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Visualizza Versione Completa : La "tradizione" partenopea si rinnova. Purtroppo



Österreicher
31-12-03, 00:20
Mandato da Pauler Martedì, 30 dicembre 2003, 19:22 uur.
Ormai a Napoli è una tradizione. No, non stiamo parlando del presepe, quello che per decenni è stato montato sotto la Galleria Umberto e che quest'anno è rimasta tristemente vuota, ma della consueta scultura, opera d'arte, creazione… chiamatela come volete, che viene collocata in piazza del Plebiscito. Quest'anno è stata la volta di una strana spirale di ferro la cui bellezza ed il cui significato è tutto da scoprire. Ed effettivamente nasconde un certo fascino vedere turisti e napoletani in fila per cercare di capire di cosa si tratti, con espressioni ed epiteti che lasciamo alla vostra immaginazione quando si comprende di essere dinanzi ad un oggetto vuoto e banale, che vista dall'esterno sembra una grossa bacinella. Ma siamo sicuramente andati meglio dello scorso anno quando piazza del Plebiscito fu addobbata "a lutto", con le famose teste di morte collocate lungo tutto la pavimentazione della piazza con tanto di luci suffuse. Un'ambientazione degna della festa dei morti piuttosto che del Natale. Ma tant'è all'arte non si può imporre il buon gusto ed ai cittadini napoletani non è consentito risparmiare almeno su questo tipo di addobbi. Già, perché con l'inaugurazione dell'era Bassolino e la famosa montagna di sale, si sono susseguiti gli artisti più enigmatici e criptici e in piazza abbiamo ammirato (si fa per dire) opere il cui costo è stato sempre di svariate centinaia di milioni di lire. Quest'anno la spesa è da veri saldi: un milione di euro per la scultura suddetta, con annesse le spese della festa di fine anno da celebrare sempre in piazza (per fortuna almeno stavolta non si è ricorso a gruppi musicali politicizzati come avvenuto in passato, ma si è coinvolto Peppe Barra e uno spettacolo che vuole premiare la tammurriata e la tradizione musicale partenopea) . E poiché il caro Bassolino, anche da presidente della Regione, non voleva perdere l'esclusiva di organizzatore di cotanta scenografia, da quando ha lasciato Palazzo San Giacomo ha pensato bene di cofinanziare il Capodanno partenopeo attingendo alle casse della Regione Campania. Per la gioia dei cittadini di Avellino, Salerno, Benevento e Caserta, le altre province della regione. Spese che non possono essere evitate, ne va dell'immagine della città. Ma ancor più ne va dell'immagine degli amministratori. Già, perché mentre Napoli è stata senza vigili urbani nelle festività natalizie in quanto il comune ha finito i soldi per pagare gli straordinari, e mentre la Regione non paga da anni i rimborsi alle farmacie pur di non reintrodurre il ticket sanitario (in compenso aumenteranno i biglietti dei trasporti pubblici per provare a colmare la voragine della spesa sanitaria), la vera grossa preoccupazione per Bassolino, che si è trascinato una riluttante Iervolino, è la sua consueta passerella di inizio anno davanti al popolo festante.
Allegria e buon anno
Paolo Carotenuto

Österreicher
31-12-03, 00:22
http://www.legnostorto.com/misc/ieeditor/upload/www.legnostorto.com/Bassolino%20in%20piazza.jpg
http://www.legnostorto.com/node.php?id=11348