venga sradicato..". Poi, quasi a prevenire ogni speculazione politica interna sul gravissimo fatto di sangue, Berlusconi aggiunge in chiusura: “L'Italia lavora per l'unità dell'Occidente, e per questo motivo se c'è un giorno in cui le polemiche debbono tacere questo è il giorno, queste sono le ore''.

(12 NOVEMBRE 2003, ORE 12:45, aggiornato alle 15:45) "

Saluti liberali

Pieffebi
12-11-03, 20:48
da www.ilnuovo.it

" Martino: "Scongiurati danni peggiori"


Il ministro della Difesa domani sarà in Iraq. Al Senato e alla Camera ricostruisce la dinamica dell'attentato di Nassiriya. "Le precauzioni prese erano le migliori possibili". Si segue la pista dei Fedayn Saddam.


ROMA - "Esprimo cordoglio a nome del governo e dell'intero Parlamento". L'intervento del ministro Martino irrompe nell'emiciclo silenzioso del Senato. Dopo un primo messaggio tutto istituzionale di Silvio Berlusconi, tocca al responsabile della Difesa riferire sulla dinamica e le conseguenze dell’attentato di Nassiriya. Domani il ministro andrà nella cittadina irachena dove sono di stanza le nostre truppe di peace-keeping, per vedere di persona le conseguenze di ciò che è accaduto. Oggi ha il compito di riferire "con animo colmo di dolore e di amarezza” le informazioni a disposizione del governo. A cominciare dai probabili autori del crimine: secondo il ministro tutto lascia pensare che ''sia stato pianificato e realizzato da una cellula dei fedayn Saddam''.

Le notizie si rincorrono e si aggiornano continuamente. E passando dal Senato alla Camera Martino è costretto a correggere il bilancio delle vittime italiane. In tutto 17: undici carabinieri, quattro dell'Esercito e due civili. Una lista nera che resta ancora provvisoria e che potrebbe aggravarsi perché ''complessivamente - spiega il ministro - nello stabile che ha subito danni gravissimi erano presenti circa 60 militari, ma non è ancora noto il numero di persone che si trovava all'interno dell'edificio al momento dell'esplosione".

Eppure il bilancio avrebbe potuto essere ancora più pesante. Il responsabile della Difesa lo spiega parlando a Montecitorio. Assicura che "le precauzioni prese sono assolutamente le migliori possibili" come dimostra il fatto che le " difese passive" hanno scongiurato "danni e perdite ancora più gravi". "Alle 10.40-10.45 circa locali - ricostruisce il ministro - corrispondenti alle 8.40-8.45 in Italia, presso la base 'Maestrale', dove ha sede il personale dell'unità di manovra del reggimento carabinieri del Msu, un automezzo, seguito da un'auto blindata, si è avvicinato ad alta velocità all'ingresso della base, facendo fuoco contro i militari della postazione di guardia che hanno risposto al fuoco. L'automezzo proseguiva quindi la corsa e dopo aver colliso con i dispositivi di protezione è esploso. L'urto ha investito in pieno il corpo di guardia e l'edificio retrostante. Le difese passive hanno impedito all'automezzo di raggiungere l'edificio scongiurando danni e perdite ancora più gravi".

La pista che prende sempre più corpo di ora in ora è quella che conduce a una cellula di feddayn Saddam. "Sembrerebbe possibile - spiega - che la matrice dell'attentato possa essere ricondotta ad elementi sunniti della guerriglia irachena, insieme a componenti estremistiche arabe".

Ma prima di scendere nei dettagli dell’attentato Martino ha voluto non a caso fare alcune premesse . Ha infatti sottolineato che i carabinieri morti a Nassirya ''sono caduti mentre facevano il loro dovere, su mandato e volontà del Parlamento''; e che quindi ''tutta la comunità nazionale si riconosce in quel voto''. Ha informato i senatori del fatto che ''espressioni di cordoglio e di solidarietà sono giunte da tutto il mondo''. Ma ha anche aggiunto che ''l'Italia continuerà ad adoperarsi con il massimo impegno per rafforzare il suo ruolo vitale in Iraq”. Un modo anche questo per ribadire, dopo quanto già detto poco prima dallo stesso Presidente del Consiglio, che il governo non intende retrocedere dai propri impegni nonostante la gravità dei lutti appena verificatisi.

