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Visualizza Versione Completa : Siete mai stati punti da una vespa?



Orso Brrrrr
03-11-03, 00:50
Io si, parecchie volte. Da bambino una puntura di vespa mi causò una violenta reazione allergica: mi salvarono per miracolo.
L'ultimo caso stanotte, mentre stavo per coricarmi verso l'una e trenta, non faccio in tempo ad aprire il libro che sto leggendo sulla storia dei Dogi che.... zzzzzzz... zzzzzzzzzzz una vespa più grande di questa:

http://www.knickers.it/gif%20animate/animali/insetti/an176.gif

incomincia a svolazzare intorno al paralume e alla mia testa.
Che faccio? Non posso di certo dormire pensando che la vespa lasci in pace me e mia moglie (che già stava dormendo) per tutta la notte... Se le venisse in mente di venirsi a scaldare sotto le coperte?
Che bel posto per cominciare il letargo invernale! :rolleyes:
Insomma, mi decido a muovere guerra alla vespa, prendo un panno di lana e, con un gesto fulmineo, la vespa è intrappolata. Schiaccio il panno con le mani e, in quell'istante, la vespa mi sferra una potente pungiglionata alla mano sinistra. Per un po' schiaccio ancora, convinto di aver almeno tramortito il volatile.
Niente da fare: apro il panno e la vespa, con mia sorpresa vola tranquilla sopra il mio cuscino. Allora riprendo la lotta e, questa volta ho finalmente la meglio sul pericoloso insetto. Poi mi sono dedicato alla cura del bruciore spalmando abbondante Fargan e, successivamente, pomata antibiotica e cerotto. Alle tre e mezza ero finalmente di nuovo a letto! :( :mad:

03-11-03, 08:33
Terribile fu...con Jaki in moto, era estate e avevo una magliettina di quelle corte, mi aveva avvertito che era meglio un tantino più coperta ma non gli ho dato retta perchè con quel caldo che faceva volevo proprio gustarmi un pò di vento della moto, mi fece un male cane perchè entrò dentro la maglietta, io la sentiii girellare, mi prese paura e per mandarla via feci molto peggio, ricordo ancora il dolore...e fu così che capii perchè chi va in moto è sempre scafandrato anche col caldo agostano:eek:

pcosta
03-11-03, 10:37
Ragazzi, mi fate ridere con le vostre avventure "mono-vespa": sentite qua cosa è successo a me.

Avrò avuto al massimo sei o sette anni, e insieme a mio fratello (un anno di più) eravamo piuttosto avventurosi.
Fu così che un pomeriggio di quelle estati calde alla fine degli anni '50 scoprimmo sull'argine del fiume un insediamento di vespe, non distante dal posto dove andavamo di solito a giocare.
Si decise quindi di procedere ad una spedizione di disinfestazione e muniti degli appositi attrezzi - due canne di fiume - decidemmo di distruggere l'alloggiamento del nemico per indurlo a traslocare altrove.
Il blitzkrieg fu condotto con celerità e decisione e il bunker delle vespe fu trafitto inesorabilmente dalle lance dei cavalieri d'assalto.
Un attimo per assaporare la gioia della vittoria, poi la catastrofe.
Un nugolo di vespe, che incazzate è dir poco, assalì gli ignari fanciulli; una folle corsa attraverso un immensamente lungo filare di viti di trebbiano, fino a casa inseguiti come eroi omerici dalle Erinni.
Litri di ammoniaca sulle orecchie ridotte a brandelli; nessun riconoscimento al valore, anzi.
Ma non è finita qui; a me fu riscontrato un bozzo in fronte che mi produsse rapidamente un bernoccolo di notevoli dimensioni, del quale al momento non seppi dare alcuna spiegazione.
Ma una indagine successiva permise di scoprirne la causa: sotto il filare delle viti, che a quei tempi si facevano con olmi e pali di castagno orizzontali, trovammo infatti un palo di castagno - fortunatamente mezzo marcio - evidentemente spaccato in due da qualcosa più duro di lui, durante la folle corsa.

