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Davide (POL)
28-01-04, 19:31
PREMESSA

Jeremy Rifkin dichiarò una ventina di anni fa che quelle del XXI secolo sarebbero state guerre per il Biotech e in particolare per il possesso del genoma. Pochi capirono allora le parole di Rifkin.
Oggi possiamo affermare che se si permetterà ad alcune migliaia di individui - speculatori valutari, grandi azionisti e managers delle cosiddette Life science industries (eufemismo degno del miglior Orwell, utilizzato dalle colossali corporations transnazionali genetico-industriali per definire se
stesse) - di acquisire il controllo della biosfera vivremo in una sorta di Stato Globale totalitario-tecnocratico nel quale - le nostre coscienze e il nostro inconscio saranno perfettamente controllati da chi gestisce i grandi canali dell'informazione mediatica - i nostri corpi saranno gestiti da chi avrà su di noi letteralmente potere di vita e di morte Il progetto luciferino di questi signori è quello di dar vita a una nuova creazione, cioè a una biosfera totalmente artificiale, brevettata e controllata da loro.
Non saremo soltanto costretti a cibarci di OGM. saremo noi stessi OGM: prospettiva non solo inaccettabile sul piano morale, culturale, politico. ma anche catastrofica. Perché questa neo- biosfera, creata dal più cieco dei demiurghi, sarebbe una realtà povera (sul piano biologico) e quindi fragile, squilibrata e priva di quei fondamentali meccanismi di autoregolazione e feed-back che ne hanno garantito per miliardi di anni l'esistenza e l'evoluzione.
Questa non è fantascienza (o fantastoria): mi pare che in troppi non abbiano capito la drammatica pericolosità della situazione che in troppi non vogliano credere che questi Nuovi Padroni del Mondo:
- esercitano già oggi un immenso potere perché controllano, direttamente o indirettamente, la produzione di energia, la distribuzione delle risorse ( energia, cibo, semi, acqua, terra e credito) la farmacologia e in genere la chimica e quindi l'agricoltura, la zootecnia, la produzione degli alimenti e la medicina dell'intero pianeta.
- detengono il controllo finanziario diretto e indiretto dell'intero sistema (in quanto il 97% delle transazioni finanziarie internazionali sono ormai di ordine speculativo e vengono gestite da poche migliaia di persone)
- sono, come vedremo, legati a circuiti criminali/legalizzati
Questa è, in estrema semplificazione, la rappresentazione dell'attuale Sistema Globale economico-
finanziario-tecnocratico che si ricava dagli scritti di autori come Rifkin e Chomsky Cristophe Aguiton - che rappresenta l'anima movimentista di Attac France - ha recentemente sostenuto che l'esistenza di un Unico Potere Globale presenta anche lati positivi. se è vero che a partire dal 1994 (per intenderci: dalla Rivolta del Chiapas, che lungi dal rappresentare un evento
politico locale, dovrebbe essere interpretata come il momento, significativo
anche sul piano simbolico, della discesa in campo di un grande Unico Popolo
di campesinos, attivisti, biotecnologi-biologi-medici-ingegneri pentiti e liberi cittadini. deciso a combattere contro il sistema pseudo-liberista e a difesa dell'immensa ricchezza culturale e colturale del pianeta).
Tutti ormai sappiamo come il Sistema Pseudo-liberista Globale abbia acquisito il controllo dell'intero pianeta, come i paesi ricchi del Nord del mondo sfruttino le risorse dei paesi poveri del Sud (spesso in realtà più ricchi in risorse energetiche e alimentari, ma asserviti tramite i trucchi ben noti dello scambio commerciale iniquo - prezzi alti dei prodotti tecnologici del Nord, prezzi minimi delle materie prime; dello strangolamento finanziario mediante il meccanismo del Credito/Debito; della delocalizzazione della fase produttiva in paesi dove il costo del lavoro e le tasse sono di molto inferiori, la tutela dei lavoratori praticamente inesistente, la possibilità di inquinare massima, della finanziarizzazione dell'economia. Mi limiterò dunque a spiegare in che senso le nuove biotecnologie rappresentino la punta di diamante di questo Sistema.