(12 NOVEMBRE 2003; ORE 16:40; ultimo aggiornamento ore 19:00)
"


Cordiali saluti

Pieffebi
12-11-03, 20:51
da www.ansa.it

http://www.ansa.it/fdgimages03/1063981750_h_ho_RESI_20030919.jpg

" CIAMPI COMMOSSO 'L'ITALIA E' CON I CARABINIERI'
ROMA - ''Il mio primo pensiero va alle famiglie dei Carabinieri uccisi da un ignobile atto di terrorismo. Sono loro vicino del dolore. Esprimo all'Arma dei Carabinieri tutta la mia solidarieta'''. Queste la prima considerazione fatta dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in una dichiarazione diffusa subito dopo essere stato informato dal comandante Generale dell'Arma Guido Bellini dell'atto terroristico alla base dei carabinieri di Nassyria. ''Sono militari caduti - ha aggiunto Ciampi - mentre facevano il loro dovere, per aiutare il popolo iracheno a ritrovare la pace, l'ordine, la sicurezza''. ''I nostri carabinieri, le nostre Forze Armate - ha quindi sottolineato il Capo dello Stato - sono in Iraq su mandato e per volonta' del Parlamento. Tutta l'Italia si stringe attorno a loro e li sostiene in questo momento, in questa dura prova''. ''Parto per gli Stati Uniti - ha detto ancora Ciampi - con animo profondamente commosso. Incontrero' il presidente Bush e il segretario generale dell'Onu Kofi Annan. Ho la coscienza di rappresentare un Paese unito e forte. Continueremo a svolgere - ha concluso - insieme con i nostri alleati e con le Nazioni Unite, il nostro ruolo nella lotta al terrorismo internazionale''.
12/11/2003 20:06



© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
" http://www.ansa.it/fdg01/200311122006126957/200311122006126957.html

Cordiali saluti

Pieffebi
12-11-03, 20:56
da www.iltempo.it

" Attentato, il dolore del Papa


Il Papa, in un telegramma al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, esprime il suo «dolore» per quello che definisce il «vile attentato» contro la base di Nassiriya nel quale hanno perso la vita dodici soldati italiani. «Ho appreso con profondo dolore - afferma il Papa nel telegramma al presidente della Repubblica italiana - la notizia del vile attentato a Nassiriya, in Iraq, dove carabinieri e soldati italiani hanno perso la vita nell'adempimento generoso della loro missione di pace». «Esprimo - prosegue il Pontefice - la più ferma condanna per questo nuovo atto di violenza, che, aggiungendosi ad altri efferati gesti compiuti in quel tormentato paese, non ne aiuta la pacificazione e la ripresa. Nell'elevare la mia fervida preghiera per le vittime - dice ancora papa Wojtyla - invoco dal Signore cristiano conforto per i familiari ai quali mi sento particolarmente vicino in quest'ora di grande tristezza». «Le chiedo, signor presidente - conclude Giovanni Paolo II - di voler far giungere ai militari e ai civili, impegnati nell'arduo compito a servizio di quella popolazione cosi' provata, l'espressione della mia orante solidarietà ».

Ultimo aggiornamento mercoledì 11 novembre 2003 ore 13.30 "


Saluti liberali

Pieffebi
12-11-03, 20:59
da www.ilnuovo.it

" Bush ringrazia Berlusconi: "Non cede al terrorismo"


Condoglianze al Governo italiano da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna. Bush riunisce il Consiglio per la Sicurezza Nazionale e omaggia le vittime: "Figli coraggiosi". Blair: non possiamo ritirarci adesso.


WASHINGTON – Cordoglio e partecipazione al dolore dell'Italia e degli Italiani. Sono questi i sentimenti espressi da Stati Uniti e Gran Bretagna di fronte alla morte dei militari e di un civile avvenuta a Nassiriya.

Oggi il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha reso omaggio al nostro paese: "L'Italia ha perso alcuni dei suoi coraggiosi figli mentre erano in servizio per la libertà e la pace". Ed ha ringraziato pubblicamente Silvio Berlusconi "per la sua ferma leadership che rifiuta di cedere di fronte al terrorismo".

Bush ha anche riunito il Consiglio per la Sicurezza Nazionale per fare il punto sulla situazione in Iraq. Il capo della autorità civile americana in Iraq Paul Bremer era stato convocato ieri d’urgenza a Washington per discutere di un’accelerazione del passaggio di poteri nelle zone in cui sono presenti le forze della coalizione. L’attentato al contingente italiano, nota la CNN “infonde nuova urgenza al problema”.

Intanto il portavoce di Bush esprime l’apprezzamento dell’amministrazione americana per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e per il sostegno italiano nella lotta al terrorismo e nelle operazioni nel Goldo Persico. Dello stesso tenore il messaggio di cordoglio del segretario di stato americano Colin Powell rivolto al ministero degli Esteri Franco Frattini. “Restiamo uniti – dice Powell – e non facciamoci deviare dall’impegno in Iraq. Le forze della coalizione e della libertà prevarranno”.

