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danielegenova
24-11-03, 13:09
Purtroppo, quando abbondano i ministri patriottici, l'UOMO viene posto alla periferia e l'ideologia al centro. Le risposte alle mie affermazioni di Creso e di David777, non possono che confortarmi.
Ho sentito che ebrei,cristiani e musulmani si sono riuniti in una sinagoga per pregare. Ma pregare chi? Quale dio? Sono certo che all'uscita di quella sessione di "preghiera", quelle persone erano divise esattamente come all'ingresso della sinagoga. Ciascuna col suo dio, per nulla dubbiosa che il dio dell'altro fosse altrettanto venerabile. Ma dico, scherziamo? La divisione ideologica esisteva a prescindere dalla decisione di riunirsi. O vogliamo prenderci per i fondelli. E se c'è divisione tra gli uomini, come può esserci un'unità divina? A questo punto, propaganda e proselitismo religioso fanno il paio con la propaganda e il proselitismo politico, come di fatto è sempre stato. Che differenza c'è? L'UOMO è sempre stato destinato alla periferia, per questo motivo la storia non ha insegnato nulla. Forse che il sangue versato oggi ha un colore diverso da quello che scorse due-tremila anni fa? Io penso di no. Il problema dov'è allora? Forse nella mente, nella sede dell'ego. Ego che risulta essere il fautore primiero di ogni separazione. Separazione all'interno dello stesso individuo, scissione tra individui... e di conseguenza, sette religiose, fazioni politiche, razze e via discorrendo. UOMO contro UOMO! UOMO contro SE STESSO! Cosa significa essere contro la guerra? Non appena si è contro qualcosa, ecco apparire il seme della guerra. La guerra non è contro qualcuno, o qualcosa? L'enfasi voglio che cada sulla parola contro. Essere contro, significa GIA' essere in guerra. Ecco perché ho parlato di SILENZIO DEI CUORI. Solo nel silenzio e nella quiete individuale può esservi il seme del silenzio e della quiete mondiale. Il resto, sono invenzioni politiche e religiose per mantenere le divisioni tra gli uomini, in ossequio alla regola aurea del DIVIDI E IMPERA. Se le nostre coscienze non fossero ottenebrate dall'oppio delle delle religioni e della politica che altro non fanno che alimentare l' EGO individuale, cosa vedrebbero i nostri occhi? Nient'altro che sangue,miseria, disperazione e solitudine. E' su questa realtà che i leader religiosi e politici vogliono farci credere di poter fondare la POLIS del terzo millennio? Sospetto, a ragion vedutissima, che questo non sia proprio possibile. Il CENTRO di cui parolo io, non è un'area politica, ma un'area esistenziale. So che questo mio discorso ai più potrà sembrare delirante, ma sono forte di un fatto: la fiaccola olimpica, senza alcun riferimento politico, non si è mai spenta, sebbene fosse sempre stato uno solo a portarla, consegnandola di volta in volta come testimone. Quest'anno il mio presepe è fatto di sole candele, molte candele, perché la Luce, e soltanto quella, per me, è il simbolo più vicino al Divino. Non le state di gesso, non i crocifissi di legno, non gli strumenti di morte. E tanto mano altri paritari feticci. L' UOMO AL CENTRO, ribadisco, AL CENTRO! e tutto il resto alla periferia. Proviamo a trovare innanzitutto il centro di noi stessi. E vedremo che tutte le ideologie sono assurde, puerili, assolutamente pericolose. Il CENTRO di ognuno di noi è il CENTRO DI TUTTO. E' lì che risiede la coscienza, il divino dell'uomo. LA BELLEZZA, che nulla a che spartire con i canoni dell'estetica, seppure attraverso l'Estetica, la Bellezza tenta continuamente di rivelarsi. O vogliamo correre come un gregge verso il baratro, sotto gli occhi soddisfatti di tutti coloro che cercano continuamente di inocularci nelle vene l'oppio dell'ego? Certo, spezzare questo tipo di catene richiede un grande risveglio, una grande forza di volontà, pari a quella di Ulisse quando si legò per resistere al canto delle sirene che l'avrebbero portato alla perdizione. Spezzare queste catene, significa tornare al Centro e da lì, sulle navi dei Feaci, veloci come il pensiero, tornare ad Itaca, per pronunciare finalmente, in piena consapevolezza, la fatdica frase: IO SONO ULISSE FIGLIO DI LAERTE. Ri-conoscendoci così, cioé conoscendoci di nuovo, in maniera NUOVA, figli del nostro Padre. O del Padre Nostro. Lao-Tsu, Gesù, Gautama il Buddha, Mahavira,Osho e tanti altri hanno tentato di mostrarci la via del nostro centro. Ma poi cos'è successo? L'insegnamento si è trasformato in dogma, il dogma in schiavitù, la schiavitù in asservimento, l'asservimento in malessere, il malessere in desiderio di benessere, il desiderio ha fortificato l'ego, l'ego le scissioni e via discorrendo... Ma non vi pare un'incubo? Pensare che basterebbe solanto SVEGLIARSI!