Oggi le vespe naturalmente mi suscitano un certo ribrezzo; ma è nulla in confronto a quello che provo quando vedo i nuovi filari di viti fatti con pali di cemento armato.

Orso Brrrrr
03-11-03, 16:02
Il fatto è che vari insetti e specialmente le vespe cercano, in questo periodo, di entrare in casa per trovare un rifugio ove tentare di svernare. Mi è capitato di essere punto da una vespa rifugiatasi dentro gli stivaletti da giardino o, addirittura, dentro una scarpa chiusa nell'armadio. Entrano dalle fessure più piccole e poi, anche se intontite dal freddo, sono sempre in grado di sferrare il loro pungiglione uncinato e carico di veleno.

03-11-03, 16:19
Ma poi è un dolore fortissimo che arriva al cervello, non so cosa sia peggio, se essere punti da uno sciame agguerrito come pcosta, o di sorpresa come orso dentro gli stivali, o in moto come è successo a me, non saprei cosa scegliere da quanto è terribile...quanto ai filari coi pali di cemento armato ti capisco pc, io manca poco ci rimango infilata al ritorno dal bosco con la bici...in discesa, con curva secca, insieme ad una mia amica facevamo la gara a chi tirava più tardi il freno e per superare il record quel giorno nessuno di noi due lo tirò, finimmo ad un millimetro dal filare, se ci ripenso, pajura quanto le vespe:(

Orso Brrrrr
03-11-03, 16:20
In origine postato da pcosta
Ragazzi, mi fate ridere con le vostre avventure "mono-vespa": sentite qua cosa è successo a me.

Avrò avuto al massimo sei o sette anni, e insieme a mio fratello (un anno di più) eravamo piuttosto avventurosi.
Fu così che un pomeriggio di quelle estati calde alla fine degli anni '50 scoprimmo sull'argine del fiume un insediamento di vespe, non distante dal posto dove andavamo di solito a giocare.
Si decise quindi di procedere ad una spedizione di disinfestazione e muniti degli appositi attrezzi - due canne di fiume - decidemmo di distruggere l'alloggiamento del nemico per indurlo a traslocare altrove.
Il blitzkrieg fu condotto con celerità e decisione e il bunker delle vespe fu trafitto inesorabilmente dalle lance dei cavalieri d'assalto.
Un attimo per assaporare la gioia della vittoria, poi la catastrofe.
Un nugolo di vespe, che incazzate è dir poco, assalì gli ignari fanciulli; una folle corsa attraverso un immensamente lungo filare di viti di trebbiano, fino a casa inseguiti come eroi omerici dalle Erinni.
Litri di ammoniaca sulle orecchie ridotte a brandelli; nessun riconoscimento al valore, anzi.
Ma non è finita qui; a me fu riscontrato un bozzo in fronte che mi produsse rapidamente un bernoccolo di notevoli dimensioni, del quale al momento non seppi dare alcuna spiegazione.
Ma una indagine successiva permise di scoprirne la causa: sotto il filare delle viti, che a quei tempi si facevano con olmi e pali di castagno orizzontali, trovammo infatti un palo di castagno - fortunatamente mezzo marcio - evidentemente spaccato in due da qualcosa più duro di lui, durante la folle corsa.

Oggi le vespe naturalmente mi suscitano un certo ribrezzo; ma è nulla in confronto a quello che provo quando vedo i nuovi filari di viti fatti con pali di cemento armato.
___________________
Impressionante ed indimenticabile la tua avventura vespaiola, anche per la tenera età... E meno male che il palo "incontrato" con pa testa era di castagno marcio: fosse stato fatto del moderno cemento armato, forse non potremmo ora godere dei tuoi racconti. :D
La storia intrecciata con il "trebbiano" (visto il mio amore per un bicchiere di buon vino) mi ha fatto venire una curiosità: da cosa deriverà il nome? Dal fiume trebbia come ho sempre creduto?
In internet ho trovato una spiegazione che mi contraddice e... forse è quella giusta. Confermi?
_______________


Trebbiano

http://www.igergoni.it/it/umbria/prodotti/vino/trebbiano.jpg

http://www.enoromagna.com/typos/bicc2.jpg


Il nome forse viene dal latino trebulanus, da Trebula, antica città dell'Italia centrale, ma si pensa anche possa derivare dall'esclamazione dei soldati francesi "très bien". Di certo il vitigno compare in regione grazie al popolo etrusco. Questo vino D.O.C., a maturazione tardiva, oggi viene prodotto in quasi tutta la Romagna. Presenta grappoli grandi con acini sferici verdastri, succosi e dolci.