Il primo ministro britannico Tony Blair, durante il question time alla Camera dei Comuni ha espresso dolore per la morte dei soldati italiani. Al messaggio di cordoglio si è unito anche il leader conservatore Michael Howard. Nonostante l’attentato, però, Blair sottolinea la necessità che le forze della coalizione rimangano in Iraq, nonostante le “tremende difficoltà” causate dagli attacchi terroristici. “Il peggiore degli errori che potremmo fare sarebbe ritirarci adesso”, dice.

(12 NOVEMBRE 2003, ORE 18:40) "

Saluti liberali

Pieffebi
12-11-03, 21:13
da www.elmundo.es

" ESTALLA UN CAMIÓN BOMBA ANTE LA SEDE DE LOS 'CARABINIERI' EN IRAK
Mueren 17 italianos y ocho iraquíes en un atentado suicida en Nasiriya


La sede de los 'carabinieri' en Nasiriya, esta noche, tras el atentado. (AP)
Italia ha sufrido su primer ataque en Irak. Una fuerte explosión sacudió esta mañana la sede de los 'carabinieri' en Nasiriya (al sur) y causó la muerte a 17 italianos -11 agentes del cuerpo de policía, cuatro militares y dos civiles-, según un último balance ofrecido por el ministro de Defensa, Antonio Martino. También han fallecido al menos ocho iraquíes. El Gobierno italiano asegura que el atentado fue "planificado y realizado" por los 'fedayin' de Sadam Husein. "


Cordiali saluti

Pieffebi
12-11-03, 21:15
da www.lefigaro.fr

"


International
Attentat meurtrier contre les forces italiennes en Irak
Dix-sept Italiens et huit Irakiens ont été tués et 20 autres Italiens blessés dans un attentat commis ce matin contre une base italienne à Nassiriyya dans le sud de l'Irak, a annoncé le ministre de la Défense Antonio Martino dans un nouveau bilan provisoire. ...

Berlin consterné et indigné

Paris condamne «l'attentat odieux»...
"


Saluti liberali

Pieffebi
12-11-03, 21:20
da www.teguardian.co.uk

" 25 killed in Iraq blast

· Italians and Iraqis among dead
· Soldiers may be trapped under rubble
· Italians were training Iraqi police

Agencies
Wednesday November 12, 2003


Crowds watch smoke billow into the sky after a car bomb ripped through an Italian military police base in Nassiriya. Photograph: Reuters TV

http://image.guardian.co.uk/sys-images/Guardian/Pix/pictures/2003/11/12/iraq.jpg

A suspected car bomb rocked the Italian military police headquarters in the southern Iraqi city of Nassiriya today, killing at least 25 people and possibly trapping others in the debris.
Colonel Gianfranco Scalas of the Italian army said 17 Italians were killed: 11 carabinieri paramilitary police, four army soldiers, an Italian civilian working at the base and an Italian documentary filmmaker.

A spokesman for the US-led coalition said at least eight Iraqis were also killed. About 15 people were wounded, although their nationalities were not known, Italian officials said.

There were fears of others trapped beneath the debris, and bulldozers worked to clear rubble. As night fell, however, soldiers said rescue efforts had ended.

Today's attack caused the largest death toll suffered by non-American coalition forces since the occupation began in April, and was the first such attack in Nassiriya, a relatively quiet Shia Muslim city.

The Italian president, Carlo Azeglio Ciampi, described the bombing as a "terrorist act".

The bomb went off at around 10.40am Iraqi time (0740 GMT) at the multinational specialist unit, the carabinieri said in a statement. The blast happened in front of the base, near the Iraqi chamber of commerce, the statement added.

A spokeswoman for the British-led multinational force in southern Iraq told Reuters: "A truck crashed into the entrance of the military police unit, closely followed by a car which detonated."

"A car bomber crashed through the compound where the Italians live," Aysha Abdul Wahab, who lives near the base, told Reuters. "The explosions damaged a number of houses. My two daughters are injured."

The explosion threw up a huge plume of dust and smoke and shattered windows hundreds of metres away. Several houses around the base were badly damaged and dozens of wounded Iraqis were admitted to hospital.

About 300 carabinieri are based in the Nassiriya building, as well as 110 Romanian troops. Everyone based there was believed to have been inside the building at the time of the blast because it happened early in the morning, an Italian military spokesman said.

Italy has around 2,300 troops serving in postwar Iraq. So far, there have been no combat-related fatalities among Italian troops in the multinational force. The Italian police in Nassiriya had been training Iraqi officers.

Today's events prompted calls from within Italy for the immediate withdrawal of the country's troops from Iraq.