DANIELE G. GENOVA

david777
25-11-03, 03:44
Originally posted by danielegenova
Purtroppo, quando abbondano i ministri patriottici, l'UOMO viene posto alla periferia e l'ideologia al centro. Le risposte alle mie affermazioni di Creso e di David777, non possono che confortarmi.
Ho sentito che ebrei,cristiani e musulmani si sono riuniti in una sinagoga per pregare. Ma pregare chi? Quale dio? Sono certo che all'uscita di quella sessione di "preghiera", quelle persone erano divise esattamente come all'ingresso della sinagoga. Ciascuna col suo dio, per nulla dubbiosa che il dio dell'altro fosse altrettanto venerabile. Ma dico, scherziamo? La divisione ideologica esisteva a prescindere dalla decisione di riunirsi. O vogliamo prenderci per i fondelli. E se c'è divisione tra gli uomini, come può esserci un'unità divina?

Senz'altro non è l'incontro in Sinagoga che unisce la fede e la dogmatica, ma forse in questo caso il nocciolo dell'ideologia sì. L'Onorevole Fini và a Gerusalemme e condanna quanto di criminale esiste/esisteva nell'ideologia del nazi-fascismo, mentre in Italia ebrei ed italiani si ritrovano e si consolano dei danni comuni, a prescindere dalle somiglianze o dalle diversità delle fede. Fini è nella giusta direzione, ma farebbe bene insieme ad Israele a non sostenere indiscriminatamente una nuova forma di potere che rischia di tradursi in una riedizione abbellita e presentabile della medesima bestia di cui và a condolersi a Gerusalemme.

http://www.unita.it/images/2003novembre/1124kippahfini.jpg

Ma dove sono gli altri - la controparte dico? Non c'è perché infatti essa è di fatto o silenziosamente, implicitamente o potenzialmente in guerra: i suoi motivi sono conosciuti e non approvati, oppure sconosciuti ed interpretati male, o anche parzialmente ignorati e revisionati perché la propria verità trova indecente, sconveniente, disagevole, fare spazio alla misura (foss'anche piccola) di verità del "nemico". Tutta la verità da una parte dunque e tutta la menzogna ed il diavolo dall'altra!
La barbarie è da combattere e condannare comunque, e non v'è ragione al mondo per un terrosimo che colpisce gli innocenti e non risolve i problemi. Esser critici su questa "santa alleanza giudeocristiana" (presunta) significa però essere visti come antisemiti oltre che antisionisti, antidemocratici ed antiatlantici oltre che "comunisti" e "giurisforcaioli" e cospiratori pseudocostituzionali contro la libertà quale è concepita dal nuovo libero mercato ormai diventato governo. Non approvare questa nuova ritrovata comprensione italo-ebraica significa anche essere antiamericani e troppo timidi e dunque potenziali collaborazionisti della controparte.

http://www.medievale.it/new_site/img/titolo2_new_3.gif
http://www.medievale.it/new_site/p03_011.asp