Si ricava da uve esclusivamente del vitigno di Trebbiano di Romagna: la resa è di 140 q. per ettaro (vinificando al 70%). Il vino ha color giallo paglierino, profumato e frizzante, di sapore asciutto, deciso, con acidità di poco superiore al 5 per mille e con alcolicità minima di 11,5 gradi. E' un vino che non desidera essere invecchiato e si accompagna bene con molti piatti, soprattutto se vi è il pesce. Ottimo come aperitivo.
_______________
Prosit! :K :K :K (si trattadi trebbiano della migliore qualità)

03-11-03, 16:28
Di derivazione francese mi torna poco. E' notoria la mia conoscenza delle lingue:D, semmai avrebbero detto très bon:D, propendo per la derivazione etrusca (eheheheeheheh)

Prosit:K

Orso Brrrrr
03-11-03, 16:32
In origine postato da Alessandra
Ma poi è un dolore fortissimo che arriva al cervello, non so cosa sia peggio, se essere punti da uno sciame agguerrito come pcosta, o di sorpresa come orso dentro gli stivali, o in moto come è successo a me, non saprei cosa scegliere da quanto è terribile...quanto ai filari coi pali di cemento armato ti capisco pc, io manca poco ci rimango infilata al ritorno dal bosco con la bici...in discesa, con curva secca, insieme ad una mia amica facevamo la gara a chi tirava più tardi il freno e per superare il record quel giorno nessuno di noi due lo tirò, finimmo ad un millimetro dal filare, se ci ripenso, pajura quanto le vespe:(
________________
Mi piace immaginarti come ragazzina vivace, quasi scavezzacollo.
Mi son fatto una sonora risata quando ho letto "... non saprei cosa scegliere da quanto è terribile..." :D :D :D
Infatti, c'è poco da scegliere, ma capita;) purtroppo:(

B-RUTELLI
03-11-03, 17:06
In origine postato da Orso Brrrrr
___________________
Impressionante ed indimenticabile la tua avventura vespaiola, anche per la tenera età... E meno male che il palo "incontrato" con pa testa era di castagno marcio: fosse stato fatto del moderno cemento armato, forse non potremmo ora godere dei tuoi racconti. :D
La storia intrecciata con il "trebbiano" (visto il mio amore per un bicchiere di buon vino) mi ha fatto venire una curiosità: da cosa deriverà il nome? Dal fiume trebbia come ho sempre creduto?
In internet ho trovato una spiegazione che mi contraddice e... forse è quella giusta. Confermi?
_______________


Trebbiano

http://www.igergoni.it/it/umbria/prodotti/vino/trebbiano.jpg

http://www.enoromagna.com/typos/bicc2.jpg


Il nome forse viene dal latino trebulanus, da Trebula, antica città dell'Italia centrale, ma si pensa anche possa derivare dall'esclamazione dei soldati francesi "très bien". Di certo il vitigno compare in regione grazie al popolo etrusco. Questo vino D.O.C., a maturazione tardiva, oggi viene prodotto in quasi tutta la Romagna. Presenta grappoli grandi con acini sferici verdastri, succosi e dolci.