Pietro Folena of Italy's main opposition party, the Democrats of the Left, said: "They were sent to an Iraq in flames because the government wanted to do a favour for the Bush administration without taking risks into consideration. Now the Italian soldiers must come home. It is the only right thing to do at this moment."

But the Italian prime minister, Silvio Berlusconi, said in a statement: "No intimidation will budge us from our willingness to help that country rise up again and rebuild itself with self-government, security and freedom."

Since August, vehicle bombs have been used in strikes against several international buildings, including the UN headquarters, the International Committee of the Red Cross offices, the Baghdad Hotel and the Turkish and Jordanian embassies in the Iraqi capital.

Nassiriya, a Shia city, had been relatively quiet in recent months, although it was the scene of heavy fighting during the war.

It was where the US 507th Maintenance Company was ambushed in March and where a number of US personnel, including Private Jessica Lynch, were captured. "

Cordiali saluti

Pieffebi
12-11-03, 21:31
da www.washigntonpost.com

"
Wednesday, Nov. 12, 2003 | Updated 2:07 p.m. ET




Italian Base Hit in Iraq, Killing at Least 25
Attack is the deadliest incident in an exceptionally deadly month in Iraq. U.S. soldier dies in separate attack.



http://media.washingtonpost.com/wp-srv/photo/homepage/hp11-12-03f.jpg

Italian Premier Silvio Berlusconi shows his distress after addressing Italy's Senate. (AP) .........

"


Cordiali saluti

Pieffebi
12-11-03, 21:41
da http://www.lanacion.com.ar/ (argentina)

" Ataque contra una base militar
Al menos 17 italianos muertos en un atentado en Irak
Un explosivo impactó contra uno de los edificios de la fuerza en Nassiryia, en el sur del país, produciendo el fallecimiento de 8 iraquíes y decenas de heridos


NASSIRYIA.- Esta mañana fue perpetrado un atentado en Nassiriya, sur de Irak, contra una base militar italiana, informó el comando general del arma de carabineros.
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Según un balance provisorio presentado por el ministro de Defensa italiano Renato Martino ante el Parlamento, en el ataque de Nassiriya murieron al menos 16 militares y un civil y 20 heridos, muchos de ellos en gravísimas condiciones.
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En el atentado murieron también ocho iraquíes mientras que unos 60 resultaron heridos, según el balance oficial dado hasta el momento.
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Según informó Andrea Angeli, portavoz de las fuerzas de la coalición internacional, un misil o una bomba impactaron en uno de los dos edificios de las fuerzas italianas, y causaron varios daños, indicó el diario Corriere della Sera
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El personal de una ONG estadounidesne reportó al menos 10 heridos, entre ellos el coordinador británico Emar Triangle, de 50 años de edad.
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La unidad de crisis del Ministerio del Exterior se activó inmediatamente, apenas llegó la noticia del atentado contra los carabineros.
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La delegación diplomática especial italiana en Bagdad, conducida por el embajador Antonio Armellini, mantiene constantemente informado sobre los acontecimientos en Irak al ministro del Exterior Franco Frattini, informaron fuentes italianas.
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Actualmente hay en Irak unos 160 italianos como parte de las fuerzas de la coalición internacional que conduce Estados Unidos.
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Retiro de tropas
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Según el diario La Repubblica , el gobierno italiano analiza retirar sus tropas en Irak.
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Por su parte, el primer ministro italiano, Silvio Berlusconi, prometió que el incidente no desviará a Italia de su compromiso de brindar su ayuda en Irak. . ... "


Cordiali saluti

Pieffebi
12-11-03, 22:36
da www.ansa.it

" LA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE
ROMA - E' stato unanime, in tutto il mondo, il cordoglio per le vittime dell' attentato compiuto, questa mattina, a Nassiriya contro il comando delle truppe italiane.

STATI UNITI - George W.Bush, dalla Casa Bianca, ha espresso il proprio cordoglio e il suo ''apprezzamento per la ferma leadership del premier Silvio Berlusconi, che rifiuta di cedere di fronte al terrorismo''. Il presidente americano, attraverso il suo portavoce, Scott McClellan, ha voluto rendere omaggio ''al sacrificio dei soldati italiani'', insistendo sul fatto che ''i terroristi continuano ad attaccare il popolo iracheno e coloro che aiutano il popolo iracheno a costruire una societa' libera e democratica''. Dal Pentagono poche, ma significative parole: ''Onoreremo la loro memoria completando la missione per il cui successo hanno sacrificato cosi' tanto''.

