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Creso
20-11-03, 14:26
Uno studio ha analizzato la pertinenza delle scelte di Google News, e i risultati sono stati piuttosto buoni. Ha anche evidenziato i limiti del sistema di raccolta che va usato più come aggregatore di fonti che in sostituzione dei siti tradizionali di informazione.

L'arrivo di Google News anche in italiano ha riportato in evidenza uno dei temi che avevano accompagnato la nascita di news.google.com: la possibile inutilità dei redattori "umani" per i siti che si occupano di notizie, o almeno la maggiore efficacia degli algoritmi di Google per la selezione.
Così, non accontentandosi della obiezione più evidente: gli algoritmi devono pescare e selezionare notizie che "umani" hanno scritto e che hanno collocato da qualche parte nei siti per cui lavorano, i redattori di Newsknife hanno provato a misurare la qualità del "lavoro" di Google News.
Newsknife è un osservatorio on line che controlla e misura la qualità e la quantità dei siti di informazione in lingua inglese e stila una classifica mensile e una annuale sulla base di un metodo pubblico.
A inizio novembre Newsknife ha pubblicato il risultato di un controllo costante (il cosiddetto Newsknife Google News Watch), effettuato a partire da giugno 2002 e concluso il 31 ottobre 2003, su news.google.com, comparando le notizie "pescate" dal servizio con quelle scelte dai maggiori siti di notizie americani e britannici (le top two stories).
Ebbene, i risultati, secondo Newsknife, sono piuttosto buoni per il servizio di Google. In pratica, si trattava di controllare se le due prime notizie scelte dai principali siti (24 degli Stati Uniti e 14 del Regno Unito) fossero anche fra le prime di Google News. Fatto che si è verificato nel 63% dei casi. Risultato di rilevo, in particolare se si tiene conto che per Cnn e Yahoo! News la percentuale è stata del 78% dei casi. Tra l'altro, Google News è migliorata nel tempo, visto che al momento della partenza la percentuale di selezione delle due top stories era del 59%. Anche se Newsknife arriva a dire che si aspettava un tasso di miglioramento maggiore nel corso di un anno, si tratta comunque di percentuali da non disprezzare
Naturalmente il giudizio complessivo su Google News dovrebbe andare oltre la pertinenza delle notizie pescate. Per esempio andrebbe valutata la selezione delle fonti alle quali attinge, la loro autorevolezza e affidabilità. Google News Italia, per esempio dà l'impressione di alternare i gruppi di testate alle quali attinge più che utilizzarle sempre tutte: e alle volte ne risente la qualità complessiva della proposto.
Un altro aspetto importante riguarda il "taglio" degli articoli, le sfumature di senso che sono però molto significative nei diversi momenti di copertura dei temi. Vale a dire: se la prima ondata di articoli su un determinato fatto ci si aspetta che sia di pura cronaca, da un certo momento in poi dovranno essere più in evidenza gli articoli relativi alle reazioni a quel determinato avvenimento e alcune reazioni sono più importanti di altre. Come sottolineano i redattori di Newsknife, la capacità di cogliere tempestivamente queste differenze nella copertura di un tema deve essere la prossima sfida di Google News, per esempio nel tenere insieme e nella dovuta evidenza e peso relativi i fatti, le reazioni e i commenti.
Anche se, va sottolineato, il servizio vive di rendita: in realtà deve limitarsi a registrare il cambiamento nel tipo di copertura da parte delle più importanti testate on line, e se riesce a riflettere rapidamente la complessità di tale copertura avrà svolto bene il proprio compito. Il fatto è che proprio la natura di aggregatore di tante fonti, attorno a una certa notizia, è la forza di Google News e in questo probabilmente si affianca ai siti di news tradizionali più che sostituirli.