BIOTECNOLOGIE TRADIZIONALI E NUOVE
Persone di cultura non eccelsa sostengono che essendo il termine biotecnologie ampio e inclusivo, applicabile a tecniche antiche quanto la civiltà umana (persino il pane e il vino sono prodotti bio- tecnologici sensu lato, essendo il risultato di processi di fermentazione eseguiti da particolari microorganismi). non ha senso demonizzarlo.
Si tratta di un discorso accettabile sul piano teorico, ma insensato o specioso ove si parli di neo-biotecnologie, cioè di biotecnologie in grado di trasformare la stessa struttura genetica degli esseri viventi. e di by-passare le barriere genetiche specie-specifiche che per miliardi di anni erano rimaste inalterate (come si sa è prassi comune dei biotech-nologi prelevare materiale genetico da alcune specie viventi e inserirlo nel genoma di altre totalmente estranee sul piano filogenetico.)
E' infatti vero che almeno a partire dalla rivoluzione neolitica l'uomo ha cercato di trasformare gli altri esseri viventi in modo da far prevalere in essi le caratteristiche utili per i propri scopi, utilizzando la tecnica della selezione mediante incrocio. ma è anche vero che tali tecniche si sono sempre limitate a utilizzare, rendendole controllabili, le stesse modalità del processo di costituzione delle specie che ha luogo in natura.
Le nuove biotecnologie genetiche intervengono invece sugli organismi viventi non semplicemente modulando il naturale processo riproduttivo, bensì modificando in laboratorio, e in modo del tutto arbitrario, la loro stessa identità genetica (à OGM: organismi geneticamente modificati) mediante l'inserimento nel loro corredo genetico di geni provenienti da organismi di specie anche diversa (à chimere)

BIOTECNOLOGIE VERDI E ROSSE
Gli albori della neo-biotecnologia possono essere collocati all'inizio del XX secolo (anche in questo senso la denominazione di secolo biotech appare calzante): agli esperimenti di Morgan e Müller sulla possibilità di ottenere microrganismi mutanti per esposizione a radiazioni ma ci volle oltre
mezzo secolo prima che si pensasse di utilizzare queste metodiche al fine di selezionare ceppi microbici mutanti al fine di produrre maggiori quantità di antibiotici e di altre molecole utili.
Altre date importanti sono (retrospettivamente) il 1953 (struttura del Dna); il 1961 (meccanismo di regolazione dei geni batterici); il 1965 (decifrazione del codice genetico); il 1970 (primo enzima di restrizione e DNA ligasi. come a dire forbici e collante per ingegneria genetica); 1973-4 (produzione in vitro della prima molecola chimerica di DNA e suo inserimento in plasmidi batterici in grado di replicarsi autonomamente e di fungere da vettori.)
Bisogna dire che, anche grazie all'esperienza pregressa del progetto Manhattan e sue conseguenze alcuni scienziati si resero conto dell'enorme pericolosità potenziale della scoperta: il Congresso di Asilomar (1975) portò alla elaborazione di un protocollo di sicurezza abbastanza rigido, che ovviamente non impedì in alcun modo il progredire della ricerca in questo campo Nel 1977 si giunse così alla sintesi in vitro di un gene codificante per la Somatostatina (à ormone per la cura dell'acromegalia) che aprì l'era delle proteine ricombinanti e delle aziende biotech. Nel 1982 l'Insulina ricombinante fu il primo farmaco biotech (prodotto da Escherichia.Coli) a entrare in commercio. Ma la data più significativa è forse il 1980 anno in cui la General Eletric ottenne il primo brevetto mondiale su un essere vivente (un battere del genere Pseudomonas geneticamente modificato e capace di metabolizzare il petrolio, quindi di intervenire in caso di disastri ecologici.).