UNIONE EUROPEA - Da Dakar, prima tappa di una visita in alcuni paesi africani, il presidente della Commissione Ue, Romano Prodi, ha sottolineato che l' Arma dei carabinieri ha contribuito ''con sacrificio e straordinaria abnegazione, ovunque sia stata impegnata, a creare le migliori condizioni per il mantenimento della pace e per la protezione delle popolazioni civili e inermi in tante difficili circostanze nel mondo''. Messaggi di cordoglio, alle massime autorita' italiane, sono giunti anche dal presidente del Consiglio europeo, Pat Cox, e da Javier Solana, alto rappresentante per la politica estera e di difesa comune europea. Da Chris Patten,commissario alle relazioni esterne dell'Unione europea, un ulteriore apprezzamento per il lavoro dell' Arma: ''E' un terribile e perverso paradosso: i carabinieri italiani uccisi rappresentano chi sta lavorando per un futuro migliore in Iraq, e per questo sono entrati nel mirino dei terroristi''.

RUSSIA - ''Grande cordoglio e profonda solidarieta''' per l' attentato e' stata espressa oggi, al ministro Frattini, dal suo collega russo Igor Ivanov, anche a nome del Presidente Vladimir Putin.

GRAN BRETAGNA - Parlando alla camera dei Comuni Tony Blair ha espresso il dolore del Paese per le vittime dell' attentato, sottolineando che ''il peggiore degli errori che potremmo fare sarebbe ritirarci adesso dall' Iraq''. Le truppe della coalizione - ha detto Blair - non devono abbandonare l'Iraq, ma al contrario devono portare a termine quello che hanno cominciato. Al cordoglio del primo ministro si e' unito anche il leader dell' opposizione conservatrice, Michael Howard.

SPAGNA - Jose' Maria Aznar, in un telegramma inviato a Silvio Berlusconi, ha voluto esprimere la ''condanna piu' energica per il selvaggio attentato'' contro i militari italiani,rendendo omaggio ai caduti che ''condividevano gli sforzi con le truppe spagnole nella nobile missione di collaborare con il popolo iracheno nella stabilizzazione e ricostruzione dell' Iraq''. Da Aznar anche il rinnovato aiuto all' Italia ''nella lotta contro il terrorismo, in Iraq o in qualsiasi parte del mondo'', oltre alla convinzione che ''la missione per la quale hanno dato la loro vita i soldati italiani sara' completata con successo e i terroristi saranno sconfitti''.

FRANCIA - Il ministro degli esteri francese, Dominique de Villepin, ha bollato come ''odioso'' e ''orribile'' l' attentato che, ha aggiunto, ''colpisce dolorosamente uno dei piu' nostri stretti amici e alleati''.

GERMANIA - Quanto accaduto stamani a Nassiriya e' un ''abominevole atto terroristico'' che ''ci riempie di profondo sgomento e indignazione'', ha scritto il ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer, nel messaggio di cordoglio inviato al collega italiano Franco Frattini. Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, per parte sua, ha inviato un messaggio di cordoglio al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

POLONIA - Cordoglio e partecipazione al dolore dell' Italia anche da Varsavia, che ha dispiegato proprie truppe nella regione di Nassiriya. ''Questa triste notizia, che arriva un giorno dopo il funerale del primo polacco caduto in Iraq - ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Boguslaw Majewski - e' la prova che le operazioni terroristiche gestite da organizzazioni favorevoli a Saddam Hussein prendono forma piu' pianificata''.

ROMANIA - Bucarest ha reso omaggio ai militari italiani uccisi confermando che i suoi soldati - che operano, nell' operazione Antica Babilonia, sotto il comando italiano - resteranno nell' area.

Cordoglio e' stato espresso anche dall' AUSTRIA (il cancelliere Schuessel, che ieri sera aveva incontrato Berlusconi a Roma, ha detto che ''questo attentato micidiale in Iraq mi ha profondamente colpito''), dall' IRLANDA (il primo ministro, Bertie Ahern, e' arrivato questa sera a Roma per incontrare il Presidente del Consiglio), dal SUDAN.
12/11/2003 20:00 "


