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Visualizza Versione Completa : Domanda sui sacerdoti pagani......



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03-02-04, 20:52
ciao, devo dire che é abastanza difficile trovare qualcosa sul web sui sacerdoti pagani, senza che le infos sono state inquinate dai cristiani. Non so se vi capita anche voi, ma quando normalmente cerco delle informazioni sul mondo pagano (quello romano, tanto per fare un'esempio) trovo tanto, ma davvero tanto sui primi cristiani e le loro "difficoltá" ma troppo poco sui pagani.
Ad es. so che avevamo i sacerdoti e che appartenevano ad ordini diversi, ma cosa facevano? Li si possono paragonare ai sacerdoti nei templi Induisti? Shintoisti?
Non so, vi sarei grato se mi potreste dare delle informazioni al riguardo almeno dei links.

ciao

Agilulfo
04-02-04, 18:02
Thread Interessante.
Io cerco informazioni sui antichi sacerdoti germanici e celtici.

Mjollnir
04-02-04, 23:20
Effettivamente quello dei sacerdoti è un aspetto in genere poco trattato dagli studi o raccolte che si occupano di paganesimo. In parte certo e' dovuto al fatto che presso molti popoli pagani la classe sacerdotale non era cosi' potente ne' cosi' ben delineata come ad es nel cristianesimo, in parte anche per il fatto che di molte tradizioni pagane gia' sappiamo poco, e quindi l'interesse si concentra sulle credenze e i miti.
Ci sono pero' delle eccezioni. Mi viene subito alla mente il saggio
I Druidi di Le Roux - Guyonvarch, presente anche nella bibliografia del forum, che e' davvero completo ed esaustivo sulla classe sacerdotale celtica. Per i Germani invece la cosa e' un po' + ardua, cerchero' del materiale...


Ciao :)

Mjollnir
18-03-04, 01:03
Da G. Chiesa Isnardi, I miti nordici. Longanesi, Milano, 1991

Un primo dato evidente che riscontriamo è la mancanza di una casta sacerdotale definita e organizzata, come ad es quella dei druidi celtici, alla quale sia affidato il compito di stabilire le diverse forme di culto e di presiedervi. Già Cesare l'aveva rilevato riguardo ai Germani continentali, ma le sue parole: neque druides habent qui rebus divinis praesint, neque sacrificiis student, dalle quali si dedurrebbe la mancanza totale ed assoluta di questa figura, non vanno forse prese alla lettera, essendo probabilmente Cesare influenzato nel giudizio dal contrasto tra le forme di culto germaniche, riflesso di una mentalità ancora primitiva, e l'organizzazione dei Celti, all'interno della quale i sacerdoti formavano una vera e propria potentissima casta.
In effetti non mancano in Tacito riferimenti a ministri del culto fra i Germani. Per quanto riguarda la Scandinavia, dobbiamo rilevare senz'altro non solo la notazione di Adamo da Brema, che nella descrizione del grande tempio pagano di Uppsala parla esplicitamente di sacerdoti del tempio addetti ai sacrifici, ma anche tutta una serie di informazioni e indizi che ci vengono tanto dalle iscrizioni runiche quanto soprattutto dalle fonti islandesi, dove si parla sia di gothar (sacerdoti) che di gythiur (sacerdotesse), sia di personaggi che vivono presso templi o che comunque offrono sacrifici.
La funzione sacerdotale risulta però qui molto spesso strettamente legata a funzioni sociali e politiche: chi celebra il sacrificio è il re o un personaggio eminente o il patriarca della casa. Tali funzioni paiono via via prendere il sopravvento su quelle più strettamente religiose.
Ciò che appare evidente - soprattutto nella fase immediatamente prima del cristianesimo - è una certa libertà nella scelta del culto e delle sue forme.

Unica nota stonata, a parer mio, tacciare di mentalità primitiva le forme di culto + elastiche dei Germani. In realtà, considerando come anch'essi partecipino a livello ideale della tripartizione funzionale né + ne meno dei Celti, forse è più probabile che la disgregazione e la sfumatura della classe sacerdotale germanica fosse un segno di rilassamento e di allontanamento dall'organizzazione e dalle pratiche più antiche. All'origine, dunque, non si dovrebbe porre una indistizione "primitiva", ma forse una maggiore specializzazione simile a quella dei loro vicini.

Anche questo è un argomento molto interessante, che meriterebbe di essere indagato più a fondo...:cool:

nhmem
20-03-04, 18:13
Un po' di bibliografia:
Claudio Rutilio, Pax Deorum, La Religione Prisca di Roma, Sear, Scandiano 1989. In particolare il IV capitolo della I parte.
Renato del Ponte, La Religione dei Romani, Rusconi, Milano 1992.
John Scheid, La religione a Roma, Laterza, Bari 1983.
John Scheid, Il sacerdote, in L'Uomo Romano a cura di Andrea Giardina, Laterza, Bari 1990.