Si ricava da uve esclusivamente del vitigno di Trebbiano di Romagna: la resa è di 140 q. per ettaro (vinificando al 70%). Il vino ha color giallo paglierino, profumato e frizzante, di sapore asciutto, deciso, con acidità di poco superiore al 5 per mille e con alcolicità minima di 11,5 gradi. E' un vino che non desidera essere invecchiato e si accompagna bene con molti piatti, soprattutto se vi è il pesce. Ottimo come aperitivo.
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Prosit! :K :K :K (si trattadi trebbiano della migliore qualità)


Ho sempre pensato che il Trebbiano molto più semplicemente derivasse il nome dal suo colore che ricorda la trebbiatura...

Comunque mi ha pizzicato una vespa su un braccio quest'estate (ce n'erano un numero esagerato) mentre ero in macchina assolutamente immobile (non guidavo).

E poi dicono che a non disturbarle non ti fanno niente...

Lupo Solitario (POL)
03-11-03, 17:37
Non sono mai stato punto da una vespa, perchè le lascio in pace e mi infastidisco quando invece c’è chi, magari con un fazzoletto o il giornale, tenta di allontanarle: di solito me ne vado subito io, per evitare guai. O forse sono stato fortunato.
Mio padre aveva delle cicatrici in testa e mi raccontò come se le era fatte. Era in auto con un suo amico, su una vecchia Topolino, quando entrò dal finestrino una vespa. Sapendo che il suo amico, che era al volante, non poteva soffrirle, mio padre le diede un “cricco” con un dito. L’ape cadde e andò ad infilarsi tra le stringhe delle scarpe del suo amico, che pensò bene di abbandonare il volante per chinarsi e mettendosi a scalciare per buttarla via. Capottarono quattro volte e mio padre si ferì alla testa, il suo amico si ruppe un braccio, l’auto distrutta. Particolare curioso: nessuno dei due venne punto dall’ape, ma a quale prezzo!
So long.



:-0#09b

Orso Brrrrr
03-11-03, 19:46
In origine postato da Lupo Solitario
Non sono mai stato punto da una vespa, perchè le lascio in pace e mi infastidisco quando invece c’è chi, magari con un fazzoletto o il giornale, tenta di allontanarle: di solito me ne vado subito io, per evitare guai. O forse sono stato fortunato.
Mio padre aveva delle cicatrici in testa e mi raccontò come se le era fatte. Era in auto con un suo amico, su una vecchia Topolino, quando entrò dal finestrino una vespa. Sapendo che il suo amico, che era al volante, non poteva soffrirle, mio padre le diede un “cricco” con un dito. L’ape cadde e andò ad infilarsi tra le stringhe delle scarpe del suo amico, che pensò bene di abbandonare il volante per chinarsi e mettendosi a scalciare per buttarla via. Capottarono quattro volte e mio padre si ferì alla testa, il suo amico si ruppe un braccio, l’auto distrutta. Particolare curioso: nessuno dei due venne punto dall’ape, ma a quale prezzo!
So long.



:-0#09b
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Sono d'accordo che, quando si può, la cosa migliore è quella di far allontanare l'insetto senza danni per nessuno, ma quando non c'è quella possibilità... bisogna scegliere, anche perchè la puntiura della vespa è molto pericolosa.
Nel caso da te raccontato, si sarebbe dovuto semplicemente fermare l'auto per fare uscire l'insetto.
E' capitato più di una volta anche a me di trovarmi una vespa nell'abitacolo dell'auto: mi son fermato, sono uscito e ho fatto in modo che uscisse anche l'insetto.
Quando mi entra in casa una vespa durante il giorno, è facile farla uscire perchè comunque sceglie la via della luce, cioè la finestra aperta. Se invece capita di trovarsi la vespa in casa di notte e per di più nella stagione fredda, come nel caso da me raccontato, non credo ci sia alternativa...

pcosta
03-11-03, 20:31
In origine postato da Orso Brrrrr


Il nome forse viene dal latino trebulanus, da Trebula, antica città dell'Italia centrale, ma si pensa anche possa derivare dall'esclamazione dei soldati francesi "très bien". Di certo il vitigno compare in regione grazie al popolo etrusco. Questo vino D.O.C., a maturazione tardiva, oggi viene prodotto in quasi tutta la Romagna. Presenta grappoli grandi con acini sferici verdastri, succosi e dolci.