Saluti liberali

Pieffebi
13-11-03, 15:28
dal quotidiano liberaldemocratico Il Giornale (

" il Giornale del 13/11/2003


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Bush: «Sono caduti per la libertà e la pace»
Il presidente Usa elogia Berlusconi «che con la sua leadership rifiuta di cedere al terrorismo»
Mariuccia Chiantaretto
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Cordoglio e partecipazione al dolore dell'Italia. La Casa Bianca ha espresso con dolore, ma anche con forza, la solidarietà con il Paese alleato per l'attacco terrorista che lo ha colpito nel momento in cui arrivava a Washington in visita ufficiale il presidente Ciampi. George Bush ha voluto manifestare personalmente la gratitudine agli italiani. "In Irak - ha dichiarato - un Paese membro della Nato, l'Italia, ha perso alcuni dei suoi coraggiosi figli mentre erano in servizio per la libertà e la pace. Gli Stati Uniti porgono le loro condoglianze alle famiglie dei caduti". Il presidente americano ha anche ringraziato Silvio Berlusconi per "la sua ferma leadership che rifiuta di cedere al terrorismo".
"Rendiamo omaggio - ha poi aggiunto nella sala stampa della Casa Bianca il portavoce Scott McClellan - al sacrificio dei coraggiosi soldati italiani che hanno perso la vita per aiutare il popolo iracheno. Noi apprezziamo la leadership del primo ministro Silvio Berlusconi e la solidarietà dell'Italia all'America e alla coalizione che sta combattendo il terrorismo".
Mentre l'America si svegliava e vedeva in Tv le prime immagini del quartier generale italiano a Nassirya in preda alle fiamme il segretario di Stato, Colin Powell, ha telefonato al suo collega italiano Franco Frattini. "Restiamo uniti - ha detto Powell - e non facciamoci deviare dall'impegno in Irak. Le forze della coalizione prevarranno". Secondo un comunicato del dipartimento di Stato, i due ministri degli Esteri hanno concordato di continuare a lavorare insieme per combattere il terrorismo.
L'ambasciatore americano a Roma Mel Sembler prima di partire per Washington al seguito del presidente Ciampi, ha telefonato ai ministri della Difesa e degli Esteri Martino e Frattini per esprimere le proprie condoglianze. "In questo momento difficile - ha detto Sembler - i pensieri e le preghiere delle rappresentanze diplomatiche americane in Italia sono rivolte alle famiglie che hanno perduto oggi i loro cari. Desideriamo esprimere ancora una volta la nostra profonda gratitudine all'Italia e agli Stati che hanno accolto l'appello delle Nazioni Unite per contribuire alla pace e alla stabilizzazione dell'Irak".
In un clima caotico, martedì e mercoledì lo stato maggiore del governo Bush ha focalizzato il proprio tempo in riunioni con il governatore americano dell'Irak, Paul Bremer, richiamato d'urgenza a Washington per consultazioni. Lunedì Bremer aveva cancellato tutti i suoi impegni ed era partito da Bagdad alla volta dell'America.
Bremer è stato ricevuto dal segretario da Powell, dal ministro della Difesa Donald Rumsfled, che ha ritardato la partenza di un viaggio in Asia, e dalla consigliera per la sicurezza nazionale, Condi Rice.
All'uscita dalla Casa Bianca, dove aveva incontrato Bush, Bremer ha detto che chiederà al Consiglio provvisorio iracheno di stilare con rapidità un calendario per la messa a punto della nuova costituzione e un programma per le elezioni.
Ieri, mentre i militari italiani cercavano fra le macerie i cadaveri dei loro compagni, la polizia irachena di Qasiyah ha arrestato diverse persone sospettate di aver sparato il missile terra-aria che abbattè l'elicottero americano nei pressi di Tikrit. Gli arresti sono avvenuti dopo una battuta iniziata nel cuore della notte e vi hanno partecipato 500 poliziotti iracheni che hanno perquisito casa per casa un intero quartiere di Tikrit, la città natale di Saddam Hussein. "