La neutralità ed il pacifismo diventano dunque "terrorismo" antisemita ed antioccidentale allo stesso tempo. Ti dico sinceramente che sono felice della ritrovata comprensione tra Italiani ed Ebrei (benchè le due cose siano talvolta coincidenti - ma è tanto per capirci), così come della nuova stagione di affinità tra americani ed italiani. E' soltanto che non mi và la parte di verità lasciata fuori la porta della sinagoga - simbolo per la circostanza di tutte le forze in essa contenute.
Le forze in essa contenute: c'è la verità e la menzogna, la sincerità e l'opportunismo, il popolo sofferente e martire ed il signore condottiero che manda in battaglia e pensa alle risorse della nuova conquista, il patriottismo ed il potere machiavellico pronto a mutare patria e confini a spese dei patrioti e dei martiri di tutte le parti, la Legge d'Israele ed il Decalogo e le leggi di mercato andate in "aceto" oltre i limiti dell'umana sopportazione, la vera democrazia e la libertà al fianco di chi rimesta e rimescola allo scopo di mutarle in plutocrazia, la preghiera all'Iddio Signore e Sovrano del Cielo e della Terra e la nuova strisciante religione del culto dell'Imperatore Globale Nuova Fonte Indiscutibile del Diritto e della Giustizia. Ecco io mi chiedo, come è possibile che le parti in linea con la Compassione, la Verità e la Giustizia non si rendano conto che un tale mescolamento rende ancora più severo e mortale sia l'antisionismo che l'antisemitismo, così come l'antiamericanismo e finanche l'anticristianesimo? Perché questa grave svista? Ignoranza e cecità, oppure corresponsabilità almeno parziale e strutturale? Costrizione ed inevitabilità nella scelta degli schieramenti - quali il grano evangelico tra le zizzanie o la scelta tra Mammona ed il Diavolo, la padella o la brace?
Se così fosse, Israele e la "sinagoga" sanno tutto questo ma non possono farci nulla, in quanto "meglio un governo per Israele" che uno contro; "meglio eliminare" insieme una minaccia immediata e più grave per fare i conti con le altre "secondarie e di casa" dopo ed a pericolo passato. Sono Israele ed il Cristianesimo, il popolo verace ed i parenti delle vittime consapevoli di tutto ciò? Oppure gli attuali nuovi stupefacenti alleati italici sono gli stabili ed eroici alleati destinati ad accompagnare la vittoria del Giudeocristianesimo contro tutte le ideologie e le forze nemiche? Per rispondere all'interrogativo si deve andare prima di tutto ad esaminare il terremoto giuridico-istituzionale che il fulcro del nuovo governo italico ha determinato, sondare tra le pieghe delle accuse e le parvenze di conflitto d'interesse, le accuse di sovietismo alla Costituzione, riflettere sul senso di una Sacra Immunità di cui neppure Mosè poteva usufruire. Insomma il principio della legalità giudeocristiana deve fare da arbitro e testimone prima di procedere alla fase successiva per decidere della sostanza dell'antisionismo/semitismo/cristianesimo. Insomma il comune denominatore della Verità nella Legge "scritta" universalmente nella coscienza umana interagisce fortemente nel presunto confessionale della tradizione spirituale portante dell'Occidente a cominciare dal momento della caduta/crisi dell'Impero Romano. Dopo questa prima "universale" fase di verifica si deve passare alla compatibilità degli alleati con ciò che è più strettamente spirituale e vedere se in effetti l'obiettivo degli alleati non sia una nuova dittatura mondiale e l'appropriazione di tutti i popoli, le nazioni e le loro risorse non per instaurare la Giustizia e la Libertà del Regno di Dio, bensì per negarle per sempre. Ecco che sì, l'uomo viene destinato alla periferia, ma usato per fini di potere autarchico procacciato con abile e sottile propaganda, a tal punto da rischiare la seduzione degli eletti.


A questo punto, propaganda e proselitismo religioso fanno il paio con la propaganda e il proselitismo politico, come di fatto è sempre stato. Che differenza c'è? L'UOMO è sempre stato destinato alla periferia, per questo motivo la storia non ha insegnato nulla. Forse che il sangue versato oggi ha un colore diverso da quello che scorse due-tremila anni fa? Io penso di no. Il problema dov'è allora? Forse nella mente, nella sede dell'ego. Ego che risulta essere il fautore primiero di ogni separazione. Separazione all'interno dello stesso individuo, scissione tra individui... e di conseguenza, sette religiose, fazioni politiche, razze e via discorrendo. UOMO contro UOMO! UOMO contro SE STESSO! Cosa significa essere contro la guerra? Non appena si è contro qualcosa, ecco apparire il seme della guerra. La guerra non è contro qualcuno, o qualcosa? L'enfasi voglio che cada sulla parola contro. Essere contro, significa GIA' essere in guerra. Ecco perché ho parlato di SILENZIO DEI CUORI. Solo nel silenzio e nella quiete individuale può esservi il seme del silenzio e della quiete mondiale. Il resto, sono invenzioni politiche e religiose per mantenere le divisioni tra gli uomini, in ossequio alla regola aurea del DIVIDI E IMPERA. Se le nostre coscienze non fossero ottenebrate dall'oppio delle delle religioni e della politica che altro non fanno che alimentare l' EGO individuale, cosa vedrebbero i nostri occhi? Nient'altro che sangue, miseria, disperazione e solitudine. E' su questa realtà che i leader religiosi e politici vogliono farci credere di poter fondare la POLIS del terzo millennio? Sospetto, a ragion vedutissima, che questo non sia proprio possibile.

Mi sembra chiaro che pace non potrà veramente esserci finchè esiste guerra tra i cuori ed i pensieri degli uomini. Allora quale è la soluzione? L'annullamento delle ideologie e delle fedi per diventare pratici ed illuminati nel vedere la realtà della sofferenza? Il problema che io vedo, carissimo Daniele, è che avendoci procurato un metodo, un linguaggio di categorie, una riflessione ed una cosmogonia - seppure distorti, parziali e discutibili - la fede, le ideologie quali riflesso del pensiero e dello spirito, non possono essere eliminate ma risolte o dissolte nella Verità - qualunque essa sia: scientifica, storica, filosofica, teologica, ed umanistica in generale. La Scienza ha provato a determinare con assuluta certezza delle verità, le quali però essendo verità fenomeniche e sperimentali non sembrano capaci di procedere alla sostanza ontologica del loro stesso oggetto. Per cui si ritorna alla fede ed alle ideologie. Cosa fare per ritrovare un centro, un'armonia perlomeno sufficiente alla sopravvivenza, alla coesistenza e dunque alla trasmutazione della guerra materiale in confronto civile? Magari ci fosse in questo miserabile stato dello scibile e dello spirito umano "un centro di gravità permanente che non faccia mai cambiare idee sulle cose, sulla gente..." e per giunta condivisibile da tutto e da tutti. Il centro può esserci nella soluzione propria di una fede o di un'ideologia che però tende a scontrarsi con il centro altrui. E allora?