Si ricava da uve esclusivamente del vitigno di Trebbiano di Romagna: la resa è di 140 q. per ettaro (vinificando al 70%). Il vino ha color giallo paglierino, profumato e frizzante, di sapore asciutto, deciso, con acidità di poco superiore al 5 per mille e con alcolicità minima di 11,5 gradi. E' un vino che non desidera essere invecchiato e si accompagna bene con molti piatti, soprattutto se vi è il pesce. Ottimo come aperitivo.
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Prosit! :K :K :K (si trattadi trebbiano della migliore qualità)

Trebbiano
«specie di vin bianco per lo più dolce ed anche l’uva di ch’ e’ si fa, la quale è altresì detta trebbiana.». Così il Tommaseo- Bellini che aggiunge poi che il Salvini … «vuole che fosse detto Trebbiano, perché era la delizia dei trebbi o tripudi della gente. Lo che par meno probabile».
La derivazione dalla voce romagnola "trebb" dal latino "trivium" (ste a trebb = far crocchio, fermarsi a chiacchierare in crocchio) è però dubbia perché il toponimo Trebbiano s’incontra anche fuori di Romagna.

La mia etimologia personale, non suffragata da alcuna fonte autorevole, è che derivi da trebbiatura: quando l'uva di trebbiano è ben matura, prende un colore giallo carico che ricorda spighe, chicchi di grano e assolati campi di stoppie.

http://ecoitaly.net/caparsa/Immagini/Trebbiano.jpg

03-11-03, 20:39
In origine postato da Orso Brrrrr
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Mi piace immaginarti come ragazzina vivace, quasi scavezzacollo.
Mi son fatto una sonora risata quando ho letto "... non saprei cosa scegliere da quanto è terribile..." :D :D :D
Infatti, c'è poco da scegliere, ma capita;) purtroppo:(

Effettivamente caro orso è stato proprio così, un continuo scavezzacollare, devo dire che all'epoca mi sono divertita molto, soprattutto perchè mi divertivo con poco, tipo le scampanellate nei borghi del paese, e sono contenta di essere rimasta sempre di poche pretese a livello di divertimento, poche pretese si fa per dire, perchè poi le cose migliori sono sempre quelle che si fanno semplicemente, i bambini di oggi così pretenziosi in tutto, anche nei giochi, mi fanno terrore, soprattutto quando ripenso a quando noi da piccoli giocavamo con le calamite o a fare i giochi per terra con il gesso...ah, che bei tempi, allora anche le vespe erano molto più semplici, adesso con tutti gli spry si sono agguerrite mica poco (!):D

03-11-03, 20:44
In origine postato da Lupo Solitario
Non sono mai stato punto da una vespa, perchè le lascio in pace e mi infastidisco quando invece c’è chi, magari con un fazzoletto o il giornale, tenta di allontanarle: di solito me ne vado subito io, per evitare guai. O forse sono stato fortunato.
Mio padre aveva delle cicatrici in testa e mi raccontò come se le era fatte. Era in auto con un suo amico, su una vecchia Topolino, quando entrò dal finestrino una vespa. Sapendo che il suo amico, che era al volante, non poteva soffrirle, mio padre le diede un “cricco” con un dito. L’ape cadde e andò ad infilarsi tra le stringhe delle scarpe del suo amico, che pensò bene di abbandonare il volante per chinarsi e mettendosi a scalciare per buttarla via. Capottarono quattro volte e mio padre si ferì alla testa, il suo amico si ruppe un braccio, l’auto distrutta. Particolare curioso: nessuno dei due venne punto dall’ape, ma a quale prezzo!
So long.