Nel 1990 fu autorizzata la prima sperimentazione clinica di gene therapy, con impiego in vivo di vettori virali in grado di introdurre in esseri umani malati geni mancanti o sani. e prese il via la grande Golden Rush di fine millennio consistente nella mappatura dell'intero genoma umano. Nel frattempo i primi organismi geneticamente modificati conquistavano gli onori delle cronache,
solitamente in ragione di alcune caratteristiche grottesche e mostruose (si pensi agli onco-topi e ai super-topi di dimensioni feline o ai super pomodori giganteschi e immarcescibili.)
(Per inciso: oggi parleremo soprattutto delle neo-biotecnologie finalizzate alla invenzione e produzione di proteine, microrganismi e organismi utili in campo alimentare, chimico-industriale e farmacologico-medico. ma non bisogna dimenticare che negli stessi anni progredivano altre bio-
tecnologie:
- la fecondazione assistita (i primi bambini nati in provetta hanno oggi più di 30 anni),
- le tecniche di manipolazione degli embrioni animali (con produzione di animali in grado di
produrre, ad esempio, latte contenente ormoni o altre molecole utili in campo farmacologico) ivi comprese..
- le tecniche di clonazione (la nascita di Dolly nel 1996 rappresentò il momento più clamoroso anche sul piano bioetico di questo tragitto)
- le tecniche di manipolazione genetico-immunologica di esseri viventi destinati a essere semplice substrato per xenotrapianti.)
Ma veniamo all'argomento odierno e cerchiamo di capire cosa si intenda per ingegneria genetica o tecnica del Dna ricombinante. ( A tal fine dovrebbe essere sufficiente elencare le tappe principali di questo tipo di intervento, che permette di trasferire un gene da un organismo a un altro senza
tener conto delle barrire specie specifiche che la Natura ha posto tra le singole specie viventi):
1 isolamento o sintesi del gene che si vuol introdurre (in genere arbitrariamente) in un soggetto o in una specie che ne è privo-a
2 uso di particolari vettori (plasmidi, virioni e obbligatoriamente a livello umano - virus) in grado di veicolare il gene nell'organismo ricevente e di inserirlo nel suo corredo genetico in modo stabile e funzionale (à espressione e trasmissibilità alla progenie)
3 selezione dei cloni cellulari contenenti il DNA ricombinante e quindi in grado di esprimere la funzione o di sintetizzare la molecola codificati dal gene trasferito. Il risultato finale sarà - la produzione da parte dell' organismo GM di una proteina di grande valore medico, farmacologico, industriale..
- la produzione di microrganismi GM utili in campo chimico, agroalimentare o farmacologico
- la produzione di vegetali GM più produttivi e più resistenti a malattie e a stress ambientali
- la produzione di animali GM più produttivi e più resistenti..
- la produzione di animali GM utili in campo medico (cfr.:xenotrapianti ecc..)
Ciò premesso si può semplificare il discorso distinguendo più semplicemente:
1 le cosiddette biotecnologie verdi: termine col quale si allude alle tecniche finalizzate a modificare geneticamente alcune specie vegetali, al fine di
- ottenere maggiori quantità di prodotto
- migliorarne la resistenza a vari fattori ambientali (ivi compresi i parassiti)
- aggiungere qualità più o meno vantaggiose per l'alimentazione ecc.