plutocrazia plu|to|cra|zì|a
s.f. TS econ., polit., spreg., supremazia politica e sociale dei ceti che detengono le grandi ricchezze finanziarie e industriali | gruppo sociale che si distingue per la grande ricchezza e per la preponderanza nella vita politica e pubblica.
http://www.consorziosis.it/News/%23172776
http://www.alternativa-antagonista.com/plutocrazia_prof_pantano.htm
http://chalaux.org/mtemit14.htm
http://www.ossimoro.it/cronacheita3.htm
Sì: "E' la Plutocrazia la Malattia Senile della Democrazia?"
Ecco il rischio di accusa di plutocrazia al Giudeocristianesimo che fà capolino. La cosa incredibile è che le forze plutocratiche vere sono un pericolo mortale per lo stesso Giudeocristianesimo.
http://www.geocities.com/forzanuova/interviste/01gozzoli.htm

Sincretismo: Tentativo di sintesi filosofica tra concezioni inconciliabili tra loro. Il termine è usato in tal senso per la prima volta da Brucker. Tuttavia la sua origine è antica, e risale a Plutarco, che con esso intendeva l’unione dei Cretesi, solitamente discordi, contro un nemico comune. Più che alla filosofia viene applicato alla storia delle religioni, in particolare quelle antiche, dove è diffusa la tendenza alla fusione di concezioni della divinità diverse tra loro (teocrasia). Nelle dispute filosofico-teologiche del XVI-XVII secolo, con S. viene indicata l’unificazione armonica di dottrine divergenti (platonismo ed aristotelismo) oppure, in senso negativo, il risultato confuso dell’assimilazione di teorie opposte tra loro. Le grandi migrazioni agli inizi della storia umana provocarono le prime formazioni sincretistiche, riguardanti non soltanto le credenze religiose, ma anche le istituzioni politiche, la cultura, le tradizioni e la morale.
http://www.cesnur.org/2001/enc/bs092001.htm
http://users.libero.it/aetos/index2.html

http://users.libero.it/aetos/image/yin_yang_ruotante.gif


Il CENTRO di cui parolo io, non è un'area politica, ma un'area esistenziale. So che questo mio discorso ai più potrà sembrare delirante, ma sono forte di un fatto: la fiaccola olimpica, senza alcun riferimento politico, non si è mai spenta, sebbene fosse sempre stato uno solo a portarla, consegnandola di volta in volta come testimone. Quest'anno il mio presepe è fatto di sole candele, molte candele, perché la Luce, e soltanto quella, per me, è il simbolo più vicino al Divino. Non le state di gesso, non i crocifissi di legno, non gli strumenti di morte. E tanto mano altri paritari feticci. L' UOMO AL CENTRO, ribadisco, AL CENTRO! e tutto il resto alla periferia. Proviamo a trovare innanzitutto il centro di noi stessi. E vedremo che tutte le ideologie sono assurde, puerili, assolutamente pericolose. Il CENTRO di ognuno di noi è il CENTRO DI TUTTO. E' lì che risiede la coscienza, il divino dell'uomo. LA BELLEZZA, che nulla a che spartire con i canoni dell'estetica, seppure attraverso l'Estetica, la Bellezza tenta continuamente di rivelarsi. O vogliamo correre come un gregge verso il baratro, sotto gli occhi soddisfatti di tutti coloro che cercano continuamente di inocularci nelle vene l'oppio dell'ego? Certo, spezzare questo tipo di catene richiede un grande risveglio, una grande forza di volontà, pari a quella di Ulisse quando si legò per resistere al canto delle sirene che l'avrebbero portato alla perdizione. Spezzare queste catene, significa tornare al Centro e da lì, sulle navi dei Feaci, veloci come il pensiero, tornare ad Itaca, per pronunciare finalmente, in piena consapevolezza, la fatdica frase: IO SONO ULISSE FIGLIO DI LAERTE. Ri-conoscendoci così, cioé conoscendoci di nuovo, in maniera NUOVA, figli del nostro Padre. O del Padre Nostro. Lao-Tsu, Gesù, Gautama il Buddha, Mahavira,Osho e tanti altri hanno tentato di mostrarci la via del nostro centro. Ma poi cos'è successo? L'insegnamento si è trasformato in dogma, il dogma in schiavitù, la schiavitù in asservimento, l'asservimento in malessere, il malessere in desiderio di benessere, il desiderio ha fortificato l'ego, l'ego le scissioni e via discorrendo... Ma non vi pare un'incubo? Pensare che basterebbe solanto SVEGLIARSI!
DANIELE G. GENOVA [/B]