:-0#09b

Oddio questa è pazzesca e verissima, sì sì, di sicuro la più terrificante in assoluto, anche io ho un amico che si è cappottato a causa di una vespa (non quella Piaggio:D), l'hanno preso in giro per un mese perchè si è fatta male solo la sua auto, ma quando ce l' ha raccontato non era tanto da ridere...comunque, cambio concausa dell'incidente, non so se vi è mai capitato di rischiare di finire fuori strada per uno starnuto o per più starnuti di seguito...vi prego di rispondere di sì perchè a me capita spesso di rischiare grosso, ma come si fa a guidare con gli occhi chiusi e intanto starnutire? Io se faccio una cosa non so fare l'altra:D

Nirvana
03-11-03, 22:13
2 volte ed il bello che mi e' successo cosi' mentre camminavo, azzo che dolore

Orso Brrrrr
03-11-03, 23:05
In origine postato da Alessandra
Effettivamente caro orso è stato proprio così, un continuo scavezzacollare, devo dire che all'epoca mi sono divertita molto, soprattutto perchè mi divertivo con poco, tipo le scampanellate nei borghi del paese, e sono contenta di essere rimasta sempre di poche pretese a livello di divertimento, poche pretese si fa per dire, perchè poi le cose migliori sono sempre quelle che si fanno semplicemente, i bambini di oggi così pretenziosi in tutto, anche nei giochi, mi fanno terrore, soprattutto quando ripenso a quando noi da piccoli giocavamo con le calamite o a fare i giochi per terra con il gesso...ah, che bei tempi, allora anche le vespe erano molto più semplici, adesso con tutti gli spry si sono agguerrite mica poco (!):D
__________________-
-- Sul modo di divertirsi mi trovi concorde: il miglior divertimento è quello basato sulla semplicità e sulla spontaneità, sui giochi inventati di volta in volta dai bambini.
Sto osservando il mio nipotino, non so proprio come crescerà con tutti quei giochini elettronici: perfino gli animaletti di plastica e di stoffa sono motorizzati! :rolleyes:
-- Le vespe agguerrite: quelle di oggi sono armate con fucile mitragliatore da venti pungiglionate al secondo.:D :D

Orso Brrrrr
03-11-03, 23:13
In origine postato da Alessandra
Oddio questa è pazzesca e verissima, sì sì, di sicuro la più terrificante in assoluto, anche io ho un amico che si è cappottato a causa di una vespa (non quella Piaggio:D), l'hanno preso in giro per un mese perchè si è fatta male solo la sua auto, ma quando ce l' ha raccontato non era tanto da ridere...comunque, cambio concausa dell'incidente, non so se vi è mai capitato di rischiare di finire fuori strada per uno starnuto o per più starnuti di seguito...vi prego di rispondere di sì perchè a me capita spesso di rischiare grosso, ma come si fa a guidare con gli occhi chiusi e intanto starnutire? Io se faccio una cosa non so fare l'altra:D
__________________
Beh, io quando starnutisco non mi capita mai di chiudere completamente gli occhi eppoi ho lo starnuto normalmente veloce.
Posso capire il disagio per chi ha lo starnuto luuuuungo:D , tale da portare le mucose nasali al massimo dell'eccitazione eppoi ad un potentissimo ... hecccccciiiiiiiii......
Salute:K (che non si dice per galateo :D peroooo... è bene pensarlo, non si sa mai... :D )

Orso Brrrrr
03-11-03, 23:15
In origine postato da Nirvana
2 volte .... ....azzo che dolore
_____________
Dove?

Nirvana
03-11-03, 23:31
un avolta su un braccio ed un altra su una mano

Orso Brrrrr
04-11-03, 00:03
In origine postato da pcosta
Trebbiano
«specie di vin bianco per lo più dolce ed anche l’uva di ch’ e’ si fa, la quale è altresì detta trebbiana.». Così il Tommaseo- Bellini che aggiunge poi che il Salvini … «vuole che fosse detto Trebbiano, perché era la delizia dei trebbi o tripudi della gente. Lo che par meno probabile».
La derivazione dalla voce romagnola "trebb" dal latino "trivium" (ste a trebb = far crocchio, fermarsi a chiacchierare in crocchio) è però dubbia perché il toponimo Trebbiano s’incontra anche fuori di Romagna.