Saluti liberali

Pieffebi
13-11-03, 20:33
da www.giornale.it

" Attentato Iraq: martedì lutto nazionale

Il rientro delle 19 salme degli italiani uccisi nell'attentato di ieri in Iraq è previsto per martedì prossimo. Lo ha detto il ministro per le Politiche comunitarie Rocco Buttiglione, parlando coi giornalisti a Palazzo Chigi.
Buttiglione ha anche aggiunto che i funerali potrebbero tenersi nello stesso giorno.
Per tale data il Consiglio dei ministri ha decretato una giornata di lutto nzionale.
A Nassiriya un portavoce militare italiano ha detto che le salme, assieme ai 20 feriti italiani, dovrebbero rientrare oggi o domani a bordo di un C-130 inviato da Pisa.
Tra i feriti nell' attentato di Nassiriya, secondo quanto si è appreso da fonti dell'Arma, due carabinieri sono in condizioni gravi, con schegge nei polmoni. Uno si trova nell'ospedale di Nassiriya mentre l'altro è stato trasferito a Baghdad. Secondo le stesse fonti anche tra i militari dell'esercito vi sarebbero due feriti gravi, per uno dei quali è stata dichiarata la morte cerebrale.
I morti sono 12 carabinieri, 5 soldati e 2 civili. Uccisi anche 9 iracheni.
Al rientro in Italia, le 18 salme saranno messe a disposizione dell'autorità giudiziaria -- la Procura di Roma ha aperto sull'attentato un fascicolo con l'ipotesi di strage -- per possibili accertamenti medico-legali esterni sui corpi, dicono fonti giudiziarie. In quell'occasione verrà effettuato il riconoscimento ufficiale delle vittime da parte dei familiari.
Il Consiglio dei ministri ha ribadito l'impegno dell'Italia in Iraq, riferisce una fonte politica.
"L'esecutivo conferma gli impegni e le responsabilità assunti con la significativa presenza dell'Italia in Iraq con una sua forza di pace", ha detto la fonte.
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, da Washington dove è in visita di Stato, durante un incontro con il vice presidente degli Stati Uniti Dick Cheney, ha ribadito che di fronte ai nuovi, tragici avvenimenti in Iraq, è necessario operare per un maggiore, diretto coinvolgimento dell'Onu.
Intanto da tutto il mondo giungono i messaggi di cordoglio. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Donald Rumsfeld e i ministri della difesa francese, Michele Alliot-Marie, e spagnolo Federico Trillo-Figueroa, hanno telefonato al ministro della Difesa Antonio Martino per partecipare, a lui e al governo italiano, solidarietà e costernazione per le perdite subite dalle Forze armate italiane. George W.Bush, dal canto suo, ha voluto ricordare così le vittime italiane di quello che è stato finora l'attacco più sanguinoso alle forze della Coalizione in Iraq: “L'Italia ha perso alcuni suoi figli coraggiosi impegnati al servizio della pace e della libertà. Gli Stati Uniti inviano le loro più sentite condoglianze alle famiglie dei soldati e dei Carabinieri che sono morti”.

13 Nov 2003
"


Cordiali saluti

Pieffebi
13-11-03, 21:34
da www.israele.net

" Le condoglianze d'Israele per l'attentato contro gli italiani in Iraq

13 novembre 2003

Il presidente d'Israele Moshe Katzav ha inviato al presidente italiano Carlo Azeglio Ciampi e a tutta l'Italia un messaggio di condoglianze per "l'orrendo assassinio di militari italiani avvenuto mercoledi' in Iraq".
Nel suo messaggio Katzav sottolinea che il terrorismo "non ha confini e non conosce limiti. Solo una stabile cooperazione internazionale in campo diplomatico, economico, giudiziario e della sicurezza - continua il presidente israeliano - potra' portare alla sconfitta definitiva del terrorismo".
Il presidente Ciampi ha definito l'attacco a Nasiriyah "un atto di terrorismo", e ha ribadito l'impegno dell'Italia a combattere contro il terrorismo internazionale.

(Jerusalem Post, 12.11.03) "


Shalom!!!