Insomma una esemplificazione delle ideologie e delle fedi ed una riforma di tipo francescano della propria individualità, per immergersi però in una universale attitudine che - per quello che comprendo al momento del tuo suggerimento - tende a diventare sincretistica. L'Induismo dichiara di se stesso di essere quell'habitat dove tutte le fedi e le ideologie possono trovar pace e coesistenza. Non appena però il Vangelo viene predicato con chiarezza, mettendo in evidenza la necessità della espiazione del peccato in Virtù del Sangue dell'Agnello Divino/Cristo fatto Carne ed Offerto sulla Croce, i problemi vengono al pettine immediatamente e con violenza indomabile. Nonostante tutto l'Induismo afferma - come l'Islam - la propria totale compatibilità con le Sacre Scritture Giudeocristiane. Ora io vorrei chiederti Daniele, così come vorrei chiedere a chiunque voglia intervenire in questo thread di vitale importanza, si può rischiare di adombrare, compromettere, tacere l'annuncio evangelico e della sua speranza di salvezza e risoluzione dei conflitti spirituali - e dunque politici e materiali - dell'uomo, senza condurre l'Umanità in un baratro ancora più grande dell'attuale?
E' vero i frammenti di verità determinano conflitti tra le parti, e spesso la guerra si risolve con la soperchieria della parte vincente e col sacrificio a sua volta di altri frammenti di verità soffocati nel sangue e nel silenzio imposto all'anima.
Non sarebbe un regime sincretista esattamente la condizione ideale per l'opportunità di una plutocrazia "superpartes" d'imporre la sua "Autonoma ed Indipendete" etica di mercato nella figura di un Imperatore Mondiale contrario all'essenza del Monoteismo se non alle altre religioni "naturalistiche"?
Non si tramuterebbe dunque tale regime politico-religioso sincretista nella minaccia più grave alla libertà, ponendosi allo stesso tempo quale antisionismo/semitismo/cristianesimo/democrazia per eccellenza?

Israele ha ritenuto di aver identificato l'origine dell'antisemitismo, ma io credo che la più grave minaccia sia ancora tutta da esperimentare. Penso infatti che stia incubando proprio tra i presunti amici ed alleati di oggi. Israele tende a prediligere le nazioni democratiche e liberali quali alleati e pilastri della propria sicurezza e difesa. La II Guerra Mondiale lo ha dimostrato chiaramente, così come si però dimostrato chiaramente che chiunque voglia restaurare un ordine autarchico lo deve fare entro le categorie e le condizioni di tale tale democrazia liberale.
Ecco che allora Israele trascura la nuova e crescente simbiosi tra Democrazia, Capitale ed Autarchia, la quale infatti "divide ed impera" acuendo a sua volta i conflitti ancor più. Che non sia questo mescolamento invece a rendere sempre più impossibile la coesistenza di arabi, mussulmani, ebre, cristiani, indù, buddisti, evia dicendo? Dunque potrebbe non essere neppure una necessità un regime sincretista per la coesistenza. Sembra invece il miscuglio iperliberal-autarchico responsabile dell'escalation del conflitto già a sua volta esistente ma controllato e moderato delle parti. Ecco la mia proposta invece: senza arrivare all'ecumenismo ed al sincretismo le fedi e le ideologie potrebbero accordarsi per disciplinare la nuova autarchia iperliberale cominciando a far ordine a casa propria con i governi economico-fianziari in conflitto d'interesse e privilegiati dall'immunità, per procedere alla disciplina in seno all'ONU. Un problema però sembra insormontabile: gli USA non sembrano d'accordo con tale soluzione, la quale prevede una manovra etico-sociale dall'impatto imprevedibile per il mondo degli affari, sempre più avvezzo a non dar conto a nessuno dei suoi guadagni e della sua responsabilità sociale. Allora diciamolo chiaramente: una componente giudeocristiana in posizione di enorme potere economico ed ormai politico e militare impedisce il ridimensionamento dei conflitti perché ormai crede di aver ottenuto le condizioni ideali per imporre un ordine mondiale.
Tale determinazione al dominio globale rischia di diventare un'arma riversa a due tagli, in quanto gli effetti e le ritorsioni plutocratiche sullo stesso monoteismo porteranno lo stesso Giudaismo ed il Cristainesimo sul baratro della distruzione in ambient apocalittico. Dunque la messa a punto dei codici d'individuazione dell'antisemitismo nuovamente in crescita è pericolosamente parziale. Caro Daniele ti lascio con tale articolo per il momento, sperando che altri possano aggiungersi a questo importante thread per dire la loro circa il tuo suggerimento. L'argomento da te scelto è infatti di vitale importanza per il destino del mondo. Non mi cimento per il momento a corregere questo post - sono senza un software in italiano, per cui eventuali strafalcioni passano indistrurbati.