La mia etimologia personale, non suffragata da alcuna fonte autorevole, è che derivi da trebbiatura: quando l'uva di trebbiano è ben matura, prende un colore giallo carico che ricorda spighe, chicchi di grano e assolati campi di stoppie.

http://ecoitaly.net/caparsa/Immagini/Trebbiano.jpg
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Veramente anch'io ho qualche problema di etimologia.
Durante la guerra, a casa mia coltivavano il clintòn, un vino rosso scuro tendente al viola, dal sapore che richiama la fragola, molto tannico, particolare, sui 10-11 gradi.
La relativa vite, che è del tipo selvatico, è stata importata dall'America del nord e presumo che il suo nome d'origine sia stato "clìnton", poi venetizzato in "clintòn".
La domanda sull'etimologia è diventata "urgente" quando hanno eletto Clinton presidente degli USA. Poichè il vino clintòn colora di violaceo le labbra ed il viso di chi lo beve, mi sono chiesto se il nome dell'ex presidente derivasse dal fatto che da tempo immemorabile i suoi avi facessero molto uso di vino clìnton venetizzato clintòn. Insomma fossero tutti dei clintòn-niani di padre in figlio. :D

Uva e vino clintòn
http://www.deltapo.it/contenuti/256/immagini/Vino_2_150.jpg

http://www.deltapo.it/contenuti/256/immagini/Vino150.jpg

Orso Brrrrr
04-11-03, 00:33
In origine postato da Nirvana
un avolta su un braccio ed un altra su una mano
___________
Quella volta che, mettendo gli stivaletti da giardino spinsi la vespa (rifugiatasi dentro) contro il puntale della calzatura, mi sferrò velocissima quattro o cinque punture sull'alluce: ho visto le stelle, anche perchè ho spinto tranquillo in quanto non sospettavo per nulla di trovarmela proprio lì. :D

Montebardosu
04-11-03, 01:29
Tra ameni ricordi d'infanzia e gustose disquisizioni sul vino, abbiamo trascurato di dire che vi sono altri animali simili che pungono; uno è una vespa enorme, lunga almeno quattro centimetri, denominata "vespa calabro", che a vederla fa paura. Una volta avevano fatto un nido, lavorato stupendamente, dentro il cassonetto della mia camera da letto ed ogni tanto ne entrava una o due in casa e cominciava a ronzare intorno. L'allora mia moglie fu sfortunatamente punta vicino ad un occhio che divenne gonfio in modo enorme e il dolore insopportabile. L'essere così grosse però era un handicap per loro, perché potevi colpirle senza sbagliare e quanto meno abbatterle per poi ucciderle.

Invece un periodo che mi ero dato alle arti bucoliche, avevo due tre alveari. Con le api avevo preso confidenza e le lasciavo passeggiare tranquillamente sulla mia pelle.

Mi ricordo però la prima volta che ho fatto la smielatura: queste bestiole incazzatissime mi giravano intorno ed io d'altronde, non potevo stare fermo. Risultato: oltre al miele e alla cera mi sono beccato tre punture, che, quanto a dolore, ho sopportato stoicamente, ma il giorno dopo avevo le parti tutte gonfie e la febbre.

Ma il fatto più bello è accaduto in un'altra occasione. Io abitavo vicino al mare e d'estate, inutile dirlo, ero tutti i giorni sulla spiaggia. Avevo sistemato una doccia all'aperto, in giardino, e quando tornavo dal mare mi ci piantavo sotto a scrollarmi del sale e a refrigerarmi.

All'acqua accudivano anche le api, che mi gironzolavano innoque e fiduciose intorno. Un giorno chissà cosa mi è passato per la testa e, quando un'ape mi è salita su un piede, le ho indirizzato contro i getti dell'acqua. La bestiola mi ha punto così velenosamente da farmi vedere stelle che non avevo mai visto, il piede mi è diventato un grosso coso informe e così è rimasto per giorni e giorni.../B]

[B]Però ho continuato ad amarle.

Orso Brrrrr
04-11-03, 02:46
Ho provato a cercare con quel nome, ma non ho trovato nulla.
Sei sicuro che il nome ufficiale sia "vespa calabro"?
Volevo vedere solo com'è fatta.