il tutto con massima attenzione per il profitto a breve termine (di alcuni) e minima attenzione per l'impatto ambientale (in specie per quello a lungo termine).(ma su questo torneremo) e, sempre più spesso, per rendere i piccoli agricoltori dipendenti dal produttore dei semi e delle sostanze chimiche ad attività diserbante, antiparassitaria ecc.. à e quindi asserviti alle grandi
aziende multinazionali (solo in Sud America i campesinos, che per ragioni storiche, possiedono una coscienza politica più profonda, riescono ancora a resistere)
2 le cosiddette biotecnologie rosse: termine col quale si allude all'ingegneria genetica applicata ai microorganismi e finalizzata alla produzione di ormoni (insulina!), farmaci ed altre molecole utili nel campo della medicina (Per inciso: questi sono, per svariati motivi, gli ogm meno contestati. ma, come tenterò di spiegare, anche quelli potenzialmente più pericolosi sia sul piano della possibile tossicità diretta e a breve termine: basterebbe ricordare che anche i
microorganismi geneticamente modificati ai fini di una possibile azione bio-terroristica o di una vera e propria guerra batteriologica devono essere inseriti in questa categoria (notando peraltro che le famose spore di antrace g. m. di cui tanto si è sentito parlare negli ultimi mesi sono fra gli agenti patogeni meno pericolosi attualmente utilizzabili in tal senso) sia e soprattutto sul piano della possibile tossicità di medio e lungo periodo, in quanto lo stravolgimento epidemiologico che si potrebbe produrre a causa della dispersione nell'ambiente di questi patogeni altamente "perfezionati e selezionati" potrebbe avere conseguenza apocalittiche ( basterebbe a questo
proposito ricordare - che qualche anno fa Mosca accusò alcuni laboratori del Maryland di aver causato, in modo più o meno accidentale, l'epidemia di aids lavorando a esperimenti su animali e cavie umane destinati al controllo demografico nel III mondo: pare si sia trattato di un'accusa infondata. Ma non del tutto assurda).
- che per quanto concerne l'ancora incerta genesi dell'epidemia c'è chi sostiene che sia stata una più o meno scorretta attuazione della vaccinoprofilassi di massa in Africa a scatenarla.
- o infine che il "vuoto epidemiologico" lasciato dalla scomparsa del vaiolo e dalla riduzione di molti batteri diffusi da millenni nell'ambiente (ivi compresa la Tbc) sia la vera causa ell'emergere di virus "nuovi" ed estremamente pericolosi (Hiv, Marburg, Ebola ecc.).

I NUOVI PADRONI DEL PIANETA
Prima di affrontare il tema drammatico delle possibili ricadute negative sul piano ecologico e sanitario della diffusione nell'ambiente di organismi geneticamente modificati, nel breve e medio periodo (parlare in termini di lungo periodo sarebbe di per sé eufemistico), dobbiamo almeno accennare a quello che è, sul piano economico-politico, il principale rischio dell'attuale situazione: per dirla in breve la presa di possesso dell'intera biosfera, da parte di alcune migliaia di persone, che hanno investito milioni di dollari in questo settore. e che, se anche si dimostrasse in modo incontrovertibile la fondatezza delle analisi più pessimistiche, difficilmente rinuncerebbero ai loro immensi guadagni:

MANGEREMO SOLO OGM. SAREMO NOI STESSI OGM ?!
Tale presa di possesso avverrà mediante l'acquisizione dei diritti di proprietà su milioni di segmenti di codice genetico delle varie specie viventi (ivi compresa la specie umana).
Questo significherà:
- possibilità di vendere come unico cibo per uomini e animali di allevamento quello da loro brevettato e prodotto
- possibilità di curarci secondo metodiche sofisticate in grado di trasformare/correggere il nostro menoma e di sostituire parti del nostro corpo con organi e tessuti prelevati da altre specie viventi e immunologicamente trattate al fine di indurre una tolleranza immunologia nei lloro confronti.
E' questo il tema scottante della "proprietà" del vivente.