Cari Saluti e Grazie

Ecco un articolo del Jerusalem Post, la cui lettura - e successiva risposta - è stata proposta in: DESTRAradicale@yahoogroups.com
- "carloeu@libero.it" <carloeu@libero.it> wrote:

Bancarotta morale

Da un editoriale del Jerusalem Post
20 novembre 2003

Criticare Israele, si ripete spesso, non significa fare dell'antisemitismo. Verissimo. Ma e' anche vero che l'anti-sionismo ha sempre fornito copertura agli antisemiti, anche se talvolta la coperta scivola via.
Lo si e' visto quando l'anno scorso il poeta irlandese Tom Paulin ha scritto versi contro le "SS sioniste", quando Gretta Duisenberg, moglie del presidente della Banca Centrale Europea, ha scherzato dicendo che avrebbe raccolto "sei milioni di firme" per il suo appello contro Israele, quando il premio Nobel portoghese Jose Saramango ha equiparato Ramallah ad Auschwitz.
Qualche giorno fa il compositore greco Mikis Theodorakis ha dichiarato che gli ebrei sono "la radice di tutti i mali", parole che giungevano a ridosso di quelle del primo ministro malese secondo cui gli ebrei "governano il mondo per procura, mandando gli altri a morire al posto loro", e di quelle del parlamentare tedesco Martin Hohmann, secondo cui c'erano gli ebrei dietro alle atrocita' commesse dai bolscevichi e per questo gli ebrei sono un "popolo criminale".
Esiste una naturale tendenza a mettere assieme tutte queste manifestazioni di pregiudizio anti-ebraico, spiegandole come frutto dei comportamenti di Israele. Ma le cose non stanno cosi'.
Secondo le analisi dei servizi israeliani, gli ebrei oggi si trovano di fronte a tre tipi di antisemitismo: quello classico, quello democratico e quello islamico. I servizi avvertono che il tipo piu' pericoloso, e anche piu' nuovo, e' quello di matrice islamica. In effetti, considerando le stragi perpetrate a Djerba, a Casablanca e la settimana scorsa a Istanbul, questa valutazione e' sicuramente corretta, almeno nel breve periodo.
D'altra parte, esternazioni come quelle di Hohmann sono espressione di istinti antisemiti di vecchia data, quelli che applicano l'eterno sistema di individuare singole persone di origine ebraica e poi generalizzare il giudizio a tutti gli ebrei come se gli ebrei facessero sempre parte di un grande disegno segreto. Sebbene le conseguenze sociali di questa visione paranoica non debbano essere minimizzate, perlomeno a livello intellettuale la si puo' liquidare come una pura sciocchezza.
Diverso e' il caso delle dichiarazioni che provengono da celebrita' del calibro di Theodorakis, perche' in questo caso provengono da persone che dicono di preoccuparsi delle sorti del mondo e che godono di ambio rispetto in molti ambienti che contano. Inoltre Theodorakis, un uomo che ha patito il carcere quando il suo paese era dominato dalla giunta militare, gode di un importante "peso morale" presso molte persone di sicura fede democratica.
Purtroppo, pero', le sue dichiarazioni non sono ne' un semplice lapsus, ne' un caso isolato. Esse anzi rappresentano un disastro intellettuale ben piu' grande. Sostenere, come fa Theodorakis, che attacca gli ebrei perche' lui sta "sempre dalla parte del piu' debole" da' l'idea di questo disastro, secondo il quale qualunque esercizio della forza sarebbe un peccato in se stesso, mentre la debolezza sarebbe in se stessa una virtu'. Secondo questo criterio, il giorno dopo la sconfitta tedesca a Stalingrado Theodorakis si sarebbe schierato a fianco di Hitler perche' in quel momento era piu' debole. Un'evidente assurdita'. Come e' assurda una morale che ostenta totale indifferenza per qualunque criterio che non sia il piu' rozzo calcolo della bilancia delle forze in campo.
(Per inciso, comunque, anche secondo il criterio di Theodorakis non dovrebbe essere cosi' ovvio che un paese di sei milioni di abitanti e povero di materie prime sia piu' forte di una ventina di paesi ostili, con quasi 300 milioni di abitanti e pieni di petrolio.)
Cio' che Theodorakis e i suoi compagni di viaggio - diventati famosi nella lotta contro le dittature in Europa e Sud America - dovrebbero vedere e' il rigoglioso dispotismo che impera in Medio Oriente. E invece preferiscono demonizzare Stati Uniti e Israele, con parole che assomigliano un po' troppo a quelle che sentiamo tutti i giorni dai predicatori del fondamentalismo islamico.
Nonostante tutto, molti intellettuali in Europa si rendono perfettamente conto che la vera radice del problema e' il fanatismo religioso e la repressioni politica che imperversano nei paesi arabo-islamici. Ma vecchie simpatie male indirizzate, unite a una latente paura per l'avanzata islamica nel continente, li spingono a un atteggiamento remissivo e indulgente verso i peggiori elementi del mondo islamico, a spese di Israele.
A tutti costoro diciamo: badate, cosi' facendo nella migliore delle ipotesi potrete solo guadagnare un po' di tempo a spese dei vostri principi. E a un certo punto vi troverete a corto dell'uno e degli altri. Possiamo solo sperare che le frasi antisemite di Theodorakis vi facciano aprire gli occhi sulla vostra incombente bancarotta morale.

