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Visualizza Versione Completa : Il cattolicesimo antico è diverso da quello "presunto" tradizionalista o modernista



Ichthys
08-01-04, 12:38
Spesso si sente parlare di cattolicesimo tradizionalista (sedevacantista o meno) opposto a quello modernista che va a braccetto con i le peggiori espressioni religiose new age. Eppure molti ignorano che quello "presunto" tradizionalista segna la prima tappa della corruzione che poi, per inversione di tendenza, porterà a quello modernista.

Il tradizionalismo cattolico sembra far riferimento a quella chiesa demoniaca, falsa e violenta che sterminò mezza Europa negli anni bui dell'Inquisizione (soprattutto tra 1500 e 1600), non è affatto "tradizionalista". Il cattolicesimo, ad esempio, per chi li conoscesse, di Bellarmino, Guelfo nero e altri, non ha nulla a che vedere con la tradizione, ma con le invenzioni e la fantasia di uomini che si sono contrabbandati per successori di Pietro.
Se, per esempio, si potesse chiedere ad Agostino di Ippona (450 d.C.) a quale chiesa appartesse, lui non avrebbe certamente risposto: "Alla chiesa cattolica apostolica romana". Questo, perché non esisteva ancora la chiesa cattolica romana cosi come noi tristemente la conosciamo. Agostino nel V° secolo non conosceva certe immani sciocchezze e vanità come la pratica della confessione, la teologia mariana, il primato romano, il papato non esisteva ancora; non esistevano tutti quei dogmi che sono stati inventati col tempo dopo Agostino.
Addirittura dal confronto tra gli scritti dei Padri e il credo della Chiesa cattolica romana risulta evidente una differente teologia. Benché si vorrebbe sostenere una certa continuità tra gli scritti dei Padri e la chiesa cattolica romana, di fatto le due teologie non sono in armonia.

Ma qual'è quella tradizione cattolica che molti esaltati (alcuni dei quali sono tra noi) dicono di continuare?
I poveretti ignorano che uno studio serio del cattolicesimo romano dovrebbe tener conto di almeno quattro fasi:
- cattolicesimo occidentale antico (da Costantino al medioevo);
- cattolicesimo romano medievale (fino al concilio di Trento e la Riforma protestante);
- cattolicesimo romano post-tridentino (dal concilio di Trento al concilio Vaticano II);
- cattolicesimo romano moderno (dal concilio Vaticano II ad oggi).

Il gli eretici papisti che oggi conosciamo derivano da una "deviazione" dal cristianesimo neotestamentario nata e sviluppatasi nei primi secoli, che sarà poi la base teologica, sociologica e filosofica della chiesa cattolica romana in occidente e della chiesa ortodossa in oriente.
La distinzione che occorrerebbe fare tra "Cattolicesimo antico" (inteso nient'altro che come Chiesa universale) e Chiesa cattolica romana è legittima; la continuità che esiste tra il Cattolicesimo antico e il Cattolicesimo romano consiste nell'evoluzione dell'errore, nell'allontanamento dalla Verità evangelica che, sotto l'influsso del maligno e della vanità umana, diventa sempre più evidente col trascorrere del tempo (cf 2 Tessalonicesi 2:10-11; 1 Re 22:22).

Tra le varie deviazioni anticristiane tipiche cel Cattolicesimo romano vorrei ricordarne soprattutto due:
- la tendenza giudaizzante, il riconoscimento di Israele e degli Ebrei come popolo eletto e l'identificazione del loro Dio con quello rivelatoci da Gesù;
- il sincretismo e l'accorpamento di riti pagani che saranno la base di tutte le credenze e di molte feste cattoliche. Infatti i numi tutelari divennero santi patroni, le feste pagane divennero feste cristiane, il culto della dea madre fu sostituito con quello alla Madonna, le usanze pagane furono amalgamate alla religione cristiana.
- la pretesa di poter inventare, fare e disfare dogmi senza tener conto della Scrittura.
- l'adorazione delle immagini.