Forse non tutti sanno che da oltre 20 anni (cioè dalla famosa sentenza della Corte Suprema Usa in favore della General Eletrics che pretese e ottenne di brevettare un battere in grado di fagocitare gocce di petrolio) è sufficiente decodificare (cioè leggere il codice genetico) di un essere vivente per poterlo brevettare e diventarne padroni. Unica eccezione, sulla carta, l'essere umano nella sua interezza: eccezione del tutto teorica, visto che si possono brevettare le varie componenti del corpo umano. a partire dal suo genoma!
Come dire "fatta la legge, trovato l'inganno". Problema non "soltanto" etico, ma anche economico e politico: al punto che qualche anno fa Jeremy Rifkin affermò che una simile sentenza avrebbe modificato tutta la geopolitica planetaria, e Vandana Shiva gli fece eco parlando di una nuova e più terribile forma di colonialismo da parte del Capitale transnazionale.
E' inoltre assolutamente corretto parlare di selezione genetica delle specie e della nostra in particolare: la diagnosi prenatale con aborto selettivo è già una forma di eugenetica. ma i progetti sono molto più radicali:
- si pensi in prospettiva alla possibilità di analizzare routinariamente (e rapidamente) i patrimoni genetici embrionali nei primissimi stadi, con la possibilità di correggerne i difetti e poi più generalmente di programmare geneticamente i neonati sulla base dei legittimi desideri dei genitori
(o di altri soggetti)
- si pensi al progetto messo a punto da alcuni blasonati scienziati americani che prevede la semi-clonazione di ogni neo-nato. id est la sua clonazione parziale, con produzione di cloni subumani in grado di dotare il neonato di reni e fegato di ricambio (il trucco sarebbe una sorta di stimolazione organogenetica selettiva. con repressione dell'organogenesi cerebrale, per una sorta di rispetto delle convinzioni religiose di quanti siano tuttora convinti che l'anima si formi e stazioni nei dintorni della ghiandola pineale)
Roba da far venire invidia e complessi di inferiorità a scrittori di fantascienza come Huxley e allo stesso Hitler (evidentemente un rozzo principiante nel campo della selezione delle specie) E' importante sottolineare come non si tratti soltanto di problemi etici. ma anche economici e politici.
Un risvolto non trascurabile del discorso concerne infatti l'identità di questi Nuovi Padroni del Pianeta: da almeno venti anni (diciamo dalle inchieste di Carlo Palermo) è evidente come in tutte le maggiori inchieste su traffici illeciti di armi, droga, schiavi, organi e (soprattutto) valuta compaiano gli stessi nomi: si tratta di alcune centinaia di grandi banchieri, ex-generali del Kgb e dell'armata russa in disfacimento, petrolieri americani, europei e mediorientali, faccendieri e speculatori finanziari, agenti della CIA e di altri servizi segreti, massoni, affiliati alla criminalità organizzata di tutto il mondo.
Arricchitisi a dismisura con i suddetti traffici illeciti questi signori hanno potuto ripulire e riciclare somme di denaro attraverso la rete di paradisi fiscali, finanziarie ombra, banche off shore da loro stessi creata negli ultimi 30 anni e grazie alla complicità di burocrati e politicanti corrotti:
oggi controllano e spostano da una piazza borsistica all'altra immensi volumi di denaro virtuale (il 97% delle transazioni finanziarie è ormai di natura puramente speculativa e funge da semplice moltiplicatore della ricchezza di questi nuovi plutocrati) e li investono nei settori oggi più rimunerativi. ivi incluso quello delle biotecnologie (che necessita di grandi investimenti) e dei
circuiti di organi e tessuti.