Vincent
04-11-03, 19:24
Sono allergico: vedete voi.:rolleyes:

DrugoLebowsky
04-11-03, 22:39
e che siamo vespe? :D ;)

Orso Brrrrr
05-11-03, 00:40
In origine postato da Vincent
Sono allergico: vedete voi.:rolleyes:
__________________
Sei allergico a che cosa, Vincent?:confused:

Orso Brrrrr
05-11-03, 00:41
In origine postato da DrugoLebowsky
e che siamo vespe? :D ;)
__________________
Tu ogni tanto pungi, specie le donne. Questo lo sappiamo:D

Vincent
05-11-03, 12:59
In origine postato da Orso Brrrrr
__________________
Sei allergico a che cosa, Vincent?:confused:
Alle puntre d'insetto in generale: le due o tre volte che mi è capitato mi si è ingrossata la parta punta (braccio, guancia) in modo incredibile con serio rischio di chock anafilattico.

Montebardosu
06-11-03, 01:26
In origine postato da Orso Brrrrr
Ho provato a cercare con quel nome, ma non ho trovato nulla.
Sei sicuro che il nome ufficiale sia "vespa calabro"?
Volevo vedere solo com'è fatta.

Ricordo di aver cercato in un'enciclopedia e di averne trovato anche la fotografia. Sul nome però (è passato un po' di tempo: ricordavo male) devo correggermi. Quell'animale (io lo chiamavo "il bombardiere") è denominato, in effetti, "Vespa crabro" ed è, in realtà, un calabrone.

Montebardosu
06-11-03, 01:35
Per quanto ricordo, quando ero piccolo non ho mai sentito parlare di allergie. Ma col cambiare dei tempi son cambiate anche le malattie ed anche le difese immunitarie non sono più le stesse. Oggi tutti sono allergici a qualcosa.

Detto questo come pistolotto iniziale aggiungo che è ovvio che tu sia allergico al veleno delle api o delle vespe, o, peggio, delle vipere, ecc. Tutti lo siamo, si chiama "veleno" proprio per questo. Però lo siamo chi in misura minore e chi in misura maggiore e ciò può dipendere anche dal fatto che la vita moderna, allontanandoci dalla campagna, ci ha allontanato anche da alcuni inconvenienti utili. Infatti una punturina di vespa da piccoli e di tanto in tanto, poteva funzionare da vaccino ed attivare una semi-immunità dovuta alla giusta misura di difese immunitarie attivata dall'organismo.

pensiero
06-11-03, 02:18
In origine postato da Vincent
Alle puntre d'insetto in generale: le due o tre volte che mi è capitato mi si è ingrossata la parta punta (braccio, guancia) in modo incredibile con serio rischio di chock anafilattico.



idem,ma non solo alle vespe, ti raccomando se mi pungono i tafani, che son quelle mosche un pò più grandi e che al mare ad una certa ora si vedono, sono terrrribili....per quanto mi riguarda sono stata punta da una vespa durante un giro in moto recentemente , non c'è di peggio perchè non ci si può grattare per non muoversi molto, e bisogna fermarsi, ho usato la ricetta vecchia di una vita, ma sempre valida, ho fatto una croce con una moneta sopra la puntura, pare abbia funzionato un pochino

Orso Brrrrr
06-11-03, 02:21
In origine postato da sosunturzos
Ricordo di aver cercato in un'enciclopedia e di averne trovato anche la fotografia. Sul nome però (è passato un po' di tempo: ricordavo male) devo correggermi. Quell'animale (io lo chiamavo "il bombardiere") è denominato, in effetti, "Vespa crabro" ed è, in realtà, un calabrone.
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VESPA CRABRO

http://digilander.libero.it/vierka/imaggini/Dscn2665.jpg

ALTRA VESPA CRABRO

http://digilander.libero.it/vierka/imaggini/Dscn2290.jpg

Non c'è che dire: una bella bestiola! Somiglia a quella che mi son trovato in camera da letto ultimamente.