(Jerusalem Post, 18.11.03)

To: DESTRAradicale@yahoogroups.com
From: "Enochmelton" <enochmelton@yahoo.com.au> | This is Spam
Date: Mon, 24 Nov 2003 13:39:16 +1100 (EST)
Subject: Re: [DESTRAradicale] bancarotta morale

Perfettamente d'accordo, e come conferma vorrei che Israele prenda le distanze dalla cospirazione in atto di un nuovo ordine globale costruito sull'eccesso di liberismo economico, determinato a reinterpretare la democrazia nei nuovi termini della spregiudicata ed indiscriminata libertà affaristica, la quale porta a governi in conflitto d'interesse in guerra contro le costituzioni nazionali ed internazionali in linea con la Civiltà Sociale e la tradizione giuridica giudeocristiana derivata da secoli d'interazione con i principi del Decalogo.
Vorrei che Israele aprisse gli occhi su un altro tipo di antisemitismo: quello di una plutocrazia che strizza l'occhio agli Ebrei ed agli Anglosassoni dando ad intendere che una nuova miscela di autarchia ed iperliberismo "deregulated" non può che giovare alla presunta causa comune della libertà e della sicurezza in un nuovo governo globale gestito direttamente dalle multinazionali nella persona di un loro Pontefice Massimo Economico.
Senza Legge (non quella arbitraria) non c'è libertà. Israele campionessa (mi rivolgo kabbalisticamente al femminile) di Etica e Giustizia Divina (vedi i "Tempi e la Legge" a rischio recente di essere "mutati" - Daniele vii) deve guardarsi dalle connivenze con l'abuso e l'ingiustizia di una nuova prepotenza strisciante che prende le forme sorridenti e retoriche di un monoteismo democratico che non gli è palesemente affine nel riscontro pratico e quotidiano della vita degli uomini e dei loro popoli.
A queste condizioni riesaminiamo gli altri antisemitismi e vedremo che alcuni di essi possono essere ridimensionati se non del tutto debellati.
Le agenzie intellettuali israeliane dovrebbero seriamente valutare la possibilità che i maggiori e presunti alleati di oggi non si trasformino nei peggiori nemici quando si renderanno meglio conto del fatto che l'Etica Ebraica è al fondamento di quel monoteismo che alla fin fine è l'unico in grado di tenere testa alla presunzione umana di re/instaurare il culto dell'Imperatore Universale in competizione con l'Iddio degli Eserciti, tramite le vie traverse di un eccesso delle "regole o leggi" di mercato.
Tutto quel che serve è il ridimensionamento dei potentati economici ad un liberismo classico, moderato e keynesiano, capace allo stesso tempo di coesistere con l'etica sociale, la sopravvivenza, la sicurezza e la salvaguardia dei popoli.
Se poi tra questi popoli ce ne sono (ce ne sono sicuramente) di alcuni che non rispettano le regole del "gioco", allora si porrà (si pone) la necessità vigilata e comune della disciplina.
Attenzione ai manovratori dei "Tempi e la Legge": i senza legge, legge a se stessi e nuova fonte del Diritto. Non sò se mi spiego.

david777
25-11-03, 15:02
Daniele, mi rendo conto che tu parli di un "centro" spirituale.
Non è mia intenzione politicizzare l'argomento, ma in relazione a quanto scritto nel mio precedente post mi sembra significativo riportare un annuncio stampa appena ricevuto da DX Radicale.
La notizia è positiva e negativa allo stesso tempo. Spiega per l'appunto che quanto è accaduto in sinagoga a Milano e la visita di Fini a Gerusalemme deve tener conto della posizione tradizionale della DX per la quale sia il liberismo che il comunismo sono da rigettare. A suo modo sembra un "centro" che contribuisce a contrastare perlomeno gli eccessi del nuovo potere in carica. Preoccupa allo stesso tempo, perché il mondo e l'uomo non sono pronti per un centro spirituale senza sorveglianza e sicurezza, a motivo dei quali un liberismo moderato e responsabile è tuttora necessario.
La semplicità e l'armonia di un'umanità sospinta dalla compassione sembra ancora lontana: se ne vedono i bagliori ma la strada, la sofferenza e gli eventi da percorrere sono ancora notevoli.


