PDA

Visualizza Versione Completa : Carabinieri & Kamikaze



danielegenova
23-11-03, 15:59
Vinta l'evidenza di un fermento inquietante in ogni parte del globo, una lava che ribolle sotto un'apparente normalità, mi sovvengono le parole di Lao Tsu, il grande saggio, che qualche migliaio di anni fa, nel Tao Te Ching, ebbe ad affermare:

....quando una nazione sprofonda nelle tenebre, abbondano i ministri patriottici.

Non è quello che sta accadendo ora? Penso che ognuno abbia la sua guerra. E che ciascuno la combatta per il suo ideale. I cosidetti martiri sono, in questo senso, considetati tutti coloro che si immolano per un ideale, suffragato o meno da compensi pecuniari, più o meno allettanti. E' solo una questione di punti di vista il torto o la ragione. Quel che invece mi preme è che uomini muoiano per il delirio di chi li governa, da una parte e dall'altra. Nessuno è nel giusto. Semmai il giusto, in quanto tale, sia umanamente possibile. Personalmente non inneggio ne ai carabinieri, ne ai kamikaze. Entrambi li vedo vittime di una mentalità distorta. Così come il movimento pacifista. Di fatto la pace è qualcosa di silenzioso, che dovrebbe albergare nei cuori degli uomini, indipendentemente dalla loro cultura e appartenenza geografica. La religione, così come una forma deviata di politica, sono effettivamente l'oppio dei popoli. I quali sotto gli effetti di queste droghe mentali non esitano ad andare incontro alla morte. Del tutto inconsapevoli che solo rimanendo in vita avrebbero potuto costruire davvero qualcosa. Un cadavere è un cadavere, a qualunque etnia egli appartenga. Per favore, cerchiamo di coltivare la vita, non la morte. Il resto è solo vomitevole propaganda. E qui le parole di Dante : ...fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.

Creso
23-11-03, 16:34
Potrebbe sembrare conveniente giustificare lo schianto di Nassirya come un ultimo atto disperato di uomini sconfitti dalla vita, che non trovano altre soluzioni che quella di un suicidio, probabilmente annunciato per chi avesse voluto vederlo.
Forse tanti non vedono l’ora di chiudere il caso, magari solo per ragioni di coscienza e analogie, ma, sinceramente, la vita non è mai così semplice e lineare come sembra; esiste una sottile linea nera che collega ogni passato a ogni presente, rendendolo meno lontano.
Gli anni, nella mente collettiva, sono segnati dagli avvenimenti che rimangono impressi, numerandoli sulle dita del breve tempo ricordiamo le giornate del G8, il crollo delle torri gemelle, il delitto di Cogne e poi il caso più recente dell’Iraq; distinti per spazio, figli delle stesse cause, distanti padri per effetti.
Mille titoli e discussioni non hanno fatto luce sul particolare risolutivo, che si chiama solitudine, singola o comune che sia, ma esasperante, carica di disperazione, che proprio il tempo sa convertire in forza distruttiva; quando si accumula giorno a giorno, la soluzione del conflitto deve essere per forza di cose spettacolare, così che, almeno nella fine, possano convergere sugli autori le attenzioni di tutti, o almeno di tanti, nella vana ricerca della realizzazione di un desiderio legittimo nell’istinto.
Basterebbe pensare che le più piccole azioni e privazioni quotidiane, ripetendosi all’infinito, possono esasperarsi, fino a deflagrare.
Il mio benvenuto sul forum a una grande mente, prima che a un grande scrittore.

david777
24-11-03, 00:46
Originally posted by danielegenova
Vinta l'evidenza di un fermento inquietante in ogni parte del globo, una lava che ribolle sotto un'apparente normalità, mi sovvengono le parole di Lao Tsu, il grande saggio, che qualche migliaio di anni fa, nel Tao Te Ching, ebbe ad affermare:

....quando una nazione sprofonda nelle tenebre, abbondano i ministri patriottici.

E qui le parole di Dante : ...fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.

L'Italia laboratorio del nuovo Occidente e del suo ordine mondiale ribolle sotto un'apparente normalità, e la "virtute e conoscenza" è proprio quell'umanesimo scomodo che la nuova plutocrazia vuole liquidare per sempre.
Purtroppo la miseria rende possibile rispolverare la Patria solo quando serve a chi ne ha sempre usato i martiri.
Non tanto l'umanesimo fatto di manuali, bensì quell'arte antica che la vera conoscenza la produce conoscendone la dimora e la sua ontologia.
Daniele benvenuto con la tua fragranza in Esegesi. Ne verranno fuori delle belle ed i sintomi sono già tutti lì chiari!