IL PROBLEMA DEI TECNICI IN GRADO E DISPONIBILI A LOTTARE CONTRO QUESTO SISTEMA
Per smascherare un simile sistema di presa di potere che crea patologie anche gravi e che non vuole né può affrontare tali problemi alla radice senza negare se stesso, bisogna trovare persone competenti e libere da interessi e condizionamenti e decisi a collaborare. Fino a qualche decennio fa l'immagine tradizionale, magari un po' stereotipata e mitizzata, dell'uomo di scienza era quella di un soggetto asociale o addirittura tendenzialmente autistico e
comunque estraneo agli interessi economici e agli intrighi politici, propri di un mondo corrotto. Penso si possa affermare che la situazione è molto mutata: molti scienziati di valore lavorano oggi
- si direbbe senza particolari problemi di coscienza - per le multinazionali nei settori alimentare, chimico, farmacologico. (quando non siedono nei consigli di amministrazione) Questa confusione di ruoli rende gli uomini di scienza meno liberi sul piano intellettuale: la logica del profitto raramente lascia spazio a preoccupazioni di ordine etico ed ecologico. inducendo, in ultima analisi, una pericolosa deriva in senso utilitaristico (anti-etico) della ricerca scientifica.
Se c'è un settore dell'attuale ricerca scientifica nell'ambito del quale questa necessità è più evidente è proprio quello delle biotecnologie.

LE CONSEGUENZE SULL'ECOSISTEMA
Per concludere accennerò alla tematica più preoccupante e sottovalutata: quella delle ricadute ecologiche e sanitarie della rivoluzione biotech.
Mi limiterò a enunciare i quattro principali fattori di pericolosità:
1 rischi di tossicità diretta più o meno imprevedibili: allergenicità e, soprattutto, potenzialità mutagene e oncogene del (micro)organismo geneticamente modificato: in particolare l'uso di bio-vettori (virus, virioni, plasmidi..) per il trasferimento dei geni appare come un'arma potenzialmente micidiale. sia in quanto tale (mutazione del vettore stesso), sia in quanto la
sequenza genetica indotta nelle cellule bersaglio può essere a sua volta pericolosissima;
2 forzatura artificiale delle barriere genetiche specie-specifiche, di cui abbiamo già detto. ma sono le possibili conseguenze del mostruoso business potenzialmente collegato agli xenotrapianti (trapianti di organi prelevati da animali in cui siano stati inseriti geni umani, nel tentativo di ridurre
appunto il problema delle suddette barriere e quindi del rigetto) che non può non spaventare;
3 riduzione della biodiversità: basterebbe ricordare la drammatica riduzione delle specie vegetali coltivate in tutto il mondo (es.: le centinaia di varietà di pomodori coltivati dalle popolazioni precolombiane e fino a pochi anni fa in tutto il sudamerica, che solo negli ultimi anni e solo per
ragioni di mercato si stanno drasticamente riducendo con conseguenze imprevedibili sull'ecosistema) o il caso della distruzione dell'ecosistema legato al blocco del millenario ciclo vitale e riproduttivo dei salmoni "selvaggi" dovuto alla loro sostituzione con salmoni geneticamente modificati da allevamento. Problema infinitamente sottovalutato se si pensa alle vere conseguenze
a medio termine della rapidissima sostituzione (essenzialmente a fini di profitto) di questa nuova creazione a quella che è il prodotto di un lento processo di selezione a feed-back positivo tra esseri viventi e ambiente
4 ed è proprio questo blocco del processo di selezione naturale di un laborioso processo adattativo che dura da 4 miliardi di anni e che ha regole sue proprie, che nessuno dovrebbe sentirsi in diritto di toccare, il vero e più grande pericolo.
Il sogno di tutti i magnati delle multinazionali bio-tech è in fondo quello di sostituire in pochi decenni a una "natura" che è il portato di miliardi di anni di selezione naturale. una "nuova creazione", su cui si possa oltretutto rivendicare precisi diritti di proprietà.
Non so cosa voi pensiate di tutto questo. A me pare necessario che la gente venga informata su questi rischi e che si creino forme e strutture di resistenza a questo strapotere di pochi plutocrati e apprendisti stregoni sul pianeta e sulla vita stessa.

Ernesto Burgio - ATTAC Palermo
(data di pubblicazione su
www.attac.it 06 settembre 2002)