Pieffebi
14-11-03, 17:25
da www.avvenire.it

" PRESA D'ATTO SENZA PIÙ ALIBI

IL TERRORISMO FA SUL SERIO. ANCHE CON NOI


Elio Maraone

Vale la pena di lasciare la vita a Nasiriyah, di morire per l'Iraq? Si spera che la domanda, rimasta piuttosto ai margini del dibattito politico, non riceva alla lunga la stessa risposta che fu data dall'Occidente a quella, storicamente e tragicamente celebre («Morire per Danzica?»), che l'ha preceduta: ovvero, fu detto, meglio non rischiare la guerra, e lasciare che il destino aggiusti il suo corso. Poi le cose andarono come sappiamo, cioè orribilmente; e anche se il nazismo, nella dimensione originale, non esiste più, davanti alle sue attuali varianti adesso è doveroso ritornare a chiedersi se la scelta del disimpegno sia saggia oppure - come era ed é - immorale e infine suicida. Il punto d'oggi, come ci ha dolorosamente e pienamente fatto comprendere Nasiriyah, è che il terrorismo ha dichiarato guerra a noi come al resto dell'Occidente; che il fronte più caldo di quella guerra è in Iraq; che se si vuole raggiungere una pace vera e non i suoi simulacri occorre scegliere e impiegare con determinazione tutte le armi necessarie per vincere quella guerra.
Comunque la si pensi sulla campagna lanciata unilateralmente dagli Stati Uniti contro Saddam Hussein, ci sembra incontestabile - ci auguriamo - che il suo dilettantesco trascinamento debba aver fine al più presto, se non si vuole che la febbre del terrorismo anti-occidentale diventi epidemia incoercibile, dilagando prima nell'intero Iraq, e poi trascinando tutto il Medio Oriente, a dir poco, nell'anarchia. Nel loro genere, le pessime conseguenze della scelta di lasciare la Somalia al suo destino restano esemplari; mentre tali, nel frattempo, minacciano di diventare quelle dell'avventura in Afghanistan: oggi abbandonato a un'occupazione parziale, dimèntica degli impegni democratici che si diceva l'avessero ispirata, e nel complesso rinunciataria.
Ma in Iraq non si può rin unciare, e anche per rispetto e gratitudine ai suoi caduti l'Italia per prima non può e non deve tirarsi indietro. Impiegando, come s'è detto, tutte le armi necessarie: che vanno da quelle, ovvie, di difesa contro eventuali attaccanti a un miglior uso dell'«intelligence», da sempre più generosi aiuti economici a un'opera paziente di persuasione della popolazione, schivando i rischi del paternalismo. Tuttavia queste armi risulterebbero spuntate, insufficienti, se non fossero impiegate nel quadro di una vasta alleanza politica mondiale (comprendente anche Paesi islamici) e nel pieno rispetto del diritto internazionale e dei suoi organi di garanzia. Prima tra questi, e irrinunciabile, l'Onu, alla quale anche gli Stati Uniti hanno chiesto aiuto, e che se non sarà mai il governo mondiale che qualcuno sogna, può tuttavia riacquistare su mandato dei diversi Stati che la compongono capacità di prevenire i conflitti o di rimediare ai loro danni.
Il cammino si presenta difficile, ma è anche l'unico percorribile per ottenere, non soltanto in Iraq, la partecipazione responsabile e stabilizzante di diverse, il più possibile numerose potenze. Frattanto - e il tempo stringe - Paesi già direttamente coinvolti, come appunto l'Italia, dovrebbero impegnarsi a fondo per rivalutare il multilateralismo, restituire all'Onu piena dignità, aiutare l'Iraq a formare un governo autonomo e, per quanto possibile, democratico. Nasiriyah non è «l'11 Settembre» dell'Italia, il paragone in fondo non regge. Ma qualcosa di simile a quella strage potrebbe toccarci se non ci impegnassimo nelle direzioni sommariamente indicate. Il miglior prezzo della pace è politico. "


Cordiali saluti

LosVonRom (POL)
14-11-03, 18:30
Che strano.

Un occupazione militare viene presa a camionate di tritolo.

E noi che pensavamo ci avrebbero offerto tè e pasticcini al miele.

Pieffebi
14-11-03, 19:11
Hanno trattato allo stesso modo la Croce Rossa. Sai i criminali terroristi non fanno differenza. Anche se gli stupidi (nazisti e comunisti d'ogni regione e patria e con la camicia d'ogni tinta) li chiamano resistenti.

Shalom!!!

sacher.tonino
14-11-03, 19:36
Caro Maggiordomo, sempre in forma...è molto che non ci s'incontra.
Bischero di un Pieffebi, a quando una tua comparsa a ottoemezzo.
:K

Pieffebi
15-11-03, 14:16
E' l'unica opera felliniana che non mi è mai piaciuta.

Shalom!!!

sacher.tonino
15-11-03, 15:01
Veramente intendevo la trasmissione.
Saluti
Tonino

LosVonRom (POL)
17-11-03, 10:54
In origine postato da Pieffebi
Hanno trattato allo stesso modo la Croce Rossa. Sai i criminali terroristi non fanno differenza. Anche se gli stupidi (nazisti e comunisti d'ogni regione e patria e con la camicia d'ogni tinta) li chiamano resistenti.

Shalom!!!

Io vedo un occupazione militare che sta forzando la creazione di un governo fantoccio alle dipendenze di Washington.
Probabilmente tu vedi altre cose.Cioè quelle che ti convengono.

Pieffebi
17-11-03, 15:07
Io vedo che un tiranno è crollato. Un tiranno che trattava le minoranze etniche e religiose del suo paese con la gassazione. Altro che secessionismo......
Mettiti gli occhiali.

Shalom!!!

LosVonRom (POL)
17-11-03, 16:06
Certo che ce ne hai messo di tempo per vederlo :cool:
E poi dici a me di mettere gli occhiali. :D

Hai i tempi di reazione della casa bianca ?

:D

Pieffebi
18-11-03, 17:11
da www.ansa.it

" IRAQ: FUNERALI, OMAGGIO SOLENNE EUROPARLAMENTO
STRASBURGO - L'Europarlamento ha reso un omaggio solenne questa mattina a Strasburgo agli italiani caduti a Nassirya, in memoria dei quali ha osservato un minuto di silenzio. Il presidente Pat Cox ha espresso a nome dell' assemblea ''profonda indignazione e una condanna totale'' dell' attentato e ha reso omaggio '' al coraggio e alla dedizione dei carabinieri e dei soldati italiani che hanno lasciato la loro vita in Iraq'' dove erano ''in missione per garantire la pace e alleviare le sofferenze ''.
18/11/2003 09:25 "



Cordiali saluti