Alle Agenzie di Stampa
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Roma 25 novembre 2003




Oggetto: Conferenza stampa del MS-FT, Fronte Nazionale e Forza Nuova su dichiarazioni di Fini


Oggi alle ore 15,00 all’Hotel Nazionale in Roma, il Segretario Nazionale del MS-Fiamma Tricolore Luca Romagnoli, terrà una conferenza stampa in merito alle dichiarazioni anti-missine del vice Primo Ministro on. G. Fini. La Fiamma Tricolore rappresenta e continuerà a rappresentare la continuità storica, politica e ideale del Movimento Sociale Italiano. Per la Fiamma, rimane valido soprattutto quanto del progetto sociale ed economico, alternativo al liberismo e al comunismo, caratterizzò parte della prima metà del XX° secolo - ivi compreso il tentativo di rifondare lo Stato e mantenere inalterata la dignità nazionale posto in essere dalla R.S.I. La conferenza si svolgerà con la partecipazione di Adriano Tilgher e Roberto Fiore, in rappresentanza dei rispettivi movimenti politici, che, come i missini della Fiamma, rifiutarono la “svolta di Fiuggi” e inutili abiure.

L’addetto Stampa

danielegenova
25-11-03, 16:39
SII UN BUDDA, NON UN BUDDISTA. UN CRISTO, NON UN CRISTIANO...

SONON LIETO, MA ANCHE UN PO' SORPRESO DELL'EFFETTO DEL MIO INTERVENTO. ANZI, SORPRESO,NO. IL PERCORSO VERSO IL CENTRO, DICIAMO PURE SPIRITUALE, MA IO HO PARLATO DI UOMO AL CENTRO. OVVEROSIA DELLA CENTRALITA' DELL'UOMO, NON E' UN PERCORSO VERO E PROPRIO. MA UNA SORTA DI BALZO. DALLA OSCURITA' DELLA SPECULAZIONE FILOSOFICA, SEMANTICA, FILOLOGICA, POLITICA, IDEOLOGICA, DOGMATICA ECC... ECC... UN BALZO, DICEVO, DALLA SPECULAZIONE ALLA COMPRENSIONE. IL VERO PROBLEMA è CHE QUESTO BALZO RIGUARDA OGNI SINGOLO ESSERE. E' UN FATTO ASSOLUTAMENTE PERSONALE. QUESTO è IL VERO PROBLEMA. CHE C'ENTRANO GLI AMERICANI, GLI EBREI I NAZISTI, I COMUNISTI? NON APPENA AVVIENE UNO SCHIERAMENTO, MA ANCHE SOLO IL PRINCIPIO DI UNO SCHIERAMENTO, ECCO CHE IL SEME DEL "CONFLITTO", VIENE GETTATO NEL TERRENO. A QUANTI SONO INTERESSATI AL MIO INTERVENTO, ESSENDO LO STESSO OBBLIGATO PER RAGIONI DI SPAZIO, SUGGERISCO LA LETTURA DI UN BREVE TESTO: IL TAO TE CHING DI LAO TSU. SUGGERENDO ALTRESì DI AFFRONTARLO CON UNA POSIZIONE MENTALE IL PIU' NEUTRA POSSIBILE. TENENDO EVENTALMENTE PRESENTE CHE PER ESSERE DAVVERO RELIGIOSI E' ASSOLUTAMENTE NECESSARIO ABBANDONARE OGNI FORMA DI RELIGIONE. PER RISPONDERE ALLA DOMANDA SULL'INSEGNAMENTO EVANGELICO, DIREI CHE NON SI TRATTA AFFATTO SDI IGNORARLO, SEMMAI IL CONTRARIO. OVVEROSIA ANDANDOSI A RILEGGERE IL VANGELO CON LA MENTE COMPLETAMENTE SPOGLIA DA OGNI SORTA DI PREGIUDIZIO E CONDIZIONAMENTO DI TIPO CATTOLICO O IN ALTRO MODO INTERPRETATIVO. SE LA MENTE SARA' COMPLETAMENTE SGOMBRA, CI SI ACCORGERA' CHE LE PAROLE DEL NAZARENO CONTENGONO I SUTRA/ESERCIZI NECESSARI ALLA COMPRENSIONE E AL SUPERAMENTO DEI MECCANISMI CHE REGOLANO IL FUNZIONAMENTO DELL'EGO: MATRICE PRIMA DI OGNI TIPO DI CONFLITTO. RIFLETTETECI UN ATTIMO, PER FAVORE, PRIMA DI RISPONDERMI. SE MI RISPONDETE DI GETTO, RISCHIATE DI ESSERE PARADOSSALMENTE FUORVIATI DA QUESTE STESSE PAROLE. L'AVRETE CAPITO, PENSO, CHE NON MI OCCUPO DI POLITICA. GRAZIE A TUTTI.